Special Operations per XMM - migrazione del propellente tra i serbatoi

Dopo alcuni anni di preparazione, e studi teorici sulle proprietà dei gas e della capillarità in assenza di peso, per XMM è giunto il momento di dare il via ad un’ambiziosa serie di attività fuori dall’ordinario.

Per garantire (auspicabilmente) di continuare le operazioni di XMM fino all’entrata in gioco di Athena, suo successore ideale, l’idea è di alzare/abbassare la teperatura dei quattro serbatoi di propellente per:

  • causare l’evaporazione del propellente dei serbatoi 2, 3 e 4 (collegati tra loro da un condotto in comune)
  • provocare la migrazione di tutto il propellente nel serbatoio 1, l’unico dal quale parte il condotto che porta l’idrazina ai razzi di controllo dell’assetto.


(Schema semplificato del sistema dei serbatoi di XMM - (C) ESA / Marcus Kirsch)

Qui un paper scientifico più approfondito.
https://arc.aiaa.org/doi/pdf/10.2514/6.2016-2308

Si tratta di un’operazione che poggia su solide basi teoriche, ma che mai è stata tentata prima nel campo spaziale e che, come sempre, non offre certezze assolute.

In allegato trovate la presentazione del SOM (responsabile delle operazioni) Marcus Kirsh, che entra nello specifico di motivazioni e tempistiche di queste special ops.

02_10_Kirsch.pdf (32,2 MB)

Qui sotto alcuni tweet, in cui si riconoscono, di spalle, alcuni loschi figuri…

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