Tredicesimo volo della navicella senza equipaggio Cygnus della Orbital ATK e dodicesima missione Cygnus nell’ambito del contratto Commercial Resupply Services stipulato con NASA.
Cari amici torinesi vi risulta che a Caselle ci sia un Antonov An-124 in partenza per Baltimora? Ci sono forti ragioni per sospettare che trasporti il modulo pressurizzato di Cygnus CRS NG-12
This is the 13th planned flight of the Orbital ATK’s uncrewed resupply spacecraft Cygnus and its 12th flight to the International Space Station under the Commercial Resupply Services contract with NASA.
La missione di rifornimento Cygnus NG-12 invierà sulla Stazione Spaziale Internazionale un dispositivo sviluppato dalla Bosch capace di riconoscere i rumori delle macchine/attrezzature e di segnalare la presenza di guasti, grazie all’intelligenza artificiale e l’autoapprendimento. Questo dispositivo chiamato SoundSee verrà installato su Astrobee, un robot cubiforme libero di volare attualmente in prova sulla Stazione. Il campo di utilizzo di SoundSee non si limita solamente allo spazio infatti il suo sviluppo in condizioni particolari e difficili come la Stazione consentirà la sua applicazione in “ambiti terrestri” e nella vita di tutti i giorni.
Ecco un altro insight sul carico di Cygnus NG-12 in partenza il prossimo 2 novembre.
Dopo due anni, la collaborazione tra la Lamborghini e lo Houston Methodist Research Institute è pronta a raccogliere i frutti della ricerca su sofisticati materiali compositi realizzati in fibra di carbonio. Questa ricerca intende analizzare il comportamento nello spazio di 5 diversi campioni in fibra di carbonio prodotti da Lamborghini, nota sia per il suo know-how sia per le tecnologie innovative sui compositi; per un loro possibile impiego sulle autovetture dell’azienda e in ambito medico. A proposito di quest’ultima destinazione d’utilizzo, i test svolti in orbita valuteranno la biocompatibilità dei materiali compositi per poter essere utilizzati nelle protesi o nei dispositivi sottocutanei, sfruttando le proprietà del carbonio quali: leggerezza, radio trasparenza, radio compatibilità e resistenza.
I campioni saranno rimarranno in orbita per 6 mesi dove saranno sottoposti a: cicli di escursione termica (da -40°C a + 200°C), dosi di radiazioni ultravioletta, raggi gamma e di nuclei carichi (caratteristici della radiazione solare). A conclusione dei test in orbita i 5 materiali rientreranno sulla Terra dove sia Lamborghini che lo Houston Methodist Research Institute valuteranno in modo approfondito il degrado, dalle proprietà chimico-fisiche a quelle meccaniche.
Tra i campioni di composito che saranno inviati sulla Stazione Spaziale Internazionale, c’è ne uno da mettere in evidenza: un materiale in fibra di carbonio “continua” stampato in 3D che ha la caratteristica di essere molto flessibile ma allo stesso tempo parecchio resistente; paragonabile ad un buon alluminio per impieghi strutturali (leghe gruppo 7000)