Verso una ISS con sette astronauti

Gli astronauti a bordo della ISS hanno accolto di buon grado la proposta della NASA di espandere l’equipaggio della stazione da sei a sette membri.

I responsabili del programma alla NASA hanno iniziato a discutere dell’argomento pianificando un ipotetico ampliamento dell’equipaggio quando i veicoli spaziali dei contractor privati entreranno in servizio a regime fra qualche anno.

NASA al momento si affida solamente alle Soyuz russe per inviare i propri astronauti sulla Stazione, ma la capsula trasporta solamente tre persone per volta. La versione manned di Dragon, ad esempio, potrebbe trasportare fino a sette astronauti.

Aumentando l’equipaggio a bordo della ISS si amplierebbero notevolmente le opportunità di ricerca, si utilizzerebbero al meglio e in modo più completo tutte le strumentazioni scientifiche a bordo.

L’attuazione di questa strategia, però, dipende anche dalla decisione del Congresso di aumentare i fondi destinati ai partner commerciali della NASA.
L’agenzia spaziale americana desidererebbe uno stanziamento di 800 milioni di dollari negli anni dal 2014 al 2017 per poter piazzare sul pad di lancio una navicella privata entro la fine del 2017.
Ad oggi gli accordi prevedono uno stanziamento poco superiore alla metà di quanto richiesto.

Naturalmente questa rimane un’ipotesi NASA, manca ancora molto ad un una decisione ufficiale, molte sono le difficoltà logistiche e organizzative; si tratta di decisioni che dovranno essere prese in accordo con gli altri partner internazionali sulla ISS (RKA, ESA, JAXA, CSA…).

Fonte: chron.com.

Senza alcun dubbio sarebbe una buona cosa; maggior numero di astronauti a bordo che potrebbero impegnare il loro tempo nelle attività scientifiche. Il problema maggiore sarebbe quello di vedere se la ISS fosse in grado di sostenere un numero maggiore di astronauti per un tempo indefinito.

L’incremento dell’equipaggio comporterebbe anche un maggior quantitativo di rifornimenti da portare in orbita, e conseguentemente un incremento dei voli cargo verso la ISS. Tutto questo sarebbe possibile e sostenibile?

Quando avverrà vorrà dire che esisterà Dragon manned e quindi Dragon cargo sarà realtà con parecchi voli alle spalle, ci sarà anche cygnus attivo, e magari i primi voli di prova di MPCV… non vedo certo problemi tecnici. Si ritorna agli anni 60: “No Bucks, No Buck Rogers…”

Se non ricordo male ISS era stata progettata per un equipaggio di 7 astronauti.

Per avere attività scientifiche da fare bisogna avere investimenti e strutture a terra che sviluppino esperimenti nuovi, più sistemi cargo che li portino su e giù dalla stazione. Ora come ora quello che vedo è che già si fa fatica a “riempire” il tempo degli astronauti con esperimenti nuovi, non sono tanto convinto che un astronauta in più porti vantaggi tali da giustificare lo sbattimento per adattare la stazione a supportarlo (sistemi ECLSS, crew equipments, una navicella di salvataggio in più, etc.)
Just my2cents…

E’ poco corretto secondo me dire “ISS era stata progettata”, perchè non c’è mai stato un vero e proprio progetto integrato. Dopo l’idea iniziale ci sono stati mille cambiamenti, ogni volta si aggiungeva o si toglieva un pezzo, e quindi cambiavano anche le performance del sistema. Ora come ora hanno a bordo sistemi di ECLSS rigenerativo per supportare 6 astronauti, non sono sicuro che si possa supportare il settimo senza aggiungere qualcosa.
D’altro canto è anche vero che ci sono nuovi sistemi in sviluppo, che dovrebbero essere lanciati entro qualche anno…

Forse mi sfugge qualcosa: ma non si era scritto che gli astronauti sono oberati dai compiti (lavorativi) da svolgere in orbita e che, alcune volte, bisogna rimandare per mancanza di tempo???

Dipende un po’ dal periodo… a volte è così, a volte è il contrario.
In ogni caso non sto dicendo che gli astronauti se ne stanno a girarsi i pollici. Anzi, la loro timeline è sempre bella piena. Quello che dicevo è che, per lo meno per quello che vedo io, ci sono pochi esperimenti “nuovi”, e che secondo me prima di aumentare l’equipaggio (con tutto ciò che questo comporta) bisognerebbe magari puntare l’investimento a terra nello sviluppo appunto di questi nuovi esperimenti.

Quando si sta seguendo un esperimento, non è che lo si debba completare in fretta per far posto al successivo. E’ risaputo che gli esperimenti richiedano tempi lunghi, sia per la loro “lavorazione”, sia per la loro sperimentazione.

Oltre alla sperimentazione, comunque, rimango dell’idea che serva personale a bordo per svolgere incarichi “meno importanti”; fra questi potrebbero esserci: lo scarico dei rifornimenti dalle capsule cargo, la sistemazione degli stessi, l’ordine e l’organizzazione dei vaari materiali a bordo e molto altro.
Si, qualcuno dirà che è sbagliato impiegare gli astronauti per tali compiti, lavori da facchini, però qualcuno dovrà pur farli. Se mi facessero volare, io sarei ben contento di farli gratuitamente, con vito e alloggio compresi.

beh certo, ma tu comunque respireresti, berresti, mangeresti, faresti pipì e popò, scalderesti l’ambiente e produrresti un sacco di umidità con il tuo sudore. In più avresti bisogno di qualcuno che ti porta fino a lassù, di un posto in una delle capsule di emergenza e di qualcuno che ti riporta giù
Tutte queste cose costano, e il discorso era appunto se davvero vale la pena spendere questo costo per passare da 6 a 7 persone…