Boeing e il problema alle valvole su CST-100 OFT-2

Se è per questo anche mezzo incidente senza equipaggio a bordo avrebbe lo stesso effetto, arrivati a questo punto…

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NASA e Boeing hanno indetto per il 2021-10-19T18:30:00Z una conferenza stampa inerente gli ultimi aggiornamenti di Starliner. All’evento prenderanno la parola Steve Stich (direttore del Commercial Crew Program - CCP - della NASA), John Vollmer (vice-presidente e direttore del CCP di Boeing) e Michelle Parker (capo ingegnere di Boeing).

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Secondo il rapporto Safety Advisory Panel, sia la NASA che la Boeing erano a conoscenza delle valvole bloccate, già prima del Flight Readiness Review, e del Launch Readiness Review.

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Questo brutto colpo secondo me. Spero per tutti che non ci sia un problema di progetto…

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Questo è grave.

Resta però l’interrogativo, la Boeing era a conoscenza del problema ed ha sbloccato le valvole per condurre la FRR?

Oppure l’hanno condotta ugualmente con le valvole bloccate?

I due casi fanno molta differenza.

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Scusate, ma cosa c’è di grave?

Alla FRR hanno parlato delle valvole e infatti hanno deciso di fare troubleshooting prima di poter lanciare (ovvero non hanno dichiarato la readiness).

Il fatto che Boeing e NASA abbiano dato un valore di rischio diverso (che è quello che il documento riporta come “problema”) è una cosa normale… Il responsabile del sistema porta una valutazione del rischio, che viene discussa dal pannello e a volte modificata sulla base delle discussioni. L’ho visto succedere varie volte, non ci vedo niente di troppo preoccupante, anzi, i meeting si fanno proprio per discutere e possibilmente rivedere le conclusioni del singolo :roll_eyes:

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Sono andato a leggermi il report. La raccomandazione del panel, che è la parte importante, è stata (volutamente?) tagliata dal tweet:

Ovvero, il problema non è che ci fosse un parere discordante tra il contractor e l’agenzia, che anzi è la normalità. Per questo motivo, il pannello raccomanda di specificare bene nei contratti che la responsabilità di giudicare il livello di rischio e quindi dichiarare la readiness al volo deve rimanere nelle mani dell’agenzia e non va lasciata al privato.

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Si e no.

Perché poi si è passati dalla FRR (a quanto pare non passata) ad una LRR che evidentemente deve essere passata, nonostante la permanenza del problema, tanto da portare il razzo sulla rampa e fargli fare tutto il countdown.

Ma davvero questa cosa sembra normale?
A me no…

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Normalissimo, in ogni review in qualunque fase progettuale. Si passa la review “with action”, con l’azione di continuare a fare il troubleshooting.

È assolutamente normalissimo arrivare ad ogni review con tanti problemi aperti, alcuni più ciritici e altri meno critici. Nella review si discute di quali sono “blocking” e quali no, e per quelli blocking si definisce un piano d’azione per risolverli.

Se nella review è chiaro non c’è nessuna speranza di risolvere il problema blocking, allora la review non si passa e si ferma tutto. Se invece c’è un piano d’azione per risolvere il problema, si dà l’azione di procedere con il piano e alla review successiva si controlla il risultato.

In ogni lancio di successo, i problemi vengono risolti in tempo e si procede con il lancio. In questo caso arrivati prima del lancio non sono riusciti a risolvere il problema e quindi hanno fermato tutto e sono tornati indietro.

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Continuo a pensare che il focus sia capire se il problema è nel design, nella procedura o sono stati semplicemente sfortunati

Io sono d’accordo con @Buzz , mi sembrano step che ho visto (indirettamente) su altre campagne

Il problema è che sono passati mesi e mesi dall’evento e non sappiamo se devono riprogettare (con conseguenze catastrofiche) oppure rivedere le procedure e lanciare in estate….

la sfortuna non esiste. Possono aver accettato delle condizioni rischiose ma fa parte di scelte. Oppure possono non aver valutato, o non aver avuto indicazione di dover valutare, degli scenari che poi si sono verificati.

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Lo sapremo entro il mese di Febbraio, in cui NASA deciderà se riservare per loro uno slot per un lancio a metà Maggio

Lanciare in estate credo significhi lasciare a spacex anche la crew7, non ho idea di cosa possa comportare in termini di ulteriori perdite economiche (e relativi vantaggi per spacex) per Boeing. In quel caso la situazione mi sembrerebbe drammatica.

C’è una rettifica. Il problema alle valvole non fu affatto discusso durante la FRR in quanto emerse successivamente.

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A nota informativa ASAP non è As soon as possible, ma l’Aerospace Safety Advisory Panel.

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ci sono sviluppi in ambito legale Boeing-Aerojet Rocketdyne

Boeing e Aerojet Rocketdyne non sono esattamente d’accordo sulle cause, ma se leggo bene Nasa starebbe dalla parte di Boeing.
In sintesi Boeing da la colpa ad Aerojet (fornitore) per non aver reso robusto a sufficienza i sistemi delle valvole alle condizioni climatiche della Florida.
Aerojet da parte sua, incolpa Boeing di aver usato prodotti non idonei per la pulizia di questi sistemi durante i vari test.

La questione mi sembra comunque strana per delle valvole che sono off-the-shelf o quasi…

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si va verso un OFT-2 con il “rappezzo” per non perdere altro tempo e successivamente Boeing potrebbe aver già preso la decisione di un redesign significativo del sistema valvole

Steve Stich, NASA commercial crew program manager, said the agency supported Boeing’s approach of a short-term fix for the OFT-2 mission while continuing to study longer-term changes to the valve. Those changes, he said, could include the use of different materials or different ways to seal the valve.

“We chose to put the mitigations in place that Mark talked about and stay with the qualified valve design,” Stich said. “We can go fly the flight with this. We know this flight is safe to go fly. We know the valves are working.”

Rimane da vedere per CFT cosa succederà e se ci saranno ulteriori ritardi. Nel caso di un redesign non credo che basteranno 6 mesi tra OFT o CFT

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Verissimo, perché sospetto che un re-design dovrebbe implicare una nuova fase di certificazione con un nuovo test unmanned.

Bisogna vedere quale sarà l’atteggiamento della NASA e del Safety Panel rispetto questa significativa variazione.

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e la domanda sorge spontanea: chi paga? Boeing ha già avuto perdite superiori ai 500 milioni di dollari dovuti ai vari ritardi e soprattutto al dover ripetere OFT. Essendo un contratto fixed non credo che Nasa tiri fuori un dollaro per questo redesign.
Boeing ha preso quasi il doppio dei soldi da Nasa per lo sviluppo di Starliner in confronto a SpaceX con Dragon, ma sono partiti “da zero” mentre SpaceX aveva già costruito la cargo Dragon V1.
Non credo che Boeing metterà un altro segno rosso “gratuito” nel bilancio per fare un redesign… pagherà Aerojet?

Inizio a chiedermi, un poco provocatoriamente, se questa CST-100 riuscirà mai a decollare di nuovo.

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