Davvero incredibile … hanno raggiunto un livello di controllo di assetto davvero notevole. Se ricordo bene hanno solo due “puntoni” di appoggio sotto le Grid Fins, posti a 180°. Far ruotare il booster in atterraggio in modo che i puntoni si appoggino nel modo corretto alle slitte di smorzamento dei “chopstick”… non é uno scherzo . Basta una rotazione di poche decine di gradi e il booster si appoggerebbe sulle Grid-Fins, se é fortunato.
credo che gli ingegneri più della riuscita del rientro (che è un risultato storico) siano entusiasti di poter mettere le mani sul primo stadio dopo il rientro, chi sa quanto potranno imparare e cosi migliorare per i prossimi lanci…
Forse mi è sfuggito… ma si sa forse quando inizieranno ad utilizzare la terza versione, ancora più potente, del motore Raptor ? Quali ne saranno le conseguenze ? (presumo che potranno passare alle versioni maggiorate e quindi più pesanti di Booster e Starship)
Video da SpaceX da lontano della cattura, si vede anche l’onda d’urto(?) impattare sulla “nebbia” sulla superficie a causa dell’uso di propellenti criogenici. https://x.com/SpaceX/status/1845924467966726229
Super Heavy avrebbe nove gradi di gioco in un senso e nove nell’altro, più qualcosa dato dalla ciondolanza dei “puntoni” (larghi 17cm) più la tolleranza del booster agli schiaffi* dei chopstick (se translate.google. m’ha detto bene i sottotoli d’YouTube)…
Ma ascolta Ryan Hansen che te lo dice meglio
Raccomandato da Tim Dodd, mica da me.
*:
certo è più carino come la dici tu, che dire “la bacchetta si ferma quando lo schiaffo batte”
Una volta, se ben ricordo, i binari cattura-puntoni potevano scorrere avanti e indietro lungo i bracci; lo possono ancora? (Non l’ho notato in quest’atterraggio, forse tanto preciso da non averne apparente bisogno)
https://x.com/robotbeat/status/1845646537742758278?s=46&t=z-h1qp9R4aE0mP7M875I6Q
Interessante video. SpaceX ricollega il booster SuperHeavy al Booster Quick disconnect, roboticamente, solo poche ore dopo il volo, senza mai rimuoverlo dalla torre di lancio, una esercitazione al fine di provare la fattibilità di un rapido caricamento di propellente
Non so se avete notato che c’è una ripresa da cui si vede che al rientro il booster attraversa la colonna di vapore creata dal suo stesso plume della partenza! È un’immagine molto spettacolare perché in quel momento la velocità è supersonica ed è visibile la traiettoria del booster che sta mantenendo un angolo di incidenza piuttosto elevato per decelerare aerodinamicamente. Pochi attimi dopo appena la frenata aerodinamica rallenta intorno a Mach 1 c’è l’accensione dei motori che in pochi secondi lo porta a velocità zero esattamente nel punto previsto con uno scarto di neanche un paio di metri. Una manovra con accelerazioni molto importanti, penso superiori a 10g eppure con una precisione strepitosa.
Io pero’ continuo ad essere piu’ affascinato dal rientro, che e’ magia nera pura.
La formazione del plasma, il lento ridursi di velocita’ e altitudine mentre vengono dissipate quantita’ di energia fantastiche… La presa del booster sembra inverosimile, ma il rientro e’ magia.
Purtroppo i flaps si sono un po’ fusi anche stavolta, sara’ duro il riutilizzo veloce. Pero’ data la velocita’ a cui progrediscono…chissa’
Eh no, la “magia nera” sta nel recupero.
Nerissima se poi lo fai sulla rampa come fanno (faranno) Starship e Booster.
Il rientro, in se, è uguale uguale a quello che avviene per ogni veicolo spaziale. L’unica differenza è che SpaceX ci offre lo spettacolo (gratuito) di poterlo vedere in diretta grazie alla continuità di comunicazione offerta da Starlink e dalle varie telecamere opportunamente posizionate.
Il rientro dello Shuttle sarebbe stato altrettanto spettacolare, se fosse stato possibile osservarlo dall’esterno.