Tesla e SpaceX

Leggo sempre più spesso articoli molto negativi sulle prospettive di Tesla, articoli che sembrano trovare conferma nell’andamento in borsa del titolo di questi ultimi mesi.

Ne riporto alcuni come esempio.

Oppure questo:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-05-21/tesla-bear-case-price-cut-to-10-at-morgan-stanley-on-weak-sales

Non sapendo nulla di finanza e dintorni mi chiedevo se nella peggiore delle ipotesi, ossia se Tesla andasse fallita, le altre aziende di Musk, in particolare SpaceX, finirebbero coinvolte oppure se il fatto che Tesla sia quotata le mette in qualche modo al riparo.

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sono due società indipendenti, tranquillo :wink:

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@anon97846060 cercherò di risponderti da appassionato del settore “automotive” e questa sede consente di esprimermi. Come ben sai ogni giorno si parla di mobilità elettrica e Tesla circa 15 anni fa è diventato il primo brand a produrre veicoli (auto, camion, 100% elettrici e difficilmente potrà fallire visto che il futuro è segnato. I problemi attuali che affliggono Tesla sono principalmente due: i piani industriali ambizioni (produzione annua, tempi di consegna, promesse non mantenute) e il prezzo d’acquisto superiore a quanto preventivato/auspicato. Ad esempio la “Tesla Model 3”, il modello per la diffusione di massa, doveva avere in origine un prezzo di circa 35000$ mentre adesso per poterla acquistare ne devi spendere ben 42000$ o più. Certo molto economica rispetto alla Model S o Model X che sfiorano e superano di molto i 100k. Un’altra gatta da pelare saranno i costruttori “tradizionali” che metteranno in vendita la loro versione a “batteria” di un modello tradizionale. Come dice @Vespiacic sono due aziende indipendenti tranne per avere in comune il fondatore Elon Musk.

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La situazione di Tesla, inutile girarci attorno è disperata e non accenna a migliorare.
Tuttavia Space X è slegata da Tesla, ed è una compagnia privata. Non è quotata in borsa.
Inoltre Space X rappresenta anche un “asset” strategicamente importante per gli Stati Uniti. Non va da nessuna parte in nessun caso.

L’unica cosa che per via traversa potrebbe colpire Space X, sarebbe un crollo della fiducia degli investitori nei confronti di Musk. Tuttavia ciò non metterebbe a rischio l’esistenza della compagnia. Space X è al sicuro. Don’t worry :wink:

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I fondatori sono Martin Eberhard e Marc Tarpenning, Musk tempo fa era il CEO ma al momento non ha nemmeno un ruolo ufficiale, è solo uno degli azionisti.

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Ecco ho sciolto l’inghippo. Hai ragione non è Musk il diretto fondatore di Tesla però viene considerato retroattivamente co-fondatore dopo essere diventato finanziatore nel 2004.

Per Tesla ci sono due possibiita’.

  • che resti indipendente
  • che non resti indipendente e finisca con tutto il suo patrimonio di know how dentro a qualche altro grande gruppo automotive che he ha tanto bisogno

Le cose che hanno costruito e inventato, e probabilmente anche il brand, comunque non spariscono in ogni caso

Qualcuno potrebbe dire che piuttosto rischia di sparire, che so, FCA, perche’ i suoi veicoli saranno presto illegali in europa se non si danno una mossa. Ma anche questo non succedera’, i marchi Jeep e Fiat hanno un valore e non verranno buttati in ogni caso. Anche loro pero’ rischiano di perdere l’indipendenza.

Comunque e’ un period di grandissima transizione per il settore, ci saranno riorganizzazioni.

Hai ragione i prossimi anni saranno cruciali per tutti perché sta diventando presente un futuro “segnato”. La questione è molto complessa ed argomentata però non è questa la sede per parlarne in modo specifico.

…da quello che ho letto in giro, Tesla è in cattive acque da sempre (dal punto di vista economico per le ragioni suddette), lo stesso Musk rilevò l’azienda (se non ricordo male era il 2002) quando era in fallimento…per varie vicissitudini l’azienda si ritrova quotata in borsa e Musk avrebbe voluto fare il CEO dall’acquisizione ma non glielo hanno permesso (da qui il tentativo di ricomprarsi le azioni che poi ha generato la messa sotto accusa della finanza USA dell’estate scorsa, qualcuno dirà legittimamente che lo fece per far aumentare il prezzo delle azioni ma io non credo che questo fosse il fine pur rispettando l’opinione diversa dalla mia), tutto ciò legato al fatto che Musk sognava di mettere tutti i suoi asset in unica galassia con vari rami che potessero aiutarsi a vicenda…ma questo non è successo. In 17 anni ha avuto alti e bassi forse meglio dire un po meno bassi e bassissimi :sweat_smile: ma l’ha sfangata ogni volta.
Personalmente credo che a questo punto Tesla non fallirà mai anche se perdesse la fiducia degli investitori (anche questo non la vedo una ipotesi probabile visti i tempi), rimarrà una azienda indipendente e andrà solo a migliorare, la velocità del miglioramento è dipendente da molti fattori e bisogna includere tutti i bastoni che gli mettono nelle ruote i feroci concorrenti…

…Space X, …è proprio un’altra cosa per ora

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SpaceX ha delle competitive edge tecnologiche molto difficilmente colmabili dalla concorrenza. E anche se le colmassero il settore e’ oilgopolistico, con pochi attori e la volonta’ dei clienti piu’ grandi di tenere in vita piu’ di un fornitore.
Insomma, anche se sperpera qualche soldo con il BFR sta in una botte di ferro. E comunque ne sperpera di meno che tanti altri progetti aerospaziali, sono idee piu’ ambiziose di altri, non necessariamente piu’ costose.

Tesla invece, se che so i Cinesi o i Coreani si mettono a sfornare batterie anche leggeremente meno performani ma meno costose, se i grandi costruttori si creano il loro know how nelle auto elettriche, se appaiono modelli hybrid plug in che non costano troppo ma danno piu’ servizio e piu’ garanzie del puro elettrico, potrebbe avere molta piu’ concorrenza.

Non dimentichiamo pero’ che in questo momento e’ il marchio Premium numero uno su un piccolo mercato… quello USA. Tutti pensano che quelle siano le auto del futuro. E il valore del brand e’ notevolissimo. In ludricus mode la Model S batte in acccelerazione, che e’ la prestazione fattibile di comuni mortali, qualunque supercar, anche quelle da un milione di euro. Magari in circuito con un pilota esperto no. Ma quelli che se la comprano non sono piloti da competizione, pero’ possono permettersi la soddisfazione di batterli in pura accelerazione nel range di velocita’ permessi sulle normali strade.
Insomma, dal punto di vista del comune mortale potrebbe essere meglio di qualunque auto sportiva… e poi e’ pure comoda, smart, figa, ecologica, guida da sola (cosi’ pensano)

Anche queste sono cose che valgono parecchio e sono difficilmente reversibili salvo cacate enormi. Il brand Tesla ormai ha un valore enorme.

Fondendosi con una major Tesla salverebbe la major.

E poi non dimentichiamoci, ad esempio, che molti altri marchi sono in perdita cronica ma nessuno se ne preoccupa perche’ sono all’interno di un gruppo che paga i conti.

Un esempio per tutto: Smart non e’ mai andata in attivo. Pero’ c’era mamma Mercedes che pagava i conti, grazie ai margini possibili perche’ le auto premium possono essere fatte pagare di piu’.

Ma adesso il marchio premium in America e’ Tesla, non Mercedes.

E, ripeto, gli altri marchi non hanno piu’ gli occhi per piangere per come sviluppare auto a emissioni zero in tempo prima che le loro quote di mercato vengano distrutte dal legislatore (cosa non giusta secondo me, ma sta succedendo).

E’ come dire che un figlio che prende borse di studio ed e’ il migliore dell’universita’ e’ in passivo. Ok, per ora forse si, ma il valore potenziale futuro dell’asset e’ notevole e probabilmente compensa gli investimenti attuali.

Quindi anche se Tesla non e’ in attivo, probabilmente vale un sacco, nessuno distruggera’ quel valore che e’ ambito, al massimo cercano di cacciare via il matto e di prendersi la creatura. :slight_smile:

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Questo è di oggi

Per quanto non abbia idea di cosa sia un equity, è rassicurante vedere che gli investitori mettono ancora denaro in SpaceX.

Equity è solo il nome delle azioni in società che non sono società per azioni, vedila così. Si investe sia in aziende con profitto sia in aziende senza profitto, non è un indice di bontà dell’azienda. Vedi ad esempio il caso italiano Alitalia di qualche hanno fa, pur essendo chiaramente una società non in profitto si sono trovati investitori.

Però spacex sta bene, non volevo dire questo. :slight_smile:

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“Equity” ha anche una certa parentela con la parola italiana “quote”.

Per completare la segnalazione sopra, CNBC parla di 1 miliardo di dollari raccolti quest’anno.

SpaceX continues to accelerate its fundraising, as SEC filings indicate the company sought equity rounds of $500 million in January and $400 million in April. CEO Elon Musk had said those rounds were oversubscribed in terms of investor interest.

certamente molto meglio degli ultimi 2 fundrise. L’ultimo era stato disastroso a dir poco. Questo mooolto meglio. Hanno venduto quasi tutte le “azioni” offerte.

Evidentemente il primo lancio di Starlink porta i suoi frutti.

Sarebbe interessante capire le quote attuali in spacex però… :thinking:

Penso che piu’ che Starlink, che e’ sempre Musk ma altro settore, siano ben note notizie di quest’anno come la seguente riferita proprio a Tesla. Notizie che lasciano capire chiaramente chi e’ veramente inguaiato e chi invece deve solo difendere la propria sfrontata indipendenza ma non e’ in discussione:

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Avere un buon prodotto (non conosco le Tesla, ma buon prodotto non significa solo ottime prestazioni) non è automaticamente garanzia di sopravvivenza in un mondo così complesso, radicato e intricato come quello dell’automotive.
Ci sono stati fior di marchi spazzati via dal mercato i cui prodotti erano più che eccellenti. Riuscire a sopravvivere e addirittura svettare nei numeri in un settore come questo non dipende semplicemente dalla qualità del prodotto (cosa probabilmente che Tesla ha), ma da un’infinità di altri fattori, come la rete di vendita, la rete di assistenza, i costi di manutenzione, le politiche di vendita ecc.
Mentre qualche anno fa Tesla, benché non producesse ancora a pieno regime, avesse un vantaggio indiscutibile su sistemi come quello batterie e quello dell’intelligenza artificiale, cosa che poteva assicurare comunque un plus rispetto ad altri marchi (e sopperendo in parte a fattori che altrettanto indiscutibilmente erano carenti, come ad esempio la rete di vendita e il costo) ora questi “vantaggi” si stanno via via assottigliando con il passare degli anni. Anche altri costruttori stanno facendo grandissimi passi avanti con le gestione energetica dell’auto, penso a Toyota o Nissan, e altrettanto nei sistemi di guida automatica, come Volvo, con la differenza che i competitors sul mercato da sempre possono sfruttare reti di vendita, volumi di produzione e assistenza post vendita tutti dalla loro e enormemente più avanti rispetto a quelli di Tesla…
Insomma non darei nulla di scontato sul futuro di Tesla, ci sono troppi fattori in un settore troppo complesso per questo genere di previsioni…
Condivido comunque l’idea che ormai il marchio “Tesla” vale probabilmente più dell’infrastruttura e dei prodotti, e che se le cose andassero male questo avrebbe comunque un suo mercato appetibile ai colossi del settore.

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Qualche appunto:
rete di vendita volutamente evitata, tesla non ha reti di vendita e pubblicità dice di usare quei soldi in R&D e risparmio sui costi utente. L’auto si compra direttamente on-line con un anticipo;
Gli altri produttori sono cosí indietro rispetto a tesla che reggerebbero il confronto solo consorziandosi tra loro per passare a una macchina all’altezza di tesla, oppure fanno gli ibridi che seppur rappresenta l’immediato futuro, avranno poco tempo per adattarsi.
Bisogna avere occhio lungo e rischiare grossi investimenti per colmare la disparità tecnologica, invece c’è chi continua ancora a produrre diesel quando in molti luoghi è già bandito :wink:

@anon65396009 rispondo genericamente al tuo messaggio evitando i tecnicismi e sottolineo ancora una volta che tutta faccenda riguardo l’elettrificazione è molto varia e complessa da cui si possono tranne parecchi punti di discussione.

Parto dalla tua ultima frase: il diesel è bandito. E’ sbagliato dire che il diesel è “morto”, troppo inquinante e così via. Gli studi dimostrano che è ancora il combustibile più efficiente e pulito rispetto alla benzina e non è un caso che Mazda ci crede ancora. Non è l’unica ad esempio Mercedes produce il suo ibrido plug-in (batteria ricaricabile alla “spina”) abbinato ad un motore diesel. Il vero inquinamento è causato dalle navi ed dagli aerei che utilizzano un carburante molto meno raffinato del diesel e non dispongono di sistemi di trattamento delle emissioni. Giusto qualche dato: il parco navale (circa 2500 unità) inquina come 50 motori diesel euro 6. Vado al nocciolo della questione: tutto è scoppiato come una bolla di sapone inseguito al noto Dieselgate che lo ha messo in cattiva luce; prima di allora non si ci era domandati di quanto fosse nocivo per l’ambiente.

Il “modello” di Tesla ricorda molto quello di Amazon dove prima ancora di vendere/produrre ha creato tutta l’infrastruttura, le colonnine di ricarica Supercharger, e solo poi ha iniziato a produrre e vendere. Fondata nel 2003 produce il suo primo medello di serie nel 2008 (Tesla Roadster). Considera che è ancora il punto di riferimento per prestazioni ed autonomia anche se il prezzo la posiziona in una fascia di mercato premium (alta). Quest’ultimo va contro l’obiettivo di Musk ovvero fornire l’auto elettrica per tutto ad un costo contenuto; la crisi in borsa sta anche in questo. E’ stata la pioniera nel settore di auto 100% elettriche come lo è stato Toyota 20 anni fa con l’ibrido vincendo la scommessa.

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