Il terraforming di Marte è un’opera di astroingegneria che può permettere a questo pianeta di diventare abitabile.
Rispetto al terraforming di altri pianeti e satelliti del sistema solare è molto più semplice e potrebbe completarsi nel giro di un centinaio di anni.
Occorre riscaldare la superficie del pianeta per mezzo di specchi di alluminio posti in orbita. A questo scopo si potrebbe utilizzare il satellite Deimos, dopo averlo trasportato in orbita stazionaria.
Poi occorre introdurre sulla superficie marziana vari robots mobili che degassino la regolite, immettendo nell’atmosfera marziana CO2, O2, H2O, N2, che sono utili gas serra che possono essere affiancati da immissione di idrofluorocarburi.
In tempi più lontani si può prevedere l’utilizzazione di robots autoreplicanti che utilizzino le sostanze della regolite per produrre propri cloni.
Che ne pensate?
Che per il momento purtroppo è fantascienza…ai giorni nostri sarà già un miracolo arrivarci su Marte, ma forse in futuro…
Beh, si tratta di spedire dei robot…
Siccome ci vorranno 100 anni, è il caso d’incominciare subito.
Anche perchè la Terra sta diventando stretta…
Sono sicuro che sia possibile e prima o poi si farà. Ma prima di fare una cosa che apporti così profondi cambiamenti credo sia saggio fare delle lunghe e approfondite ricerche di carattere scientifico per studiare un ambiente “quasi incontaminato” dall’uomo. Infatti ci sono una quantità innumerevole di quesiti e domande che attendono una risposta, sia di carattere geologico sia biologico, prima fra tutte… “è presente una qualche forma, anche minimale, di vita?” Insomma, Marte lo vedo, prima che come rifugio per l’umanità, un immenso laboratorio da sfruttare per diversi secoli.
Infatti!
Prima di “terraformare” Marte sarebbe meglio conoscerlo approfonditamente per vari motivi:
- gli studi ci potrebbero aiutare a comprendere meglio il sistema solare e l’universo in generale
- potremmo eventualmente scoprire se c’è stata vita in precedenza
- potremmo scoprire se c’è vita attualmente
- capire quali sono le tecniche e le strategie migliori per terraformalo
e soprattutto
terraformandolo uccideremmo le eventuali forme di vita…
…peccato che il diametro di marte e quindi la sua ridotta gravita’ non permetta all’atmosfera di restare “incollata” al pianeta, quindi questo stuolo di robot dovrebbereo sempre produrre nuovi gas da rilasciare per sostituira quelli persi…
Per quale motivo intendi bloccare il satellite in un orbita geosincrona per scaldare una singola regione? Poi, se disponessimo di un razzo capace di decellerare Deimos (data la sua massa) a quest’ora saremmo già arrivati a Nettuno.
@ pilgrim1: la gravità è una commistione di diametro e massa.
Inoltre in assenza di un campo magnetico decente il vento solare ad un suo importante contributo nel spazzare via
l’atmosfera.
Mi risponde il grande Totò: “Appunto dico”
Con i famosi thruster a marmotte come combustibile, e cioccolato come ossidante.
No, con i combustibili ricavati da Deimos.
Vi ricordo che Deimos è vicinissimo all’orbita sincrona, non so fare i calcoli ma penso che basterebbe qualche mese di spinta con un motore tradizionale.
Comunque il primo a parlare di queste cose è stato il grande Sagan…
Su Deimos vi sono solo i sassi .
Forse intendi con un motore a perdita di massa? Espelli i sassi in maniera continuata con un cannone magnetico. Per il 3° principio della dinamica ricavi una spinta, ma l’ingente massa rimane, tanto che otterresti un risultato apprezzabile dopo che avrai consumato almeno i 9/10 dalla materia del satellite .
Questo sistema d’altronde era stato studiato come possibile soluzione per deviare asteroidi (molto più picccoli) in rotta di collisione con la terra.
Volevo puntualizzare delle considerazioni generali.
Con grandi opere come il terraforming di Marte si coglierebbero tre piccioni con una fava:
- Con un grande ideale da perseguire l’umanità sarebbe deviate da falsi obiettivi come la violenza, il calcio, il grande fratello in TV e via discutendo.
- Le industrie farebbero affari d’oro e forse anche il capitalismo potrebbe risollevarsi dalla grande crisi nera.
- Si darebbe un futuro ai nostri pronipoti, cioè un’altra terra, visto che tra cento anni non so dove si entrerebbe sulla Terra.
Faccio un esempio:
io ho un masterizzatore DVD Blu ray, tutti midicono: che ci fai con quello, costa assai e non si trovano i dischetti.
Beh, io rispondo, fra qualche anno ci saranno solo blu ray!
Infine volevo dire che i sassi contengono ossigeno azoto, carbonio, titanio, alluminio…
Non fa una grinza.
Corro a comprarmi un lettore BlueRay.
In pratica un terraforming di Marte che finirebbe per Terraformare … anche la Terra!
Sarebbe tutto bello!
Purtroppo il genere umano sta per terraformare il nostro pianeta rendendolo simile a Marte, almeno per composizione atmosferica!
Questo è già un altro paio di maniche, in effetti sono allo studio dei prototipi per estrarre ossigeno dalla regolite lunare per cominciare.
Guardando al quadro generale la terraformattazione è oggi un volo pindarico, tu ricerchi motivazioni odierne (la crisi economica) come giustificazione ad un simile progetto; ma prima di pensare ad essa bisogna arrivare su Marte. La nostra tecnologia è attualmente ancora immatura per un simile viaggio e le previsioni che vennero fatte negli anni settanta si sono rivelate troppo ottimistiche.
Sono state mandate molte sonde su Marte: la tecnologia c’è già
ed inoltre la Nasa sta studiano nuovi sistemi propulsivi per giungere su Marte in poco tempo
Personalmente ritengo che dovremmo prima concentrarci sul salvare il nostro pianeta, poi al limite potremmo pensare a modificare a nostro piacimento gli altri…
Sarebbero?
Mantenere in vita delle persone per un siffatto viaggio è più complesso che un singolo robot. Perché un uomo possa calacare i piedi su Marte ci vogliono motivazioni politiche (prima che economiche) ben più forti di quelle che resero possibile lo sbarco sulla Luna (satellite ad un tiro di schioppo che non Marte).