Valutazione dello stato attuale di sviluppo di Starship e prospettive economiche

sì è quello che intendevo, delle vesciche gonfiabili come fossero dei vasi d’espansione

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Forse intendono qualcosa di simile per differenza di pressione, oltre che il palloncino farebbe lo stesso effetto anche uno stantuffo, salvo dimensioni e peso fuori luogo. Qualcosa che aumenti la pressione nel serbatoio da svuotare, insomma. Posso immaginare piu’ cicli di pressurizzazione e depressurizzazione per svuotare bene il serbatoio, copiando dalla natura.

Io stavo pensando a sistemi che mettano in rotazione il fluido, non il veicolo, ad esempio con dei getti tangenziali.

Si usa un sistema di questo tipo nelle centrifughe a separazione meccanica per i liquidi.

Ancora piu’ evidente qui:

Pero’ sono sicuro che quelli di SpaceX hanno trovato un sistema piu’ semplice, e magari un giorno ce lo diranno,

Forse dico una stupidaggine, per cui prendetela con le molle.
Il problema c’era già ai tempi dell’Apollo (e forse prima) per capire il livello di un liquido in un serbatoio a zero G, un LOX a caso.
Per cui c’era un agitatore a elica che metteva in rotazione il liquido, che aderiva alla parete esterna e quindi un misuratore a galleggiante (capacitivo) poteva determinare il livello.
Non potrebbe essere un sistema simile? Se faccio ruotare il liquido per forza centrifuga poi lo raccolgo dalla parete.
In effetti il diagramma del serbatoio LOX non spiega molto, ma lo ricordo dal libro su Apollo 13.

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Eh, non sapevo che i nonni dell’Apollo ci avevano gia’ pensato. Grazie! Chissa quante delle idee della vecchia astronautica porebbero o potranno essere utili in futuro.

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sì è lo stesso problema che si ha anche a terra, se hai un serbatoio con liquido e gas in equilibrio non puoi determinare il contenuto in base alla pressione. Esempio banale le bombole di gpl per auto.
La differenza con apollo,almeno la grossa differenza, è che qui dovresti far ruotare tutto il contenuto dei due serbatoi. Puoi farlo in verso opposto e bilanciare in parte la rotazione, ma avresti una coppia di imbardata comunque. Se uno vuole trasferire per delta P può prendere anche delle bombole di azoto, elio o altro inerte e una volta che il fluido è “inizializzato” vicino alla presa, apri le valvole e quello viene spinto. Non serve nemmeno tanto gas se si accetta un tempo di trasferimento lungo

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Comunque le poche info che abbiamo parlano di differenze di pressione, non di fluidi messi in rotazione come l’Apollo.

Quindi posso supporre che usino la tecnica di piu’ cicli di aumento e riduzione di pressione, con una valvola di non ritorno e un sistema che arresta la fase liquida in una sola direzione (magari quello si centrifugo, ma piccolo, ci sono tanti modi per annullare il momento rotatorio).

Durante l’inspirazione il serbatoio sorgente, che contiene un aerosol di gas e liquido (qualcosa dovrebbe mescolare le fasi), ne trasferisce una parte al sebatoio destinazione. Durante l’espirazione invece torna indietro solo gas dalla destinazione alla sorgente. Facendo un po’ di cicli ripetuti quasi tutto il liquido viene trasferito.

Il paragone biologico un po’ regge, i polmoni, l’atto di deglutire, lo stomaco e il sistema digerente funzionano un po’ cosi’. Piu’ o meno.

C’e’ un esempio molto vicino al tema spaziale. Gli astronauti in assenza di gravita’ riescono bene (non benissimo) a separare la fase liquida da quella gassosa bevendo. E’ un trasferimento di liquidi anche questo. Dico non benissimo perche’ e’ noto che un flato in assenza di gravita’ puo’ essere complesso. Comunque copierei il nostro corpo che queste cose le sa fare, solo non usando diaframmi, membrane, polmoni e vesciche ma pompe che lavorano a ciclo intermittente.

Prima o poi ci riveleranno i dettagli della soluzione.

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Chiedo scusa se, magari, alla mia domanda il forum ha già fornito una risposta.
Stando alle dichiarazioni lo Starship dovrebbe ridurre il costo del lancio a 10 $/Kg.
Quindi SPX fatturerebbe 1.5 M$/lancio. Ciò non basterebbe nemmeno per l’acquisto del propellente.

costo <> prezzo

Scusate! Allora diciamo che il costo per SPX sarebbe pari a 1.5 M$/lancio.
Comunque non quadra, credo che il costo per i propellenti sia maggiore.

Gran parte della massa del propellente e’ LOX, che costa molto poco perche’ fondamentalmente e’ aria distillata, non mi sono mai messo a fare conti, assumo che siano stati fatti.

È una vecchia dichiarazione di Musk, 900k per I propellenti e 1,1M per i servizi di lancio, 2M di costi in totale. I prezzi sono a tendere, non attuali, un desiderata.
Poi ovviamente ci sono anche un sacco di altre cose da aggiungere che fanno lievitare i costi.
Lo abbiamo già commentato in altri thread, Al momento è totalmente irrealistico un costo di 2 milioni al lancio.

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Immagino che come c’é il Musk-time (a cui più o meno ci siamo abituati) ci siano anche i Musk-$$$. Tutto da prendere con le molle, spararle grosse è lo sport nazionale al momento.
Non so quanto LOX carica, ma il prezzo è nell’ordine di $500/t. Il metano più o meno gli costerà nello stesso ordine di grandezza, dato che è praticamente nella zona di produzione. Do your math.

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E’ vero.

Ma anche se Musk si fosse sbagliato, diciamo, di “ordini di grandezza” lanciare una Starship TSTO (quindi interamente recuperabile) a 20 milioni di dollari, ma fossero anche 200 milioni di dollari sarebbe comunque un affare colossale dato il payload potenzialmente trasportabile in LEO.
Ammettendo le famose 100 tonnellate di payload in LEO:
con 20 M$ al lancio avremmo 200 dollari al kg.
con 200 M$ al lancio avremmo 2.000 dollari al kg.

Facciamo finta che si sia sbagliato anche sul payload, diciamo che ha esegarato del 50% e che il payload in LEO sia 50 tonnellate al posto di 100.
Per i due casi avremmo, rispettivamente, 400 dollari al kg. e 4.000 dollari al kg.
E sarebbe ancora un affare per tutti.

Ci avete pensato?

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1200 tonnellate di ossigeno e 350 t di metano per la navetta, 2700 t di lox e 700 di metano per il primo stadio. Al prezzo indicato da te siamo a 2M$ per LOX e 500k per metano.

Io ho trovato i prezzi ufficiali per il 2025 per il LOX per uso aerospaziale in un sito della difesa, e sembra che sia circa la metà per LOX, di preciso 286,08$ a tonnellata.

Contando che magari a un ente nazionale glielo vendono a prezzo un po’ più alto, forse Musk riesce a risparmiare qualcosina in più.

Però il prezzo di un lancio non è il prezzo del carburante.

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Concordo, questi sono solo alcuni dei consumabili. Era giusto per avere un’idea.

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Grazie a tutti!

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Secondo me il LOX se lo fanno in casa, dato che verticalizzano tutto, quindi il costo di mercato non conta, conta l’ammortamento dei macchinari, dell’energia, manutenzione e lavoro per farlo. Difficile da stimare ma sicuramente molto molto meno di quello pagato per la difesa.

Il metano invece non e’ rinnovabile, anche se Musk in uno dei suoi voli pindarici diceva di farlo in casa con i pannelli solari e H2O + CO2 come su Marte, processo che peraltro ha un’efficienza energetica bassa di circa un terzo. Diciamo che se riesce a farlo convenire ha risolto i problemi energetici del pianeta e triplica il suo gia’ pingue patrimonio, oltre a dare un’altra scrollata alla geopolitica.

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E qui credere che Musk capisca qualcosa di tecnologia è difficile.

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Penso sia ironico.

Non ho cercato la dichiarazione, forse una delle chiaccherate con Everyday Astronaut.

Aveva parlato di pannelli solari, ma non e’ escluso che come fonte di energia ripieghi sul nucleare, cosa ancora piu’ necessaria su Marte dove la costante solare e’ bassina.

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Dato che si parla di reazione endotermica: a tal punto non sarebbe più conveniente produrre idrogeno?