Viaggiare nel tempo

E’ improbabile che l’Umanità cambi nei prossimi secoli, millenni, milioni di anni.
Perché??
Perché, secondo la teoria evoluzionistica di Darwin, è l’ambiente che modifica le forme viventi, tutte. Nessuna esclusa.
Però l’Umanità ha cominciato, da almeno 5 millenni, a modificare sempre più pesantemente l’ambiente circostante.
Qusto trend si è accentuato radicalmente negli ultimi 3 secoli.
Quindi la Natura ha smesso di modificare l’Uomo, perché questo modifica la natura a suo piacimento.

Le mutazioni spontanee, indotte dalla Natura, tendono a cessare dal momento che (sopratutto nei paesi ricchi ed industrializzati) la selezione naturale ha smesso di operare. Grazie alla tecnologia moderna non solo il più forte o il più adatto sopravvive, sopravvivono tutti coloro che possono (e che vogliono) come è giusto che sia.

Quindi, salvo pesanti interventi di ingegneria genetica (che pure sembrano dietro l’angolo), l’Umanità ha smesso di evolversi.
Almeno in maniera naturale.
Ergo anche tra un milione di anni, in teoria, un uomo (o una donna se è per questo) dovrebbero essere riconoscibili sempre e comunque per quello che sono.

Mi spiace per i “grigi” ma non credo che siano nostri parenti, d’altra parte non credo nemmeno ai “grigi” (almeno fino a quando non ne incontro uno e da sobrio… :wink:).

Mi dispiace ,caro Archipeppe, ma nel post dici cose giuste e altre sbagliate:

La teoria di Darwin dice che: l’ambiente non modifica le forme viventi, la natura non induce mutazioni, ma compie solo una selezione, le mutazioni sono dette spontanee proprio perchè non sono causate da nessun fattore esterno.

Qui hai scritto benissimo, è vero! grazie alla scienza e alla tecnologia la natura ha smesso di selezionare. :ok_hand:

Qui è sbagliato, perchè le mutazioni spontanee avvengono sempre, per cui l’umanità comunque si evolve, ( nulla vieta che un giorno possa nascere,spontaneamente, un uomo con 10 kg di cervello ) Però, poichè non c’è la selezione, questa persona è una come tante altre, non predomina sulle altre (almeno in parte).

Infine su questo concordo pienamente con te :ok_hand:

Comunque sia, ritornando al tema del topic, alieni o no, uomini grigi o rosa io sono femamente convinta che nel tempo non si può viaggiare.

Comunque sia, ritornando al tema del topic, alieni o no, uomini grigi o rosa io sono femamente convinta che nel tempo non si può viaggiare.

sono d’accordo :ok_hand:

Max, ti meriti un

grazie :stuck_out_tongue_winking_eye:
:flushed: :flushed: :flushed:

I “grigi” credo siano un bel parto della fervida immaginazione umana, nulla di piu cmq.
Sulle possibilità del viaggio nel tempo invece (sia indietro che avanti) non ci metto di sicuro la mano sul fuoco :slight_smile:

A proposito di “grigi”. Avete mai notato che tutti coloro che affermano di avere visto o di avere avuto contatti o altro (un certo Vilas Boas tempo fa ha dichiarato addirittura di avere avuto un rapporto sessuale con una bella “grigia” assai glabra in un’alcova a bordo di un disco volante :grin:) con entità ET di varie fogge e dimensioni, non si discostano mai dal riferire che gli alieni hanno comunque sembianze antropomorfe?
Vi siete mai chiesti il perchè?
Riguardo ai viaggi nel tempo direi che se vogliamo considerare valida la teoria della relatività (francamente io per il momento non mi sento in grado di confutarla… :smile:) probabilmente l’unico modo per osservare un forte scostamento (spazio…) temporale sia quello di avvicinarsi il più possibile a qualche forma di concentrazione gravitazionale, come un black hole, ad esempio. Ecco nei pressi dell’orizzonte di Schwartzschild probabilmente potremmo vederne delle belle dal punto di vista delle perturbazioni temporali, anche se certamente non potremmo tornare per raccontarlo ai nipoti…
Io non credo che sarà mai possibile muoversi avanti e indietro nel tempo in prima persona e con una macchina più o meno sofisticata che alla fin fine non sarebbe altro che un ascensore temporale, come ci ha abituato a pensare la fantascienza, sono troppi i paradossi che creerebbe una situazione di questo tipo.

Chissà quanti alieni a forma di paracarro o tombino ci sono in giro…
Magari stanno anche preparando l’invasione e noi non lo sappiamo neanche! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Scherzi a parte, mi ha sempre affascinato la puntata classica di Star Trek “Il mostro dell’oscurità”, dove la forma di vita aliena era a base di silicio e sembrava un masso.

OKKIO Monzi. Qui si rischia di scatenare l’inferno fantascientifico.
La SF è piena di esseri di silicio, solo perchè il suo atomo è simile al carbonio, peccato che i legami possibili del carbonio sono molti di più del silicio e più energetici. L’idea di vita su base diversa dal carbonio non è nuova, ma al momento solo il carbonio si presta bene.
Però, la vita sulla base dell’U235? (Non l’U-boat…) :stuck_out_tongue_winking_eye: :thinking:

Teresa ha ragione, l’ambiente non modifica i viventi: è la selezione naturale che agisce come “messaggero” per l’ambiente e seleziona i più “adatti”. Questa però è frenata oggigiorno dallo sviluppo della civiltà (non ha smesso, diciamo che fa molta fatica!). Penso per comodità alla cosa più evidente: i progressi della medicina, di tutte le ricerche in ambito sanitario, delle condizioni di vita solo rispetto a 50-60 anni fa per esempio…non è quindi più una questione di geni ma di progresso culturale. I disabili, i miopi e i sordi, chi è affetto da intolleranze alimentari, gli emofiliaci e i diabetici sono esempi di persone che fino a qualche decennio fa avrebbero fatto più fatica a sopravvivere.
Infine la questione evoluzione: l’uomo si sta evolvendo ancora. In maniera magari meno evidente perchè non immerso in un ambiente naturale ma essendosi adattato a vivere nella tecnologia delle città. Penso alla perdita di geni negli ultimi millenni, alla questione dell’evoluzione praticamente recentissima (in scala temporale standard per l’evoluzione) della produzione dell’enzima per digerire il lattosio presente nel latte, o della digeribilità del glutine sviluppatasi con l’inizio dell’agricoltura,o della resistenza a nuove malattie…l’uomo sta evolvendo! certo (per ora) non a scale macroscopiche tipo testa enorme e braccia gracili…in un futuro non si può dire, ma la sensazione, almeno personale, è che i cambiamenti che avverranno saranno sulla falsariga di quelli che stanno accadendo adesso, più facile quindi che si evolva un uomo che sappia digerire la cellulosa (un erbivoro!) piuttosto che un uomo simil alieno con particolari caratteri somatici…
Molto dipende dall’ambiente e dalla civiltà in cui si vivrà in futuro…però non ci metto la mano sul fuoco: se dovessimo tornare a una condizione naturale non me la sento di fare previsioni! sarebbe una questione di tanto tanto tempo…ma nel frattempo…l’uomo ci sarà ancora? :blush:

Sì, lo so bene…
Basta ricordare l’emoglobina base Rame dei Vulcaniani! :wink:
In quell’episodio particolare è portato all’estremo il concetto di diversità, è quello che trovo intrigante…

Scusate ma, se ci intestardisce sul negare la possibilità di viaggiare nel tempo non rischieremo di pensarla come l’Inquisizione? Voglio dire, se anche gli amici dei fratelli Wright fossero stati altrettanto testardi, loro non avrebbero mai volato. Se la comunità scentifica foisse stata convinta dell’impossibilità di andare sulla Luna, non ci saremo mai stati

Già ma ma pur con tutti gli sforzi di fantasia da parte degli autori gli alieni di Star Trek sono antropomorfi…esttamente come quelli della casistica UFO. Non è curioso?.. :roll_eyes:

E’ possibile che si consideri la forma antropomorfa come quella verso cui porta l’evoluzione in modo spontaneo: semplificando, due braccia per lavorare, due gambe per spostarsi agevolmente, una testa in alto per vedere lontano.
Alcuni studi dicono che fra i grandi rettili, la specie che aveva l’intelligenza più spiccata doveva essere il Velociraptor: anche lui con posizione eretta.
Se non si fossero estinti, chissà…

La storia umana non funziona così.
Se c’è qualcuno che sia vagamente convinto della possibilità di fare una determinata cosa, indipendentemente dal fatto che gli altri (tutti gli altri) approvino o meno, prima o poi la farà.
Questo, a mio modesto avviso, vale sicuramente per il volo interstellare ma non per i viaggi temporali.

Tutto (o quasi) in natura è possibile, a patto di servirsi delle teorie giuste, ma il viaggio nel tempo resta confinato nell’estremamente improbabile.

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Verissimo Peppe!
Non è che se qualcuno si mette a costruire la macchina del tempo, lo prendiamo a randellate…
Secondo noi non ce la fa, punto.
Se ci riesce, complimenti! :wink:

Già ma l’esobiologia ci insegna che nel cosmo l’aspetto della vita dipende dalle caratteristiche dell’ecosistema locale e per questo può assumere le più svariate forme e come ben sappiamo senza vita non c’è intelligenza ergo l’intelligenza può caratterizzare forme di vita che noi potremmo considerare impossibili o ancora meglio, forme di vita che noi NON RIUSCIAMO neppure ad immaginare perchè non fanno parte del nostro bagaglio cognitivo avendo esperienza riferita al solo ecosistema terrestre.

E’ del tutto evidente che se c’è vita nel cosmo per noi è una pia illusione che questa abbia una aspetto anche vagamente umano, ormai è arcinoto che minuscole differenze nello stadio primevo dell’evoluzione portano a sviluppi completamente differenti.

Il problema è che noi da millenni continuiamo a peccare di ANTROPOCENTRISMO e il nostro stadio di sviluppo attuale non ci ha ancora nemmeno fatto sospettare lontanamente che per essere pronti ad un incontro con esseri alieni noi dovremo assimilare nel nostro DNA il BIOCENTRISMO.

A volte immagino come devono spassarsela i VERI alieni mentre osservano la nostra tracotanza biologica, il nostro essere intimamente convinti che “gli altri” DEVONO essere per forza come noi.
D’altra parte quelli che vedono gli ET lo confermano: sono diversi ma in fondo uguali a noi…quindi possiamo dormire sonni tranquilli. :wink:

Non per essere pessimista, ma ho la netta sensazione che dalle parti della Nube di Oort ci deve essere un anello di cartelli con su scritto “Zona Vietata. Specie Primitiva Pericolosa. Chiunque oltrepassa il segnale lo fa a proprio rischio e pericolo” (e questa sarebbe anche la logica risposta al famoso “Paradosso di Fermi”).

“Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?” sbottò Fermi. In effetti la risposta potrebbe essere la selva di cartelli luminosi con su scritto “Keep out” “Dangerous” “Verboten” ecc. localizzata oltre il Paneta X… :star_struck:

Se si volesse provare ad intavolare un discorso serio sui viaggi nel tempo, ce ne sarebbe da parlare.

L’argomento mi ha sempre affascinato; ho letto qualcosa, ma non ho mai davvero approfondito gli aspetti di fisica inerenti.

Comunque detto in breve, credo che viaggiare verso il futuro sia relativamente e fisicamente possibile, mentre verso il passato è decisamente impossibile o quasi.
Forse potrà esserlo in un estremo futuro, ma sicuramente MOLTO dopo l’eventuale successo di un primo viaggio “in avanti”.

Ci sarebbe poi tutto il discorso delle linee temporali e delle connesse realtà/dimensioni alternative, ma questo avrebbe davvero bisogno di un sito a parte e comunque si sfiora davvero troppo la fantascienza.

A proposito, ho sempre trovato molto affascinante questo racconto breve del Maestro Fredric Brown