Probabilmente si invece dato che il giorno dopo vogliono fare una simulazione con gli astronauti, non ci sarebbe il tempo di montarla in meno di un giorno.
Se dovesse saltare il Falcon intanto ci sarebbero problemi ben maggiori del perdere la singola capsula
In questo documento condiviso da @marcozambi a pagina 5 viene specificato che la Crew Dragon si sgancerà dalla Stazione entro il mese di settembre:
Comunque era stato specificato da qualche parte, adesso non ricordo dove, che questa particolare Crew Dragon è certificata per rimare in orbita per al massimo 110 giorni, anziché i circa 200 della versione utilizzata a partire dalla missione USCV-1. Il motivo è il seguente: I pannelli solari montati sulla Crew Dragon DM-2 si usurano/consumano più velocemente nello spazio, per tanto viene ridotta la loro capacità di produrre corrente elettrica. Tutto qui!
Questa è una modifica temporanea per DM-2 che sarà risolta in futuro oppure viene ridotto ufficialmente la capacità di mantenere in orbita la Crew Dragon?
Prendi ciò che ti dico con le pinze, non avendo a mia disposizione informazioni ufficiali. Originariamente non era previsto che la missione DM-2 dovesse durare mesi, infatti si parlava di al massimo di 1/2 settimane, in quanto era “solo” una missione dimostrativa senza nessuna necessità “secondaria”. Per tanto non aveva senso mettere i pannelli solari, passami il termine, “buoni” per una missione cosi breve. Sarebbe stato uno spreco inutile, così si è deciso di usare componenti meno durevoli, conservando quelli buoni per le missioni successive.
Adesso, complice la presenza di un solo astronauta nel segmento statunitense (United States Orbital Segment), la durata è stata prorogata entro le condizioni massime di sicurezza. Aggiungo, inoltre, che lasciare in orbita per più tempo Bob Behnken e Doug Hurley permette di massimizzare le ore lavorative utili (quelle riservate alla scienza, per capirci) in attesa che la Crew Dragon per la prima missione operativa sia pronta al lancio.
Sintetizzando e rispondendo chiaramente alla sua domanda: è solo una soluzione temporanea limitata a questa e sola missione. Come puoi vedere e capire, le scelte effettuate dalla NASA e da SpaceX hanno il loro perché. La Stazione Spaziale Internazionale è una macchina meravigliosa, tuttavia richiede molte ore di manutenzione ogni giorno. Quando hai una sola persona che lavora nel segmento statunitense, quando di norma dovrebbero essercene 4, per forza di cose il tempo dedicato alla ricerca viene a ridursi sensibilmente. In fondo non dimentichiamoci che lo scopo principale della Stazione è proprio la ricerca scientifica a 360°!
@LuckyFive tutto molto chiaro ed esaustivo! Con il poco tempo a disposizione dell’ultimo periodo mi ero perso il fatto che nel ramo statunitense ci fosse una carenza di personale.
Non mi riferivo ai piani strategici” o alle volontà tecnico politiche
Intendo che la ISS come tutti gli impianti tecnico-scientifici a risorsa scarsa (un osservatorio, un sincrotrone, un esperimento) deve avere una pianificazione
Quando arriva o parte una capsula non è come “parcheggiare” nel piazzale davanti all’esperimento LHC e far scendere i tecnici
Mi chiedevo fino a che data la pianificazione operativa fosse nota per poi desumere il giorno del distacco (che comunque sarà meno di 110g dall’attracco)
Io direi che la chiave di tutto sta nel fatto che si tratta ancora di una Demostration Mission e probabilmente, alla fin fine, l’equipaggio della Dragon è considerato più come un duo di collaudatori/visitatori piuttosto che una forza lavoro integrante per le attività della ISS.
Quindi certamente ci saranno delle milestone ben definite da verificare, ma il resto della missione sarà sufficientemente flessibile per essere cambiata in corsa senza causare disastri al team che si occupa della pianificazione.
SpaceX ha lasciato in un tweet un simulatore del software presente all’interno della Crew Dragon, che verrebbe utilizzato dagli astronauti in caso di errori o difficoltà nell’autodocking alla ISS.
Un po’ alla KSP, ma comunque divertente da provare.