SpaceX e FAA

Senza andare ad inquinare i topic relativi al volo di SN9 o Starship in generale, ho trovato un articolo di The Verge (di cui però non ne conosco l’affidabilità, in questo mi rimetto a voi).

In ogni caso, sembra che tutta la diatriba su SN9 sia dovuta non tanto a SN9 stessa, quanto a SN8 e il suo volo di dicembre. Pare infatti che SpaceX, effettuando il volo, abbia violato la licenza. La fonte del quotidiano non specifica in quale parte questa sia avvenuta, ma appena l’amministrazione ha avuto notizia del lancio e soprattutto del mancato atterraggio, ha avviato un’indagine la settimana successiva nei confronti di SpaceX.

La FAA ha comunicato che continuerà a lavorare con SpaceX per modificare la sua licenza di volo, ma non metterà in secondo piano la sicurezza pubblica in favore di un’accelerazione del programma.

Il quotidiano sembra inoltre confermare la tesi di cui si discuteva, ovvero che al momento previsto del lancio la licenza fosse ancora sotto esame e per cui non applicabile.

Vedremo come evolverà la situazione e se usciranno nuove notizie in merito.

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Senza un FOIA (banalmente, un accesso agli atti pubblici) che mostri nel dettaglio quali sono stati i problemi tra FAA e SpaceX è difficile sapere se le fonti di The Verge siano bene informate o meno.

Sul sito in sé ho un po’ di opinioni contrastanti, ma in generale, davvero, servirebbe un po’ di buon lavoro giornalistico basato su fatti e documenti, più che su voci di corridoio e presunti beneinformati, come è stato fin qui in questi due giorni di aviation burocracy drama.

- rant mode on -

Giusto per riportare tutto un po’ nel contesto, mi piace ricordare che stiamo parlando di un volo di test di un prototipo che per quanto fantastico non è un volo umanitario atto a salvare vite umane ma un semplice, per quanto importante per SpaceX, volo di prova.

Il gesto di Musk di buttare la questione in caciara, delegittimando la FAA con uno dei suoi non inusuali tweet controversi è stato veramente deludente da leggere.
Ancora peggio è stato constatare che ormai il riflesso pavloviano la fa da padrone: basta che un azzuffapopolo dia l’ordine per sollevare la folla coi forconi. Improvvisamente ci si trasforma tutti in esperti di normative del volo, di semplificazione amministrativa, e si è pronti a scatenare il linciaggio mediatico di un’agenzia che con ogni probabilità sta solo facendo il suo lavoro.

Kudos ai ragazzi di NSF che in diretta hanno sbertucciato il Chris Bergin, peraltro fondatore della baracca, per aver commentato di averci visto un possibile zampino della politica. :man_shrugging:
In mancanza di informazioni, ha scelto la via semi cospirazionista, purtroppo.
“Das” e gli altri si sono dissociati praticamente all’istante, e hanno redarguito chi commentava insulti nella loro chat.

Mi ha anche colpito che a nessuno sia venuto in mente neanche lontanamente che SpaceX potesse trovarsi dal lato del “torto”, per esempio per non aver ottemperato completamente ai requisiti previsti dalla pratica di licenza, o per aver dato informazioni che FAA ha ritenuto ancora insufficienti…

Starship è un bestione oggettivamente pericoloso che decolla a poche migliaia di metri da condomini e abitazioni. La facilità con cui SpaceX ha controllato i prototipi precedenti è straordinaria (massimo rispetto e ammirazione!) e purtroppo ingannevole allo stesso tempo. Qualcosa può andare molto male in qualsiasi momento.
Non dovremmo mai dimenticare che FAA ha la responsabilità di pensare a come mitigare il rischio su cose e persone creato dal volo di un prototipo carico di ossigeno e metano che vola nelle vicinanze della costa. Quando, per vari motivi, FAA ha demandato ai controllati stessi una parte cruciale delle certificazioni trasformandole in autocertificazioni, (per varie ragioni impossibile da discutere ora), sono successi pasticci come quelli del 737 MAX. Probabilmente alla luce di quelle esperienze oggi lavorano con doppio impegno.
Se qualcosa andasse storto, quale sarebbe stata l’utilità di avere un ente di controllo semplice “passacarte” per non ostacolare la corsa verso Marte (!) di Musk? La risposta sarebbe molto vicina allo zero.

A mio parere, e sicuro mi sbaglio eh, aver portato fuori SN10 per parcheggiarlo, senza motori, accanto a SN9 che potrebbe pure esplodere in rampa è stata un’idea affrettata di Musk per far vedere che hanno talmente tanta fiducia che nulla di male potrà succedere con SN9 che ci mettono accanto un altro prototipo e pure la gru.

Come appassionato lo ringrazio perché ha creato uno dei colpi d’occhio più belli e spettacolari della storia della missilistica, ma la mia parte razionale dice che è un’ennesima dimostrazione della dualità del personaggio: una persona straordinaria e allo stesso tempo un bauscia che per certi versi non è troppo diverso dal tizio che ha appena sloggiato la Casa Bianca.

- rant mode off -

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Allo stesso tempo (o meglio, un giorno dopo) anche David Masten, fondatore di Masten Space Systems, dice la sua:

Masten spiega che a causa di un abort su uno dei suoi veicoli la sua azienda è stata bloccata per 6 mesi in quanto anche se loro lo consideravo uno dei risultati attesi, la FAA lo ha considerato un’anomalia portando ad un’investigazione lunga e inutile.
Spiega infatti che le regole semplicemente non sono fatte per questo tipo sistemi riutilizzabili e per queste campagne di test.

Penso che il punto sia proprio questo: è giusto che la FAA faccia tutti i controlli del caso per garantire la sicurezza del pubblico? Ovviamente si. Sono tutti i controlli imposti dai regolamenti necessari e necessari al fine di garantire maggiore sicurezza al pubblico? Forse no. E’ lecito il tempo impiegato dalla FAA ad effettuare i controlli? Non per forza.
Anche perché sappiamo benissimo tutti che se l’unico metro di giudizio fosse la sicurezza allora tanto varrebbe non approvare nulla, così non ci sarebbe alcun rischio, ma non può essere così.

Quindi per concludere:
SpeceX è unica parte del problema? Molto probabilmente no.
FAA è unica parte del problema? Molto probabilmente no.

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Qui c’è un buon thread di un ex vice capo della FAA, che spiega a cosa deve badare l’ufficio prima di fornire una licenza.

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Non ci sono dubbi che le normative possano sempre essere migliorabili, e certamente le difficoltà degli apripista sono utili a spianare la via per chi viene dopo, anche se per loro ovviamente sono grossi mal di testa.

Ma in democrazia c’è una procedura per migliorare leggi e regolamenti, che passa per la via parlamentare, non per l’imprenditore che aizza meglio la folla sui social. Folla che ogni tanto, abbiamo visto, sfugge al controllo.

Ben vengano le modifiche richieste, tenuto fisso l’obiettivo della sicurezza. Ma state certi che non sarà mai un imprenditore a dichiarare imparzialmente cosa è o non è pericoloso. A questo servono enti terzi che giudicano le cose sulla base delle normative, delle lesson learnt e lo fanno in modo imparziale e indipendente.

Per tutto il resto, bastano i lobbisti e il parlamento, ma nel frattempo leggi, regolamenti e best practice si rispettano.

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Tutti conosciamo Elon Musk …
Sembra rispondere allo stereotipo “Genio e Sregolatezza”

Non è certo il primo, e se vogliamo approfittare del Genio ci tocca sopportare la Sregolatezza

Magari gestendola un po’ … per quanto possibile

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Assolutamente, ma sappiamo bene che Musk usa twitter come sfogo e non come canale di comunicazione ufficiale. Se la FAA dovesse cedere perché un centinaio di utenti su twitter si sono lamentati dei ritardi, Musk compreso, penso che il problema sarebbe un altro.

Infatti, nonostante il rant di Musk, SN9 è fermo sul pad. E tornando all’articolo di The Verge, sono certo che la violazione della licenza della FAA non sia stata intenzionale perché altrimenti la risposta della FAA sarebbe stata ben diversa (mi auguro).

Come al solito su Twitter ci sono i paladini che difendono a spada tratta ciò di cui sono fan o ciò che si contrappone a quello che non gli piace. Come c’è chi vorrebbe che la FAA smettesse di esistere, c’è che sostiene che la base di lancio a Boca Chica non debba esistere.
Mi sembra sempre che si dia troppo peso alle posizioni di questi, da una parte e dall’altra, finendo col raggruppare con loro i moderati che semplicemente vogliono che tutto vada per il meglio.

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Tutto molto giusto e politically correct.
Viene però da chiedersi dove erano tutti questi paladini della sicurezza (tranne quando si tratta di un colosso lobbysta come Boeing…) quando , nel lontano 2014 la FAA concesse la licenza per la costruzione di un sito di lancio per Falcon 9 e FH (mica razzetti estes…)? Musk ha il suo pessimo carattere, e lo sappiamo tutti. Questo però non ha niente a che vedere con questo caso (e non è il primo… ricordate gli stessi intoppi per Starhopper?). Spero che tutte le voci complottiste siano false e si tratti solo di burocrazia senza interessi di terzi… ma siccome viviamo in questo mondo, mi permetto di avere i miei piccoli dubbi…

L’ho letto anche io sta mattina, ma non specifica nel dettaglio quale aspetto della licenza sia stai violato. Vediamo e aspettiamo

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FAA ha autorizzato tutto fino e compreso al lancio di SN8, quindi vedo difficilissimo intuire un bias negativo nei confronti di SpaceX di qualsiasi tipo.
Qualcosa si è inceppato subito dopo, e in assenza di dettagli nero su bianco, io opto per cadere dalla parte di quelli che credono che FAA faccia semplicemente il suo lavoro, fino a prova contraria.

Ma non voglio certo far cambiare opinione a nessuno. Il mio rant era solo perché trovo sempre sbagliati gli atteggiamenti da tifosi e la delegittimazione delle istituzioni pubbliche quando fatte pro domo propria.

FAA ha comunicato poco e male (che ci voleva a fare un semplice comunicato stampa pubblico, e non mezze frase passate a questo o quel giornalista solo dietro richiesta… mah), ma nessuno impedirebbe a SpaceX di mostrare le carte e provare la presunta malafede che oggi in tanti ci vedono, dato che il suo patron non ha avuto problemi a fare lagne pubblicamente (come se questo gli portasse mai qualche beneficio peraltro).
Se non lo ha fatto è perché le cose, come sempre, non sono così perfette.

Non mi scandalizzo, ma nemmeno faccio finta di niente perché a sbraitare è Elon. :wink:

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Molto interessante questa conversazione fra FAA e varie associazioni naturalistiche preoccupate degli sviluppi del complesso di Boca Chica. Pur risalendo a luglio 2020, rimane comunque un ottimo focus sulle relazione SpX-FAA
FAA SpaceX EIS Request pdf.pdf (86,7 KB)

Tweet di riferimento:

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Per piegare la legislazione alle proprie necessità imprenditoriali basta scendere in campo… Abbiamo esempi notevoli al di qua e al di là dell’Atlantico. :smirk:

Scherzi a parte, bisogna giocare nelle regole del gioco e, per me, l’atteggiamento ‘populista’ di EM è raccapricciante. Perché qui stiamo parlando di ingegneria, con argomenti che hanno impatti ‘etici’ quantomeno limitati. Avrebbe lo stesso atteggiamento in argomenti con risvolti etici notevoli? Come il delicato argomento della IA oppure se si occupasse di bioingegneria o farmaceutica?
Le uscite di EM sul COVID le abbiamo lette tutti, e non sono state granché fortunate.

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L’argomento etico, nella sua narrazione, e’ diffondere la vita oltre questo pianeta.

Opinabile ma non secondario.

Peraltro, visti nella prospettiva di tempi geologici e astronomici una pausa di riflessione e qualche paletto su come minimizzare il rischio di ammazzare qualcuno ci stanno.

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questa faccenda mette in evidenza come gli apparati statali o parastatali (la FAA in questo caso) siano rimasti nel 1990 e il mondo sia andato avanti. Non nella sostanza, ma nella forma. Da un lato spacex che sta testando potenziali bombe con una sufficienza forse eccessiva (ricordiamo il supporto di SN10 che ha ceduto…ed è andata di lusso) fomentando milioni di persone. Dall’altra c’è un ente che se facesse buona comunicazione si porterebbe facilmente dalla parte dei potenziali clienti di spacex spiegando bene cosa sta facendo e perché. A livello comunicazione sono veramente agli anni 90. Siamo nell’era delle notizie prima dell’evento e questi proseguono con la carta bollata.
Musk ha tutto il diritto di fare l’uomo addosso a chi vuole finché non infrange la legge, il fatto è che lo può fare perché il suo “avversario” non è nemmeno sullo stesso ring. Occasione persa per entrambi, soprattutto per FAA perché ne uscirà sicuramente sconfitta a livello mediatico.
Se poi non vogliono comunicare perché dovrebbero comunicare cose da burocrati, allora fa bene Musk ad alzare la voce perché qualcuno adegui le procedure.

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Giusto. È noto che in un paese civile ottiene il certificato quello che quando è in fila grida di più.
Ricordo che con le norme “anni 90” è andato tutto a tarallucci e vino fino a SN8 compreso.

Senza sapere cosa FAA contesta a SpaceX parlare di burocrazia come causa del ritardo non ha basi fattuali. Potrebbe essere vero, ma dubito che sia solo un problema di firmette e ceralacca…

In ogni caso ora che ci sono Phobos e Deimos SpaceX potrebbe per assurdo portare i test in acque internazionali in tempi relativamente brevi, così ne fa due al giorno senza far male a nessuno, se non forse ai suoi tecnici, con un semplice NOTAM :stuck_out_tongue:

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Mi hai tolto le parole di … tastiera!

Appena le due piattaforme saranno pronte, potra’ portarle in acque internazionali e fare piu’ o meno quello che gli pare, specialmente se le immatricola sotto bandiera liberiana.

O sbaglio?

Ne avevano parlato i ragazzi di NSF ricordando che, sebbene sia controintuitivo, RocketLab fa riferimento alla FAA anche se lancia dalla Nuova Zelanda, perché è una azienda statunitense.
Le acque internazionali non sono acque di nessuno, è possibile che SpaceX debba comunque obbedire alla FAA.

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A costo di dire l’ovvio, lanciare dal mare faciliterebbe le cose non tanto per la giurisdizione quanto perche’ lontano da zone abitate e facile da controllare.

Peraltro non e’ ne’ semplice ne’ a costo zero, soprattutto per veicoli di queste dimensioni.

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Qualunque siano le motivazioni e i problemi sicuramente FAA le ha comunicate a SpaceX.
Diversamente da SpaceX, che di questo circo (come di altre pagliacciatiate più o meno innocue) beneficia almeno in parte, FAA non ha ne il bisogno ne l’obbligo di informare i curiosi come noi di quello che NON approva.

In effetti quando ho visto SN10 trasportato al pad vicino a SN9, dopo una primo stupore per l’insensatezza della cosa, ho pensato che potesse essere una reazione legata ai problemi in corso con la FAA. Dal mio punto di vista, non però per dimostrare che in SpaceX sono fiduciosi che tutto funzioni, quanto piuttosto per far notare che si sta formando la coda di veicoli in attesa di volare, e si sa che ce ne sono molti altri in costruzione avanzata. Secondo me non è solo un messaggio mediatico, ma probabilmente più diretto alla FAA stessa. Certo, abbiamo a che fare con Elon, e probabilmente, per lui, in questo momento i tempi hanno un valore altissimo. Solo questo potrebbe giustificare la sciocchezza di piazzare le due Starship vicine. Ma potrebbero servire per mettere pressione alla FAA. O anche essere solo una sua reazione di rabbia. Anche i social creano pressione, ma secondo me qui è più un testa a testa. Fosse stata una battaglia di social, avremmo visto qualche tweet in più e l’SN10 al riparo. Tanto per i social bastano e avanzano tranquillamente le parole.

Sulla “sanità mentale” di Elon, anche qui qualcosa è stato scritto sopra, ma ricordo che l’intelligenza si sviluppa nel nostro cervello a settori, non in modo diffuso e omogeneo. Quindi Elon Musk è sicuramente un grande genio nel suo campo, ma ha anche alcune fissazioni un po’ esagerate, e potrebbe anche commettere grossi errori, o quantomeno prendersi grossi rischi, magari evitabili, adottando una strategia un po’ meno estrema o più aderente alla realtà contingente.

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