Naturalmente quando mi si parla di Gaia mi esalto, e spero che possa esserci in futuro un’estensione oltre la durata nominale che porti ad ulteriori, entusiasmanti data release.
La Data Release 3 e’ prevista appunto per fine 2020 (e ci stiamo gia’ lavorando sodo).
Ci sara’ poi una DR 4, e forse una DR5. I piani per le DR4 e 5 sono ancora molto vaghi, e dipendono dalla lunghezza dell’estensione della missione. L’idea (non ufficiale) e’ di fare la DR4 con i dati della missione nominale (ovvero tutti i dati raccolti fino a meta’ 2019), e la DR5 che copre l’estensione.
Grazie Paky. I nostri programmi astrofotografici di “plate solving” già incorporano la DR1, e peso che a brevissimo sarà possibile usare la DR2. Già così è difficilissimo capirci qualcosa, dato il grande campo delle nostre immagini - usando il catalogo DR1 al posto di Tycho2 il frame è tutto pieno di etichette! però è una vera meraviglia vedere la quantità di lavoro fatto
I dati del DR2 hanno permesso di mettere in luce una coincidenza tra il baby boom di stelle delle nostra galassia (tra cui anche il Sole) e l’attraversamento del Sagittario.
Cosa intendi? Una realizzazione 3d della galassia o proprio come rendere disponibili quei dati a chi li deve elaborare? Se è la prima, ce ne sono tante, la seconda invece è una cosa complessa, tanto che l’ESA ha dovuto istituire un help desk per aiutare a accedere a questi dati.
Infatti i dati sono di libero accesso, ma sono TANTI… e quindi bisogna sapere molto bene cosa si cerca per fare una query al database che abbia senso
Visto che siamo in argomento, mi è venuta in mente una discussione avvenuta su wikipedia due anni fa, relativa all’affidabilità dei dati di Gaia sulla temperatura superficiale delle stelle vicine, qualcuno sa se questo valore è affidabile?
Per la Stella di Barnard, ad esempio, quando c’è stato il vaglio per poterla mettere in vetrina, discutevamo della temperatura superficiale ottenuta da https://gea.esac.esa.int/archive/ impostando il nome simbad della stella “Barnard’s star”; si ottiene un valore di 3699,35 K, che è decisamente elevato per una nana rossa, tipicamente molto fredda, sotto i 3500 K. In particolare le pubblicazioni scientifiche più recenti attribuiscono alla stella una temperatura superficiale attorno a 3200K.
Non voglio entrare nei dettagli astronomici (cioè vorrei, ma non su questo forum ), quello che chiedo e se sapete qualcosa relativo all’affidabilità delle misure di Gaia sulle stelle vicine.
Ovviamente ci vuole qualcuno come @Paky … per quel poco che ne so Gaia non prende un vero spettro continuo, ma soltanto due spettri a bassa risoluzione in due bande, per cui la determinazione del tipo stellare è approssimativa. Poi c’è lo strumento di velocità radiale, che è un vero spettrografo, ma a banda stretta nell’IR.
Una mappa 3D se non riesci a fare un ologramma con una freccia “voi siete qui”, è poco fruibile (anche se indubbiamente scenico).
Sarebbe piĂą interessante (ma non so se esiste) una base dati che, individuato un punto di riferimento a scelta tra il Sole e il centro della galassia, dia le coordinate 3D (non serve che siano eccessivamente precise) delle stelle censite.
Poi, se uno ha voglia, si fa tutti i programmi di “rendering” che vuole …