Siamo a poco più di metà
Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it.
Altri ritardi in vista, temo.
(personalmente dispiace un po’ questa opacità)
A test of an Ariane 6 upper stage that took place on 7 December was aborted after just two minutes. The cause of the early abort is currently under investigation. …
Neither the European Space Agency nor prime contractor ArianeGroup announced the results of the test following the early abort. It wasn’t until a question was asked during a 14 December press briefing following an ESA council meeting that the outcome was revealed by the agency’s director of space transportation, Toni Tolker-Nielsen. According to Tolker-Nielsen, the issue is currently under investigation by ArianeGroup.
Siamo abituati che alcuni attori condividono molti dettagli nelle varie fasi di sviluppo ma non e’ dovuto ne’ normale per l’industria. La Apple non e’ che ti condivide le innovazioni che testa per la nuova versione iPhone.
Essendo i lanciatori ingombranti e rumorosi ovviamente alcuni test si possono tenere meno nascosti. Pero’ i dettagli tecnici sbandierati sono un vantaggio per la concorrenza. Perfino quelli che prima parlavano tanto ora stanno piu’ abbottonati.
Sicuramente ma, data l’importanza del tema, un comunicato dove semplicemente si annunciava l’accaduto sarebbe stata IMHO una scelta di comunicazione migliore rispetto ad aspettare che la notizia uscisse “per caso.”
La Apple è un’azienda privata, Esa un po’ meno credo…
Che Esa si comporti in questo modo secondo me fa capire quanto sia delicato l’equilibrio all’interno del gruppo, dove ogni stato membro piazza i suoi nominati e quindi guai a diffondere l’esito di una investigazione in cui qualcuno potrebbe risentirsi, vai pure a rischiare una tensione “politica”…
Non invidio il povero Aschbacher…
ESA ha una serie di review regolari con gli enti pubblici degli stati membri, in cui riporta ai delegati nazionali lo status delle attività dall’ultima review e il piano per i mesi a venire, e gli stati membri attraverso i loro delegati, che sono persone dei vari ministeri, possono chiedere dettagli su questa o quell’altra cosa (io ho partecipato un paio di volte per riportare lo stato della scienza sulla ISS quando il mio capo era in ferie). E oltre a queste review più formali, ci sono contatti regolari tra ESA e i delegati nazionali.
È questo il modo in cui ESA riporta agli stati membri (con i quali c’è completa trasparenza), non c’è nessun obbligo di riportare direttamente al pubblico.
Il fatto che l’informazione non raggiunga la stampa non significa assolutamente che gli stati membri non siano stati informati da ESA con tutti i dettagli necessari. Anzi, sono sicuro al 99.99% che tutti i dettagli siano stati riferiti ai delegati nazionali e che ci siano state molte discussioni al riguardo
Chiarisco: scrivendo di “opacità”, mi riferivo esclusivamente a un problema di pubbliche relazioni, cioè di rapporti tra l’istituzione, i media e la pubblica opinione. Da questo punto di vista, non comunicare un evento come quello di cui si discute, dando per scontato che non esistono “obblighi” di sorta, è IMHO poco apprezzabile, e anche poco utile, essendo comunque la notizia destinata presto o tardi a uscire.
Sulle dinamiche tra ESA e gli stati nazionali non mi pronuncio non avendo alcuna competenza ma non ho motivo di dubitare di quanto scrive @Buzz qui sopra.
Sì ma non si può neanche fare una conferenza stampa ad ogni passo storto. Nello sviluppo di un nuovo sistema si aprono (e si chiudono, una volta risolti) decine di migliaia di Non-Conformacy Reports, e di questi molte centinaia sono “bloccanti”, finché non vengono risolti.
È normale che non si faccia una conferenza stampa per ognuno di questi in ognuno dei programmi di ESA, e non ci vedo niente di male (altrimenti bisognerebbe scrivere cento articoli al giorno). E nel momento in cui è arrivata una domanda, ESA ha risposto con trasparenza…
Non sempre è giusto e intelligente fare solo quello che è obbligatorio
Una volta che abbiamo chiarito che non c’é nessun obbligo dovuto al fatto che ESA non sia un’azienda privata, ritorniamo a quello che ha scritto sopra @indaco riguardo a Apple e l’iPhone
Poi chi decide cos’e’ un test fallito?
Spetta a loro stabilire se e’ OK portare l’oggetto alla distruzione per raccogliere piu’ dati o al contrario se abortire il test in modo molto conservativo perche’ i dati che servono sono gia’ acquisiti oppure semplicemente sono emerse delle cose da indagare.
Altri schiantano felicemente i veicoli di test tra le folle festanti, questi potranno decidere di spegnere tutto senza tragedie?
Se poi c’e’ una anomalia di difficile soluzione e che puo’ avere impatti sul programma prima o poi si sapra’, ma e’ solo una delle possibilita’.
Aggiungo per dare contesto.
[agosto 2023] Josef Aschbacher, ESA’s director general, has promised more “openness and transparency” from the space agency. After several reporters recently voiced concerns about ESA’s opacity, Aschbacher outlined several steps in this area, including more access to ESA officials for journalists and the public release of more ESA documents. Another way ESA could fulfill Aschbacher’s pledge is to be more forthcoming with detailed and timely updates on Ariane 6, the agency’s most expensive program.
Nell’accezione (credo) comune, un comportamento non nominale che causa un abort viene considerato un “test fallito”. Si veda la dichiarazione citata nell’articolo: “Unfortunately we had an abort two minutes into the firing test”.
Che poi anche dai test falliti si riescano a ricavare dati, è pacifico, ma non mi pare che qualcuno lo abbia contestato, né che siano state messe in scena “tragedie”.
A grande richiesta del forum, ecco il comunicato ESA:
“Two minutes after the Vinci engine and APU were fired up, the test was automatically aborted when sensors detected that some parameters had gone beyond predetermined thresholds. The engines were shut down with the nominal sequence, the upper stage test model and test bench entered a safe condition, and the tanks were emptied.”
“This HFT-4 test went beyond the normal flight profile for Ariane 6. The stage will not operate in such a test configuration on the inaugural flight. Teams are analysing test hardware and investigating possible root causes of the abort, with results expected mid-January 2024.”
Quindi diciamo che era un test sovradimensionato rispetto a quello che effettivamente il razzo deve fare nel suo volo inaugurale.
A grande richiesta del forum, ecco il comunicato ESA:
Questo perché in ESA leggono FA e hanno capito l’errore.
The purpose of this second test was to demonstrate the performance of the stage in degraded conditions
Ma qualcuno ha idea di quali siano le degraded conditions che si testano e che scenario dovrebbero rappresentare?
Le comunicazioni in merito allo sviluppo di Ariane 6 restano, a mio avviso, sempre alquanto nebulose…
Un messaggio è stato spostato in un nuovo argomento: Incidente del volo inaugurale di Ariane 5
Mi sembra una supercazzola prematurata, l’unico dato interessante è che abbiano testato un profilo più “pesante” rispetto ad un volo normale, il resto è un po’ fuffa.