Il tour è davvero da vedere, non tanto per ciò che le telecamere di Destin mostrano (c’è molto che non si può riprendere a causa di ITAR e segreti industriali), ma perché il video contiene un gazilione di dettagli tecnici gustosi (ad es. le proprietà delle strutture ad isogrid e perché siano fatte a triangoli…) che Tory Bruno spiega con chiarezza e disponibilità.
E’ il tour veramente tecnico per geek spaziali che Elon non ha ancora mai fatto.
Sono due video, uno linkato sotto al primo che parla proprio della concorrenza e dei motori, oltre che raccontare della visione strategica di ULA (e del Centaur con due motori…).
Visti ieri, ottimi
Mi fa estremamente piacere che, ogni tanto, anche questi aspetti del nostro lavoro emergano. A volte ci si dimentica dell’officina che odora di olio lubrificante, delle lavorazioni meccaniche e di un tipo di attività che sembrano semplici ma che si portano dietro un bagaglio enorme di contenuti e conoscenze.
L’ho già sostenuto diverse volte sul forum: non bastano gli ingegneri, sono fondamentali anche i periti
sono rimasto molto sorpreso da due cose: la prima è che la curvatura in pressa dei pannelli che vanno a formare il cilindro del razzo sia gestita letteralmente ad occhio da un paio di persone, la seconda è quanto poco il processo di friction stirr raggiunga il cuore della lastra, impastando sostanzialmente le due facce, probabilmente perché l’anima in quella condizione ha la stessa funzione dell’honeycomb nei composti: mantenere la distanza tra le facce
Non è così. La saldatura deve essere uniforme su tutto lo spessore della piastra stessa, inclusioni e cavità devono essere inesistenti perché possono essere generatrici di cricche e conseguenti fratture sotto carico.
Quello che si vede all’estremità, e di cui puoi notare la sezione, è un lembo non saldato che viene successivamente rimosso per lavorazione meccanica.
Il processo di formatura è Creep-age forming (CAF)
Il processo di saldatura è friction stir welding (FSW), longitudinalmente utilizzando backing bar, circonferenzialmente utilizzando bobbin tool.
Il problema del bobbin tool è che lascia un buco alla fine della circonferenza, quindi poi bisogna saldare un tappo (convenzionalmente al TIG).
Mentre per i serbatoi in acciaio del Centaur sembra utilizzino stampi e saldature con electron-beam.
Scopro adesso che Decatur è concepita per fare 40 razzi all’anno ma ne sta facendo 15-20… non dico che si potrebbe tagliare i costi di metà ma è anche vero che i costi scenderebbero
OT: non riesco ancora a capire quale economia spaziale ci possa essere la fuori che giustifichi un lancio alla settimana…
La parte in cui descrive i business case sicurezza/scientifico vs commerciale è illuminante
da una parte ULA che dice “io sono esperto, sto nel mercato più stabile”, dall’altra SpX che dice “io costo meno sto nel commerciale e poi sconfino nel sicurezza/scientifico”
Direi che siamo di fronte ad un grande bivio (analogo a quello della consumerization nell’elettronica professionale ed in generale al mercato consumer vs enterprise)
Se ha ragione Elon e quindi c’è un vero mercato di massa da decine e decine di lanci l’anno allora per ULA sarà la fine, la massa di ottimizzazione che porterà il mercato consumer ad Elon farà si che straccerà ULA sui costi, sui volumi e alla fine raggiungerà anche la sua qualità (iPhone che uccide Blackberry per capirsi)
Ma se invece questo mercato di massa non si realizza allora ULA avrà flussi di cassa certi e processi ottimizzati per un mercato stabile mentre SpX avrà sovraelongato gli investimenti che gli cadranno addosso (come il mercato delle armi che nonostante ve ne siano diffuse nel privato, si regge ancora con le commesse pubbliche)
