Soyuz TMA-20 / Expedition 26 Mission Log

Soyuz TMA-20

DATI DI MISSIONE
Soyuz: Soyuz TMA-20
Lanciatore: Soyuz FG
Lancio: 13 Dicembre 2010
Docking: 15 Dicembre 2010
Rampa di lancio: LC1/5
Rientro: Maggio 2011
Call Sign:
Durata: 6 mesi
Altitudine: 225 km
Inclinazione orbita: 51.6 gradi
Equipaggio: Dmitri Kondratyev (CMD), Catherine Coleman (FE1), Paolo Nespoli (FE2)

Expedition 26

DATI DI MISSIONE
Inizio missione: Dicembre 2010
Fine missione: Aprile 2010
Equipaggio: 6
Durata: 4 mesi
EVA programmate: 2
Missioni di supporto: HTV-2, ATV-2, Progress M-09M, STS-134
Equipaggio: S. Kelly (CDTR), A. Kaleri (FE1), O. Skripochka (FE2), D. Kondratyev (FE4), C. Coleman (FE5), P. Nespoli (FE6)

Principali eventi
24/01/2011 - Progress M-08M undocking
27/01/2011 - HTV-2 berthing
31/01/2011 - Progress M-09M docking
24/02/2011 - HTV-2 unberthing
26/02/2011 - ATV-2 docking
01/03/2011 - STS-134 docking
09/03/2011 - STS-134 undocking
16/03/2011 - Soyuz TMA-01M undocking

Link utili
NASATV:
http://www.nasa.gov/multimedia/nasatv/index.html
Programmazione NASATV:
http://www.nasa.gov/multimedia/nasatv/mission_schedule.html
Informazioni missione:
http://www.mcc.rsa.ru/sojuztma01m/start.htm
http://www.mcc.rsa.ru/sojuztma01m/main.htm
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/news/index.html
Multimedia:
https://spaceflight.nasa.gov/gallery/index.html
Video NASATV:
http://space-multimedia.6x.to/
TLE e dati orbitali:
https://spaceflight.nasa.gov/realdata/sightings/SSapplications/Post/JavaSSOP/orbit/ISS/SVPOST.html
Osservazione visuale:
http://www.heavens-above.com
ISS daily timelines:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/timelines/index.html
ISS daily Status Report:
http://spaceoperations.nasa.gov/iss_reports/archive_reports.htm
Sito RKA:
http://www.roscosmos.ru/index.asp?Lang=ENG
Sito S.P.Korolev RSC Energia:
http://www.energia.ru/english/index.html

Materiale della missione:
Press Kit:
http://www.nasa.gov/pdf/488923main_exp25_26_press_kit.pdf
Increment Definition and Requirements:

Press Briefing Overview:

Esperimenti scientifici della Expedition:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/science/experiments/Expedition.html#26
Report settimanale scientifico:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/science/experiments/Summary.html#CRS

Pagina preparata da Albyz85 e marcozambi

Press Kit della missione di Nespoli:
http://esamultimedia.esa.int/docs/hsf/magisstra/NespoliCrewConf_EN.pdf

Secondo http://www.spaceflightnow.com/tracking/index.html, il lancio verrebbe effettuato il 15 Dicembre, con uno slittamento di due giorni.

ISS Daily Report Giovedì 25 Novembre 2010

Giornata di Thanksgiving in USA, giornata di partenza per TMA-19 e giornata in cui vede in attività il nuovo comandante Scott Kelly.

La tabella del ciclo sonno/veglia é stata variata per accomodare l’orario di partenza della Soyuz TMA-19, con il ritorno al normale ciclo già da domani.

Scott Kelly ha eseguito alcune attività di pre-undocking, in genere di registrazione degli ultimi dati riguardo gli esperimenti da spedire a Terra:

  • terminato il dry-out per Kubik in Columbus e copiato i dati dell’incubatore che riguardano SPHINX, già impacchettato e stoccato.
  • recupero dell’equipaggiamento di scoperta e allerta sulla presenza di formaldeide, di cui Wheelock aveva disposto alcuni sensori in vari posti in US Lab e SM, posizionati in modo da essere investiti dal flusso dei convogliatori d’aria.

Oleg ha quindi attivato e verificato che IZGIB sia operativo per la registrazione delle vibrazioni strutturali, causate dalla separazione della Soyuz. Registrazioni che andrannno ad alimentare un database che servirà per lo studio dei modelli dinamici.
Shannon nel frattempo ha recuperato un ulteriore kit sperimentale da KIBO, il Jaxa PCG (per lo studio delle proteine cristallizzate) e passato a Oleg e Fyodor per lo stoccaggio.
Fyodor ha quindi comunicato che il carico nel modulo di discesa era stato completato.

La Soyuz è stata attivata da Fyodor, che ha iniziato i controlli pre volo e un test delle comunicazioni VHF via RGS (Russian Groundsite). La telemetria della Soyuz sarà seguita da bordo della ISS da Kaleri.
I thrusters russi del controllo di assetto sono stati quindi disabilitati per evitare correzioni mentre gli astronauti rimuovevano i serraggi di sicurezza (che hanno un discreto carico di serraggio) del meccanismo interno del sistema di docking.

Prima dell’ingresso dell’equipaggio nella Soyuz, Kaleri ha verificato sia il sistema di comunicazioni interna che l’apparato radioamatoriale fosse spento, per evitare possibili interferenze con i sistemi di undocking.
A questo punto alle ore 5:10 pm, l’equipaggio in partenza ha preso posto all’interno del modulo di discesa.

Reboost ISS: il reboost è stato condotto con successo alle ore 12:03 am, EST. L’accensione é stata di 7 min e 38 sec, con un delta-V di 0.92 m/s e l’innalzamento è stato di 1620 metri. Lo scopo, quello di perfezionare la posizione per l’arrivo del Discovery come pure per il lancio della Soyuz TMA-20 il prossimo Dicembre.

ISS Daily Report Venerdì 26 Novembre 2010

Giornata di riposo, con la possibilità di dormire più a lungo.

Nel frattempo sul nostro pianeta in un angolo sperduto del Kazakistan atterrava con successo il modulo di discesa della Soyuz TMA-19, con a bordo Doug Wheelock, Shannon Walker e Fyodor Yurchikhin.

Dopo 163 giorni nello Spazio di cui 161 attraccata alla Stazione la Soyuz ha eseguito un atterraggio nominale alle ore 11:46 pm, EST (local time in Kazakistan 10:46 del mattino), a circa 84 Km nel nord est di Arkalyk.
Il modulo si è appoggiato sul fianco e l’equipaggio è stato trovato in buone condizioni.

TMA-19 si è separata da MRM1 Rassvet dopo i controlli pre-volo e un test di tenuta nominali. Tre minuti dopo la separazione dalla Stazione, la Soyuz ha eseguito 15 sec di accensione di allontanamento, mentre l’accensione per l’ingresso nel corridorio di discesa é stato di 4 min e 24 sec. I tre moduli si sono separati in modo corretto alle 11:20 pm, il rientro in atmosfera è iniziato alle 11:23 e il dispiegamento del paracadute alle 11:31, quindici minuti più tardi il modulo toccava il suolo.

Dopo un primo check da parte dei medici delle squadre di recupero, l’equipaggio è stato portato in volo a Kustanai, dove Shannon e Wheelock sono stati trasferiti a bordo di un Gulfstream-III della NASA per il rientro in patria a Houston (con due scali tecnici per il rifornimento). Fyodor, nel frattempo volava a bordo di un Tupolev 134 verso Star City.
Durante la loro missione, Expedition24 e 25 hanno lavorato a più di 120 esperimenti in microgravità, spaziando tra ricerche in biologia, biotecnologia scienze dei materiali, sviluppo tecnologico e scienza dello Spazio e della Terra.
Inoltre hanno dovuto fronteggiare un’emergenza di una certa gravità dal momento che il sistema di raffreddamento ha perso il 50% della sua capacità operativa, organizzando le successive tre passeggiate spaziali non programmate, nelle quali é stato sostituito il modulo pompa. Fyodor Yurchikhin ha al suo attivo un totale di 371 giorni trascorsi nello Spazio, 178 i giorni accumulati invece da Doug Wheelock.

Restano bordo della Stazione:

  • Scott Kelly in qualità di comandante
  • Alexander Kaleri come FE1
  • Oleg Skripochka come FE2

Immagine del crew - Soyuz TMA-20.


iss-crew26.jpg

Noto che è sempre molto allegro Dmitri :stuck_out_tongue_winking_eye:

In precedenza mi ero astenuto dal farlo notare, ma in effetti … :stuck_out_tongue_winking_eye:

ISS Daily Report Sabato 27 Novembre 2010

Anche oggi giornata di relativo riposo.
Scott Kelly ha continuato con le attività sperimentali di SLEEP (Sleep-Wake Actigraphy & Light Exposure during Spaceflight). Un monitoraggio dei cicli di sonno/veglia con controlllo Actigraphy (una particolare specializzazione medica) in cui viene utilizzato il proprio personale Actiwatch da polso.

Poi Scott, Oleg e Kaleri hanno completato il regolare task settimala di home cleaning.
Alle 8:35 am, EST l’equipaggio ha condotto la Weekly Planning Conference con il controllo terrestre, in cui si sono discussi gli eventi orbitali e le attività della settimana entrante.

All’interno della nuova Soyuz TMA-01M, attraccata ad MRM2 Poisk (a sua volta collegato al boccaporto nadir del modulo FGB), Alex ha disattivato l’analizzatore gas dopo circa un mese di costante monitoraggio.

L’equipaggio ha completato l’intera sessione quotidiana di esercitazione fisica, che li ha visti impegnati con TVIS, ARED, T2/COLBERT e VELO bike.

ISS Daily Report Domenica 28 Novembre 2010

In data di oggi di 46 anni fa, NASA lanciava Mariner 4 che ha portato a termine con successo il primo flyby di Marte, nonche l’invio delle prime fotografie della superficie marziana (che ha cambiato la comune visione dell’epoca, della vita sul pianeta rosso).

Domenica di routine a bordo della ISS.

Al risveglio Kaleri ha condotto una serie di verifiche di stato dei sistemi, e il service quotidiano al generatore di ossigeno Elektron che comporta soprattutto, l’ispezione al filtro installato da Suraev nel 2009.
In standby anche l’attività fotografica CEO (Crew Earth Observation).

ISS Daily Report Lunedì 29 Novembre 2010

Oggi, Scott ha proseguito con l’assunzione di Alendronate. L’esperimento di prefigge di accertare se questa classe di farmaci è in grado di inibire il riassorbimento osseo (cioè la perdita di densità delle ossa, documentata dalle precedenti missioni sulla Stazione).

Kaleri ha supervisionato l’aggiornamento e la successiva scansione dell’antivirus Norton AV, caricato da remoto e in modo automatico sul piccolo network costituito dai laptop russi RSS1, RSS2, RSK1 (RSS2 viene invece aggiornato tutti i Venerdi da Houston).

Scott ha riservato parecchie ore per la manutenzione annuale di T2/COLBERT, lubrificando assali e rinvii, verificando cinghie e sistemi di sicurezza e leve di azionamento. Poi con la videocamera ha ripreso il collaudo a vuoto e le relative operazioni di adjusting. Scott ha inoltre lavorato ai laptops A31 utilizzati per le sessioni RST (Reaction Self Test), riorganizzando i dati e inviandoli in terra.

Le attività fisiche di oggi hanno coinvolto le varie attrezzature a disposizione sulla Stazione, eccetto che per T2 in revisione.

ISS Daily Report Martedì 30 Novembre 2010

Dopo aver installato la videocamera per le riprese live dell’attività, Scott ha iniziato il service al CIR (Combustion Integrated Rack) per il supporto alla sequenza dei test puntuali, programmati per l’esecuzione da remoto. Scott si è poi dedicato a T2/COLBERT per trasferire in downlink i dati registrati durante le attività fisiche, dal momento che l’ultima trasmissione inviata a terra, risaliva allo scorso 14/11.

Scott ha inoltre eseguito una documentazione fotografica di ALTEA Shield (Anomalous Long Term Effects on Astronauts). Lo montaggio dell’attrezzatura e il suo completo stoccaggio (come da programma originale), é stato rimandato a domani per lo sforamento dei tempi dedicati oggi a questa attività.

Oleg ha riservato circa un’ora per trasferire il nuovo equipaggiamento radio, arrivato con Progress 40P.
Kaleri ha quindi iniziato con lo sballaggio per l’installazione del nuovo RSPI (Radio Data Transmission System per i payload russi). Questa installazione occuperà i due astronauti russi per parecchie ore, per i prossimi quattro giorni. Oggi il lavoro era focalizzato alla posa dei cavi e al cablaggio tra le varie connessioni dei due Power Switch nei pannelli di SM, ovviamente documentando fotograficamente il tutto.

Oleg da parte sua, dopo aver raccolto la necessaria attrezzatura, ha iniziato a lavorare alla major IFM (Inflight Maintenance) del condizionatore russo SKV-2 all’interno di SM, con lo scopo di ripristinare l’operatività della pompa (Oleg aveva fatto una serie di checks sulla pompa di evacuazione della condensa, ed era stata dichiarata in avaria). La nuova pompa verrà collaudata domani.

Soyuz TMA-19 - anomalia in fase di rientro:
durante il rientro atmosferico del 26/11 il modulo di discesa della Soyuz che trasportava Shannon, Wheelock e Fyodor ha sofferto di un’anomalia alla pressurizzazione interna, su cui stanno investigando gli ingegneri russi.

In dettaglio: dopo la chiusura/sigillatura del portello interno tra Modulo di Discesa e Modulo Orbitale (prima dell’undocking) il test di tenuta, non era andato a buon fine. Fyodor aveva quindi riaperto e ripetuto la chiusura del portellone, il successivo test di tenuta era stato ritenuto soddisfacente, rientrando nei parametri accettabili, e la Soyuz ha potuto partire. Subito dopo la depressurizzazione del Modulo Orbitale (poco prima della sua separazione), l’equipaggio ha osservato la stessa anomalia con un segnale di problema di tenuta, ma tutto sommato ancora dentro parametri accettabili per la sicurezza del volo. A questo punto il comandante Fyodor ha introdotto ossigeno all’interno del Modulo di Discesa che, dopo la separazione del Modulo Orbitale é servito a mantenere una adeguata pressione all’interno della cabina. I sospetti sono quindi concentrati sul portellone e al suo intorno. NASA al momento, resta in attesa di ulteriori informazioni.

Una precisazione: l’attività di smontaggio di ALTEA Shield è stata eseguita come da programma. Non è stata però completata in quanto si è andati più in la del tempo stabilito.
Parole di Scott: “L’attività è ancora molto lunga, c’è ancora molto da fare, ci metterò molto più tempo del previsto. Mi sembra di stare montando un mobile dell’IKEA. Volete che continui ancora oppure che vada a fare i miei esercizi?”. Il controllo missione gli ha detto di andare a fare gli esercizi.
L’attività è stata poi completata la mattina del giorno dopo.
Trovate delle foto qui: http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=14036.msg156330#msg156330

ogni tanto mi viene qualche “dubbio” sulla manualità degli astronauti…o sono le istruzioni che mandano su ad essere troppo complicate? pensavo che ciò che viene montato sulla ISS venga progettato per essere montato “a prova di stupido” qualcuno ha delucidazioni in merito?

Recente video del trasferimento della Soyuz nel test stand:

Come potete vedere Dmitri è un “osso duro”.


Riguardo alla manualità degli astronauti si potrebbe aprire un discorso infinito: in effetti tutte le procedure dovrebbero essere a prova di stupido, ma bisogna fare alcune considerazioni:

  • tutti gli astronauti sono addestrati a terra per le procedure che dovranno svolgere in orbita ma non così tanto da prenderci veramente confidenza (almeno per quanto riguarda le operazioni non critiche)
  • le operazioni in orbita sono molto più complesse da effettuare e non sempre è facile a terra stimarne ragionevolmente la durata
  • le procedure sono scritte da chi conosce i sistemi e quindi alcune cose magari considerate banali non lo sono e possono essere descritte in modo poco dettagliato o non considerare tutte le possibili opzioni
  • ogni astronauta è diverso, alcuni sono molto più intraprendenti e creativi, altri seguono le istruzioni più alla lettera

poi ci sono altre cose che non si possono dire pubblicamente :wink:

Devo aspettarmi qualche file wikileaks con il tuo nome scritto sopra? :stuck_out_tongue_winking_eye:

Per la mia esperienza, posso confermare quanto scritto da Spidey. Alcuni astronauti sono incredibilmente bravi, altri sono incredibilmente impediti (roba da non crederci, visto che in teoria passano una selzione strettissima).

Quando si scrivono procedure per l’equipaggio, l’autore della procedura è qualcuno che conosce molto molto bene l’hardware con cui si ha a che fare. Per esempio per Columbus, le procedure di maintenance del sistema sono scritte dal COSMO, che è la posizione nel flight control team che si occupa di questo. Tutti i COSMO hanno un passato nell’integrazione, e hanno partecipato attivamente all’integrazione di Columbus (e quelli italiani anche a quella dei Nodi), e sono anche in consolle da qualche anno. Sono loro stessi a definire, mentre scrivono la procedura, il tempo che la procedura richiederà. Analogamente, le procedure scientifiche, sono scritte direttamente dai proprietari dei payload.
Chiaramente l’astronauta, per quanto traning possa ricevere, non avrà mai un livello di conoscenza pari a quello di chi scrive la procedura, ma questo, così come i problemi dati dalla microgravità, viene tenuto in considerazione applicando un fattore moltiplicativo al tempo calcolato.

Dopodichè, se una procedura da 1 ora veniva eseguita da Peggy Whitson, era completata in 20 minuti, se viene eseguita da qualcun altro (senza fare nomi) dura 1 ora e mezza. Ogni astronauta è cosa a sè, diciamo che questo è uno degli svantaggi del lavorare con esseri umani invece che con satelliti robotizzati.

Nell’incremento scorso, proprio per questo problema dei tempi (e anche perchè la crew non era delle migliori come manualità), capitava spesso che la giornata finisse senza che tutti i compiti pianificati fossero completi. Per questo motivo si è arrivati a ridurre la giornata lavorativa pianificata a 6 ore, per lasciare un margine abbastanza ampio in caso di ritardi.

Un’altra lesson learned che stiamo cercando di implementare, è di aggiungere in tutte le attività (o almeno in quelle più complesse) un po’ di “contingency time”. È facile però capire quanto poco questa cosa piaccia al management, visto quanto “costa” il tempo lavorativo di un astronauta…

Posso garantire che quando gli stringi la mano e ti guarda negli occhi poi non dormi per due notti per la paura :smiley:

Grazie Luca, ho sistemato la nota :wink:
pensa che nei report dei due giorni successivi la NASA non fa nessun cenno a questo piccolo contrattempo.
A volte resto anch’io perplesso sul come gli astronauti, nonostante l’intensa preparazione, abbiamo delle lacune a volte anche banali … io, mai avuto problemi a montare mobili Ikea (armadi e cucine) :stuck_out_tongue_winking_eye: