Se NASA ritenesse davvero inadempiente () SpaceX avrebbero annullato la commessa o quanto meno ridiscusso le condizioni. Ma non è nell’interesse di NASA.
Senza contare tutte le eventuali complicazioni giudiziarie/amministrative e anche politiche.
Questa è un’uscita “strategica”.
Non so quele sia il vero obiettivo, ma riguarda i FUTURI rapporti con SpaceX, non il passato/presente…
Rapporti di forza economici nel budget SpaceX direi.
Evitiamo a tutti i costi di trasformare il dialogo in confronti/scontri personali e limitiamoci a commentare le opinioni sulla base dei fatti.
Per ogni utente che scrive ce ne sono almeno 20 che lurkano e leggono in silenzio cercando di capire e farsi un’opinione sulla situazione. Pensate anche a loro e applicate le FAQ, così che questo sia il mio primo e ultimo post in questo topic
Non ho espresso nessun commento personale sul “mi pare normale o no che l’amministratore NASA bacchetta SpaceX”, ho solo messo in evidenza che c’è in essere un contratto, con dei termini e dei requisiti, tutto qui. Non è possibile che ogni puntualizzazione venga fatta in questi thread debba essere vista ogni volta come un attacco o una dimostrazione dell’essere o meno a favore o contro SpaceX…
Poi se vogliamo parlare della frase di Brindestine e sulla mia opinione personale (che in ogni caso non credo interessi a molti qui), non ci vedo nulla di scandaloso conoscendo il piano di comunicazione utilizzato abitualmente da SpaceX. Se l’amministratore NASA, per una volta, si è portato al livello di SpaceX a livello comunicativo non credo sia casuale. SpaceX (e non Boeing) ha sempre voluto utilizzare questo tipo di comunicazione, aggressiva e pungente (non mi pare che SpaceX abbia mai risparmiato critiche a NASA) e se per una volta l’amministratore NASA porta alla luce un problema che con il tempo sta diventando sempre più grosso e impellente (la disponibilità di un mezzo di trasporto contrattato e non disponibile) in questi termini e in quel momento non lo trovo scandaloso ne casuale.
Sul fatto che non abbia mai detto una parola verso Boeing (parzialmente vero, perchè tutte le audizioni e gli aggiornamenti sul programma hanno sempre sollevato il problema per entrambi i contractor, e non solo SpaceX), come già detto, può influire il fatto che Boeing non ha mai utilizzato i toni e le PR “tipiche” di Musk e SpaceX, oltre a non aver annunciato di andare su Marte dopodomani e/o voler costruire un super-mega-coso domani (con relativi stanziamenti) per portare millemila persone ovunque… c’è qualcuno che sta aspettando (e pagando) da anni per portare 6 persone sulla ISS, semplice e “banale”, che lo facciano, almeno questo.
Ok, e’ chiarissimo, e’ del tutto vero che se SpaceX usasse questo margine di energie e risorse per la Crew Dragon invece che per il mega-coso e per Starlink probabilmente avremmo gia’ astronauti lanciati dal suolo americano. E’ un discorso perfettamente logico, e il fatto che anche tutti gli altri siano in ritardo e anche di piu’, e che le motivazioni del ritardo siano molteplici non giustifica del tutto che invece di pedalare sulla cosa per cui sei pagato, cazzeggi (*).
E’ altrettanto vero che probabilmente Bridenstine ha molti motivi di frustrazione ma altri li ha taciuti, per motivi comprensibili. Nelle risposte al suo tweet la principale tesi e’ che se si sostituisse “Commercial Crew” con “SLS” il discorso sarebbe molto piu’ logico e comprensibile, e non possiamo escludere che sia quello che pensava veramente e non ha potuto scrivere. Forse a livello criptico, questo 3d dovrebbe confluire in quello su che fine fara’ SLS… il livello e i rischi di polemica sono gli stessi, e forse in fondo anche l’argomento. L’hanno anche riempito di sbeffeggi e di meme… non so se e’ il caso di riportarli… sono vistosi e mi dirotterebbero il tono della risposta.
(*) Aggiungo pero’ che non e’ cosi’ automatico spostare risorse entusiasmo da Starlink e dal mega-coso alla crew dragon. Perche’ questi due progetti hanno i loro conti separati e attraggono risorse e entusiasmo perche’ sono loro, non li attirerebbero se non lo fossero.
Starlink attira capitali in un modo che “Commercial Crew” non puo’ fare.
E in una certa misura anche entusiasmi, perche’ la piattaforma tecnica che stanno mettendo a punto e di cui vediamo gia’ risultati e’ oggettivamente una rivoluzione che puo’ cambiare tutto in molte aree dell’astronautica.
Il mega-coso attira entusiasmi in un modo che “Commercial Crew” e SLS non possono fare.
E in una certa misura anche capitali perche’ se funziona dara’ a SpaceX un monopolio molto difficile da scalfire per chiunque nel ragionevole futuro per l’accesso a un mondo nuovo ancora da scoprire e da inventare ma potenzialmente gigantesco. E questo potrebbe anche avere parecchio valore economico e, diciamolo, politico.
Seguo questa discussione da prima che venisse scorporata e vedo che sono state riportate molte considerazioni interessanti, come sempre accade su questo forum.
Non lavoro in ambito aerospaziale (purtroppo!) o affini, ma lavoro in un’industria fortemente regolamentata e con continue e diffuse collaborazioni e interazioni tra pubblico e privato, e francamente non ho trovato le parole di Bridenstine così strane.
L’uscita è inusuale nelle modalità, nonché evidentemente provocatoria, ma credo faccia ampiamente parte nel ruolo che Bridenstine ricopre, ossia quello di un cliente peraltro pubblico, che risponde a sua volta ai contribuenti ed alla politica, e che si assicura che l’azienda in questione mantenga gli impegni e confermi l’impegno per i progetti che interessano a NASA.
Era opportuno fare questa puntualizzazione pubblica? Sicuramente non è ortodosso, ma questa decisione è anche figlia delle campagne marketing di SpaceX, che Brindenstine ha voluto sfruttare per rimarcare la propria agenda. Come scriveva @albyz85 non molte aziende promuovono sui social un’imminente missione marziana…e non ci trovo niente di scandaloso se, in mezzo a questi importanti claim, un altrettanto importante stakeholder alza la mano e dice “ehi prima di andare su Marte ricordatevi che NASA vi ha pagati per una capsula crewed che a quest’ora dovrebbe essere già pronta”.
Anche questa è una strategia di comunicazione, no?
Come detto, qui secondo me c’è stata una brutta caduta di stile.
In altre parole, credo che SpaceX stia col tempo sostituendo NASA nel “sogno collettivo” di chi ama l’esplorazione spaziale. Che io non condivida i torni da bauscia di Musk l’ho scritto varie volte, ma è secondo me innegabile che c’è anche molta ciccia in più nella comunicazione esterna di SpaceX:
dirette dei lanci di una freschezza straordinaria, senza commentatori soporiferi alla Diller (non confronto nemmeno coi le dirette dei lanci Arianespace, per pura carità) e con immagini ad alta definizione di tutti i momenti più particolari
la straordinaria impresa del recupero, singolo e doppio, degli stadi di Falcon 9, con immagini che restano impresse nell’immaginario collettivo
un po’ (ok un bel po’ a volte ) sboroni ma anche super cool nel mitico primo lancio del Falcon Heavy, con auto a bordo, cui personalmente non credevo neanche un po’ e mi son dovuto “mangiare il cappello”
l’assemblaggio all’aperto dei prototipi di StarShip con il tacito assenso a far riprendere il tutto da vari giornalisti/appassionati 24/7 con relativa cassa di risonanza
la capacità di trasmettere la sensazione che SpaceX sia un’impresa “adolescenziale e muscolare” nella sua foga “ingenua” di raggiungere nuovi e straordinari risultati, spaccando tutto, spazzando via il “vecchio”, andando avanti a testa bassa verso gli obiettivi del “capo”.
Non sto dicendo che tutto sia oro; i rischi legati a promettere troppo e realizzare troppo poco mi sono evidenti, e i tweet di Musk qualche volta fanno più danno che beneficio e farebbe meglio a lasciar parlare i fatti, ma nell’insieme, ovviamente a mio personale parere, SpaceX owns NASA sul piano della comunicazione.
E questo augurio passivo aggressivo di Bridenstine a mio parere si rivelerà un boomerang che porterà solo alla “polarizzazione” dell’opinione pubblica e a potenzialmente incrinare i futuri rapporti tra SpaceX e l’agenzia spaziale americana.
E per un ente come NASA i cui finanziamenti e progetti di sviluppo dipendono da politici eletti, avere un “indice di gradimento” troppo basso nell’opinione pubblica in un momento forse storico dell’astronautica, dove le agenzie spaziali governative potrebbero definitivamente perdere il monopolio dell’accesso umano allo spazio, è un errore e un rischio grave che potrebbe avere un prezzo molto alto, nel medio/lungo periodo: l’irrilevanza.
Rispetto alla parte finale del tuo messaggio, mi è stata segnalata una serie di tweet (facenti parte di una discussione che va parzialmente e inopportunamente off-topic) che fanno riflettere su come spesso qualsiasi obiezione verso SpaceX diventi un discorso da “hater”.
Sono pronto a ribadire che qui tutti fanno il tifo per SpaceX, e che rimango convinto che porsi in queste discussioni con la mentalità del tifoso non porta assolutamente alcun vantaggio.
Segnalo che circa a 1:15 della presentazione di ieri notte hanno fatto una domanda a EM sull’oggetto del topic, e la risposta e’ stata che al momento solo il 5% delle risorse di SpaceX sono sul SS e SH, dato che eventualmente la cosa diventera’ piu’ costosa quando sara’ da industrializzare. Qui il link al momento della domanda… ma datemi una mano anche con l’inglese a interpretare la risposta:
Sara’ vero? Secondo me li c’e’ parecchia gente che investe gran parte del proprio tempo a pensare a SS a partire da lui stesso… ma non essendoci costosi fornitori di mezzo apparentemente non costa tanto.
Sembra fatto apposta per far dimenticare i risultati di NASA (a partire dalle incredibili missioni marziane) e scatenare una razione diffusa del tipo “pensi a SLS e a tutti i soldi che NASA spende senza aver prodotto niente” (che avrebbe più o meno lo stesso livello, molto basso, di onestà intellettuale)
Scatenando un confronto in cui NASA sembra perdere in partenza, sia per la sostituzione del ruolo in interprete del sogno spaziale, sia per le naturali differenze tra una grande azienda con un sacco di storia e burocrazia interna, per di più guidata dalla politica, e una relativamente giovane in piena fase di espansione, senza nulla che impedisca rapidi cambiamenti nei piani e con un programma di comunicazione estremamente adatto al momento storico
Sembra proprio sbagliato su tutti i fronti:
quanto a contenuti è quasi controproducente: i ritardi sono imputabili sia a Boeing e SpaceX che alla NASA stessa e a guardare i rispettivi altri progetti sembra che l’abitudine a far le cose in modo lento è costoso appartenga più a quest’ultima
Quanto a tono suona perdente: con quell’atteggiamento passivo aggressivo dà l’impressione che NASA abbia bisogno di accusare gli altri per nascondere le proprie difficoltà (e mi pare proprio che non sia questo il caso)
Dal punto di vista strategico è doppiamente negativo: scatena un confronto di comunicazione in cui NASA è in svantaggio e lo fa con un passo falso, quindi aggiungendo un piccolo ritardo
In effetti può galvanizzare chi ha dei preconcetti contro SpaceX, ma al costo, oltre a quello di creare una polarizzazione aggiuntiva, anche di alienarsi anche le simpatie di alcuni degli osservatori privi di opinioni pregresse
È vero che è SpaceX ad avere l’abitudine a una comunicazione un po’ sguaiata sui social, però è sempre orientata a dire “guardate come siamo belli e bravi” e non “guardate quanto sono brutti loro”; inoltre è un tipo di comunicazione che si adatta meglio alle loro attività (con innovazioni palesi anche ai non esperti) rispetto a quelle di NASA, inseguirli sul loro terreno non sembra una buona idea
ps: c’è però un fatto evidentissimo che stiamo tutti ignorando: è solo un tweet, basta far finta di niente e ce ne dimenticheremo tutti in poco tempo; ha tastato il terreno, vedrà le reazioni e per il futuro deciderà sulla base di queste
Con tanto di occhiatina finale😁.
Mah … trovo controproducente questi botta e risposta, e fossi stata in Musk avrei lasciato correre. Ma io non sono EM🤗
Premetto che, per coloro che non mi conoscono, lavoro nell’industria spaziale e l’uscita di Brindestine mi sembra più un moto di stizza “de panza” più che un fatto contrattuale.
Mi spiego meglio, se noi “buchiamo” una milestone il nostro cliente istituzionale si limita ad applicare le penali previste in sede contrattuale senza fare una piega o twit incazzati e questo vale dappertutto.
Ora è chiaro che la faccenda del volo umano ha anche dei risvolti mediatici ma perché non bacchettare anche la Boeing che ha preso, per erogare lo stesso servizio, più soldi senza peraltro ottenere risultati almeno finora?
Vale quello che ha scritto giustamente @marcozambi ma forse che anche Brindestine si sia posto la domanda “che cosa succede a SLS/Orion, Starliner, Dragon 2 e più in generale alla NASA stessa, se Starship ha successo?”
E’ un po’ una domanda che va risposta in questo topic ma, parlando “di pancia” pure io, ti direi che forse è la volta buona che NASA possa comprare i servizi di lancio a la carte da un fornitore (in attesa di concorrenza ), liberando ingenti fondi oggi dedicati a SLS a favore dello sviluppo di nuovi moduli per la stazione lunare, o altre fantastiche missioni robotiche nel sistema solare, naturalmente a parità di fondi erogati dal Congresso.
Scusate ma vi siete scordati che pochi mesi fa Brindestine puntava il dito anche contro Boeing sulla questione costi e ritardi SLS ?
Questi richiami saranno solo strategie mediatiche, magari per dissociarsi da programmi messi in piedi (e gestiti) da altri che comunque portano ritardi ? O ci sta altro sotto ?
Lo scopriremo solo vivendo, personalmente un Dollaro che ci sta altro sotto me lo gioco volentieri.
mi piacciono le vostre considerazioni e le condivido. ne aggiungo una: possibile che abbia stizza nel vedere che politicamente hanno deciso di spendere tempo e risorse in una e più missioni che hanno bassissimo appeal e questi con le loro nuove iniziative gli rubano continuamente la scena? C’è anche la possibilità che tra blue origin e spacex il futuro spaziale che trascina l’opinione pubblica e ti autorizza a chiedere soldi pubblici metta in enormi guai tutta la dirigenza nasa a causa delle scelte strategiche che hanno fatto negli ultimi 20 anni
Personalmente considero assurdo che Artemis possa atterrare sulla Luna nel 2024 ma meno assurdo che nel 2020 SS voli con persone a bordo.
Alla gente la riusabilita interessa fino ad un certo punto. Certo è un bel missilone ma poi alla fine se metti uomini (e donne for the first time) e le fai atterrare sulla luna il tuo ritorno mediatico lo avrai
Basta che alla fine dici “questa volta per restare”
Il punto è che Artemis, come tutte le iniziative simili della NASA degli ultimi 30 anni (a partire da quella del 1989 di Bush padre), può miseramente naufragare.
Mentre SS potrebbe, e dico potrebbe, magari non domani ma entro dieci anni (tempo realistico/ragionevole) portare davvero qualcuno non solo in LEO ma persino sulla superficie lunare (per Marte continuo a restare profondamente scettico).
Del resto quanto ci hanno messo a passare dal Falcon 1 al Falcon 9 Block-5?
Però l’hanno fatto…
Artemis 1 lancerà sicuramente nel 2020 (serve a Trump). A quel punto avendo una piattaforma collaudata e pagata la domanda sarà quanti altri lanci faranno (se solo altri 2-3 che sarebbe il minimo oppure altri ancora)
SS potrebbe andare avanti ma faccio presente che tra Falcon 1 (inesperienza pura per stessa ammissione di EM) e Falcon 9 FT (il primo riatterrato con aspetti ingegneristici veramente innovativi) sono passati “solo” 7 anni mentre tra Dragon Demo 2 (il primo ad attraccare ad ISS) e Crew Dragon manned (dopo le esperienze Mercury, Gemini, Apollo, Shuttle condivise da NASA nel finanziamento) passeranno 8 anni…
Insomma puoi imparare quanto vuoi ma non adotti la strategia “agile” al trasporto umano
Se SS si schianta con anche sole due persone a bordo chi ci sale poi? La Soyuz è molto più sicura “by design” e lo ha ampiamente dimostrato con salvataggi in rampa e anche al maxq
Insomma se EM non è del tutto pazzo, in una società mediatica come la nostra, che rifugge la morte in ogni forma di comunicazione, non metterà persone su SS per anni…
Sicuramente?
Vorrei avere il tuo ottimismo in merito.
Mi spiace ma non sono d’accordo, pur essendo un grandissimo fan del “design” modulare della Soyuz, questa prima di essere “ripulita” dai suoi vari difetti, anche e proprio di progetto, ha fatto la bellezza di quattro morti (Soyuz-1 e Soyuz-11).
Essendo “sopravissuta” per così tanto tempo, ed avendo dato luogo ad un gran numero di versioni, la Soyuz nel corso di ben 52 (si avete letto bene 52) anni di servizio si è evoluta in un sistema a “prova di rischio”.
Ma questo lo possiamo ben dire ora che siamo nel XXI secolo, se lo chiedevi a qualcuno a metà degli anni '70 del secolo scorso non sono sicuro che avrebbe avuto le stesse certezze in merito.