Al momento vengono effettuati due lanci all’anno, con starliner saranno previste missioni piuM brevi di 3 mesi?
Comunque sono abbastanza sicuro che se nel 2023 si volessero lanciare 4 missioni space c sarebbe tranquillamente in grado di supportare la nasa (probabilmente gia’ dal 2022).
Chiunque abbia avuto a che fare con impianti pneumatici sa che l’umidità è un problema tosto da risolvere, se vi è (volutamente) aria nel circuito non sarà mai possibile raggiungere l’utopico valore di 0% umidità .
La Florida poi è risaputo non essere climaticamente ideale per sistemi così delicati… basta una giornata particolarmente umida e successivamente uno sbalzo termico per avere problemi di condensa, non serve scomodare un temporale.
Ho visto h/w di volo letteralmente sudare per le variazioni ambientali tra transport container e clean room…
Nelle 5 settimane tra i test positivi delle valvole e il momento del problema potrebbe essere successo di tutto atmosfericamente parlando, non sarebbe strano non siano state previste protezioni dei sistemi così raffinate da scongiurare il problema.
Da profano di tecnica delle valvole per N2O4, sono stupito di un problema del genere. I propellenti ipergolici sono usati da sessant’anni, i Titan restavano anni carichi di propellenti nei silos, e la chimica/fisica dei materiali delle valvole dovrebbe essere ben nota. Ripeto, sono sorpreso… d’accordo la possibile presenza di umidità, d’accordo la decomposizione del tetrossido in acido nitrico, ma …?
Immagino che una doppia failure (che qui ovviamente non c’è stata) possa portare al mescolamento di vapori di idrazina e tetrossido, e quindi ad una esplosione. Giusto per sottolineare la criticità.
Aspetta, un conto è che le valvole si blocchino chiuse per via dell’umidità e dell’N2O4, un altro conto è che queste valvole si aprano per sbaglio.
Finchè le valvole rimangono chiuse, non c’è rischio di esplosione… il rischio semmai è che non riesci ad attivare la propulsione, il che potrebbe comunque essere catastrofico una volta che sei in orbita (perché non riesci più a tornare giù). Oppure mi sto perdendo qualcosa?
PS: avere 60 anni di esperienza non vuol dire che non possano succedere anomalie al sistema di propulsione… MLM insegna
Certo Buzz. Ma una tenuta in teflon corrosa e rimasta incollata prima o poi inizierà a perdere.
In ogni caso, un’anomalia grave, e il fatto che si sia presentata su (mi pare) 13 diverse valvole implica un problema diffuso (contaminazione delle tubazioni più difetti costruttivi delle valvole)
Assolutamente d’accordo, ma per esempio potrebbe diventare un constraint alla massima durata in orbita, senza necessariamente prevenire il volo. Ci sono certi fenomeni che hanno bisogno di X mesi prima di diventare critici; per esempio la Cargo Dragon può stare su al max 2 mesi, e noi non sappiamo nel dettaglio perché. Per la Soyuz se non sbaglio il limite è 10 mesi, e il motivo sono proprio alcune guarnizioni.
Alla fine è sempre un trade off rischi/benefici, per cui si usa la solita tabellina 5x5 (con il rischio su un asse e l’effeto sull’altro asse). Magari è un rischio che nei primi x mesi rimane 1x5 e dopo qualche mese diventa 2-3x5, rendendolo inaccettabile.
Non voglio anticipare niente, perché non sappiamo i dettagli. Ma ho visto varie volte possibili anomalie al sistema di propulsione venire accettate in volo anche se avevano un possibile effetto catastrofico, sulla base di un rischio “accettabile” e di un buon piano per mitigare il rischio (magari accettato temporaneamente, aspettando un fix permanente).
MEL e CDL sono prassi ordinaria in aviazione, e questo significa che ogni giorno decine di migliaia di persone viaggiano su aeroplani “rotti” in attesa di fix permanenti, protetti da ridondanza e procedure.
Il tutto verte sulla nozione di “accettabile” che a sua volta dipende dall’esperienza che, per ovvii motivi, in aviazione è più solida.
La NASA ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione dello Starliner.
Boeing ha identificato che la causa più probabile del malfunzionamento delle valvole sia correlata alle interazioni tra ossidante e umidità e a questo punto sono abbastanza fiduciosi di poter iniziare ad intraprendere azioni correttive e preventive, sebbene alcuni lavori di verifica siano ancora in corso.
Gli interventi necessari per risolvere definitivamente il problema e impedire che si verifichi sui voli futuri, potrebbero variare da un piccolo rinnovamento degli attuali componenti del modulo di servizio all’utilizzo di un altro modulo di servizio già in produzione.
Le potenziali finestre di lancio per OFT-2 continuano a essere valutate da NASA, Boeing, United Launch Alliance e Eastern Range. Il team attualmente sta lavorando per l’inizio del 2022 in attesa della disponibilità dell’hardware, del razzo Atlas e della della ISS.
Se lo fossero
1 Non sfuggirebbe la cosa alla supervisione NASA
2 Poi dovrebbero ritestare tutto daccapo con la soluzione definitiva ed a spese di Boeing
Non mi pare che ci siano margini perché una cosa del genere gli possa convenire
Questo è certamente vero, ma tenderei anche io a escludere che dopo tutto il can can attorno ai problemi di Starliner, e ben sapendo che qualsiasi mezzo incidente con equipaggio a bordo potrebbe essere il de prufundis per quel progetto, NASA accetti consapevolmente delle soluzioni “tappabuco”.