Per chiudere l’anno vecchio e salutare il 2012 che si approssima, ripropongo la versione aggiornata di una presentazione dedicata alla capsula Zarya (da non confondere con l’omonimo FGB della ISS) che postai qui su FA già nel 2007.
Negli ultimi tempi, grazie agli amici di Novosti Kosmonavtiki, sono venuto in possesso di informazioni aggiornate e schemi di progetto originale di questo interessante concept russo.
Innanzitutto ho scoperto, con mio stupore, che il sistema di atterraggio previsto era basato su un gruppo di 24 razzi a propellente liquido il cui scopo era quello di far atterrare la capsula senza paracadute, praticamente un precursore dei vari DC-X, PTK-NP e Dragon manned.
Poi ho avuto modo di aggiornare i disegni correggendo tutta una serie di imprecisioni derivanti dallo scarno materiale di riferimento disponibile all’epoca.
Spero di farvi cosa gradita nel riproporvi questo progetto ed auguro a tutti un Sereno 2012.
Grazie per questo regalone di Natale,Peppe!!
P.S.
Certo che un atterraggio senza paracadute mi inquieta un pò…
Almeno a bordo c’erano dei sedili eiettabili?
Fino a tre cosmonauti, questi erano equipaggiati con gli stessi Zveda K-36D (e relative tute Strizh) previsti per il Buran (versione a cui si riferiscono i disegni).
Oltre, è lecito immaginare la combinazione classica di Kazbek (sedile non eittabile) e tuta Sokol come per le Soyuz.
Domandina anche da parte mia. Hai scritto “modulo di comando, propellenti O2 e cherosene”: ti riferisci al vero e proprio modulo di comando (la parte che rientra) oppure alla propulsione del lanciatore?
Come si può ben evincere dalla foto del modellino da me realizzato, qui sotto postata, la capsula in questione era fornita di tre boccaporti per l’espulsione di eventuali sedili eiettabili.
I tre boccaporti pewr l’espulsione sono evidenziati dalle frecce di colore rosso.
Quanto ai modelli del nostro Aurelio Maffia (in arte topopesto) posso solo dire che sono unici (nel senso che non li produce nessun altra casa modellistica) ed eccezionali!
E’ la prima volta che vedo-sento-leggo di una cosa simile. Attento, non sto mettendo in dubbio la tua affermazione (che in realtà sto prendendo per oro colato viste le tue competenze sull’argomento), ma mi meraviglia che su un MC sia utilizzabile un sistema a cherosene/O2 invece che a ipergolici visto che ogni volta che devi fare una accensione ci sarebbe stata la necessità di un innesco.
Caro Vittorio, innanzitutto ti ringrazio per la stima. In secondo luogo nemmeno io prendo tutto per oro colato ma mi baso sulla documentazione originale disponibile e su fonti bibliografiche accreditate. Il punto è che le autorità spaziali russe volevano utilizzare propellenti non tossici a bordo dello Zarya per ragioni di sicurezza, il che aveva tagliato automaticamente fuori gli ipergolici (tanto cari al duo Glushko/Chelomei). Sembra che RSC Energia avesse messo a punto un buon sistema di confinamento dell’ossigeno liquido (LOX) elaborato già per il Buran e riciclato da Zarya (come altri sottosistemi della navetta spaziale russa, a tale proposito cfr. "ENERGYA-BURAN di Hendrickx e Vis pagg. 442 e 443).