X-37B: ultime fasi di preparazione in vista del lancio

E’ in corso l’ultima fase di preparazione al lancio per l’X-37B, il prototipo di 5 m di apertura alare e 9 m di lunghezza, del primo lanciatore parzialmente riutilizzabile dell’USAF e realizzato da Boeing Phantom Works per il trasporto di payload classificati del DoD USA.
Il lancio è attualmente previsto da Cape Canaveral per il prossimo 19 Aprile con una finestra che si estenderà dalle 6:49 p.m. EDT alle 9:12 p.m. EDT, mentre la durata della permanenza in orbita non è attualmente definita e si estenderà per diverse settimane o mesi, sino a quando non verrà completata la missione.
Al termine della missione il veicolo automatico rientrerà nell’atmosfera e compirà un atterraggio autonomo presso la Vandenberg Air Force Base, sulla pista realizzata originariamente per lo Space Shuttle, oppure sulla Edwards Air Force Base come sito di backup.
Il payload della missione-test è coperto da segreto militare e il progetto del veicolo da 5 ton è passato da tempo dalla NASA alle forze armate USA che ne gestiscono attualmente il progetto.
Il prototipo è già giunto lo scorso Febbraio a Cape Canaveral dalla California per l’integrazione e i test finali e il lanciatore Atlas 5 è già parzialmente eretto al LC-41 del Cape dove nei giorni scorsi ha svolto un test di countdown e tanking completo in vista del lancio.
Nei prossimi giorni lo stacking verrà completato con l’upper-stage Centaur e il payload all’interno del fairing che verranno issati sul lanciatore riportato nel frattempo all’interno della Vertical Integration Facility.
La capacità di permanenza in orbita è di 9 mesi in volo autonomo mentre il range di orbite raggiungibili, secondo indiscrezioni non confermate, si estende fino a 1000km di altezza con una capacità di cambio di piano orbitale non conosciuta non essendo state rivelate le specifiche del sistema propulsivo per le manovre orbitali e il deorbit burn. Anche i parametri orbitali di questa prima missione non saranno resi noti.
Secondo quanto rivelato da fonti dell’USAF a Stephen Clark di spaceflightnow.com, la possibilità di un secondo volo prova, non prima del 2011, è strettamente legata ai risultati di questo primo volo, in egual modo al termine di questa prima missione i vertici dell’USAF valuteranno l’eventualità e le dimensioni di una possibile flotta operativa.
Benchè il primato spetti all’unico volo del Buran sovietico nel 1988, questo sarà un volo storico essendo il primo mezzo USA a rientrare dall’orbita e atterrare in maniera totalmente autonoma su una pista.
L’idea di un mezzo orbitale riutilizzabile per le Forze Armate USA nasce da molto lontano, con i primi auspici già a fine anni '50 con il progetto poi abbandonato nel '63 del Dyna-Soar, o X-20, seguito poi dal Manned Orbiting Laboratory anch’esso cancellato nel '69 e dalla “condivisione” di progetto dello Space Shuttle con i civili, almeno nelle prime fasi di sviluppo e utilizzo.
Il sistema di guida, per quello che si conosce è basato su GPS differenziali mentre gli attuatori delle superfici di comando, a differenza dello Space Shuttle, sono elettro-meccanici.
Il progetto, attualmente portato avanti dall’USAF, è strettamente derivato dai test e prototipi svolti dagli X-37 e X-40A della NASA di inizio decennio.

Fonte: USAF


E` un modello in scala o sono le dimensioni reali?

Paolo Amoroso

…Pensate se un giorno i fondi destinati al settore militare fossero scambiati con quelli destinati alla NASA…
Comunque spero in una sua prossima futura applicazione civile, oltre a sperare che il prototipo completi la sua missione e soddisfi tutti i requisiti richiesti

Reali

il payload potrebbe essere riconvertito in futuro in carburante per la ISS come l’europeo ATV oppure é previsto solo come “scaricatore” di satelliti militari? Prototipi del genere sono anche in mano a privati?

No ovviamente.
Si tratta di un prototipo militare la cui tecnologia è coperta da segreto.

beh una parte… Molto dello sviluppo è avvenuto quando il progetto era sotto NASA e DARPA la cui collaborazione è continuata sino ad oggi.

Però… mica male come primo volo!

Veramente impressionante che ancora in questi anni l’USAF abbia una tale indipendenza programmatica e una tale mole di finanziamenti da potersi permettere programmi di ricerca di questo tipo che, sebbene nascano dalle ceneri di alcuni progetti X, sarebbero enormi per quasi la totalità delle agenzie spaziali …

La cosa divertente che è quello relativo all’X-37B è solo un “rivolo” nell’immenso fiume del budget spaziale dell’USAF.

Basti pensare che uno dei grandi satelliti da ricognizione (=spia) di tipo KH-13 (o successivi) è grosso come l’Hubble (letteralmente) e richiede molte più infrastrutture a terra per il suo controllo e per la disamina dei suoi risultati.

Ha perfettamente ragione Peppe, però mi viene anche da pensare che le esperienze e le tecnologie sviluppate per questi “telescopi” puntati a terra poi siano serviti per quelli puntati verso le stelle!
Almeno spero sia così…almeno si vedrebbe in prospettiva una ricaduta anche di questo X-37B

Senz’altro Rudy, pensa che - stando ad alcune indiscrezioni - lo stesso Hubble sarebbe un satellite da ricognizione modificato per una visione a “campo lungo”. Per quanto possa non piacere, le tecnologie militari hanno spesso (molto spesso) una serie di ricadute civili molto importanti.


E’ proprio quello a cui stavo pensando…anche rileggendo questa domanda:

Potrebbe essere un utilizzo molto…utile per questo X-37B viste le performance!
Bisognerebbe sapere la capacità di carico, ma io stavo pensando più alle capacità di scarico che attualmente sono così limitate dalla ISS. Questo X-37B potrebbe essere veramente utile (scusate le ripetizioni, ma mai aggettivo potrebbe essere più appropriato) in quest’ottica!
Sempre che, come detto, abbia capacità di scarico che però non ho trovato nella news di Albyz…

Onestamente dubito che l’X-37, così com’è, possa davvero essere utile alla ISS considerando la panoplia di veicoli spaziali da rifornimento presenti e futuri che includono, Soyuz TMAT, Progress M2, STS, ATV, HTV, DragonLab, Cygnus e forse anche Orion-Lite.

Certo hai ragione Peppe, ci sono molti mezzi che riforniscono (e riforniranno) la ISS, ma il punto debole (STS a parte) è il cargo che può essere riportato, per questo cercavo di capire se l’X-37B ha la possibilità di riportare a terra del payload…questo sarebbe interessante

Diciamo pure che tutto quello che abbiamo ai giorni nostri, vedi cellulari, satellitari ecc, derivano tutti da tecnologia in origine x i militari. Si disdegnano sempre i fondi dati all’esercito però è grazie a loro che abbiamo avuto tutta questa tecnologia ed altro.

Internet è il più eclatante esempio di ricaduta di tecnologia militare in campo civile.

Che io sappia internet è esattamente l’opposto, nato civile e rimasto civile.

Internet è nato al CERN la prima rete di computer è nata al DARPA…

Anche io sono quasi sicuro che ARPANET e TCP/IP come protocollo di trasmissione siano di origine militare.

Quindi probabilmente stiamo facendo confusione coi termini, tutto lì.