Soyuz TMA-18 / Expedition 23 Mission Log

ISS Daily Report Giovedì 01 Aprile 2010

Oleg Kotov ha supportato TsUP Mosca per la riattivazione di Elektron per la generazione di Ossigeno, e come di consueto quando sia avvia, il dispositivo richiede l’attenzione di un operatore per i primi 10 min per intervenire in caso di surriscaldamento (generato da eventuale presenza di bolle d’aria sfuggite alla fase di pre-trattamento).

In preparazione dell’arrivo di TMA-18, Kotov ha eseguito un ciclo di test su una delle unità di alimentazione del dispositivo KURS-P, il sistema di avvicinamento e attracco dei veicoli russi.
A seguito agli ultimi aggiornamenti (collocamento della terza antenna per il wireless) della rete nel segmento russo, Oleg ha installato un nuovo software di controllo sul laptop RSS1, inviando poi il file di log al controllo di Mosca, per la valutazione dei dati.

Soichi da parte sua ha riservato altre 3 ore per impegno generico alla raccolta, preparazione all’imballo e dislocazione del materiale imballato, che andrà poi inserito all’interno modulo MPLM Leonardo per il rientro.

  • alle 8:50 am, Kotov e Soichi hanno supportato un evento PAO TV in occasione del “Step into the Future” relativo alle prossime Olimpiadi russe, scambiando quindi conversazione con gli studenti presenti al controllo di volo TsUP Mosca. Attenzione: si tratta di “Olimpiadi” incentrate sull’argomento Spazio, evento che si tiene dal 30/03 fino al 06/04 presso l’università Bauman State Technical University di Mosca.

ISS Daily Report Venerdì 02 Aprile 2010

La Soyuz TMA-18 è stata lanciata stamane alle 12:04 am EDT, con Expedition23. L’equipaggio è formato da:

  • Alexander Alexandrovich Skvortsov (Russia)
  • Mikhail Borisovich Kornienko (Russia)
  • Tracy Caldwell Dyson (USA).

a 9 min dal lancio la TMA-18 ha dispiegato i pannelli solari e le antenne, esteso la sonda di docking, iniziato il self test del sistema KURS. Una volta verificata la tenuta è stato aperto il portellone del modulo orbitale, l’equipaggio ha quindi goduto di un maggiore spazio per svestirsi delle tute Sokol e completare tutte le altre operazioni post-lancio.

Soichi si è attenuto scrupolosamente alle istruzioni ricevute per l’intervento su TVIS che era rimasto a metà strada quando si erano accorti che mancava (o è stato perso) un disco di ritegno. Soichi ha quindi “costruito/ricavato” secondo istruzioni il dischetto/rondella da un vecchio pezzo molto simile ma privo di un particolare rivestimento qui rimpiazzato dal tipico e resistente nastro adesivo “grigio”, e rinforzando il tutto con un dischetto di alluminio ritagliato con delle forbici. Adesso, una volta fotografato il pezzo e il successivo assemblaggio, si aspetta la conferma da parte degli specialisti.
Successivamente Soichi ha eseguito il controllo mensile dei dispositivi antincendio e kit di emergenza in tutti i moduli USOS.

In Nodo3, TJ Creamer ha lavorato per il cambio del WRS RFTA (Water Recovery System / Recycle Filter Tank Assembly) che verrà fatto rientrare a Terra.

  • alle 1:50 pm, Noguchi si è collegato con MCC Houston per discutere con i specialisti, le operazioni che riguardano sia lo stoccaggio del materiale in arrivo sia i trasferimenti verso STS-131.

Soichi con questa foto, ci mostra un’aurora vista da lassù.
Interessante notare che il giapponese ha dovuto usare un tempo di posa un po’ più lungo del solito, così si ha anche il senso del movimento della ISS.


Già è in corso una bella tempesta magnetica, come segnalato da SpaceWeather. Fortuna che c’è sempre Soichi pronto a fotografare! :slight_smile:

Grandissimo Astro Soichi dallo scatto facile! Bellissima foto!

Veramente suggestiva.
Che tu sappia non c’è ne una, in alta definizione? Su twitterPIC trovo solo questa.

ISS Daily Report Sabato 03 Aprile 2010

In attesa dell’arrivo di Exp.23, sono già iniziate le modifiche graduali dei cicli di sonno/veglia in prossimità del docking di Soyuz TMA-18 e del successivo STS-131/19A.

I tre residenti si sono dedicati all’attività di home cleaning, ripassando i vari moduli della Stazione, COL e Kibo compresi. Soichi ha quindi iniziato la chiusura delle protezioni degli oblò dei moduli, compresi i 7 petali di Cupola. La precauzione si deve, per evitare che eventuali piccoli detriti gettati dall’accensione dei thrusters della Soyuz, possano malauguratamente colpire una delle superfici trasparenti.

TJ Creamer ha supportato l’esperimento APEX sponsorizzato dall’agenzia canadese CSA, eseguendo il “raccolto” delle pianticelle dell’esperimento TAGES (Transgenic Arabidopsis Gene Expression System) per inserirle poi nel congelatore MELFI (-80°C) per la conservazione, in vista del rientro a Terra.
TJ si è occupato anche del regolare roboot del router, file server e del laptop con funzioni di server per OpsLAN.

In linea che le variazioni veglia/sonno in corso, anche i regolari esercizi fisici agli attrezzi, sono stati ridotti in termini di tempo e intensità.

Al momento non credo… magari le più belle ad altra risoluzione se le tiene per lui per farci un libro!

Comunque continua imperterrito.


Video dell’apertura degli hatch fra la ISS e la Soyuz TMA-18:

ISS Daily Report Domenica 04 Aprile 2010

Giorno di docking per la Soyuz TMA-18, continua inoltre la variazione degli orari del ciclo sonno/veglia per sincronizzarsi con l’arrivo dello Shuttle.

Come di consueto sono state eseguite tutta una serie di operazioni di preparazione al docking:

  • spegnimento apparato radioamatoriale Kenwood per evitare interferenze con il sistema di guida automatica KURS della Soyuz.
  • verifica della chiusura delle protezioni sugli oblò e di Cupola.
  • accensione del sistema di monitoraggio strutturale IZGIB russo (hardware sperimentale in SM per la rilevazione delle dinamiche strutturali, come ad esempio la sollecitazione provocata da un attracco di un veicolo).
  • controllo dei sistemi di ripresa video e relativi strumenti per l’invio dei pacchetti video in streaming.
  • Soichi ha configurato e attivato SSC (Station Support Computer) A31p laptop.
  • TJ Creamer si è dedicato alle procedure di sicurezza.
  • Kotov ha settato altri dispositivi e variato la modalità di funzionamento del generatore di Ossigeno Elektron.

Quindi, hanno atteso il final approach della TMA-18, con a bordo:

  • FE1 Alexander Alexandrovich Skvortsov
  • FE2 Tracy Caldwell-Dyson
  • FE3 Mikhail Kornienko

TMA-18 ha attraccato alle 1:25 am EDT, al boccaporto del mini modulo di ricerca MRM2. Dopo circa 1 ora e 45 min, in cui sono stati eseguiti attività e test di pre-apertura, alle 3:21 am è stato aperto il portellone per l’ingresso nella Stazione. Al momento il numero di veicoli attraccati alla ISS sono quattro:

  • TMA-17/21S attraccata alla porta nadir del mdulo FGB
  • TMA-18/22S alla porta zenith
  • cargo Progress 35P alla porta nadir dell’Airlock DC-1
  • cargo Progress 36P alla boccaporto di poppa del modulo SM

All’ingresso dei nuovi membri dell’equipaggio c’è stata una piccola cerimonia di benvenuto e successivamente sono state svolte diverse attività post-docking, allestendo e interfacciando la Soyuz con i sistemi della Stazione.

Tra le normali attività di routine si segnala che Creamer e Soichi hanno sostituito le pulegge per il rinvio delle funi dell’attrezzatura ARED. Quest’ultime non sono legate ai precedenti problemi per i quali si è ancora in attesa di soluzione.

I nuovi arrivati hanno beneficiato della loro prima audio/video PMC (Private Medical Conferences).

ISS Daily Report Lunedì 05 Aprile 2010

Con l’arrivo della Soyuz, è stato ripristinato il precedente numero di operatori che lavorano a bordo della ISS. L’elenco completo è il seguente:

  • CDR Oleg Kotov
  • FE1 Alexander Alexandrovich
  • FE2 Tracy Caldwell-Dyson
  • FE3 Mikhail Kornienko
  • FE5 Soichi Noguchi
  • FE6 Timothy J. Creamer

Continua, step by step, il leggero sfasamento del ciclo sonno/veglia, per l’arrivo di STS-131, che è decollato alle 6:21 am EDT (l’ultimo lancio notturno) e che avrà il rendezvous con la Stazione il giorno 07/04. Si tratta del secondo lancio, su cinque, previsti per il 2010.

I sei membri dell’equipaggio si sono riuniti per il passaggio di consegne e integrazione dei compiti da svolgere a bordo. Di fatto, una riunione tecnica che ha incluso per una ventina di minuti, gli specialisti di Terra in teleconferenza. FE-1 Skvortsov ha poi continuato con l’integrazione della Soyuz TMA-18 con i sistemi di bordo, installando sensori di temperatura e l’unità per i dati di telemetria.
Oleg Kotov ha condotto il periodico aggiornamento del programma antivirus su 4 laptop del segmento russo.

I tre nuovi arrivati hanno avuto nel corso della giornata circa 2 ore e mezza per loro stessi (bagaglio personale) e la fase di generale adattamento all’ambiente della Stazione. Queste pause, per le prime due settimane, sono una procedura standard per tutti coloro che arrivano sulla Stazione e che hanno bisogno di familiarizzare con l’ambiente circostante.

FE-2 Caldwell-Dyson, si è inoltre occupata del sistema CMS (Crew Medical Systems) eseguendo un ripasso delle procedure per prepararsi alle sue sessioni, di raccolta di campioni biologici.

ISS Daily Report Martedì 06 Aprile 2010

Lo Shuttle Discovery è in volo orbitale per raggiungere la Stazione domani, per il programmato docking previsto attorno alle 3:45 am EDT. L’orbiter trasporta 7 astronauti e si tratta del 131° volo di uno Shuttle (il 38° per il Discovery) e il 33° volo di supporto alla Stazione. Il payload primario di è il modulo MPLM Leonardo, con a bordo diverse tonnellate di materiale.

I nuovi arrivati, Alexander Tracy e Mikhail hanno condotto parecchi esercizi fisici di apprendimento per familiarizzare con le attrezzature come CEVIS (cyclette), TVIS, COLBERT e ARED, inserendo inoltre nei controller e/o preparando le schede per i loro dati biometrici.

Dopo l’installazione in Nodo3 di WDS (Water Delivery System), il dispositivo ha dovuto essere spurgato perchè non forniva nel modo corretto l’acqua potabile, probabilmente a causa di bolle aria nel circuito. Purtroppo lo spurgo non ha avuto esito positivo e si è quindi in attesa di indicazioni da Terra.

Tracy e TJ hanno lavorato all’interno dell’Airlock per la preparazione delle attrezzature che verranno utilizzare durante le EVA. TJ ha inoltre eseguito una verifica di tenuta del PMA2 (Pressurized Mating Adapter 2) al quale attracchera lo Shuttle.
Sempre in supporto della prossima missione 19A, Soichi ha lavorato in Airlock agli allacciamenti verso lo Shuttle, dei circuiti utilizzati nel campout pre-EVA. Ha quindi configurato i diffusori in Lab per l’aumento delle persone a bordo, e settato temperatura e umidità con i nuovi requisiti. Ha inoltre preparato in Nodo2 delle ulteriori condotte di ventilazione che verranno usate per PMA2.

  • alle 6:42 am, Creamer ha acceso l’apparato radioamatoriale per condurre un collegamento radio con gli studenti della Scuola primaria De Gasperi in Noicattaro, Bari - Italy.

ATA attività: in preparazione della prossima sostituzione del serbatoio di ammoniaca ATA (Ammonia Tank Assembly), presente sul traliccio esterno S1 e che impegnerà EVA-2 è stato eseguito lo spurgo. Il controllo di Terra, da remoto ha chiuso le valvole per isolare il serbatoio dal circuito primario e aperto le valvole per spurgare nello Spazio esterno. Le valvole di spurgo resteranno aperte fino a poco prima delle operazioni con EVA-1.

ARED aggiornamento: ieri sono stati sostituiti i cavi danneggiati che limitavano l’uso dell’attrezzatura. Dopo l’intervento sono state eseguite delle fotografie del lavoro svolto, ora si attende il via libera dagli specialisti per rispristinare il suo completo uso.

Shuttle avaria Ku-band: attorno alle 8:15 am il Discovery, all’inseguimento della Stazione per il docking, ha avuto un’avaria alla unità di trasmissione in Ku-band rendendo inutilizzabile l’antenna per uplink e downlink. Si sta lavorando ad un workaround per bypassare l’impasse. Si procede comunque con l’ispezione dello scudo termico, registrando il tutto su disco e monitorando visivamente e costantemente l’attività ispettiva in cerca di possibili anomalie delle piastrelle di protezione termica. Una volta che lo Shuttle raggiungerà e attraccherà alla Stazione ISS, il materiale registrato verrà inviato a Terra per un’ispezione accurata da parte degli specialisti. Nel caso l’avaria restasse tale, la ISS sarà utilizzata per tutte le trasmissioni di documenti tra Terra e l’equipaggio del Discovery.

ISS Daily Report Mercoledì 07 Aprile 2010

Prima dell’attracco dello Shuttle il comandante Kotov ha configurato il sistema di comunicazione STTS, e sono stati fatti gli ultimi controlli, tra i quali:

  • attivazione IZGIB per registrazione sollecitazioni strutturali (al pari del sistema IWIS americano)
  • predisposizione alla attività di RPM (documentazione fotografica dello scudo termico dello Shutlle effettuato da bordo della Stazione).
  • attivazione dell’apparato CUP RWS che presiede all’attività del braccio robotico SSMRS e delle sue telecamere.

Poco prima dell’attracco Noguchi, Creamer e Caldwell-Dyson hanno configurato il sistema di controllo assetto russo MCS in modalità automatica per il “contatto su PMA2”. Una volta captato e confermato l’attracco fisico dello Shuttle, il sistema di correzione di assetto della Stazione si seleziona in modalità di volo libero, per evitare accensioni automatiche durante la fase di assorbimento/assestamento, della sollecitazione dovuta all’attracco dell’orbiter.

Alle 3:44 am EDT, lo Shuttle Discovery ha dolcemente attraccato al boccaporto di PMA2, chiudendo i ganci alle 3:59 accoppiandoai in modo rigido con la ISS. L’attività fotografica durante la manovra RPM in fase di avvicinamento è stata eseguita senza problemi. Dopo la verifica di tenuta stagna, il portellone è stato aperto alle 5:11 am. A bordo della ISS si trovano 13 astronauti tra cui 4 donne contemporaneamente, dopo la cerimonia di benvenuto è stato tenuto un briefing sulle procedure di sicurezza.

Una volta terminate le operazioni di attracco, la Stazione come di consueto è stata ri-orientata per minimizzare i rischi di impatto di detriti e micrometeoriti sullo Shuttle.

Per Soichi Noguchi il compito più urgente è stato quello di trasferire l’Ultrabay HDD (hard disk drive) con le registrazioni video dell’ispezione dello scudo termico alla ISS. Una volta inserito nel rack dei sistemi SSC è iniziata la procedura per il trasferimento a Terra della documentazione video (un file trasformato in AVI, di circa 40 Gb).

ISS Daily Report Giovedì 08 Aprile 2010

Con Stephanie Wilson e Naoko Yamazaki ai controlli, il braccio SSRMS ha afferrato ed estratto dalla stiva del Discovery il modulo MPLM Leonardo alle 11:22 pm EDT dell’altra notte. Successivamente è stato agganciato al boccaporto nadir di Nodo2.
Ad aspettare Leonardo in Nodo2 c’erano Soichi e TJ Creamer che seguivano le operazione al di quà del portellone in nadir, controllando lo status del dispositivo CBM (Common Berthing Mechanism) e preparando e pressurizzando il vestibolo tra portellone di Nodo2 e quello di Leonardo (una volta che quest’ultimo ha finalizzato l’attracco). Successivamente è stato condotto il test di tenuta, e poi l’ingresso nel modulo.

Tutti i membri dell’equipaggio della ISS hanno dovuto sottoporsi la controllo medico di routine previsto dal protocollo russo, in gran parte costituito dalle operazioni di misura della massa corporea. Alexander ha lavorato poi all’interno della TMA-18/22S, alla ricerca dell’anomalia che interessa il sistema VHF. Alcune indagini iniziali hanno rivelato una radiointerferenza dal sistema televisivo interno, tant’é che Mosca intende lavorare su un veicolo simile per verificare il sospetto.

Dal momento in cui l’ingresso all’interno di Leonardo è stato possibile, Dottie ha recuperato una unità RGA (Rate Gyro Assembly) e MPAC/SEED, passandolo a Rick Mastracchio, che approfitterà della pausa del campout (all’interno di Airlock) per la loro configurazione [MPAC è una sorta di raccoglitore di detriti e micrometeoriti orbitali e SEDD è materiale da esporre all’esterno della Stazione]. Altre operazioni di trasferimento dallo Shuttle sono state:

  • NeuroRad (per lo studio degli effetti biologici delle radiazioni spaziali & micriogravità sulle cellule dei mammiferi). Si tratta di campioni arrivati all’interno del freezer MERLIN e inseriti in MELFI2.
  • in COL Soichi ha preparato per l’attività l’esperimento WAICO2 in Biolab, trasferendo le nuove sementi e le nuove unità botaniche.

TJ si è accupato di collegare la linea Ossigeno dell’Arilock al Discovery, per l’imminente campout di Mastracchio e Anderson. Per l’attività di EVA1 l’equipaggio dello Shuttle ha tenuto una riunione in cui sono state ripassate le procedure i vari step della prima attività extraveicolare. Alle 11:16 am, Mastracchio e Anderson hanno iniziato il loro campout.

ISS Daily Report Venerdì 09 Aprile 2010

51 anni fa nella data di oggi, NASA annunciava il primo gruppo di astronauti, “the Mercury Seven”: Alan B. Shepard Jr., Virgil I. (Gus) Grissom, John H. Glenn Jr., Malcolm S. Carpenter, Walter M. (Wally) Schirra Jr., Leroy G. (Gordy) Cooper Jr. & Donald K. (Deke) Slayton.

EVA1 è iniziata alle 1:31 am EDT ed è finita 6 ore e 27 min più tardi.
EV1 Rick Mastracchio e EV2 Clayton Anderson, sono riusciti a completare la missione senza problemi. Durante EVA1 sono state completate le seguenti attività:

  • posizionato temporaneamente il nuovo serbatoio ATA (Ammonia Tank Assembly) dalla stiva dello Shuttle all’esterno in un’area di transizione.
  • scollegati i connettori di sgancio rapido, del vecchio serbatoio sul traliccio S1.
  • recuperato il dispositivo giapponese MPAC e SEED per il reintro a Terra (in MPLM).
  • sostituzione del RGA1 (Rate Gyro Assembly 1) sul traliccio S0.
  • apertura dei flap del boccaporto zenith di Nodo2.
  • riposizionato WIF estendibile (Worksite Interface Fixture)
  • più altre attività accessorie, che sono state inserite al posto dei task originari in cui si doveva preparare le batterie in P6, per fronteggiare possibili sovraccarichi elettrici localizzati attorno al giunto di rotazione SARJ. Si è preferito rimandare il tutto in attesa di avere maggiori dati.

Soichi ha presidiato come osservatore, la stazione di controllo RWS per le attività robotiche a supporto di EVA1, mentre Jim Dutton e Steph Wilson manovravano SSRMS con il nuovo serbatoio ATA.

Al rientro di EVA1, il Creamer e Caldwell-Dyson hanno aiutano i due nelle operazioni post-EVA, fotografando lo stato dei guantoni e a seguire tutte le operazioni di supporto.

Oltre a EVA1, a bordo hanno dominato le operazioni di traferimento di materiale da MPLM Leonardo. Noguchi ha montato un telecamera in Nodo2 per riprendere il via vai delle attività di trasferimento. Lo stesso Noguchi aiutato da Naoko ha completato il trasferimento del primo rack (MELFI3) in Kibo. Seguiranno, CQ2 (modulo alloggio), il rack MARES per Columbus e il rack ZRS per il modulo logistico JPL di Kibo.
I traferimenti dei rack richiedono un certo impegno, anche perchè alla fine si dovrà estrarre da Leonardo un grosso ricambio per la Stazione, il cuscinetto BMRRM (Bearing Motor Roll Ring Module).

  • Naoko ha iniziato a configurare WORF (ancora dentro a MPLM) per prepararlo allo spostamento.

Situazione trasferimenti: completato al 68% il trasferimento di materiale dal middeck di Discovery e un 5% da Leonardo.

Oleg Kotov ha eseguito il periodico controllo di serraggio delle viti dei morsetti di attracco che interfaccia la Progress 36P, al boccaporto di poppa del modulo SM.

Alle 11:56 pm, Kotov, Skvortsov e Kornienko hanno inviato un messaggio TV per la tradizionale conferenza in occasione del Cosmonautics Day (12 Aprile).

Estensione di missione per Discovery: è stato deciso di estendere di un giorno la missione STS-131. La ragione si deve al problema di trasmissione in Ku-band dell’orbiter. Si prevede di eseguire una ispezione dello scudo dello Shuttle durante FD11, in modo di utilizzare le capacità di trasmissione della Stazione. Tra le varie considerazioni elaborate dagli specialisti vi sono anche, i rates per la trasmissione delle immagini, i tempi di valutazione a Terra delle riprese, i tempi di valutazione dopo un eventuale intervento di “riparazione” ecc. ecc.

ISS Daily Report Sabato 10 Aprile 2010

Sabato, per i due equipaggi è giorno lavorativo pieno.

Anche oggi hanno dominato su tutto le operazioni di trasferimento merci dal modulo MPLM Leonardo, che procedono speditamente. Infatti si è riusciti a completare tutti i trasferimenti dei rack all’interno di Destiny, in tempo sull’inizio di EVA2 prevista per domani, lasciando quindi campo libero le dovute attenzioni alle attività robotiche di SSRMS.

Ha richiesto un po’ di lavoro il posizionamento del rack WORF in Destiny, perchè si è dovuto smontare CEVIS (la cyclette), e preparare adeguatamente lo spazio antistante l’oblò che WORF, andrà a coprire.
TJ Creamer dopo aver aiutato Tracy con WORF ha dato il suo supporto ad un successivo payload, il DECLIC (Device for the Study of Critical Liquids & Crystallization), destinato a Kibo.

Oleg Kotov nel modulo SM ha disattivato Plants-2 e rimosso i vari moduli sperimentali, ha quindi iniziato ad imballarli per il rientro con Discovery.

Kornienko ha installato delle batterie cariche nel sensore CMD (anidride carbonica) e poi ha attivato e posizionato il sensore nel suo nuovo CQ (modulo personale) all’interno del modulo logistico di Kibo. L’astronauta ha piazzato il sensore all’altezza della testa, nella posizione in cui dorme, in modo da poterlo sentire nel caso aumentasse il livello di anidride carbonica. Infatti il laboratorio Kibo è stato diverse volte testato per verificare la corretta circolazione di aria, non così per il modulo logistico JLP e il controllo a Terra, vuole essere sicuro che Kornienko possa dormire in un’area ben ventilata, senza pericolose “sacche”.

  • alle 7:46 am, dopo che TJ Creamer ha installato l’equipaggiamento per HD TV in USOS ha fatto un test con Kornienko, in vista dell’evento VIP russo di Mosca in occasione del Cosmonautics Day.
  • alle 9:16 am, l’equipaggio si è riunito per la review delle operazioni di EVA2, che vedrà all’opera Rick Mastracchio (EV1) e Clay Anderson (EV2).

SSRMS: alle 12:26 da remoto, il braccio è stato mosso da Nodo2 alla sua MBS (Mobile Base System).

ISS Daily Report Domenica 11 Aprile 2010

EVA2 è iniziata alle 1:30 am ed è terminata dopo 7 ore e 26 min, completando buona parte degli obiettivi preposti, ma non tutti. Infatti, a causa di un problema incorso con i fissaggi del nuovo serbatoio ATA sul traliccio S1, i due astronauti hanno sforato con i tempi e non hanno potuto completare tutto.

Durante EVA2 sono state effettutate le seguenti attività:

  • spostamento del vecchio serbatoio ATA.
  • posizionamento sul traliccio S1 del nuovo ATA e fissaggio con quattro bulloni.
  • allestiti i collegamenti elettrici con il serbatoio.
  • installato un Grapple Fixture Stowage Beams.
  • riposizionato uno (su due) APFR (Articulated Portable Foot Restraint) per la prossima missione ULF4.
    i compiti rinviati a EVA3 sono:
  • i collegamenti per il fluido di ATA.
  • rimozione e recupero di componentistica dalla piattaforma esterna, dedicata allo stoccaggio del materiale.
  • dislocazione il secondo APFR

nota: il fissaggio di uno dei 4 bulloni ha portato via molto più tempo del previsto, ma alla fine è stato sistemato. Il tempo perso però è stato troppo per permettere ai due astronauti il proseguimento delle operazioni in programma. Sebbene avessero sufficiente Ossigeno e capacità di assorbire ulteriore CO2 (METOX), lo step per collegare i connettori fluido del serbatoio, avrebbe potuto causare una fuoriuscita di ammoniaca con eventuale contaminazione delle tute EMU. In una simile eventualità, si sarebbe rischiato seriamente di non avere tempo per le necessarie operazioni di controllo, verifica e azioni correttive.

Dall’interno della ISS, il supporto a EVA2 è stato dato da Jim Dutton e Steph Wilson ai comandi per la movimentazione di SSRMS e della relativa piattaforma di appoggio e lavoro dei due spacewalkers.

Oltre a EVA2, sono proseguite anche le operazioni con il modulo MPLM Leonardo:

  • Dopo aver asportato una delle lampade di illuminazione di Leonardo (sia per evitare problemi di ingombro, che per procurasi un pezzo di ricambio per la Stazione) Stephanie Wilson e Naoko Yamazaki hanno trasferito il grosso TeSS (Temporary Sleep Station), spostandolo da Destiny fin dentro MPLM per il rientro a Terra.
  • Naoko e Soichi hanno trasferito GLACIER da Leonardo e lo hanno installato in Lab.

Kotov ha allestito il necessario equipaggiamento, per registrare il suono anomalo che proviene da TVIS quando è in funzione, dal momento che non è chiara l’origine del rumore.

ISS Daily Report Lunedi 12 Aprile 2010

Giornata dedicata alla celebrazione della Yuri’s Night, che festeggia l’avventura del pioniere Alexeyevich Gagarin, 49 anni fa.

All’interno dell’attività generale di passaggio delle consegne, Kotov, Skvortsov e Kornienk hanno preso familiarità con il Vozdukh (rimozione CO2) e con i suoi ricambi, presenti in stock nella Stazione.
Soichi si è invece occupato di trasferire campioni biologici, dal MELFI della ISS al freezer GLACIER dell’orbiter, per il rientro.

Prima di iniziare i lavori di trasferimento con Leonardo, Caldwell-Dyson ha piazzato la telecamera per riprendere il “traffico” da e per Leonardo (telecamera che viene montata e smontatat di volta in volta per problemi di ingombro). Le operazioni al MPLM sono state effettuate da Tracy, Soichi, Dex Poindexter e Naoko. Tra le altre cose, sono state impegnate circa 3 ore per riconfigurare MARES (Muscle Atrophy Resistive Exercise System) per poterlo immagazzinare privo del suo l’imballo in schiuma e radunando le dozzine di componenti di cui MARES è composto.

  • alle 2:26 am, Soichi ha effettuato il suo regolare collegamento con il controllo di volo giapponese di Tsukuba.
  • alle 3:46 am, Expedition 23 ha ricevuto una chiamata dal presidente Russo Dimitri Medvedev, che in quel momento si trovava con il management di Roskosmos più Maxim Suraev e Sergey Volkov.
  • alle 6:41 am, Soichi e Naoko hanno ricevuto una chiamata dal ministro della politica spaziale giapponese Seiji Maehara e dal capo gabinetto Hirofumi Hirano, presenti in Tokyo.
  • alle 9:46 am, l’equipaggio ha passato in rassegna i compiti della prossima EVA3.
  • alle 12:46 pm, Rick Mastracchio (EV1) e Clay Anderson (EV2) hanno iniziato il loro terzo campout.

TVIS aggiornamento: recentemente l’attrezzatura era stata messa fuori servizio a causa di un rumore sospetto, proveniente dalla parte posteriore sinistra, non meglio individuato. Una volta che l’equipaggio ha messo a nudo la parte da cui si udiva il rumore, è stato scoperta polvere, gomma e particelle metalliche. Il materiale sembra sia provocato dal contatto di parti in movimento e la gomma dalle pulegge di rinvio e dalle cinghie. La manutenzione annuale che tra l’altro era prevista per il 19/04 è stata sospesa in attesa di chiarire l’estensione del danno.

A Baikonur si sta approntando la Progress M-05M, da lanciare il 28 Aprile.
Qui le foto

ISS Daily Report Martedì 13 Aprile 2010

In data di oggi, 40 anni fa da un veicolo NASA che si trovava in volo tra la Luna e la Terra, giunse una laconica frase: “Houston, we’ve had a problem”. Era l’equipaggio di Apollo 13, che aveva subito un’avaria al serbatoio di Ossigeno nel modulo di servizio. Al tempo, James Lovell, John Swigert e Fred Haise riuscirono nell’impresa rocambolesca di rientrare a Terra, sani e salvi.

EVA3 è iniziata alle 2:14 am, ed è terminata dopo 6 ore e 24 min, completando quasi tutti i compiti in programma. Anche qui la causa principale dei ritardi è dovuta al fissaggio del vecchio serbatoio ATA, all’interno della stiva dello Shuttle. EVA3 ha:

  • collegato la linea dei fluidi al nuovo ATA.
  • recuperato MMOD e ESP-2 (External Stowage Platform) trasferendoli poi nell’Airlock per il rientro a Terra.
  • stivato il vecchio serbatoio ATA all’interno del Discovery.
  • installato e attivato il punto di presa FGB (Fixed Grapple Bar) sul nuovo ATA.
  • riposizionato il secondo APRF (Articulated Portable Foot Restraint).
  • preparata l’area sulla sezione del traliccio centrale Z1 per l’installazione di SGANT (Space-to-Ground Antenna) che verrà montata durante STS-132/ULF4 (il compito di EVA3 era di stendere i cablaggi per l’ingresso attraverso i connettori del portello sullo zenith di Z1).
    i compiti che sono stati rimandati, riguardano:
  • LWAPA (Light Weight Adapter Plate Assembly), da recuperare dal Columbus e stoccarlo nella stiva dell’orbiter.
  • installazione in S1 del dispositivo di aggancio RGFSB.
  • installazione di una unità video su Dextre (SPDM - Special Purpose Dexterous Manipulator).
  • rimozione e sostituzione di una piastra di fissaggio per unità video esterna.

Dall’interno della Stazione il supporto ai due astronauti era dato da Jim Dutton e Steph Wilson che manovravano SSRMS, con Soichi in osservazione. Il compito principale è stata la movimentazione del vecchio serbatoio all’interno dello Shuttle.

Kotov e Kornienko hanno usato lo strumento CMS (un componente del più esteso della suite SKDS) per eseguire un controllo della qualità dell’aria all’interno del modulo SM (CO2 e acido acetico in primis).
In Nodo3, TJ Creamer ha prelevato alcuni campioni di acqua dal WPA. Le rispettive analisi sono poi state effettuate da TJ, utilizando il “Water Microbiology Kit e Microbial Capture Devices” per la ricerca di tracce biologiche indesiderate.

Sono proseguite le operazioni con MPLM Leonardo (Oleg, Soichi, Dex, Naoko, Steph e Dottie). I trasferimenti (in entrambi i sensi), sono stati completati al 95% e al 74% per il middeck di Discovery.

Elektron, avaria: il dispositivo Elektron (generazione via elettrolisi dell’Ossigeno) è al momento disattivato. I vari tentativi di troubleshooting non sono stati positivi. Mosca, sta soppesanto l’opzione di una possibile sostituzione o di utilizzare il generatore in modo fisso/manuale. Al momento resta disponibile OGS (Oxygen Generator System) del segmento USOS, che può essere attivato in qualsiasi momento. Dell’Ossigeno verrà comunque trasferito anche dallo Shuttle prima della partenza.

S1 NTA GPRV: gli specialisti da remoto non riescono ad aprire la valvola NTA GPRV (Nitrogen Tank Assembly Gas Pressure Regulating Valve) che è stata integrata nel nuovo serbatoio ATA.
NTA fornisce la pressione necessaria al serbatoio, che a sua volta alimenta il circuito esterno (Loop-A) del sistema di controllo termico ETCS (External Thermal Control System). Il circuito Loop-A al momento resta isolato da ATA e sta operando in modo nominale.
Si potrebbe però creare qualche problema nel momento in cui a causa di variazioni di volume (per esempio a fronte di variazioni termiche) e in modo automatico venga richiesto a ETCS di rifornire Ammoniaca dal serbatoio. E’ pertanto in corso una valutazione per stabilire se nelle condizioni attuali e future (nel breve) ci sarà bisogno di rabbocchi e allo stesso tempo, il lavoro necessario per bypassare il problema intervenendo sul sistema esistente.