Morgan mi ha risposto ancora una settimana fa, ma non ho visto la mail, per cui ecco l’articolo tratto dal sito di Rocket Lab
Sarà la prima missione di Rocket Lab verso la Luna e la prima a rilasciare un Photon in orbita lunare.
Se CAPSTONE farà da apripista per le prossime missioni del programma Artemis, il Photon sarà uno stadio che effettuerà la TLI, la Trans Lunar Injection, la manovra per di inserimento verso la Luna. Come detto due messaggi sopra, è in fase di test, che saranno svolti in una camera a termovuoto per simulare le variazioni di temperatura che subirà nello spazio, ma anche in una struttura per verificare la resistenza a vibrazioni e rumori che ci saranno durante il lancio. Lo sviluppo di CAPSTONE, invece, prosegue presso l’Advanced Space a Boulder, Colorado, la Tyvak Nano-Satellite Systems a Irvine, California e la Stellar Exploration a San Luis Obispo, California. L’integrazione tra Photon e CAPSTONE è prevista nel 2021.
Il profilo di missione prevederà un inserimento in orbita bassa terrestre, nella quale il Photon assumerà il comando fornendo energia, comunicazioni e ovviamente un posto a bordo fino alla separazione, che permetterà a CAPSTONE di proseguire nel suo viaggio verso la Luna. Non sarà da solo, però: anche il Photon andrà verso il nostro satellite, per effettuare un flyby come missione secondaria.
CAPSTONE invece sperimenterà e verificherà la bontà dell’orbita del Gateway, la near-rectilinear halo orbit (NRHO), dato che sarà la prima volta che un satellite la sfrutterà.
In contrasto alle missioni lunari finora svolte, questa rappresenterà una rivoluzione in termini di tempo e veicolo di lancio utilizzato: dalla progettazione al liftoff sono passati soli due anni, spendendo meno di 10 milioni di dollari, grazie anche alle innovazioni del razzo di Rocket Lab, come ribadito anche da Beck.
Fonte: Rocket Lab - Photon undergoing test for CAPSTONE mission.