All’epoca in cui è stato realizzato il poligono la sensibilità ambientale era probabilmente meno forte di oggi.
e i vincoli militari molto forti. Mezzo Tirreno, tutta l’area di fronte a Corsica e Sardegna. al di sotto di una certa quota di volo è area militare.
Ampie zone della Sardegna sono sotto vincolo militare… e per fortuna, dico io… altrimenti sarebbero già belle che cementificate…
Arianespace ha completato le “prenotazioni” per il primo volo del VEGA con SSMS, il dispenser per satelliti di piccoli dimensioni, previsto nell’autunno del 2019.
L’ultimo a salire a bordo è stato il satellite ESAIL di exactEarth, dedicato al tracciamento e al monitoraggio del traffico navale.
In totale partiranno con la missione SSMS 42 payload, non proprio un record (che mi pare sia oltre cento con il PSLV), ma di sicuro un buon numero.
Interessante aggiornamento ufficiale di ESA sul VEGA C e sul fu VEGA E, diventato “EVO” nel frattempo.
In sostanza la fase di test sui motori è terminata e si va avanti verso il volo di qualifica, previsto nei primi mesi del 2002.
Molto interessante in ottica commerciale la parte sugli upper stage con l’ESA che fa sua una slide che girava su Twitter da un po’:
(fonte immagine: ESA)Da quanto si capisce, l’idea è avere un upper stage “intercambiabile” in base alle esigenze di missione.
Abbiamo il VENuS (con propulsione elettrica) per orbite di trasferimento (anche GTO per piccoli payload); lo SpaceRider, con la capacità di rientrare sulla Terra, e l’upper stage “base” (ora l’AVYUM +) che può essere equipaggiato con diversi adapter in base al numero di payload.
Qui il link all’aggiornamento ESA : http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Transportation/All_engines_GO_for_Vega-C_maiden_flight
Solo io non trovo più riferimenti alla sostituzione del AVUM (N20/UDMH) con quel sistema ibrido Metha/LOX?
L’idea è metterlo nel VEGA Evo. Ho sentito l’intervista allegata all’articolo di corsa al lavoro, ma mi sembra che ne parli lì (quando dice 100% europeo). Il motore dell’AVUM infatti è prodotto in Ucraina.
Secondo me l’M10 ha Grandi possibilità, se riuscisse a superare l’Avum in termini di Impulso Specifico (315 sec) potrebbe dare un bel boost al Payload soprattutto per carichi di peso medio verso orbita Geostazionaria.
Secondo il sito di AVIO M10 avrà Isp a 362 s e spinta di 98 kN. Il motore dell’AVUM, che di fatto è un vernier adattato, ha una spinta si 2,45 kN.
Inoltre con l’M10 di fatto scomparirà l’attuale terzo stadio Z9, che nel profilo di volo porta il VEGA vicinissimo alla velocità orbitale. Quindi, in futuro il nuovo motore a metano inizierà a lavorare molto prima dell’attuale e parte della maggiore potenza servirà anche a questo.
L’ESA ha evidentemente lanciato una grande campagna di comunicazione in vista della Ministeriale di Siviglia. Oggi parlando dello Space Rider, progetto italiano derivato dall’IXV.
Primo volo nel 2022.
Animazioni dello Space Rider
Resuscito la discussione perché con un po’ di esplorazione su Google Earth ho localizzato la il test stand usato a maggio per lo Zefiro 40!
Nuovo video di un test del motore M10, testato al NASA Marshall Space Flight Center (Come mai non in europa o a Kourou?)
Riesumo la discussione perchè sono stati testati con successo tutti e 3 i motori, in ordine il P120C, lo Zefiro-40 e lo Zefiro-9, ognuno a propellenti solidi. I motori, assieme al sistema di propulsione a propellenti liquidi nel modulo superiore, chiamato AVUM+, permetterà a Vega-C di avere un payload di 2300 chilogrammi in un’orbita polare a 700 km.
Il P120C sarà acceso per 130 secondi e utilizzerà 142 tonnellate di propellente, per una spinta di 4500 kN in grado di portare il razzo ad un’altitudine di 60 chilometri. Sono stati prodotti 3 motori di test da Europropulsion, una compagnia controllata da Avio e ArianeGroup, di cui uno per lo sviluppo e due per i test di qualifica.
La prima accensione è avvenuta nel gennaio 2019, mentre la seconda il 7 ottobre. L’utilizzo del P120C Using the P120C su due veicoli di lancio ha permesso di ridurre i costi e di beneficiare degli effetti dell’economia di scala, dando la possibilità all’Europa di aumentare la produzione.
Il secondo stadio di Vega-C ha come motore lo Zefiro-40 e contiene circa 36 tonnellate di propellente solido, che verranno bruciate in 92 secondi generando una spinta di 1300 kN, spingendo il secondo stadio fino a 123 chilometri.
Lo Zefiro-40 è prodotto in Italia, a Colleferro e ha visto il suo primo static fire l’8 marzo 2018 e successivamente il 2019-05-09T22:00:00Z in Sardegna.
Zefiro-9 spingerà il terzo stadio: sarà una versione migliorata rispetto a quella attuale su Vega e avrà un nuovo sistema di ignizione. Porterà il Vega-C a 190 chilometri, bruciando 10 tonnellate di propellente per 120 secondi. Zefiro è stato testato a Cagliari.
Riesumo nuovamente la discussione.
qualche notizia in più nel resoconto rilasciato ieri dell’anno 2021
queste sono due delle slide più interessanti al momento IMO
Molto interessante il thread su nasaspaceflight in cui viene descritto il motore che potrebbe sostituire lo RD-843 di AVUM+ con il motore BERTA del kick stage ASTRIS
Il fatto che si ipotizzi di certificare BERTA per il 2024 mi permette di sperare che se vi fosse uno stop dovuto al conflitto in Ucraina, esso potrebbe essere minimo
Stéphane Israël ha dichiarato al Satellite 2022 che AVUM potrebbe essere sostituito da una soluzione europea e che non c’è fretta di accelerare su M10 e VEGA-E
BERTA sempre più concreto