L’umanità è e resta l’umanità. Ieri, oggi, domani, non c’è differenza. Noi speriamo che nel futuro acquisissca maggiore consapevolezza, oppure cerechiamo nel passato una società che viveva in modo “perfetto”. Queste sono cose tipiche di momenti storici difficili. Il romanticismo guardava al passato classico mentre l’Europa era devastata dalle guerre.
Quando tenevo i miei corsi d’astronomia dicevo sempre che noi, ognuno di noi, rappresenta la punta più avanzata dell’evoluzione dell’universo. Per quanto un’altra persona mi sia vicina, la vedo sempre in differita, com’era quando la luce si è riflessa su di lei. Se io sono la punta più avanzata dell’evoluzione adesso, come può esserci qualcun altro prima? Non può esserci nemmeno un qualcun altro dopo. L’idea che esistano passati x gradi non ha molto senso. Cosa separa i passati tra loro? So di teorie per cui basta che ci fermiamo davanti allo scaffale del supermercato a scegliere un prodotto e questo già produce la nascita di un universo alternativo a seconda della nostra scelta. Eppure mi chiedo: in natura, a parte gli esseri viventi, può un masso in procinto di cadere dalla cima di una montagna creare un universo parallelo? Può decidere da che parte cadere? A me hanno sempre insegnato che in natura ci sono forze che agiscono e la caduta di un masso, che noi daremmo per casuale, risponde ad una catena di eventi fisici, non probabilistici. Certo, se analizzo il masso poso dire che ha più probabilità di cadere da una parte piuttosto che da un’altra, ma dubito che queste probabilità generino universi alternativi.
So che la relatività e la fisica quantistica ammettono la possibilità di viaggi nel tempo, ma la relatività dice che noi possiamo dilatare il trascorrere del nostro tempo viaggiando alla velocità della luce. Il viaggio nel tempo presuppone che il nostro tempo continui a scorrere senza variazioni, piuttosto si tratta di prendere un pezzo del nostro universo e trasportarlo in un altro. In questo “l’iperspazio” ed il volo temporale hanno molto in comune.
Per altro nemmeno la fisica quantistica ha messo la parola fine sulla conoscenza dei fenomeni fisisci. Continuiamo a dire che con le conoscenze del futuro si potrà… certo, il fantastico di oggi sarà la realtà di domani… ma noi stiamo facendo congetture su teorie ancora incomplete.
E poi ancora, se vado nel passato, sono poi in grado di tornare nel mio presente? Se vado nel futuro, troverò qualcuno ad aspettarmi perchè io faccio ciò che altri hanno già fattto?
Giocare con i se dei viaggi nel tempo è un bel esercizio mentale sul quale si basano tante belle e godibili storie di fantascienza, ma al momentotale viaggio è per noi VERBOTEN. Proibito per manifesta inferiorità tecnica.
Se sarà possibile, chissà in che modo ed in quale passato o futuro ci potrebbe portare. SE.