SpaceDev completa la seconda milestone per il Dream Chaser

SpaceDev ha annunciato d’aver completato la seconda “milestone” richiesta dalla NASA nel contratto siglato lo scorso Giugno per l’utilizzo in LEO e verso la ISS del proprio Dream Chaser, stretto derivato dello studio NASA HL-20.
La review richiedeva la compilazione del piano di test fino alla messa in servizio del mezzo, piano che è quindi stato approvato e che prevede l’inizio dei test con alcuni voli suborbitali e orbitali di prova con l’entrata in servizio nel 2010.
Il Dream Chaser potrà competere con la Phase II del programma COTS per i rifornimenti alla ISS, sia per quanto riguarda i voli con equipaggio sia quelli automatici.
Il Dream Chaser è inoltre l’unico mezzo attualmente in progettazione a poter eseguire a piacimento sia voli orbitali sia suborbitali in una serie di versioni che vanno dal solo equipaggio al “all cargo” pressurizzato o non pressurizzato.
Sarà propulso da un motore ibrido di proprietà della SpeceDev, lanciato da un vettore di ULA da definire (probabilmente un ATLAS 5 “man-rated”) e atterrerà su una pista standard.

Queste le caratteristiche del mezzo:
* Derived from NASA HL-20
* Over 1200 hours of NASA wind tunnel testing
* Builds upon seven years of NASA development
* Low re-entry deceleration Loads (< 1.5 g)
* Large cross range (1600km) → Frequent Landing Opportunities
* Low impact recovery (conventional runway landing)
* Exceptional crew safety: (non-explosive space vehicle propulsion)
* Onboard hybrid propulsion & high lift provide flexible abort options
* Designed for Commercial Orbital Transportation Service: Simple maintenance, quick turnaround

E queste della propulsione:
* Based on our proven hybrid rocket propulsion technology
* Over 10 years of development
* Over 300 firings
* Based on motors designed for SpaceShipOne (SS1)
* Human flight rated motors
* Hybrid propellants are safe, non-toxic, storable & human flight tested
* Propellants: nitrous oxide (N20) & rubber (HTBP)
* Common Space Vehicle Hybrid Propulsion Modules (SVPMs)
* Modular construction simplifies production and handling
* Throttleable & restartable
* Thrust vectoring control (TVC) by N2O injection; no nozzle gimbals
* Reaction Control System (RCS) uses N2O

Bello e interessante veder emergere tecnologie dai vari esperimenti di sviluppo di lifting bodies…
Staremo a vedere!

E’ esattamente il tipo di cosa che uno si sarebbe aspettato come sostituto “naturale” dello Shuttle.
Capitalizzando le esperienze del passato implementate con le tecnologie attuali (discorso non dissimile da quanto avviene per l’Orion), personalmente ho sempre ritenuto l’HL 20 una grossa occasione sprecata dalla NASA.

Se nel 1993 avessero deciso di realizzarlo per davvero, per il 2000 avremmo avuto una piccola (ma funzionale) flotta di HL 20 in servizio da e per la ISS, in questo scenario lo Shuttle avrebbe potuto continuare ad essere utilizzato in maniera automatica (cosa fattibile) come solo “heavy lift cargo”.

Posso solo tenere le dita incrociate e sperare che ce la facciano…

Per essere sinceri credo molto in questo progetto dell’HL 20 e anche nel kliper, spero anche io che uno dei due vada finalmente a buon fine.

Quoto in pieno Archipeppe…
la naturale evoluzione dello Shuttel sarebbe stato un veicolo come lo SpaceDev/HL 20 ,oppure uno lifting Body …
Secondo me un po più grande e spazioso del attuale SpaceDev/HL 20.
Poi , con la flotta dei shuttle oramai a terra sostituiti dal successore,i soldi risparmiati si poteva progettare un veicolo per il ritorno su
la Luna in tutta tranquillità … :bi:

Questa è la tipica affermazione, intelligente ed argomentata che, di norma, fa arrabbiare (e tanto) i sostenitori dell’Orion (che sarebbero quelli del partito “tutto e subito”). L’amministrazione Bush, per molteplici motivi, ha voluto rilanciare una “grandeur” spaziale che si sta sgonfiando sempre più ogni giorno che passa.

Si era partiti alla grande con Marte, Luna, Nucleare, Heavy Lift ed alla fine cosa resterà…l’Orion. Ovvero la montagna che partorisce il topolino (peraltro “pezzottato” dal progetto della precedente capsula Apollo).
La cosa più sconcertante però, è che la NASA continua poi a finanziare programmi alternativi di capsule (SpaceX) e “lifting body” (SpaceDev) quasi che lei stessa (posto che la NASA abbia un’unica anima, cosa di cui dubito fortemente) non ci creda fino in fondo all’Orion, soprattutto come mezzo di accesso in LEO (cosa strana visto che come capsula dovrebbe comunque fare quello che fa - egregiamente - la Soyuz da più di 40 anni).
E quindi questi progetti “alternativi” assumono il sapore di un’assicurazione “sulla vita”.

Mentre gli americani, come al solito oramai, non fanno altro che decurtare un piano grandioso per ottenere il replay delle missioni Apollo, la Cina sta edificando il proprio programma spaziale con una logica “a piramide” ogni piccolo blocco costiuisce un gradino in più verso la Luna.

Che questa volta al posto di un “balzo gigantesco” si torni sulla Luna a forza di una serie di “piccoli passi”???

Molto bello questo progetto. Mi sono sempre piaciuti li spazioplani e spero che questo progetto si concretizzi in una mini navetta reale e non resti solo su dei fogli di carta come è purtroppo successo al nostro Hermes!

Come non quotare Archipeppe!
Hai centrato, come sempre, il bersaglio… :wink:

Si, quella della SpaceDev sembra l’uovo di Colombo… :kissing_heart: Bisogna vedere però quanto saranno in grado di tenere fede a questi (notevoli) impegni… In pratica prendere il posto (o quasi) dello shuttle per la ISS e la LEO… ad un costo diverse volte inferiore a quello della NASA. Certo è che se la scommessa sui COTS fosse azzeccata la NASA avrebbe trovato la quadratura del cerchio. Spero per loro che abbiano avuto ragione ad affidarsi a SpaceX e a SpaceDev. A favore di quest’ultima il fatto che il razzo vettore (come riportato da Albyz, probabilmente un Atlas 5 man-rated) è già funzionante e sperimentato e pure il progetto del lifting body proviene da oltre dieci anni di studi NASA. Staremo a vedere. :wink:

Vero. Purtroppo, sia la decurtazione dei fondi NASA per i programmi bellici, sia l’assenza di aumenti considerevoli degli stessi fondi NASA (necessari per un programma costellation più ambizioso) hanno portato a scelte conservative e abbastanza discutibili, evidenziando Orion come una continuità rispetto al programma STS. Continuità che sussite solo in pochi campi, dall’elettronica ai controlli.

Il finanziamento di SpaceDev è una buona scommessa a mio avviso. Lo dico perchè credo che la soluzione di un LB sia l’evoluzione seria di un programma spaziale dopo l’era delle capsule. Certo, puntare tutto su scelte conservative e finanziare anche programmi ipoteticamente ben più complessi con i fondi “rimasti”, ha abbastanza il sapore di “scelta di backup” o di “pensione integrativa” :stuck_out_tongue_winking_eye:

Non ne sono convinto. La Cina sta facendo molti passi ma solo grazie alle svendite della Russia. Ha le potenzialità, avrebbe i fondi (con un regime e un miliardo e mezzo di persone si può finanziare qualunque cosa, volendo) ma non ancora il know-how.

Non capisco su quali basi poggino queste opinioni visto che di tutto quello elencato sopra non è stato cancellato nulla, e neanche modificato nulla… compreso il programma nucleare che non è mai comparso nella Vision e quindi neanche mai cancellato… :kissing_heart:

Occhio che SpaceDev non è mai stata finanziata dalla NASA e non ha mai ricevuto un soldo. I finananziamenti sono stati accordati solo a SpaceX e Kistler ovvero le firmatarie della Fase I del COTS. Tutte le altre avevano a disposizione solo scambi tecnici ma niente soldi.

Marte a parte, che comunque sarebbe stato un obiettivo di secondo piano rispetto alla Luna, o almeno la prosecuzione del programma (come rimane adesso, Albyz ha ragione), non è però negabile di come molte scelte siano state portate avanti con la logica del risparmio alla luce dei tagli di bilancio. Il nucleare? Saranno pure finanziati programmi in tal senso ma non caratterizzano l’Ares. Inoltre i programmi iniziali della NASA prevedevano scelte di lifting bodies e quant’altro che sono state profondamente modificate alla luce delle intenzioni politiche di tornare alla luna con delle capsule. Se, come dici, nulla è stato modificato dalla Vision, molto è stato cambiato dalle idee e concept della NASA sul rimpiazzo (aimè tardivo) dello shuttle. Saranno pure stati concept ma nulla faceva pensare, prima dell’avvento di Costellation, un ritorno alla capsula.

Ogni scambio di know how è comunque importante a livello industriale, quanto anche il finanziamento. Non saprei chi finanzia SpaceDev: ad ogni modo NASA plaude all’iniziativa…

Si ma nessun piano prevedeva il Columbia… e l’unico piano reale di sostituzione dello shuttle è proprio quello della Vision, quanti dei precedenti sono andati oltre il concept? Per quello che c’era prima non prevedeva certamente un’entrata in servizio nel 2015…

Sopra c’era scritto, Luna, Marte, Nucleare, Heavy Lift e nessuna di queste cose è stata cancellata… da qui non capivo i commenti…

Che poi il non pensare ad un sostituto allo shuttle è certamente stato un grosso errore volontario o no non ci sono dubbi… perchè se non c’erano fondi era anche difficile pensare di finanziare ricerche su un sostituto…
Per il nucleare come detto non essendo mai stato nei piani a corto/medio termine non mi pare sia neanche il caso di dire che sia stato cancellato.
Tutto quello di cui si è parlato sopra non è mai stato toccato quindi perchè parlare di ridimensionamenti?

Su questo siamo d’accordo… Sul resto, la discussione sulla modifica/conferma dei programmi NASA è fumosa, perchè come dici non c’erano programmi di grande respiro ma solo concept: ergo è difficile capire quale fosse l’idea della NASA sul futuro dello Shuttle. Anzi, sicuramente “le” idee della NASA. Ecco perchè lo spazio per una discussione di questo genere si fa molto sottile :-D…

Perfettamente daccordo, per quello non intendevo uscire dalla “Vision”… tutto il resto è nebbia… :wink:

E? vero che ufficialmente non è stato tagliato nulla, tuttavia a mio modesto parere la NASA ha “cavalcato” l’onda dell’entusiasmo, subito dopo il discorso di G.W. Bush all’indomani della tragedia del Columbia.
AJ ha perfettamente ragione: nessuno si aspettava, visti gli innumerevoli concepts che si sono visti girare sui soliti siti beneinformati, che si tornasse ad un design a capsula. Molti, se non tutti, i commenti puntavano su una configurazione a minispazioplano / lifting body, seguendo una linea evolutiva, e non involutiva come quella del programma constellation.
In sostanza: la grandeur lasciata trapelare all’inizio è stata ridimensionata con il varo delle famose specifiche ESAS. Non sto discutendo l’intrinseca maggior sicurezza delle capsule rispetto ad un mezzo alato, nè è mia intenzione ridiscutere tutti i pro e contro tra configurazioni delle navi spaziali, tuttavia è a mio parere innegabile che buona parte dello slancio e dell’entusiasmo iniziali si sono perduti per la strada. Marte è IMHO un obiettivo più di “propaganda” che altro, e la Luna, beh, speriamo non taglino i fondi. Quel che ora mi sento di dare per certo è il mantenimento della capacità di operare in LEO con mezzi manned, per il resto, voglio fare come San Tommaso.

Ogni tanto mi spiace constatare come manchi quel buon vecchio “sense of wonder” nei recenti programmi manned NASA, anche se la parte razionale di me è conscia che questo non sia affatto un fattore necessario o determinante per il perseguimento di obiettivi scientifici, ingegneristici e industriali. Tuttavia potrebbe essere un fattore trainante in più, visto che al di là della lobby, onestamente, questa nuova corsa alla Luna non ha motivazioni “forti” alle spalle che la aiutino a superare le mareggiate dei test del Congresso. Nemmeno la raccolta dell’Elio-3, mancando attualmente le centrali adatte a realizzarne la fusione.
Staremo a vedere, in bocca al lupo NASA!

Perfettamente d’accordo con tutti voi. Mi piace l’idea della SpaceDev di realizzare finalmente un lifting body che poi spero possa crescere di dimensioni e quindi di capacità. Non escludo per in futuro possa essere utilizzato anche da società private che saranno riuscite a mettere in orbita piccole stazioni spaziali a scopo per lo più turistico (se mai si arriverà a questo puntoo), oppure ancora da altre società private che possono volere “affitare” dei voli orbitali per condurre certi esperimenti (magari per condurre esperimenti necessari per capire meglio come realizzare certi prodotti o migliore processi di realizzazione di tali prodotti). Insomma l’avere a disposizione delle piccole astronavi che non sono appannaggio della NASA potrebbe essere un modo per espandere e movimentare il settore spaziale.

Per quanto riguarda Orion siamo alle solite. é un programma che a molti di noi non piace ma che accettiamo perchè questo passa in convento. Sappiamo bene che dietro ad un progetto spaziale di questa portata ci sono interessi politici ed economici ancora prima che tecnici e scientifici. Ormai la NASA ha scelto così ed è bene continui a tutta birra verso questa direzione, altrimenti accumuleremo solo ritardo.

Ragazzi bisogna farselo piacere Orion e consolarci con il fatto che tra una decina di anni saremo davanti al computere a passare le nottate a guardare gli astoronauti camminare nuovamente sulla luna!!

Per me, i COTS e il veicolo di Spacedev SONO delle assicurazioni sulla vita, e non potrebbe essere altrimenti. Avete letto cosa ne pensano i prossimi candidati alla Casa Bianca del programma spaziale? C’era un articolo su Space.com qualche giorno fa (che purtroppo non trovo più) con le dichiarazioni dei candidati sull’argomento spazio: la situazione era tutt’altro che esaltante. Sul fronte repubblicano, nessuno aveva le idee particolarmente chiare, ma nessuno ha detto espressamente di voler dare un’accelerata al programma. La maggior parte erano preoccupati della sicurezza, del test antisatellite della Cina e così via, mentre altri hanno parlato espressamente di ulteriori tagli. Sul fronte democratico, si va da Hillary Clinton, l’unica a sostenere il programma dichiarando di appoggiare il Constellation, ma anche di voler incrementare la parte unmanned del programma, oppure c’è Barak Obama, che dichiara papale papale di voler finanziare i suoi programmi sociali ritardando di 5 anni (sì, proprio 5) il programma spaziale. Se è vero quello che ha riportato il sito, nel caso che salga alla presidenza lui prepariamoci a dire addio allo shuttle, all’Orion e ai voli manned fino al 2019. Altro che Luna e Marte… Certo questo è il “worst case scenario”, ma voi non vi fareste una assicurazione sulla vita col Dream Chaser?
Tifiamo quindi per i COTS, per Spacedev, e scateniamo i nostri TT per il candidato giusto, sperando che non si rimangi la parola"

Per l’articolo citato da Spock qui c’è una traduzione e un’analisi relativa:

Per il resto concordo con voi, considero il programma COTS se non indispensabile poco ci manca, permetterà di mantenere un accesso più che dignitoso in LEO per i servizi di “utiliy” ovvero il sostentamento della ISS e altri utilizzi, e non essere con l’acqua alla gola nella progettazione di un mezzo che avrà l’obiettivo primario di arrivare sulla Luna e solo secondario un utilizzo in LEO.
Non penso sia un salvagente che permetterà di salvare il salvabile ma essendo nato quasi in concomitanza con la Vision penso sia solo un tassello importante di un progetto più ampio e non una scelta d’emergenza fatta in extremis. Da non sottovalutare anche tutto quel microcosmo che sta nascendo nel settore privato e che si appresta ad entrare nella ricerca con l’affitto di servizi e di supporto alla ricerca senza dimenticare la parte “turistica” che pure permetterà nel complesso di abbassare i prezzi con un minimo di competizione.
Se non tutti i gruppi che si apprestano a presentare i propri progetti penso ce ne siano fra questi almeno 2-3 molto molto promettenti sia come idee e progetti che come “spalle coperte” e gruppi finanziari partecipanti.

Mah, queste dichiarazioni pre-elettorali sono sempre da prendere con le molle. Chiaramente Obama si rivolge a una certa categoria di elettori, però non dimentichiamoci che dietro il Constellation ci sono le lobbie aerospaziali, che non sarebbero troppo felici di queste intenzioni. Se poi Obama è appoggiato da altre potenti settori e si può permettere di ridurre i finanziamenti nel settore aerospaziale, allora sono guai…