SpaceX ha delle competitive edge tecnologiche molto difficilmente colmabili dalla concorrenza. E anche se le colmassero il settore e’ oilgopolistico, con pochi attori e la volonta’ dei clienti piu’ grandi di tenere in vita piu’ di un fornitore.
Insomma, anche se sperpera qualche soldo con il BFR sta in una botte di ferro. E comunque ne sperpera di meno che tanti altri progetti aerospaziali, sono idee piu’ ambiziose di altri, non necessariamente piu’ costose.
Tesla invece, se che so i Cinesi o i Coreani si mettono a sfornare batterie anche leggeremente meno performani ma meno costose, se i grandi costruttori si creano il loro know how nelle auto elettriche, se appaiono modelli hybrid plug in che non costano troppo ma danno piu’ servizio e piu’ garanzie del puro elettrico, potrebbe avere molta piu’ concorrenza.
Non dimentichiamo pero’ che in questo momento e’ il marchio Premium numero uno su un piccolo mercato… quello USA. Tutti pensano che quelle siano le auto del futuro. E il valore del brand e’ notevolissimo. In ludricus mode la Model S batte in acccelerazione, che e’ la prestazione fattibile di comuni mortali, qualunque supercar, anche quelle da un milione di euro. Magari in circuito con un pilota esperto no. Ma quelli che se la comprano non sono piloti da competizione, pero’ possono permettersi la soddisfazione di batterli in pura accelerazione nel range di velocita’ permessi sulle normali strade.
Insomma, dal punto di vista del comune mortale potrebbe essere meglio di qualunque auto sportiva… e poi e’ pure comoda, smart, figa, ecologica, guida da sola (cosi’ pensano)
Anche queste sono cose che valgono parecchio e sono difficilmente reversibili salvo cacate enormi. Il brand Tesla ormai ha un valore enorme.
Fondendosi con una major Tesla salverebbe la major.
E poi non dimentichiamoci, ad esempio, che molti altri marchi sono in perdita cronica ma nessuno se ne preoccupa perche’ sono all’interno di un gruppo che paga i conti.
Un esempio per tutto: Smart non e’ mai andata in attivo. Pero’ c’era mamma Mercedes che pagava i conti, grazie ai margini possibili perche’ le auto premium possono essere fatte pagare di piu’.
Ma adesso il marchio premium in America e’ Tesla, non Mercedes.
E, ripeto, gli altri marchi non hanno piu’ gli occhi per piangere per come sviluppare auto a emissioni zero in tempo prima che le loro quote di mercato vengano distrutte dal legislatore (cosa non giusta secondo me, ma sta succedendo).
E’ come dire che un figlio che prende borse di studio ed e’ il migliore dell’universita’ e’ in passivo. Ok, per ora forse si, ma il valore potenziale futuro dell’asset e’ notevole e probabilmente compensa gli investimenti attuali.
Quindi anche se Tesla non e’ in attivo, probabilmente vale un sacco, nessuno distruggera’ quel valore che e’ ambito, al massimo cercano di cacciare via il matto e di prendersi la creatura. 