Volo MH370 Malaysia Airlines

Sul fatto che sia difficile trovarlo non ci sono dubbi, il problema è tutto il resto della storia. Oltre l’ipotesi del complotto resiste anche quella dell’abbattimento per {errore} e della difficile decisione dei piani alti di insabbiare tutto per evitare una incontrollabile crisi diplomatica.

In quel caso sarebbe proprio rasserenante sapere che lassù c’è chi è disposto a malincuore anche a mentire al mondo per il bene dell’umanità :rage:

… però l’altra volta la zona era nota con una certa precisione, la ricerca è stata fatta in un raggio di 75 km (17.000 km2), e i detriti eran stati trovati due settimane dopo l’evento. Anche così, il recupero dei flight recorders è avvenuto due anni dopo. Ora si parla di cercare in un’area di ricerca di 80.000 km2.

Correggo: 200.000 km2.

All’abbattimento per errore dopo sette ore di volo ci credo poco. Però sono curioso del perchè non si sia mai parlato dei radar OTHR a W dell’Australia - se fossero stati in funzione dovrebbero aver visto qualcosa.

Quanto alla possibilità (!?!) che “qualcuno lassù” menta, leggiti Command and Control, Eric Schlosser.

Sì, è scontato che ai piani alti si raccontino grandi menzogne ma credo che, tra noi dei piani bassi, dircelo esplicitamente ogni tanto sia cosa buona e giusta.

Sembra molto interessante come libro… scritto nel 2013. Mo lo cerco

EDIT: trovato e scaricato… ma dove e’ finito il mio Kindle?? ecco cosa succede a leggere libri cartacei: che ti dimentichi dove metti l’e-reader!!

Io ci ho messo un pò a leggerlo. E tu non sei stato bambino mentre nel mondo scoppiavano 1500 atomiche in pochi anni… alla faccia di Chernobil. E non sentivi al telegiornale i nomi di Kennedy, Johnson, Kissinger, Gorbatchov, eccetera, eccetera. Ok, OT qui, ma le conclusioni di quel libro non sono poi così OT. Eh, Paolo?

Io? Devo essermi perso quale libro intendi, ma se ti riferisci a Command & Control ho iniziato a leggerlo.

No, il nostro Paolo locale, paolo137, aka “Death Wears Bunny Slippers”. Però mi interessa molto il tuo parere, quando lo avrai letto.

Io dico “nuclearizziamo”. E’ il solo modo per essere sicuri.
A prescindere, La Stampa oggi riprende l’argomento: secondo l’articolo i ping captati all’epoca sarebbero stati di altri mezzi impegnati nelle ricerche (?!)

L’articolo della Stampa ha almeno una grossa imprecisione, dice “i segnali acustici elettronici rilevati dalla Cina” ma sono stati captati anche dagli australiani, e a più riprese.

Si vede che uno captava i ping dell’altro… :nerd:
Qui secondo me c’e’ un problema di fondo: ovvero che tutti quanti tendiamo a sopravvalutare i dati che abbiamo e le elaborazioni che possiamo farne. Non dico solo in questo caso specifico, ma in generale.
Prendiamo dei dati, ci “dimentichiamo” che non sono mai numeri definiti, ma un range limitato in +/- dalla precisione della misura, e poi applichiamo valutazioni spesso statistiche e ci aspettiamo risultati precisi al millimetro.
In un caso come questo le approssimazioni e le assunzioni (tutte di per sè assolutamente valide, beninteso), si sommano e si moltiplicano a vicenda, senza eludersi (approssimazione di Fermi), ma amplificandosi fra loro. Ad esempio: chissa’ quante decine sono i parametri che influenzano l’autonomia esatta di un aereo, e oguno di questi parametri introduce un errore di 5,10,50 chilometri…noi prendiamo il valore medio e facciamo una bella x sulla mappa, poi tracciamo un cerchio intorno et voilà.
Purtroppo il mondo è molto più analogico che digitale.

Dannatamente vero, Paolo. Ad esempio, l’autonomia è influenzata da quota, velocità, peso totale, venti, eccetera. Almeno i primi due parametri sono solo stimati.

Appunto: e senza tener conto delle inevitabili differenze che ci sono fra i motori “teorici” e quelli che materialmente escono dalla fabbrica. I piloti militari e civili sanno benissimo che ogni aereo è del tutto unico in quanto a prestazioni.

Ho appena letto che le autorità australiane sono convinte che sull’aereo era impostato l’autopilota. Che sia vero o meno, è evidente che qualcosa di veramente anomalo è successo a bordo ed è mia convinzione che il fattore umano abbia giocato un ruolo determinante se non addirittura esclusivo. So che le autorità hanno già indagato sul conto di tutte le persone a bordo per cercare un possibile movente in quello che è successo senza peraltro trovare nulla. Quello che mi chiedo ora è con quanta cura e precisione sono state fatte queste indagini? Sono state fatte da personale altamente specializzato in profili psicologici e cose del genere?

Io ho letto ieri che il primo pilota era fortemente indiziato, perche’ sul suo pc di casa hanno trovato un simulatore di volo che, a quanto riportato dai media britannici, conservava tracce di esercitazioni di atterraggi su piccole isole e piste di fortuna. Inoltre si diceva che il pilota “aveva smesso di fare piani per il futuro”, qualunque cosa voglia dire.

Esercitarsi ad atterrare su piccole isole con un software di simulazione di volo è anche compatibile con l’intenzione di un pilota professionista, che vuole soloprepararsi a fronteggiare emergenze volando su un oceano vastissimo.

Non so… ci sono diverse accuse di superficialità fatte al governo malese per come sono state condotte le indagini. In tanti sperano che si arrivi ad una soluzione, ma ci vanno ancora tempo e fortuna.
Proprio oggi il JACC ha rilasciato un comunicato stampa, dicendo che l’area di ricerca è ora di 60.000 km2, e che le operazioni inizieranno in agosto e andranno avanti un anno.
http://jacc.gov.au/media/releases/2014/june/mr052.aspx

Assolutamente. Però ammetterai che in questa fattispecie è un tantino sospetto, col senno di poi.
Come Lee H. Oswald che si fa fotografare col fucile e 8 mesi dopo spara a JFK.
Peraltro che qualcuno con cognizione di causa abbia fatto di tutto per volare 6 o 7 ore senza farsi beccare da nessuno è uno dei pochi punti fermi di questa misteriosa vicenda.

Se gli fosse riuscito l’atterraggio da qualche parte del pianeta (ahimè per i passeggeri!) prima o poi ce lo ritroveremmo sopra le nostre teste in modo non tanto pacifico. :point_up:

La nuova area di ricerca, sempre sull’arco definito dal settimo “ping” del sistema di comunicazione Inmarsat:

Fonte: JACC e http://avherald.com/h?article=4710c69b/035&opt=0

Nessun fatto attesta che possa essere atterrato in qualunque posto, purtroppo.

E’ stato rilasciato il report dell’ATSB (Australian Transport Safety Board). Worth reading, o almeno le conclusioni - vedere il solito AVH, http://avherald.com/h?article=4710c69b/035&opt=0