Uno sguardo accurato ai nuovi vettori NSSL (ex EELV)

Ho notato che scrivi spesso Gleen. Non so se è un errore del correttore, ma è Glenn. :upside_down_face:

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Evidentemente al mio cellulare piace la doppia e invece della doppia n… :smile:

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In SpaceX ci stanno lavorando o il Falcon Heavy è fuori dai giochi?

SpaceX al momento direi che è prima in quanto è già in grado di lanciare quasi tutte le tipologie di satellite del DoD Americano. Gli upgrade che dovrebbero effettuare sono minori rispetto a ciò che dovono sviluppare gli altri concorrenti.

Penso che @SaturnPower intendesse semplicemente che OmegA sta facendo passi in avanti considerevoli e apparentemente senza intoppi a differenza degli altri due nuovi vettori Vulcan e New Glenn, quindi primi tra i nuovi veicoli.

Non dimentichiamoci che il primo volo operativo della “Nuova Gen” è tra oltre 4 anni… Essendo le modifiche di Space X differenti rispetto ai competitors (ovvero torre assemblaggio verticale + nuovo fairing con sicuramente qualche ritocco strutturale) meno complesse, loro hanno meno fretta. Tuttavia il contratto finale verrà siglato ben prima.

Quindi stiamo a vedere, perchè ironicamente NGIS tra non molto sarebbe nelle condizioni di giocarsi la carta, dell’avere già tutto pronto, a differenza di tutti gli altri competitors. Space X inclusa.

Omega non avrebbe comunque tutto pronto, gli mancherebbero infatti:

  • Primo Stadio Castor 1200 per OmegA Heavy, teoricamente solo da testare
  • Sito di Lancio a Vandenberg
  • Secondo Stadio più lungo per la versione Heavy

Sono tutte cose che verrebbero portate avanti solo in caso di vittoria del contratto NSSL in quanto serviranno solo dopo qualche anno rispetto alle versioni base da Cape Canaveral.

Stesso discorso per Vulcan, all’inizio mancheranno:

  • Centaur V esteso per la versione “Heavy”
  • Sito di lancio a Vandenberg, che sarà disponibile solo dopo l’ultimo lancio dell’ Atlas V dal pad 3.

Così ovviamente come SpaceX, all’inizio mancheranno

  • Fairing estese (potrebbero mancare anche per gli altri all’inizio, servono solo per pochi satelliti di osservazione dello NRO e sono praticamente inutili dal punto di vista commerciale)
  • Torre per l’integrazione verticale al LC-39A al KSC e allo SLC-4E a Vandenberg

Infine Blue Origin, anche se virtualmente già fuori dai giochi allo stato attuale, avrebbe delle mancanze:

  • Integrazione verticale allo LC-36 (non si conosce nulla al riguardo)
  • Sito di Lancio a Vandenberg

Mettendo tutti a confronto, direi che se la giocheranno non tanto sul chi ha di più pronto subito, ma su chi riuscirà a lanciare la versione base con meno ritardo possibile e a parità di questo ad un prezzo migliore.

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Chissa se la vita del Delta IV Heavy verrà allungata a causa della carenza di infrastrutture al Vandenberg. È una possibilità.

Mi sembra che uno dei motivi per cui il Delta IV Heavy volerà fino al 2023 sia proprio per dare più tempo per lo sviluppo delle versioni Heavy.
Il problema di Vandenberg è che non ci sono siti di lancio solo da aggiornare e vacanti al momento, l’unico pad che si renderebbe libero sarebbe proprio lo SLC-6 del Delta IV.
Il pad usato dal Delta II, SLC-2, è stato già assegnato a Firefly, SLC-3 per Atlas e poi Vulcan e SLC-4 per il Falcon 9. Quindi per OmegA e New Glenn ci sarebbero solo due strade: aspettare la fine del programma Delta IV e effettuare le modifiche necessarie molto velocemente oppure partire da zero magari su un vecchio pad non più in uso (creato per razzi molto più piccoli) con tutti i problemi che ne conseguono.

Il Delta IV H ha già voli assegnati fino al 2023. L’ USAF prende assegna i lanciatori a un payload con largo anticipo.

Siccome il D4H è l’unico veicolo che soddisfa tutti i requisiti NSSL in servizio attuale, non mi stupirei che qualche altro payload finisca per volare sul Delta IV Heavy.

Ah no quello è praticamente impossibile, in ULA hanno già dichiarato che non accettano più ordini per Delta IV. Probabilmente i componenti che richiedono più tempo per essere prodotti sono già stati ordinati e mi sembra che abbiano intenzione di produrre i booster necessari per le missioni rimanenti per poi chiudere definitamente la linea per risparmiare.

Quello che intendevo dire comunque è che hanno assegnato al Delta IV Heavy dei lanci anche oltre al 2021 proprio per far si che i razzi NSSL non debbano essere del tutto pronti fin da subito. In pratica sapevano già che le versioni Heavy non sarebbero state pronte immediatamente, per cui hanno sfruttato il Block Buy con ULA per lasciarsi del margine.

Che lanciatore è quello dietro le ciabatte??? :heart_eyes:

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Heavy Vulcan?
D’altra parte è un prodotto ULA dunque Tory Bruno…

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Arrivati da NGIS i 3 nuovi booster solidi della gamma GEM-63 per Atlas.
Verranno usati per l’Atlas 531 destinato a lanciare NROL-101. Si tratta di una milestone importante per il programma Vulcan che userà gli stessi booster, però leggermente allungati (gem-63xl). Si tratta dei booster monoblocco più grandi mai costruiti.

(immagini credit ULA/NGIS)

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Ero convinto che sarebbero passati alle ogive coniche per i nuovi booster, anche sull’ Atlas V, in quanto poi su Vulcan saranno comunque coniche. Probabilmente non hanno voluto rivedere l’aerodinamica di tutte le varie configurazioni.

si sale…

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Solo un modello, nulla più.

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Sono state scelte ULA e SpaceX.

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Come era “politicamente” logico

NGIS avrà il contratto sui balistici e booster SLS. Omega qui era un plus

Blue Origin indietro sul lanciatore, Bezos nemico di Trump e comunque avranno i soldi di ULA per i motori. Mi aspetto altresì che il lander lunare lo vincano loro con Lockheed ecc

ULA se perde questa gara rischia di chiudere per cui scenario “senate lobby” come per SLS. Per loro questo è IL cliente per antonomasia (quanto tempo è che ULA non lancia un payload privato?)

SpaceX è oggettivamente pronta e Musk ben visto da Trump

Aggiungo che con questa scelta sono improbabili ricorsi

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OmegA continuerà come progetto NGIS.

Lanciatore di satelliti e payload NASA. Per chiudere il bussiness case bastano 2 lanci all anno.

Per quanto riguarda NSSL, diciamo che è stata fatta la scelta più scontata da tanti punti di vista. Complimenti a ULA e Space X.

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Inutile cadere nuovamente nel “SpaceX batte tutti”. ULA ha delle caratteristiche fra cui precisione, efficenza e flessibilità nel posizionamento dei propri carichi che SpaceX non possiede (a meno di radicali cambiamenti all’upper stage). Vulcan sarà anche molto interessante nel mercato commerciale, andando a competere direttamente con Ariane 6 per il mercato GEO.
Per questi contratti NSSL sono stati scelti 2 partner proprio per garantire buona competizione e affidabilità in caso uno dei 2 fallisca.
Tanto per parlare di questi “famigerati” prezzi (che per il contratto NSSL erano tipo al 4/5 posto per importanza) SpaceX ha preso l’incarico per 1 missione su FH, mentre ULA 2 su Vulcan.

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