Selezione per Thales Alenia Spazio

Ciao a tutti
Alla metà di ottobre 2007 ho partecipato ad una selezione indetta dalla ISL Altran per un posto alla Thales Alenia Spazio a Torino.
Dato che quello è il luogo dove ho fatto sia tirocinio che tesi, tenevo (e tengo) particolarmente a questa opportunità. Purtroppo da allora non ho più ricevuto notizie. Ho provato a telefonare, ma hanno detto che i documenti riguardanti la selezione erano stati inviati all Alenia e che non sapevano ancora niente. Ho controllato poco fa e la posizione è ancora valida. Stando a quello che mi dissero dalla Altran, finchè si vede l’offerta nel sito, questa è ancora valida.
Mi rivolgo ai miei corregionali, dunque: avete già fatto delle selezioni per la Thales? E’ normale che si aspetti così tanto?
Grazie a tutti
Janky

E’ (a)normale in Italia, ma non dovrebbe :frowning:

La politica di queste aziende sinceramente non mi piace. Mi riferisco a tutto il gruppo Finmeccanica… E’ come se non esistesse più l’assunzione da parte dell’azienda, la formazione seria del personale, la crescità in ambito lavorativo e le relative soddisfazioni (anche economiche ovviamente).

Tutto passa da agenzie di lavoro interinale o società di consulenza. E le condizioni contrattuali iniziali sono pessime, lasciatemelo dire.

E dispiace soprattutto per quelli che davvero ci tengono, che hanno passione per il lavoro in questo settore.

A tutti voi io direi: andate via dall’Italia.

Il problema che poi tornare è anche difficile, per vari motivi. Ma sinceramente piuttosto che avallare questa politica è meglio andare altrove. Almeno io la vedo così.

Non è che ti voglio scoraggiare. Solo aprirti gli occhi su questa realtà lavorativa.

E comunque, in bocca al lupo!!!

Questo credo sia vero però non so quanto sia tipico solo dell’Italia, a quanto ne so in Francia funziona pressapoco così, tanto che alcune delle maggiori Società di consulenza sono proprio francesi, anche senza fare nomi tanto sono conosciute da chi bazzica per curriculum… quindi onestamente non saprei dire se sia proprio un “vizio” esclusivamente italiano, mi pare sia una tendenza comune… però conosco alcuni decisamente soddisfatti del lavoro per consulenza e non sono solo neo-laureati, è gente che è all’interno da tempo e mi pare di capire con buone condizioni economiche e con una certa dose di soddisfazione personale… non saprei di più… però non mi è sembrata fino ad ora una cosa completamente negativa…

Mettiamola così… gli stipendi francesi non sono tanto disallineati da quelli italiani, quindi non mi sorpende che anche in Francia cominciare da una società di consulenza non sia tanto diverso. A maggior ragione per lo specifico caso Thales-Alenia (ex Alcatel-Alenia) che ovviamente hanno la stessa politica aziendale. So che a Cannes per esempio la situazione dei neoassunti non è molto diversa da quella in Alenia o Telespazio. Ovvero contratto interinale e stipendio misero.

Poi è chiaro che ci sono consulenti con svariati anni di esperienza alle spalle che non se la passano affatto male contrattualmente. Il problema è proprio dei più giovani…

In Germania, Inghilterra o Olanda però la situazione è diversa contrattualmente. Soprattutto non c’è quel divario assurdo tra stipendio ingegneri, anche neo assunti, e dirigenti che invece c’è in Italia. Qui è proprio uno schifo. Addirittura i famosi premi aziendali, che non sono bruscolini, se li spartiscono i già superstipendiati dirigenti invece di ripartirli, come sarebbe più corretto, tra il personale operativo.

Per non parlare del fatto che in certe realtà si entra SOLO con raccomandazione. Quindi l’uffcio risorse umane non valuta obbiettivamente i curriculum che riceve ma piuttosto…soggettivamente! Io mi vergognerei a lavorare in un posto simile, mah…

Boh… francamente qui a Torino non ho mai sentito cose così negative e pesanti come le descrivi in TAS… anzi so di selezione abbastanza rigida all’ingresso, ma per politiche aziendali che non mi pare abbiano nulla a che vedere con raccomandazioni o altro (come del resto in altre aziende aerospaziali italiane o europee, Agusta so che ha media esami per un’assunzione decisamente alta) ma non ho mai sentito accusare nessuno di favoritismi, o raccomandazioni, anche da chi non è stato preso… solo una presa di coscienza che i requisiti per l’ingresso sono alti…
e infatti quelli che conosco assunti… beh avevano medie decisamente alte e non erano raccomandati, se per raccomandati intendi presi “ad occhi chiusi”, certo i professori sono in continuo contatto con le aziende e se vedono qualcuno in gamba lo segnalano agli interessati… ma questa io non la chiamo raccomandazione, piuttosto merito dello studente…
non vorrei che sia una di quelle voci che circolano fra chi non è stato preso e che “ovviamente” non è stato preso perchè in italia funziona così e cosà, perchè non ci sono più le mezze stagioni, perchè si stava meglio quando si stava peggio e “scuse” di questo tenore per non voler magari ammettere che c’era qualcuno più in gamba di te (il “te” non è riferito direttamente a te, sto parlando come fosse in terza persona, nessun riferimento alla tua esperienza)… come le classiche scuse “italiane” in cui è sempre colpa degli altri…

Solo un favore, calma con i termini e le accuse sibilline anche se non hai fatto nomi diretti, se parli in prima persona ti prendi la responsabilità di quello che dici con nome e cognome, altrimenti dosiamo un po’ i toni, soprattutto per questioni che magari ne io ne te possiamo verificare direttamente parlandone per sentito dire… :wink:

La situazione dei neo assunti è abbastanza critica in molte realtà, un po’ ovunque. Sia in italia sia in europa e negli stati uniti. I neo assunti non hanno quasi mai tutele e sono sottopagati. Le assunzioni sono sotto forma di stage per vari mesi e poi per contratti a tempo. Questa è la politica aziendale di molte aziende europee, non solo italiane. Quanto poi alla diversità degli stipendi tra i vari neo assunti nei diversi paesi, le differenze rispecchiano i costi della vita nei vari paesi e le imposte sul lavoro: gli stipendi saranno più alti in germania rispetto all’italia, ma non si parla di cifre più alte di molto. Senza contare che la differenza di stipendi tra dirigenti e lavoratori o ingegneri è uniforme in tutto il mondo, non è assolutamente un solo problema italiano. Per il problema raccomandazioni, penso che il panorama aerospaziale italiano possa essere considerato, per la maggior parte, ancora basato sul merito, colloqui e sulla valutazione delle persone. Io ho trovato tirocinio in CGS tramite un normale colloquio e una normale selezione. In Agusta poi prendono solo laureati dal 100 in su, è stato chiaramente detto che cestinano curriculum con voti bassi… Diciamo che si sfonda lo schermo a pensar male, come sempre… Detto questo, difetti ci sono ma non facciamo, COME AL SOLITO, di tutta l’erba un fascio…

Tu lavori in Alenia a Torino?

Parlo per esperienza personale ovviamente… i “sentito dire” rimangono solo dei sentito dire appunto.

Non ho detto che “dovunque” serve la raccomandazione, ci mancherebbe! In certi posti però SO che serve. Se a Torino non è così, non ho motivo di dubitare e me ne rallegro (conosco gente che lavora all’Alenia spazio di Torino in ogni caso, nei team ci Check-out e Integrazione dei satelliti).

Conosco molti altri che lavorano all’Agusta, molti del mio corso di laurea. Uno di questi è uno dei miei migliori amici, laureato col massimo dei voti al Polimi. Quindi so bene che ci sono persone molto brave e preparate. La mia lamentela era principalmente sulle condizioni contrattuali dei più giovani e tutto coloro che ho conosciuto di Alenia, Telespazio, etc., beh, direi che nessuno era davvero contento.

Quanto alle raccomadazioni, è una cosa che ho vissuto sulla mia pelle, e non fa piacere a nessuno sapere che il contratto non viene rinnovato ma che sta arrivando tizio, figlio di caio, uno importante, che arriva al tuo posto… Tutto questo in una azienda molto buona del settore spaziale italiana, che non fa neanche parte del gruppo Finmeccanica tra l’altro.

In altri paesi, come ad esempio gli Stati Uniti, la “recommandation” ha un significato del tutto diverso, quello di cui parlavi tu per inciso. Ben venga! Ma qui in Italia molte volte non è così. Non si tratta della mezza stagione che non c’è più, ma proprio di una malapianta che va estirpata, secondo me. Penso che le storie che si leggono spesso sui giornali, su vicende universitarie ad esempio, o concorsi in cui si sa già chi deve vincere, siano un chiaro segnale di ciò che non va.

Questo è quanto.

Rispondo ad AJ (e giusto per sfatare i “sentito dire” :wink: ):

Gli stipendi di ingresso NON sono uguali in tutti i paesi di Europa e se sono diversi NON è per il costo della vita.

Mi hai detto che sei in CGS? Bene, anch’io sono stato in CGS :wink: Il mio netto era circa 1050 euro al mese. Ho anche studiato a Milano quindi so benissimo quali sono i costi tipici del vivere a Milano, a partire dagli affitti.

In Germania, nella ditta per cui lavoro io lo stipendio iniziale è praticamente il doppio (è il contratto possibilmente indeterminato). E’ la vita a Monaco di Baviera, a partire dagli affitti, costa meno di Milano. Quindi non vi è legame tra il costo della vita e lo stipendio.

Ti dirò di più. A parita di stipendio, diciamo di fascia medio-alta, si pagano più tasse in Italia che in Germania.

Questi sono fatti oggettivi. Io ancora me lo chiedo perché in Italia si pagano così poco gli ingegneri. Chissà…

Postilla:

Forse voi vedete il bicchiere mezzo pieno, ed io lo vedo mezzo vuoto.

In ogni caso potrei capire il vostro scetticismo, e l’invito a non fare le solite lagnanze, se steste parlando con qualcuno che non ha niente a che vedere con la realtà in oggetto. E che parlerebbe per sentito dire :slight_smile:

Ma…si da il caso che io ci sto proprio dentro a questa realtà. Ho studiato Ing. Aerospaziale, ho fatto la tesi negli Stati Uniti, ho lavorato in Italia e all’estero, sempre nel settore spaziale. Tocco la realtà con mano ogni giorno. Soprattutto l’esperienza all’estero (tesi, lavoro) fa molto bene per guardare le cose da un altro punto di vista.

Quindi è la mia esperienza che mi fa parlare. Non chiacchiere, ma vita vissuta.

Sarei contento di non avere motivi di lamentela, credetemi…

Sicuramente, e grazie per la precisazione, esposto e sviluppato in questo modo il discorso ha parecchio più senso, nei primi due post sembrava molto molto generalista e qualunquista, ora invece mi pare decisamente più articolato, ed è forse quello che mi interessava capire :wink:
Grazie della testimonianza

Si si, che i primi stipendi siano irrisori lo so bene, e conoscevo + o meno anche le linee di stipendio dell’azienda da te citata… Non conoscevo tuttavia gli esatti ordini di grandezza degli stipendi iniziali in europa. Effettivamente c’è un gap. Ma il mio intervento voleva solo vedere il bicchiere “mezzo pieno” piuttosto che mezzo vuoto, come tu hai sottolineato :wink: Anche sullo stipendio degli studenti di dottorato si potrebbero fare discorsi di lacrime e sangue, del resto… Rimango delle mie idee sui gap primo assunto/dirigenza che reputo un po’ universale…

In effetti mi trovo in concordanza con la maggior parte di quello che dite, specie perchè l’ho passato in orima persona.
Vi racconto un po’ di fatti del mio passato, allora… Io mi sono laureato nel “lontano” 2004, con un modesto 90 (modesto si fa per dire, dato che corrisponde alla media dei voti di laurea del Politecnico di Torino). Nel 2001 avevo fatto uno stage in Alenia Spazio, durante il quale mi era stata proposta un’assunzione, da me pienamente accettata; nel 2002 sono tornato in ALS per la tesi. in entrambe le occasioni ho lavorato nell’ufficio Ground Operations (non faccio nomi, ma chi conosce gente lì dentro sa di chi sto parlando). Sono stato benissimo: il lavoro mi piaceva da matti, il posto pure, inoltre l’ambiente era giovane e si lavorava tranquilli. Facevo sovente 9 o 9 ore e mezza, proprio perchè ero contento di fare delle cose che mi piacevano. Nel 2003 la crisi: molti tagli al personale, prepensionamenti a raffica e malumore generale. Io inizio a lavorare per una ditta di elettronica per auto, a contratto interinale. Da lì finisco in una piccola impresa meccanica a fare il progettista per un paio di mesi, poi un contratto biennale per una società di consulenza, come redattore tecnico aeronautico. Nel 2007 scade il suddetto contratto, che non viene rinnovato. Tutte le belle parole e promesse fatte in quei due anni svaniscono come neve al sole. Mi ritrovo a spasso per circa quattro mesi poi, all’inizio dell’estate, vengo assunto per un anno da un ufficio tecnico in qualtà di disegnatore meccanico, lavoro per il quale non ho mai nutrito alcun interesse, ma che, almeno momentaneamente, mi permette di guadagnare qualcosa. Fino a luglio di quest’anno, insomma, potrò lavorare, ma poi non so cosa succederà. non ho mai smesso di cercare, nè in Italia nè all’estero. Le cose più incredibili, comunque, le ho viste qui. Tanto per cominciare, le ultime sono proprio dell’Alenia Aeronautica che, di selezione in selezione, aumenta il voto di laurea: due anni fa chiedevano voti superiori al 100, adesso sono arrivati a chiedere voti superiori al 105. Immagino sia palese che si tratta di ricerca “mirata”: è assurdo pensare che un’agenzia interinale ricerchi personale con votazione superiore al 105. Chi esce con un voto simile non ha certo bisogno di appoggiarsi ad una Manpower o Adecco per trovare lavoro!
Altri episodi sono le offerte di lavoro non retribuito, accaduti più di una volta. poi c’è la questione della selezione che vi ho sottoposto in questo topic, ancora aperta adesso, per non parlare di tutti i “ci mandi il suo CV, penseremo noi a contattarla” che mi son sentito dire, che non si contano.
In ultima analisi aggiungo anche la selezione per la Agusta, per me avvenuta nel 2003: cercavano un ingegnere gestionale, non aerospaziale.
QUello che voglio dirvi è che non mi faccio più illusioni: ne ho viste di tutti i colori, ormai, e di certo non credo più a tutte le promesse che mi vengono fatte, dato che non sono mai mantenute.
Dal 2003 fino ad oggi avrò spedito non meno di 300 CV in non so quante industrie aerospaziali grandi medie e piccole. Secondo voi, riuscirò mai a lavorare nel settore aerospaziale, un giorno o l’altro?
Janky

non sai quanto pesano le tue parole… :angry: :angry: :angry:…speriamo che il mondo cambi nei prossimi due anni :rofl:

Pensa quanto pesa a me la situazione, dato che ci sono dentro… comunque, sarò anche pessimista, ma non credo che le cose cambieranno da come sono: troppi interessi in gioco.

Ecceccavolo ragazzi…non sapete quanto queste notizie mi buttino giù di morale…
Io il prossimo anno pensavo prorpio di inscrivermi alla facoltà di ingegenria aerospaziale perchè è l mia passione… :cry:
Ma come è possibile? Stiamo parlando di una laurea in ingegneria!!! tutti quelli che si laureano in storia, arte e psicologia che diavolo fanno??

Mia sorella si è laureata in lettere moderne e fa l’impiegata in un municipio. Suo marito diplomato perito prende, come stipendio, più di lei.

Non mi sono mai piaciute le lauree in materie umanistiche ed il loro numero esorbitante di iscritti. La cultura letterale serve molto spesso a rimpolpare le schiere dei call center.

Dipende, non a tutti va nella stessa maniera. A volte ti trovi in situazioni a dir poco paradossali. Quando lavoravo per la società di consulenza, fra il 2005 e il 2007, il mio diretto superiore, nonchè mio ex-compagno di corso, NON aveva e NON HA tuttora ancora terminato il corso di studi. La cosa scandalosa è che, ad esempio, l’inglese lo parla pochissimo e molto male, al contrario di me che mi son fatto un c**o così per impararlo decentemente!
Altri, invece, pur uscendo con voti bassi, si sono impiegati subito in Alenia, SIA, Galileo ecc, per giunta manco con specializzazione aerospaziale. Insomma, non lo dico per retorica, ma laurea in ingegneria o no, è solo questione di fondoschiena (e raccomandazioni).
Pensa, l’anno scorso, visto che tutte le mie domande non ricevevano risposta, volevo provare a scrivere un CV in cui dichiaravo di essere laureato in Filosofia o Storia dell’Arte… Visto che scrivere “Ingegneria Aerospaziale” non porta a niente, chissà a scrivere il contrario?
Janky

Infatti… onestamente di casi del genere ne ho davvero sentiti pochi, le lauree di ingegneria hanno percentuali di assunzione fra le più alte (probabilmente LE più alte) e ing. aerospaziale fra queste è ancora una delle più alte in assoluto… personalmente la disoccupazione credo sia quasi impossibile (la cosa non vale assolutamente per altri indirizzi) e credo che la stragrande maggioranza lavori nel settore aerospaziale (proprio spaziale probabilmente non moltissimi, ma ti accorgerai che quelli che fanno aerospaziale per lo “spaziale” non sono poi una gran quantità) e lavoro interessante a mio parere c’è anche nel settore aeronautico (esperienza diretta)…
Io come ho già scritto sopra la situazione non l’ho mai visto in termini così raccapriccianti… conosco molti che hanno frequentato qui e situazioni di questo tipo… le potrei contare sulle dita di una mano… non conosco la motivazione… però ripeto, non è la norma… e per quel che so non lo è neanche a Milano o a Roma…
A supporto di questa idea che mi sono fatto prova a scartabellare un po’ di statistiche di Almalaurea… e ti accorgerai che la situazione pare ben più rosea, soprattutto se la si confronta con tutto il resto… poi certo precariato, bassi stipendi ecc. sono problemi reali… ma percorsi di laurea che ti possano dare maggiori certezze e maggiori sicurezze francamente ne vedo pochi… molto pochi…
A mio parere è uno dei percorsi in assoluto con più possibilità di lavoro e se proprio vuoi metterla sul fattore economico, leggevo l’altro giorno, anche uno di quelli maggiormente retribuiti (quanti lauree conosci che al primo impiego, che per il 90% degli studenti è entro l’anno, hai una retribuzione mensile di 1200E di media?), se hai passione non avere dubbi, iscriviti.
Tutto quello scritto sopra, non ho dubbi sia frutto di esperienze reali e provate personalmente, ma visto che la tua alternativa è questo corso o un altro… poi i problemi sono quelli che già si conoscono nella nostra società e non è possibile annullarli da nessuna parte, solo che qui credo si facciano sentire molto ma molto meno che in altri settori…

Sottoscrivo e straquoto…
un po’ piu’ di fiducia e non scoraggiarsi mai. [-X

Quoto Albyz e Buran in pieno.