Selezione astronauti ESA 2021

Contando anche le riserve, quella del 2022 dovrebbe essere la classe di astronauti ESA più numerosa.

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Occhio, che molte di quelle riserve molto probabilmente non voleranno mai :wink:

La classe di astronauti di ESA è composta di 5 persone, gli altri in linea di principio non diventeranno mai dipendenti “ESA”.

L’idea è questa, per come l’ho capita dalle parole del DG: inizieranno il training, “…se si presenta un’opportunità di volo”. Che io intepreto come “…se uno di quegli stati un giorno dovesse decidere di tirare fuori un po’ di soldi in più oltre a quelli che mette in ESA, per far volare un suo astronauta su una missione finanziata in maniera indipendente, allora ESA gli ha già fatto la selezione e gli ha fatto risparmiare 1 anno di ricerche.”

È un ottimo modo per cercare di fare aumentare l’investimento nel settore spaziale a quei paesi: “anche se oggi nella ministeriale non avete messo quei soldi, avete l’opportunità di metterli domani come contributo nazionale se doveste cambiare idea, e noi di ESA siamo pronti a darvi supporto per quella missione aggiuntiva.”

Per fare un esempio, significa che perché quei due astronauti italiani abbiano una missione, ASI deve finanziare indipendentemente da ESA una missione per loro. L’Italia forse è quella a probabilitá più alta, visto che potrebbero uscirci dei voli attraverso gli accordi con Axiom o per altri contributi di TASI in Artemis che non siano attraverso ESA.
Ma mi sembrerebbe strano che ad esempio Francia o UK volessero mettere fondi aggiuntivi per far volare i loro riservisti, visto che hanno già due nuovi astronauti di ruolo freschi di nomina.

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Sì intendevo classe nel senso più restrittivo, cioè il gruppo che seguirà l’addestramento di base. Il ruolo di astronauta di riserva potrebbe essere anche un modo per formalizzare situazioni come quella in cui si è trovato Matthias Maurer?

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Capisco la tua interpretazione. Mi sarei aspettato di vedere il para-astronauta britannico parte dei selezionati, altrimenti chissà quando vola. Non per il suo stato di “para” in senso “poveretto” ma proprio per l’unicità e originalità del suo ruolo.

Poi magari (e lo spero) mi sbaglio totalmente e UK Space Agency ci metterà il grano extra.

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Chissà, potrebbe anche essere… bisogna vedere cosa verrà fuori da Gateway e da Artemis e dalle stazioni commerciali post 2030.

Quando ha parlato all’IAC, il DG ha detto che i nuovi astronauti serviranno per la ISS da qui al 2030, mentre i “vecchi” saranno quelli a volare verso la Luna. Però per ora se non sbaglio ci sono solo 3 voli negli accordi, di cui uno sulla superficie (e nella leva dei “vecchi” ci sono come minimo 5 astronauti in lista d’attesa, più i 5 nuovi).

Prima di prendere un astronauta ESA in più oltre a quelli che hanno già preso, si dovrebbero davvero materializzare un sacco di missioni in più. Ma non si sa mai.

Certo, se nei prossimi 5-10 anni dovesse materializzarsi un programma per un lanciatore human rated europeo, o se il programma commerciale dovesse esplodere, allora avrebbero già pronta una lunga lista di astronauti da assumere senza dover fare nuove selezioni.

Per il parastronauta la situazione credo sia molto diversa… per ora non si sa ancora se la missione è fattibile (e quindi ci sta che non sia ancora ufficialmente astronauta). Ma se la cosa dovesse concretizzarsi e confermarsi possibile, allora magari sarebbe ESA a finanziare la missione.

Dopo tutta la pubblicità che ESA ha fatto al progetto del parastronauta (e gli investimenti che ci sta mettendo per studiare la fattibilità), IMVHO non avrebbe molto senso se poi non gli pagassero il biglietto.

In tutto questo, quello che noi esterni non sappiamo (e non sapremo mai, a meno di non diventare ESA DG o capo direttorato :smiley: ) è se non ci siano già degli accordi o delle negoziazioni in corso dietro le quinte con ognuno di quegli stati…

NOTA: meglio specificarlo per essere chiaro. Sono tutte mie elucubrazioni, interpretazioni delle notizie pubbliche che tutti abbiamo letto e sentito online, basate su quel poco che so di come funziona più o meno il sistema. Non ho nessuna info di prima mano, né sulla selezione né sulle negoziazioni con gli stati membri, né sono coinvolto in nessuna di queste discussioni nell’agenzia. È qualcosa che succede ben sopra di me.

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Tra gli astronaut* c’è una scaletta: chi ha volato una volta, chi tante volte, chi ha svolto EVA, chi ha comandato la ISS, chi ha volato con navicelle diverse, etc.

Ma dedicarsi tutta la vita ad una professione senza poterla di fatto MAI svolgere - come Cristiano Cosmovici - dev’essere terribile.

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Quoto ogni parola

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Off topic : la bruttezza di quelle polo… :roll_eyes:

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Leggevo di Meganne Christian, tra le riserve indicata come inglese, che “in addition to British and Italian citizenship, she also holds Australian and New Zealand citizenship.” Quindi potremmo anche contarla come una dei nostri, alla faccia della sovra rappresentazione italiana nel corpo astronauti europeo! :grin:

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Retorico dirlo: leggo i curricula di queste persone e mi sento piccolo piccolo.

Io ho capito che fa parte dei selezionati.
Invece è una riserva?

Credo che la differenza fondamentale sia che i selezionati ricevono immediatamente un contratto ESA e iniziano subito con il training.

Per McFall invece hanno scritto:

Ovvero lavorerà con ESA per far parte dello studio di fattibilità, il che significa che non inizia subito con il training. Però in effetti non è chiaro quale sarà il rapporto “lavorativo” con ESA durante lo studio, la mia sensazione è che non lo stessero assumendo con un contratto diretto

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Durante la Ministeriale è stato garantito all’Italia un volo sul Lunar Gateway per uno degli astronauti della classe 2009, Samantha o Luca.

Ultimo paragrafo:

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Essendoci 3 voli ESA sul Gateway, per me è scontato che sarà un tedesco, un francese ed un* italian*

La vera domanda è chi dei tre scenderà sulla superficie :wink:

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Tutto considerato credo che quella di McFall sia la novità più importante di queste selezioni. Veramente un passo avanti che dimostra che poi alla fine quest’Europa di cui facciamo parte resta il meglio dei mondi possibili (e disponibili).

Articolo su John McFall sul NYT: https://www.nytimes.com/2022/11/24/world/europe/uk-disabled-astronaut-esa.html

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Non per male, ma se fosse solo per l’Europa McFall non andrebbe mai nello spazio, visto che volerà su un lanciatore e un veicolo americano… :roll_eyes:

L’ESA è stata così lungimirante da lanciare questo progetto davvero unico, ma purtroppo quest’Europa di cui facciamo parte non è mai stata abbastanza lungimirante da finanziare (fino in fondo) un veicolo per astronauti

Per questo io penso che “il meglio dei mondi possibili” non sia l’Europa, né l’America, né l’Asia, ma quando tutti cooperano per un unico obiettivo e si può ottenere il meglio da ognuno :wink:

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sono d’accordo (e non è solo quello il problema a mio avviso) ma si tratta di due problemi diversi ed indipendenti tra loro.

Per chi fosse curioso di sentire Meganne Christian parlare in italiano, qui un breve video in cui saluta il CNR e fa una sintesi del processo di selezione degli astronauti, sottolineando come il suo lavoro al CNR e la spedizione in Antartide siano stati fattori determinanti per la sua selezione.
Se voleste seguirla su twitter questo è il suo account Dr Meganne Christian (@ennegma) / Twitter

Molto interessante vedere come anche l’Australia sia contenta di avere un suo astronauta. Così come la Nuova Zelanda.

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