Ehi, qualcosa di hardware si muove in vista del volo dimostrativo del Falcon Heavy (al momento previsto per la seconda metà del 2017).
A McGregor è stato individuato un booster riusato provvisto di nosecone che non lascia dubbi sulla sua destinazione. I bene informati dicono che si tratta del core 1023, recuperato dopo Thaicom-8.
Finalmente! Tra l’altro pare che dei tre booster che comporranno il FH due saranno riciclati da lanci precedenti. Uno è quello di cui sopra. Restiamo in attesa di scoprire quale sarà l’altro.
Gli altri candidati sono:
B1031 del CRS-10 del volo di febbraio 2017,
B1029 di IridiumNEXT1–10 del volo di gennaio 2017,
B102? del CRS-9 del volo di giugno 2016.
Intanto SpaceX ha aggiornato ancora le performance del FH sul sito:
63.800 kg in LEO - erano 54.400kg (+17%)
26.700 kg in GTO - erano 22.200kg (+20%)
16.800 kg su Marte - erano 13.600kg (+23%)
3.500 kg su Plutone - erano 2.900kg (+20%)
Evidentemente tutti questi ritardi non sono senza guadagno
Pubblicate la scorsa settimane interessanti anticipazioni sul programma di lavoro dei prossimi mesi di SpaceX, volto a permettere non prima dell’autunno il debutto del Falcon Heavy.
Fervono anzitutto le opere di riparazione e ricostruzione del pad SLC-40, danneggiato dall’esplosione occorsa in occasione del test fire della missione Amos-6, per consentirne il più presto possibile l’utilizzo come sito di lancio delle missioni del Falcon 9, nella usuale configurazione singola.
E’ stato in particolare deciso di sostituire e non riutilizzare l’esistente TSM (Tail Service Mast - la struttura dedicata al rifornimento dei propellenti e a garantire i collegamenti con il razzo), seppur non gravemente compromessa dall’esplosione.
Una volta reso operativo il pad 40 (non prima del mese di agosto), il pad 39A - deputato ad essere protagonista dei futuri lanci del Falcon Heavy - verrà sottoposto ad un programma intensivo di lavori, di durata non minore di 60 giorni, tra i quali la realizzazione del TSM e del TEL (ransporter/Erector/Launcher) per i due booster laterali dell’Heavy.
Nella migliore delle ipotesi, il “nuovo” LC-39A potrà quindi a sua volta essere operativo nel mese di ottobre 2017.
Confermata anche la composizione del primo Falcon Heavy: i due Falcon laterali saranno reimpiegati da precedenti lanci (uno dalla missione Thaicom-8), mentre quello centrale sarà di nuova costruzione.
O forse compensano il ritardo, da un punto di vista di immagine, alzando ulteriormente l’asticella delle prestazioni, tanto in questa fase aggiungere 9 tonnellate costa poco…