SpaceX effettua due lanci da Cape Canaveral nel giro di 4 giorni. Si tratta di un record per la compagnia di Musk. Il precedente primato era rappresentato dai 6 giorni che nel 2018 separarono il lancio del Falcon 9 che portò in orbita il satellite SES-16 dal lancio inaugurale del Falcon Heavy. Se consideriamo esclusivamente il Falcon 9, il precedente primato erano gli 8 giorni che lo scorso anno separarono il lancio dei satelliti Nusantara Satu, Beresheet, e S5 da quello della Crew Dragon DM-1.
Per la prima volta un primo stadio effettua cinque atterraggi ed è pure la prima volta che si verifica un atterraggio su JRTI nell’Oceano Atlantico. Erano 509 giorni che non si assisteva ad un atterraggio su JRTI, che rappresenta la più lunga pausa di sempre. Per la prima volta lo stesso primo stadio atterra due volte su JRTI. Il B1049 fu infatti protagonista, 509 giorni fa, del precedente atterraggio su JRTI.
Aggiornamento sul recupero dei fairing. Sembra che non siano stati in grado di recuperare nulla, dal momento che non sono arrivate news.
In ogni caso le due navi sono partite dalla recovery zone per dirigersi al port Canaveral.
JRTI è sulla via del ritorno. Apprendiamo anche che non si può salirvi di notte per cui l’equipaggio ha dovuto aspettare che albeggiasse per mettere in sicurezza il primo stadio.
Penso che sempre su spacexfleet.com ci sia un’infografica che mostra i tentativi e i prograssi delle due recovery ships, ma non lo trovo.
EDIT: Trovata, non è aggiornata all’ultimo lancio (tweet pubblicato il 03/06), ma credo basti aggiungere un +1 a misses e attempts. Appena viene aggiornata, aggiorno il post.
Io non sono ingegnere, e sono sicuro che abbiano fatto fior fiore di studi e valutazioni, però mi sembra che recuperare i fairings con una nave non sia il massimo…
Una nave da per forza di cose limitata nelle manovr. Idem un paracadute, per quanto direzionale…
Sempre qui su FA astronautico, sempre se la memoria non mi inganna, si discuteva delle varie tecniche di recupero dei fairing. Le 3 possibilità, sempre a memoria, erano: recupero con un elicottero dopo caduta controllata (stile Electron con il primo stadio, chissà se e quando), recupero su nave con paracadute ed un altro che potrebbe essere il recupero direttamente dal mare.
Appena trovo la discussione la posto, ma in ogni caso c’era poco magine di convenienza tra recupero con elicottero e recupero con nave.
Anche io non sono ingegnere ma pensare a un fairing che cade mi fa venire più in mente una foglia cadente (con le variazioni di direzione random del caso) piuttosto che un sasso. Mi meraviglio che siano riusciti a fare un paio di peschi con quella rete.
Per rendere il fairing recuperabile facilmente dovrebbero studiare un sistema automatico di riassemblaggio in volo e un paracadute agganciato alla base (non in punta). Posizionando poi il baricentro (in fase di progettazione) vicino alla punta avremo che l’ogiva ricomposta ammarerebbe in galleggiamento. Da Elon mi aspetterei più una soluzione di questo tipo rispetto alla lotteria del pesco in mare con rete.