Non c’era astio nella mia affermazione, scusa se non sono stato più chiaro!
Concordo su quanto dici riguardo alla concorrenza.
Anche se, ribadisco, mi sembra ci siano veramente tanti progetti verso i telescopi giganti, che potrebbero essere invece “riuniti” per realizzare ad esempio il famoso 100 metri di diametro OWL: http://www.eso.org/sci/facilities/eelt/owl/
No attento! Il progetto di OWL e stato ridimensionato parecchio (costi, in primis, e problemi tecnologici in secundis). Il progetto di OWL ora si e trasformato in E-ELT http://www.eso.org/public/astronomy/projects/e-elt.html.
Anche l’acronimo OWL e` stato ridimensionato, ora infatti significa Originally Was Larger
Progetti di telescopi orbitali esistono eccome…nessuno di voi si è ricordato di Darwin, il cui scopo è ovviamente quello di trovare pianeti di tipo terrestre, ma che può anche essere diversificato nell’osservazione del cosmo.
Trovo soprattutto interessante l’idea di una costellazione di satelliti che volano in flotta aumentando le loro prestazioni
Lo so, ho citato la missione Darwin perchè a mio dire dimostra la possibilità di lanciare più telescopi piccoli (tutti in una volta o in più lanci) ottenendo prestazioni simili a questi telescopi a specchio unico.
Una soluzione del genere non implica l’assemblaggio in orbita, non si ha bisogno di uno shuttle, etc…e verrebbe a costare meno
Domanda: costi a parte, cosa sarebbe meglio? avere grandi telescopi in orbita o al suolo? cioè tenuto conto del lavoro di progettazione ma soprattutto di realizzazione e delle prestazioni raggiungibili, meglio avere telescopi in orbita o al suolo? Ovviamente sto parlando di osservazione nell’ottico.
Tra l’altro sempre riguardo all’osservazione nell’ottico, ci sarà un momento in cui si dirà: basta fare telescopi giganti perchè tanto con la visione ottica non si riesce a vedere meglio di così? ovvero arriverà un momento in cui si preferirà osservare esclusivamente l’universo in altre bande (raggi X, raggi gamma, infrarosso, ultravioletto, e via dicendo) dato che dall’ottico non si potrebbero ottenere ulteriori informazioni?
Il JWST penso che sia un importante esempio al riguardo: sarà il sostituto di Hubble ma opererà nell’infrarosso anzicchè nel visuale.
Secondo me un telescopio in orbita avrà sempre una potenzialità di impiego molto più vasta di uno terrestre. Un telescopio in orbita a puntamento inerziale potrebbe guardare sempre lo spazio profondo e teoricamente funzionare sempre, mentre uno terrestre sarebbe limitato da molti fattori, come le precipitazioni…
Non saprei sinceramente. Dipende da cosa si vuole osservare: gli astrofisici delle alte energie vogliono telescopi gamma o X, che necessariamente hanno bisogno di ambienti puliti, quindi in orbita (Agile, Bepposax che conosciamo bene perchè italiani) … non saprei rispondere in modo completo alla tua domanda, senz’altro interessante.
E’ una conseguenza della versatilità che spesso si affida ai telescopi spaziali, almeno in questo periodo. Si vuole che gli strumenti, pur differenti ma con uno specchio unico, lavorino a bande di keV che siano a cavallo tra più bande di radiazione. Tipo: telescopi X-gamma e telescopi Visibile-IR
LBT Tieni presente questo: in teoria, quando entrera in funzione con i moduli di ottica adattiva, avra una risoluzione (nella banda del visibile) circa 10 volte maggiore di quella di Hubble.
Ovviamente da terra pero non si possono vedere fisicamente certe bande, che sono filtrate dall'atmosfera (X, gamma etc). Il mio pronostico e che a terra si continuera a fare telescopi per tutto quello che si puo vedere, e l’orbita per tutto il resto +, come dice AJ, qualcosa per lo spazio profondissimo.
non ho mai incontrato un umanoide capace di accontentarsi
Il TMT è seriamente a rischio cancellazione a causa dei tagli all’NSF operati dall’ammistrazione Trump. In questi giorni la Spagna ha messo sul piatto 470 milioni di dollari per “portare” il telescopio alle Canarie.
Last month, the administration of US president Donald Trump announced plans to abandon further support for the telescope, as part of its proposals to slash by half funding for the US National Science Foundation (NSF), which has until now supported the telescope’s design.
Now the Spanish government has pitched to bring the giant facility to La Palma, in Spain’s Canary Islands — and backed up the effort with a pledge to contribute €400 million (US$470 million).
Today the Science Minister of Spain invited TMT to consider a move from our site in Hawaii to our alternative site in La Palma.
For over ten years, TMT has been engaging in discussions about the La Palma location as part of our contingency planning. No decision has been made about TMT’s future at our primary site in Hawaii.
The construction of TMT remains an exciting part of the future of astronomy. The project will realize the most sophisticated telescope ever constructed, at a scale needed to make the next generation of breakthroughs in the search for life on other planets, uncovering the nature of dark matter and dark energy that makes up most of our universe, and finding answers to the question of our very origins.
We will work expeditiously to secure our project’s future at the best site available to us.