[2020-11-17] Vega | SEOSAT-Ingenio & Taranis

Quando un razzo cade, oltre al lanciatore, vanno in frantumi anche i satelliti che trasporta, spesso frutto di anni di lavoro, fatica e sudore.

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Pare siano stati fattori umani.
Alcuni cavi del sistema di controllo (?) erano agganciati in modo improprio causando il tumbling dell’AVUM.

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Per i soldi ci sono le assicurazioni!
Dispiace per il tempo e le energie di chi ci ha lavorato :frowning:
Soprattutto quando sono satelliti legati a progetti di ricerca e non solamente commerciali.

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Sarebbe fantastico se quanto riportato da Jeff Foust fosse pubblicamente disponibile. :confused:
Se la notizia fosse confermata (non che non mi fidi di Jeff) con qualche dettaglio extra, sarebbe davvero una debacle del QA.

Comunque, Jan Woerner si impegna personalmente per fare luce sull’accaduto, giustamente.

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Quindi, poco sotto Jeff conferma che quanto dichiarato da Arianespace si basa sulla telemetria ricevuta.

In sostanza, l’unita’ di guida del quarto stadio AVUM, avendo cavi collegati in modo scorretto, ha ordinato correzioni dell’assetto arrivate all’attuatore sbagliato, e il razzo ha perso il controllo cominciando a girare su se’ stesso. :man_facepalming:

La cosa “buona” in tutto questo e’ che se questo scenario sara’ confermato, non si tratta di un difetto dell’hardware e “basterà” rivedere le procedure per una prima correzione, e forse, in prospettiva, realizzare connettori incompatibili in modo che il la spina di tipo A possa entrare solo nella presa di tipo A, e così via.

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Ha scritto un articolo.

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Interessante la foto di questo tweet, che attenzione non è di fonte ufficiale.
Le due unità guida dei pistoni dell’attuatore sono effettivamente molto simili, se non identiche, quindi i cavi sono presumibilmente meccanicamente compatibili…

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Quindi Vega ha voluto imitare il Proton…

Strano che non ci siano state maggiori accortezze contro un rischio ben noto e che ha già fatto le sue vittime.

Anche strano che i controlli pre lancio non abbiano portato nulla alla luce. Gli errori durante la fabbricazione possono accadere, anzi è certo che accadano, e per questo ci sono vari livelli di controllo qualità. Sarà interessante capire come è potuto succedere.

Purtroppo un altro problema di verifica nel giro di pochi anni dopo il fallimento parziale dell’Ariane 5 che ha deviato in termini di inclinazione orbitale.

Sempre che lo scoop si confermi vero.

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Quindi un errore imputabile ad AIT?

tweet ufficiale di @Arianespace, non dice granché se non che si tratta probabilmente di un problema di integrazione del quarto stadio AVUM e che verrà istituita una commissione d’inchiesta

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Un problema di qualità secondo me è più difficile da aggiustare di un problema di design, perché bisogna cambiare la testa alla gente, che è più difficile che cambiare la progettazione di un software o hardware :confused:

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Cmq questa cosa è il solito schifo

Fai le cose a ca**o e poi dai la colpa all’operatore in integrazione. Se c’è spazio per un errore umano che porta alla perdita della missione, per me non si può dire che non ci sono problemi di design…

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corretto. Il design comprende anche l’analisi del ciclo produttivo. In un caso del genere anche fare connettori diversi può essere rischioso se sono collegati al contrario dall’altro lato. Gestire tutte le possibili variante agli svarioni è difficilissimo

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L’ ultimo step del AIT e’ proprio quella di TEST , sia per la qualifica che per accettazione. Evidentemente il dest era designato in maniera sbagliata se non e’ stato in grado di identificare un problema come questo.

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Mi sovviene la Akin’s Laws of Spacecraft Design nr. 37 :

Henshaw’s Law : One key to success in a mission is establishing clear lines of blame.

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Quello che mi fa strano (da non conoscitore del settore) è che si sia trovato il problema in poche ore dopo il fatto e non lo sia visto in tutto il tempo prima

Probabilmente un certo tipo di telemetria la puoi vedere solo durante… il volo.
Credo cmq (ma è una mia speculazione) che AVUM possa essere testato anche durante l’integrazione, ma evidentemente le relativamente procedure non sono ottimali, o non sono state osservate.
Vedremo cosa dirà la commissione d’inchiesta.

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Sicuramente verranno modificate le procedure di testing a terra prima del volo.

Il problema si pone anche a livello di immagine. 2 fallimenti su 3 voli non ispirano fiducia e nell’ambiente aereospaziale ci vuole un attimo a distruggere tutto ciò che di buono è stato fatto negli anni precedenti. Per la fiducia rinnovata nel vettore ci vorranno una serie di voli da manuale…

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Mi autocito anche alla luce delle ultime notizie riguardanti i due connettori, per le quali rimango sinceramente un pò interdetto.
Come dicono bene Buzz e Arkanoid, una delle questioni di vitale importanza in qualsiasi tecnologia dove vi sia ancora “la mano” dell’uomo, è anche cercare di evitare di favorire errori umani.
Ora, se mi fai due connettori con due scopi totalmente differenti (e vitali), sarebbe cosa saggia non farli proprio uguali, tanto da rendere possibile un eventuale errore di scambio nel caso vadano maneggiati da umana persona …

Per Marco: il mio messaggio precedente non voleva essere assolutamente “campanilistico”: credimi se ti dico che sono l’ultimo dei “patriottici” riguardo al nostro paese (la mia Heimat la sento un’altra).
La mia era solo una semplice considerazione generale.
So bene che Vega è un vettore “europeo” e che di mezzo non c’è solo l’Italia, però è chiaro che rispetto al fallimento di un Electron o di un Atlas, questo mi dispiaccia ancora di più perchè ci siamo direttamente più coinvolti.
Tutto qua :wink:

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gli attuatori possono essere testati anche a terra

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