Aspetti finanziari e contrattuali del programma Starliner

Articolo di Reuters che fa il punto della situazione sullo stato di Boeing e del programma Starliner.

:newspaper: Astronauts’ plight piles pressure on Boeing’s struggling space unit

Non ci sono novità di rilievo, tuttavia ho trovato interessante questo passaggio:

Asked whether Boeing would stay in the program after Starliner’s current mission, a Boeing spokeswoman declined to comment, telling Reuters the company is focusing on getting the spacecraft back safely.

… perché non smentisce che l’opzione è sul tavolo mentre fino a poche settimane fa la risposta era netta. Ad esempio, il 3 luglio, un articolo su NPR riportava che:

Boeing’s Nappi [Vice President and Program Manager for Commercial Crew, NdMe] says the company is fully committed to Starliner. “The plain and simple answer to the question [se intendono ritirarsi dal programma, NdMe] is: ‘No, we’re not going to back out,’ " he says. “This is our job.”

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E comunque non credo che l’europa debba comprare tecnologia vecchiotta e non efficientissima a caro prezzo. Anche regalato i costi di ristrutturazione sarebbero eccessivi rispetto al risultato.

Se ci sono i soldini un veicolo abitato gli Europei se lo sviluppano creando know how e lavoro locale, se come verosimile non ci sono pagano i passaggi da chi conviene e non fa guerre.

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La faccenda dell’Europa è vecchia e complessa.
Le capacità di sviluppo di un veicolo spaziale manned ci sono sempre tutte.

E’ un rosario di cose fatte male o non fatte:

  • Il progetto Hermes è stato un mostruoso fallimento che ha fagocitato risorse immani senza produrre di fatto nulla.
  • Però l’ESA avrebbe potuto sviluppare una capsula manned derivata dall’ARD, ma alla fine non se ne è fatto nulla.
  • Però l’ESA avrebbe potuto sviluppare una veicolo manned derivato dallo X-38 (grazie ad accordi con la NASA), ma alla fine non se ne è fatto nulla.
  • Però l’ESA avrebbe potuto sviluppare una capsula manned derivata dall’ATV (un enorme successo), ma alla fine non se ne è fatto nulla.
  • Adesso è il turno di Space Rider, dal quale sarebbe possibile derivare un veicolo manned di concezione interamente europea, non ci resta che sperare.
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Cioè questa (anni '80/'90)?

(Mi sa ch’è rimasta un tantino sotto i radar di FA)


Non se ne è fatto nulla perché hanno deciso loro di svilupparselo in casa (Dream Chaser) o l’ESA c’ha messo del suo per rinunciavi?

Comunque non ci vedo niente d’indipendente in questi superstiti piani del 2013 (dove Dream Chaser è già Dream Chaser ma su Arianne5 anziché su RocketMadeInUSA)


e, più ambiziosamente, di

Progetto Susie (Smart Upper Stage for Innovative Exploration) , (ArianneGroup)*.

O no?

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Rispondo telegrafico:

  1. Si proprio quell’ARD della fine degli anni 90. Ricordo di aver visto in ALTEC nel 2003 un simulacro full scale di una capsula derivata a 4 posti.
  2. Il Dream Chaser non richiedeva sviluppo sarebbe stato acquistato da ESA come NASA ha acquistato Crew Dragon e Starliner.
  3. SUSIE può pure essere interessante ma, al momento, è poco più che un concept mentre Space Rider è un progetto vero e proprio.
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