chiaro…adesso io da un telefono su un divano non mi sogno neanche di poter dire che è stato quell’errore lì. Prendo spunto da quel che è uscito, ci sta che sia anche una procedura sbagliata. Quel che intendo è che visto che è successo, in qualche modo quel liquido ci è finito. Si tratta di un sistema critico, con conseguenze fatali, per questo dico che un errore di valutazione probabilmente c’è. Sono cose che devono essere a prova di idiota, limitando la possibilità di verificarsi di una cosa del genere sostanzialmente ad una manomissione volontaria, o quasi
Esatto, il punto discriminante per dare un giudizio oggettivo e’ la conferma, possibilmente da altri soggetti, della reazione titanio-atrazina.
Se questa reazione esiste non penso che si possa parlare di errore di progettazione, quando si fanno veicoli innovativi va messo in conto di incappare in fenomeni mai visti prima. Per fortuna il problema si e’ manifestato durante un test, e non si e’ fatto male nessuno, invece che in un contesto piu’ catastrofico non necessariamente di una Dragon o di un veicolo SpaceX. E’ una scoperta che va a beneficio di tutti. E’ fortuna ma anche onore al merito per aver fatto i test.
Se invece la reazione non esiste direi che resterei piuttosto sconcertato, meglio non dire niente che dire una balla.
Se dovessi citare un precedente storico, meno fortunato e meno rimediabile, ricorderei il de Havilland Comet, un altro veicolo molto molto innovativo. Tante persone sono morte e il produttore e’ finito fuori mercato, ma la scoperta delle rotture per fatica e’ finita da quel momento in tutti i libri di ingegneria e di scienza dei materiali.
Tornando alla Crew Dragon, piuttosto che di errore di progettazione, parlerei di errore nelle specifiche. Come gia’ discusso molte scelte tecniche sono state imposte dal requisito dell’atterraggio retropropulsivo. Senza questo requisito forse si sarebbero potute fare scelte tecniche piu’ conservative e semplici.
Ma non e’ colpa dei progettisti.
Mi stupirei se qualcuno non dira’ che e’ colpa di EM, come del resto sto suggerendo. Beh, questo e’ uno di quei casi in cui puntare molto in alto per ottenere qualcosa di meno ma comunque molto non ha pagato. Pero’ molte altre volte ha pagato, dato che EM, senza troppi eufemismi, sta ridicolizzando il resto dell’industria spaziale per velocita’ di innovazione e costi di sviluppo in rapporto ai risultati, quindi a mio modo di vedere qualche errore ci sta. Come dice il proverbio chi non fa non sbaglia. E comunque la Crew Dragon verosimilmente volera’ e sara’ comunque piu’ sicura di altri veicoli abitati che peraltro avevano anch’essi specifiche non piu’ necessarie che hanno impattato sul design.
Si tratta sempre di fase di test, dispiace perché si spera sempre che tante persone che lavorano insieme su un progetto riducano il rischio di errori, sviste e sottovalutazioni al punto di raggiungere sempre un “buona la prima”. Non si è fatto male nessuno, un po’ di soldi in più da spendere e un ritardo rispetto a quanto (noi) si era ipotizzato, poco o nulla più
Al di là delle considerazioni tecniche sulla reazione inaspettata, che non sono in grado di commentare nel merito, mi sembra che la scelta di integrare il sistema dei SuperDraco nella capsula si sia rivelata la meno vincente tra le varie innovazioni messe in campo da SpaceX.
Non so quale impatto questa scelta abbia avuto nei tempi e costi di progettazione della capsula, ma allo stato attuale l’atterraggio propulso al suolo rimane una ipotesi di sviluppo piuttosto remota e un escape system a perdere avrebbe probabilmente semplificato di molto il mezzo, a maggior ragione vedendo l’esito di questo test. Certo, col senno di poi è facile.
Questo, come già scritto da altri, non è un “errore” di progettazione quanto una filosofia operativa.
Sin dagli inizi del progetto Dragon (questo vale anche per la CRS) la SpaceX aveva deciso di tenere “tutto dentro” nell’ottica della massima riutilizzabilità, dunque non solo il sistema propulsivo (Draco per la CRS, Draco e SuperDraco per la V2) quanto tutti i sottosistemi essenziali. Tanto che la SpaceX non parla di “modulo di servizio” quanto di “trunk” per la parte posteriore, la cui funzione è essenzialmente quella di connettere la Dragon con il secondo stadio del Falcon 9 e di ospitare i pannelli solari ed i radiatori (oltre ad eventuali payload non pressurizzati).
A mio avviso questa scelta si è rivelata vincente, basta vedere il successo del Dragon CRS.
Biasimarla per un solo test fallito in base ad una circostanza non prevedibile mi sembra poco.
Quanto ai SuperDraco senz’altro l’ambizione di Elon Musk era quella di usarli come sistema di salvataggio al lancio e sistema propulsivo al rientro. Poi la NASA ci ha ripensato, optando per il più tradizionale ammaraggio con paracadute, e dunque i SuperDraco sono rimasti “solo” per le situazioni di emergenza. A quel punto non valeva la pena di riprogettare l’intera capsula ed anche un sistema di salvataggio a torre (come quello di Orion per intenderci), senza considerare che alla SpaceX il retropensiero di effettuare un test di atterraggio propulso (senza equipaggio ovviamente) potrebbe sempre esserci.
Nuova data per IFA
Per gli admin: non esiste una pagina per l’ IFA di Crew Dragon
Anche Teslarati riporta la possibilita’ dell’inflight abort test dopo il 23 Novembre:
Questo significa che il problema che ha generato “l’anomalia” (per così dire) è stato identificato, tracciato e corretto in maniera univoca e definitiva, altrimenti non avrebbero avuto il via libera ad effettuare lo inflight abort così presto.
Booster per IFA incoming!
IFA booster moving from Hawthorne to Cape Canaveral, pic from Perry FL
Ecco Il tweet ufficiale, ci stiamo avvicinando ad IFA!
continuano i test sulla versione riveduta e corretta dei SuperDraco di Dragon 2 in vista dello Inflight Abort Test
Sarebbe interessante sapere se questo test è la ripetizione di quello che ha portato all’esplosione.
Questo test è su un solo pod, il test completo dovrebbe avvenire ad inizio novembre
7 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: [2019-11-14] Test SuperDraco completato con successo