Conflitto in Ucraina e sue ripercussioni sullo spazio

Per quel che vale lo credo anche io. E d’altra parte giocano sul filo del rasoio con l’ammissione che si tratti di uno “scherzo”.

Non vorrei essere nei panni di un manager Roskosmos. Credo che faranno fino all’ultimo il loro lavoro meglio che possono, date le circostanze. Credo anche che probabilmente nessuno là abbia voglia di fare il “martire” per impedire la pubblicazione di un video.

Credo che anzi i russi faranno di tutto perché Vande Hei non abbia alcun problema al suo ritorno.

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Viene da un traduttore ma potrebbe essere questa la parola chiave.

Non e’ una battuta che fa ridere, ma si sono premurati di scrivere che e’ per scherzo.

E’ evidentemente qualcosa che non puo’ succedere, almeno in quei termini.

A quanto pare la canzone in sottofondo dice “addio, solo ora mi è chiaro cosa eravamo io e te insieme” :sweat_smile::person_facepalming:

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Il video del distacco del settore russo secondo me va preso sul serio. Ovviamente un eventuale distacco non sarebbe fattibile per le note ragioni ma la fine dei rapporti spaziali tra russia e usa si. Ci sono parecchie azioni economiche verso la russia che valgono mille volte il costo della iss in orbita. Il fatto che Rogozin sia un tipo sopra le righe non vuol dire che non abbia le idee chiare.

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Non so…a me più che uno scherzo suona come una minaccia.
Per tornare alla metafora del pallone cara a Marco…questo schrzando,scherzando fa capire che non soltanto si porta via il pallone,ma buca quello degli altri.

Poi non lo faranno,ma che credibilità ed affidabilità possono dare da ora in poi?

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Ne parla anche Jeff Foust in un suo recente articolo su Space News:

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Leggendo l’ articolo io avverto una freddezza da parte degli americani. Si siamo in orbita, si collaboriamo ma appena dalla casa bianca ci dicono di lasciare noi andiamo per la nostra strada… Quale sia la strada è tutto un altro discorso. I russi se ne dovranno fare una ragione e agire di conseguenza come hanno fatto in altri campi.

Artemis.
Forse a questo punto questo trauma servirà a lasciar andare il programma ISS e passare davvero al prossimo.

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Un parere: Scott Kelly è un grande.

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“But this old flight director feels that the situation indicates that NASA should consider assembling a tiger team to prepare contingency plans in case that situation changes,” he added. “Hopefully it doesn’t come to pass, but we’ve always prepared for contingencies.”

Qualcuno sa se il tiger team è stato effettivamente creato?

Qui c’è un riassunto sulla situazione della ISS. E’ uscito oggi ma non mi sembra ci siano novità rispetto ai giorni scorsi.

https://twitter.com/SpcPlcyOnline/status/1500621083170463744?s=20&t=Y7yupzqIWU4hBfe-6o4fRA

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Nel corso delle ultime ore l’account Twitter di Roskosmos ha diffuso nuovi contributi propagandistici a supporto dell’ “operazione speciale”, perdendo ormai ogni traccia di valore istituzionale.

Tra gli account di ex astronauti fluenti col russo e attivi in una contro-campagna si segnala sicuramente quello di Scott Kelly.

Per le ragioni di cui al primo post non linko direttamente nessun contenuto.

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Io invece trovo la cosa di una tristezza immensa.

Sono 30 anni che parliamo della ISS come simbolo di pace e cooperazione, addirittura l’abbiamo nominata al premio Nobel per la pace, e invece alla prima occasione la usiamo tutti per mostrare quanto l’altro lato abbia bisogno di questo lato, con fior fior di presunte analisi tecniche su come dividere la ISS in due. Significa che erano tutti bei discorsi ma niente di più… :frowning:

Si dirà che ha iniziato Rogozin, e lui risponderà che invece è Biden che ha iniziato dicendo che avrebbe annullato il programma spaziale russo con le sanzioni. Ed ecco che siamo finiti in un flame tra quindicenni nei commenti ad un post di Facebook.

IMVHO i flame e la guerra si fermano smorzando i toni e mostrando quanto la cooperazione ha portato di buono a tutti, non buttando benzina sul fuoco.

In questo, apprezzo la linea editoriale di NASA, che preferisce tacere di fronte al comportamento infantile di Rogozin e Roscosmos.

Una linea ancora migliore, sempre IMVHO, sarebbe iniziare a pubblicare articoli e video con astronauti e cosmonauti che lavorano insieme per fare qualcosa che l’umanità non aveva mai fatto prima. I cosmonauti russi certo non possono farlo, anche se sono sicuro che vorrebbero. Ma mi piacerebbe vedere qualcosa del genere da parte degli astronauti “occidentali”.

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Condivido pienamente l’opinione di Buzz. Sembra che tutti vogliano partecipare a questa fiera dell’odio e nessuno voglia mediare.

Concordo, specie in contrasto con i canali social dell’altra parte ormai totalmente rivolti a strumenti di propaganda. Questo silenzio è davvero d’oro, spero riescano a tenerlo fino all’ultimo secondo, rompendolo solo per messaggi distensivi del tipo che dicevi tu.

Per pura completezza, dato che non l’ho fatto prima, specifico che Scott Kelly non è più astronauta NASA, e quindi sta scrivendo/facendo cose in quanto privato cittadino.

Nel brutto botta e risposta che sta avvenendo tra i due (tristissimo, seguo solo per poter captare cose rilevanti sul programma ISS - spoiler: niente, solo fiele), un solo filo di speranza mi viene dall’implicita ammissione di Rogozin che vi siano molti cosmonauti “dal cuore tenero” che devono aver fatto sentire la loro voce in Roskosmos. Non vorrei trovarmi nei loro panni in questo momento.

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Delle missioni Luna si è più parlato?

L’unico riferimento che ho trovato è un no-comment di una settimana fa.

Sanctions could also affect Roscosmos’s upcoming Luna moon missions. ESA plans to contribute a landing camera to Luna-25, set to launch in July, and a navigation system, drill and mini-laboratory for Luna-27, designed to study the composition of soil near the lunar south pole. An ESA spokesperson declined to comment on how the conflict might affect these plans.

da https://www.nature.com/articles/d41586-022-00608-3

Ricordo che Leonardo aveva avuto il contratto ESA per la trivella di Luna-27.

Altre info qui: https://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/prospect-luna-1.5006925

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No, non ancora. Il DG Aschbacher sta facendo raccogliere la lista di progetti potenzialmente colpiti dalle sanzioni (di fatto tutti quelli a coinvolgimento russo) in modo da poter fare una valutazione chiara agli stati membri ESA, e dove possibile, indicare un percorso di fattibilità alternativo.
I lavori sono ancora in corso.

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Il contegno della NASA non deve risultare sorprendente, è frutto sia del suo “blasone” sia di una precisa scelta politica. Aldilà della situazione contingente (che è quella che è incluso gli attacchi verbali di Rogozin) alla NASA vogliono cercare di mantenere non solo le attuali operazioni della ISS in un clima sereno ma anche guardare al futuro dove (la speranza c’è sempre) le relazioni potrebbero tornare ad un livello normale.

Da qui la cautela (giustificatissima) a ciò che si scrive e che potrebbe essere tirato fuori da qualcuno in futuro (il brutto e bello dei social).

In fondo i Rogozin passano, la NASA resta…

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Sì, concordo, a volte è meglio tacere, e di fronte al comportamento di un’infantilità quasi comica che ha ormai assunto Rogozin probabilmente il silenzio è la scelta più adeguata, se non l’unica possibile (o sensata).
Mi riferivo al fatto che Kelly stia alzando così tanto la voce, cosa nel bene o nel male non da tutti.

E’ tristissimo lo so.
Però consideriamo che ogni programma spaziale è figlio del suo periodo storico,e purtroppo la fase storica che ha visto la nascita ed il divenire della Stazione è finito…come si suol dire “il quadro è cambiato”.
Consideriamo che la ISS è su da più di vent’anni,e in tanto tempo di acqua ne passa sotto i ponti della geopolitica.
Possiamo forse dire (con più di un velo di tristezza) che la Stazione Spaziale Internazionale è la sopravvissuta di un altra era.

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Secondo voi, quanto tutto questo accelererà lo sviluppo non solo del Lunar Gateway, ma anche delle stazioni private Nanoracks e Orbital reef?

O potrebbero subire una battuta d’arresto, legata a fattori economici/approvigionamento di componentistica.

Axiom magari potrebbe subire comunque ritardi perché non potrà appoggiarsi inizialmente alla ISS.

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