Il punto più “delicato” dei booster. Nella “scanalatura” si inseriscono i supporti che sorreggono tutto il razzo e nella punta ci sono i sensori che attivano la separazione del razzo laterale (per dettagli rivolgersi a Ovčinin e Hague )
C’è anche un video molto interessante non solo perché si vedono all’opera due gruiste (nell’industria spaziale russa il personale femminile non è molto comune),
ma anche perché ci sono inquadrature con dettagli che di rado vengono mostrati. Ecco qualche fotogramma di esempio. Notare anche la presenza di un tecnico che riprende le varie fasi del montaggio. Questa è una novità del post incidente Sojuz MS-10.
Interessante notare la presenza del terzo tecnico, che riprende il dettaglio del montaggio dei bulloni con una videocamera. Evidentemente si tratta di una misura di “pressione psicologica” introdotta dopo l’incidente al lancio della Soyuz MS-10.
Per tutto ciò che riguarda il veicolo ed attività affini ne parlerei qui mentre eventuali curiosità e retroscena nell’altro (quello dedicato alla preparazione di AstroLuca). Si effettivamente adesso i due topic tendono a sovrapporsi trattando la stessa cosa. Hai fatto bene a puntualizzarlo
Accetto la tua sfida @robmastri Non conosco il russo, diciamo che le mie conoscenze si basano all’alfabeto cirillico. Traslitterato dovrebbe essere: avtonomnja podgotovka skafandrov traducibile come sala per la vestizione dello scafandro (= tutta sokol) autonoma. Il senso è piu o meno questo. Anche quello che si vede subito dopo nel video lo testimonia.
L’evento ufficiale che segna l’inizio della fase finale della preparazione della missione è l’alzabandiera all’hotel dei cosmonauti di Bajkonur. Questa mattina (06/07, mentre scriviamo sul posto è già pomeriggio) si è svolta la cerimonia.
Ancora sulla foto di Parmitano nella Sojuz. A chi, un po’ distratto, confondeva il tubo di ventilazione con la bachetta usata per dare i comandi, Luca precisa che normalmente ne è dotato solo il comandante, in quanto siede nel posto centrale un po’ in basso rispetto al pannello di controllo. Normalmente l’ingegnere di volo, quello che siede a sinistra (in queto caso lui stesso), non ne ha bisogno.
Però ci sono state delle eccezioni, aggiunge. A chi sta pensando? Molto probabilmente a Samantha che, per “ragioni di taglia”, aveva espressamente richiesto di poterla utilizzare. In questo fotogramma le due “bachette” nella Sojuz TMA-15M
Grazie @robmastri che ci fornisci queste spiegazioni ad azioni/particolari non proprio banali e da sottovalutare. Un vero valore aggiunto alla discussione ed al Forum . Certo anche merito AstroLuca sempre disponibile a sciogliere i dubbi dei suoi follower.
“Cerco di non cambiare l’indicatore di gravità zero. Dal mio primo volo, è stato l’anatroccolo Kwak. In ogni volo ha nuove decorazioni, questa volta avrà l’emblema del nuovo equipaggio”, ha affermato Skvortsov.
A sua volta, Morgan ha detto che avrebbe portato con sé come indicatore di assenza di gravità un piccolo giocattolo del robot Wall-E dell’omonimo cartone animato dello studio americano Pixar. Un altro membro del nuovo equipaggio, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea Luca Parmitano (Italia), ha dichiarato che non avrebbe avuto il proprio indicatore di assenza di peso.
La motivazione di Luca, lascia un po’ perplessi:
“Sei anni fa, quando ho volato verso la ISS per la prima volta, non avevo un indicatore e tutto è andato bene, anche stavolta non ci sarà nessun indicatore”, ha detto l’astronauta italiano.
Insomma: l’indicatore 0G è una sorta di portafortuna. Luca ha verificato che gli porta fortuna non avere un portafortuna.
Mentre i nostri equipaggi si rilassano giocando a dama e/o a biliardo all’Hotel dei Cosmonauti (in realtà non sappiamo bene come passino il tempo al di là dei momenti pubblici ufficiali), al cosmodromo procedono le operazioni sulla Sojuz MS-13.
Roscosmos ed Energia ci fanno sapere che proprio oggi hanno ultimato le operazioni di carico di propellenti e gas compressi sul veicolo. Come di norma non ci sono immagini delle operazioni, ma solo del rientro della navicella, via treno, e della sua ricollocazione sul caratteristico stand giallo.
In questo scatto compaiono gli elementi protagonisti dei prossimi lavori: anello adattatore e fairing. In settimana si prevede anche l’ispezione dei tecnici, che valuteranno la “prontezza” del veicolo.
Per aiutarci ad ingannare l’attesa del prossimo evento pubblico della missione ESA propone una piccola competizione su questa foto, scattata il 5 luglio, in occasione della prima visita degli astronauti al cosmodromo.
Avete idee su come intitolarla? Le risposte non vanno qui ma su twitter!