Viaggio intorno alla Luna: finalmente la conferma ufficiale.

In passato sono circolate diverse notizie riguardanti un volo circumlunare per turisti spaziali.
Dopo diverse smentite da parte dell’agenzia spaziale Russa oggi è apparso un comunicato nella sezione News del portale Roscosmos.
La società “Energia” (fornitrice delle capsule Soyuz/Progress nonché produttrice di satelliti e responsabile di tutti gli esperimenti scientifici spaziali Russi) e la società americana “Space Adventures” (azienda specializzata in voli spaziali per clienti privati) hanno deciso di organizzare un fly-around lunare utilizzando una capsula Soyuz modificata.
Richard Garriott, uno dei primi turisti spaziali e attuale vice presidente del consiglio di “Space Adventures”, ha dichiarato che l’aggiunta di un modulo abitativo supplementare renderà il volo più piacevole.
La società americana ha già venduto uno dei due posti disponibili per questo fantastico viaggio intorno al nostro satellite naturale previsto per il 2015. Il biglietto è costato 150 milioni di dollari. E’ ancora disponibile il secondo posto sulla navicella; i sedili infatti sono tre, due per i “passeggeri”, mentre il terzo sarà occupato da un astronauta esperto. I due fortunati entreranno a far parte del ristrettissimo gruppo di persone che può dire di aver visto l’altro lato della Luna, invisibile dalla terra; attualmente il gruppo dei fortunati è limitato ai 24 astronauti americani delle missioni Apollo.
La Soyuz modificata sarà composta da un modulo abitativo aggiuntivo e dal BlokD, uno stage supplementare che permetterà alla capsula di raggiungere una velocità sufficiente per allontanarsi dalla terra e dirigersi verso la luna. Il viaggio dovrebbe durare all’incirca 6 giorni, tre giorni per andare e tre giorni per tornare.
Il modulo abitativo aggiuntivo e il Blok D saranno messi in orbita tramite un vettore Proton; verrà poi effettuato l’aggancio alla capsula Soyuz precedentemente lanciata. I tre moduli così congiunti (Soyuz, Modulo Abitativo e BlokD) viaggeranno verso la luna e ritorno.
Si prevede di lanciare anche una navicella-cisterna contemporaneamente al lancio della capsula in modo da avere il carburante sufficiente per raggiungere la luna seguendo un orbita ellittica.

Fonte: Roscosmos

Insomma, fanno sul serio :star_struck:

Che dire…dopo tutti questi anni mi fa un po’ strano pensare che i programmi lunari russi riprenderanno grazie a 2 turisti :stuck_out_tongue_winking_eye:
Io non so le cifre in gioco ma si parla di 2 lanci, un assemblaggio in orbita e un viaggetto di una settimana…volete dirmi che 300 milioni di guadagno bastano a coprire la missione?
:astonished:

3 lanci da coordinare… però.
Se è previsto per il 2015 i tempi sono molto ristretti. C’è quanche concept o il nome dell’astronauta professionista che guiderà il tutto?

Lo scudo termico della capsula di rientro sarà per forza modificato…credo…

Uhhmmm… 2 lanci :wink:

No, lo scudo della Soyuz era già stato dimensionato in progettazione per rientri lunari, per questo la capsula non subirà sostanziali modifiche.

Da un punto di vista di design aerotermodinamico si, da quello del TPS no.

Tant’è che a me risulta che i modelli 7K-L1, L1P, L1S (le Soyuz circumlunari) e la 7K-LOK (quella da orbita lunare) disponessero di uno scudo termico rinforzato con più strati di materiale rispetto allo standard ossia la 7K-OK.

Beh, uno dei primi no. È stato il sesto di 7.

Giusto a titolo di reference, riporto quanto scrive Mark Wade (riprendendolo da pubblicazioni di RSC Energia) a proposito del modulo di rientro della 7K-LOK:

SA (Spuskaeniy Apparat) - Descent module. In common with the L1 circumlunar version of Soyuz this version of the SA had a thicker heat shield (…)

La descrizione completa della Soyuz LOK è disponibile presso i seguenti link:
http://www.astronautix.com/craft/soy7klok.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Veicolo_spaziale_Sojuz
http://en.wikipedia.org/wiki/Soyuz_7K-L3

Beh distinguiamo, la “LOK” ovviamente si, ma le Soyuz previste per orbite circumlunari e l’attuale Soyuz mi risulta possano già compiere un rientro circumlunare senza variazioni allo scudo termico. Hai qualche fonte?

Perdonami ma il punto sta proprio nel “distinguo”, ossia lo scudo termico del modulo di rientro della Soyuz non ha subito sostanziali modifiche, nel corso degli anni, rispetto ai primi modelli (cioè a partire dalla 7K-OK e OKS).

Erano proprio le 7K-L e 7K-LOK ad essere modificate per permettere un rientro nell’atmosfera (con manovra di “double skip”) da una missione lunare. Ergo anche la Soyuz TMA e TMA-M di oggi devono disporre di uno scudo termico il cui TPS sia modificato per far fronte ad un rientro lunare, ed in ogni caso non avrebbe alcun senso portare peso in più di TPS laddove non è richiesto (ovvero che senso avrebbe lanciare una capsula in grado di effettuare un rientro lunare quando deve operare solo in LEO? Specie se si considera che nell’industria spaziale si tende a risparmiare finanche il singolo chilogrammo di peso…).

In ogni caso una descrizione abbastanza dettagliata del TPS di una Soyuz TM si trova in un documento NASA dal titolo “Soyuz TM and Progress M Spacecraft Technical Summary” nel paragrafo “Soyuz Descent Module Thermal Protection” (a pag. 55).

Ne parla anche David S. Portree nel suo “Mir Hardware Heritage” (sempre per conto della NASA) da pag. 13 a pag. 18.

Ti rigiro la domanda: hai qualche fonte da cui è possibile evincere che lo scudo termico della Soyuz-VA sia stato modificato negli ultimi modelli (TMA e TMA-M) per far fronte ad un rientro lunare???

A dire il vero era quello che chiedevo io… hai scritto che le Soyuz 7K-L1, L1P, L1S avessero uno scudo differente dalle Soyuz “LEO”… e per questo ti avevo chiesto delle fonti… visto che in questi anni parlando dell’eventualità riferita alla news mi sembrava che più volte si fosse dichiarata la Soyuz pronta per voli circumlunari “as is”.

In effetti erano le stesse considerazioni che stavo facendo io ma non avendo basi mi fidavo delle dichiarazioni che ho letto.
Capisco all’inizio, ma con tutte le successive evoluzioni e modelli, possibile che i russi abbiano tenuto uno scudo termico sovradimensionato e quindi più pesante sacrificando il payload? Come dicevo, magari all’inizio si, ma da quando ogni singolo kg portato sulla ISS vale oro, dubito

Allora ti confermo che TUTTE le fonti documentali a mia disposizione ribadiscono il fatto che il modulo di rientro per le Soyuz in LEO (ossia le varie 7K-OK, OKS, OKT, KT, K-M/ASTP, K-ST, K-STMA ecc.) è rimasto sostanzialmente inalterato. Solo quelle “lunari” ossia le 7K-L1, L1P ed L1S per i flyby (volate poi come Zond 4-8) e la 7K-LOK per le operazioni in orbita lunare disponevano di uno scudo termico più spesso con strati aggiuntivi di materiale ablativo per poter garantire il rientro “double skip”.

Ne consegue che la Soyuz così com’è non può essere utilizzata direttamente per i voli lunari ma bisogna modificare, almeno, il modulo di rientro per portarlo allo standard 7K-LOK.

Non credo che sia da aggiungere altro in merito.

Ok… grazie per le fonti :wink:

Va bene

Naturalmente, e giusto a titolo di completezza circa l’interessante argomento sopra trattato, ho avuto modo di consultare fonti russe dirette, tra le varie segnalo le seguenti:

Un articolo apparso sulla rivista “Nauka Y Teknika”
http://nt-magazine.at.ua/index/0-27

Ed uno dei vari tomi disponibili nella (sconfinata) biblioteca online di cosmonautica, la famosa “Epizodsspace”
http://epizodsspace.airbase.ru/bibl/energia46-96/05.html

Questo per coloro che avessero tempo (e pazienza) di approfondire l’argomento direttamente dal russo… :wink:

…e, soprattutto, la capacità di comprendere il russo…

vi adoro quando voi due fate così… :angel: :angel: :angel:

Chi è che mi presta 150 milioni di dollari? Prometto che li restituisco!

:stuck_out_tongue_winking_eye:

EDIT
Ancora meglio: vedi allegato :stuck_out_tongue: