Dopo un po’ di mesi dall’ultimo lancio di un satellite del programma Copernicus (Sentinel 1B è decollato il 25 aprile scorso), si sta avvicinando la partenza da Kourou di Sentinel 2-B, in calendario per il 7 marzo alle 02.49 da noi (il 6 marzo alle 22.49 ora locale). Come per il gemello Sentinel 2-A (partito il 23 giugno 2015) anche in questo caso il vettore sarà il Vega, giunto al 9° volo operativo.
La campagna di lancio è iniziata il 5 gennaio scorso, con la partenza della sonda dal centro ESA-ESTEC (Olanda) in direzione dell’aeroporto di Colonia-Bonn.
Sentinel è sbarcato il 6 gennaio all’aeroporto Felix Eboué di La Cayenna.
ed è stato accolto dal team di ESA e Airbus Defence & Space che era già sul posto:
Il convoglio ha percorso i 60 km che separano l’aeroporto dallo spazioporto di ESA.
Non mi ero mai accorto che l’aereoporto più vicino al centro spaziale è a 60 chilometri di distanza. Avevo sempre dato per scontato che esistesse una pista all’interno della struttura.
a Kourou che io sappia non ci sono aeroporti, comunque l’Antonov ha anche molti vincoli sia come lunghezza della pista che ambientali, ad esempio l’aeroporto più vicino ad Noordwijk non è Colonia, ma a Schipol l’Antonov non può atterrare.
Almeno sulla carta, esiste un aeroporto a Kourou, nell’area del centro spaziale, ma pare abbia una pista di 1260 metri. Quella di Cayenne (Félix Eboué Airport) è lunga 3200 metri.
Ritornando dal presente alla “storia” di questa campagna di lancio, parallelamente alla preparazione di Sentinel è proceduto l’assemblaggio del lanciatore.
Vega è sbarcato il 9 gennaio al porto di Kourou a bordo della nave Colibri:
Ecco, il 16 gennaio il trasporto del primo stadio alla zona di lancio:
Qui invece siamo al 23 gennaio è quello che viene disimballato è il secondo stadio Z23:
Eccolo in viaggio verso il Pad:
Qui viene issato al suo posto:
Il 26 gennaio è la volta del terzo stadio Z9:
Il 30 gennaio l’upper stage AVUM viene issato ancora inscatolato:
Nel satellite si è trovato qualche problemino (i test servono apposta per questo). Uno riguardava il meccanismo di rilascio dei pannelli solari che è stato accuratamente ispezionato e pulito. Inoltre è stato necessario sostituire un sensore sole e terra (CESS - usato nella fase iniziale e in caso di Safe mode) che presentava una copertura rotta (Per approfondimenti sul dispositivo si veda qui a p. 24 e 26, fig. 4.5)
Piccola precisazione: sotto il mio nome c’è scritto AIT Team non perché io appartenga al team AIT ma perché il documento è stato preparato con il contributo del team AIT. Io faccio parte del team OPS (= Operations) ed insieme ad altri colleghi sarò in ESOC.
I miei colleghi dell’AIT, che sono a Kourou, eseguiranno le procedure descritte nel documento per configurare il satellite per il lancio.