Conflitto in Ucraina e sue ripercussioni sullo spazio

Stante la situazione geopolitica ci potrebbero essere dei problemi nel training di astronauti e cosmonauti in partenza per la iss? Se non ricordo male un novello astronauta giunto alla selezione finale prima di essere assegnato ad una expedition deve fare l’ addestramento in vari posti tra cui mosca e houston. Visto che per il momento i voli sono vietati in tutte e due le direzioni e questo è il problema più semplice che mi viene in mente, i novellini potrebbero dover aspettare prima di salire sulla iss? Potremmo avere equipaggi con tutti i componenti veterani? Al momento l’ unico segnale di problema nella composizione degli equipaggi dovrebbe essere la collocazione della Kikina.

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Ottima osservazione.
Mi pare difficile immaginare che in un contesto come l’attuale Astronauti Americani ed Europei possano essere inviati in Russia a scopi addestrativi.
Ma immagino che anche i veterani avrebbero bisogno di rinverdire il loro addestramento in Russia prima di una missione.
Ora non so se,considerando che nessuno di loro volerà su una Soyuz potrebbero saltare del tutto la fase addestrativa in Russia,o se questo ponga dei seri problemi.

Circa Mark Vande Hei,io non credo che corra alcun rischio,nè avrà fastidi.
Tuttavia ho una domanda teorica…si è parlato della difficoltà di installare un seggiolino supplementare sulla Dragon, ma in un caso di emergenza un seggiolino è propio necessario?
Non potrebbe essere sostituito da un imbragatura o da un sedile di fortuna in materiali tessili?

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E’ notizia di oggi che stamattina le forze russe avrebbero pesantemente bombardato anche lo stabilitmento di produzione Antonov, posto presso l’areoporto di Sviatoshyn (quello in cui era custodito l’An-225 Mriya), a una decina di chilometri da Kiev.

Non è chiara la sorte del dell’industria spaziale, concentrata presso Dnipro, dove ha sede anche la Yuzhnoye State Design Office, produttrice dei motori di Antares e Avuum. La città sul Dnepr è da qualche giorno oggetto di bombardamenti.

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Durante la live del briefing delle prossime EVA, Joel Montalbano ha ribadito che:

Tutto prosegue come sempre, i team sia a terra che in orbita collaborano nel massimo della cordialità e professionalità.

Nessun problema per Van De Hei, che atterrerà in Kazakistan e verrà assistito dal team standard (20 pax) di NASA che andrà in loco. Il tutto è stato confermato anche dal team russo.

Sottolineo la signorilità di Montalbano, che non manca mai di menzionare i Cosmonauti, insieme a Van de Hei.

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Rogozin ha dato un intervista a Radio Sputnik a mio avviso molto interessante
Secondo me il canto del cigno nel breve delle missioni manned russe

Cito dal traduttore:

He also spoke about what should be taken into account when planning human-guid space programs.

“A person in space is only needed where automation cannot cope. Because when a person appears, it is necessary to create a huge number of life support systems for him: it is necessary for him to breathe, go to the toilet to eat, to entertain him to exercise, otherwise in two weeks he will begin to degrade. We need to understand why we need a person there?” said the head of Roscosmos.

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Nel frattempo, Roskosmos ha perso un altro cliente, nel senso che la Svezia ha comunicato la decisione di non voler piu’ lanciare la missione MATS con il vettore Sojuz 2.1b. Il lancio era previsto per la fine del 2022.

La reazione uffuiciale e’ arrivata nella forma dell’ennesimo tweet irriverente di Rogozin, che preferisco non linkare.

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Semplice, senza i soldi degli americani il costo di un lancio Soyuz con equipaggio potrebbe, nel caso si verifichi, divenire insostenibile per il budget di Roskosmos.

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E dubito molto che i Cinesi sarebbero altrettanto generosi.
Al massimo potrebbero ospitare “il parente povero” di tanto in tanto su qualche Shenzhou per un giretto.

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È da un paio d’anni che gli americani non lanciano astronauti con la Soyuz, indipendentemente dalla crisi ucraina…

E’ vero però mi chiedo, considerando un bilancio federale NASA per le operazioni spaziali (2021) di circa 4 miliardi di dollari, quanti di questi sono andati alla Russia?

Soprattutto (se non ricordo male) la NASA aveva continuato a prenotare/acquistare posti sulla Soyuz come soluzione di backup.

Naturalmente con l’invasione russa dell’Ucraina lo scenario è cambiato drasticamente e le sanzioni messe giustamente in atto dall’Occidente lasceranno a secco Roscosmos di valuta estera (pregiata rispetto al nulla del rublo), però questo si rifletterà nel prossimo budget federale della NASA, giusto?

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Oggi potrebbero arrivare aggiornamenti ufficiali da ESA …

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Ed eccone purtoppo uno…

https://www.esa.int/Newsroom/Press_Releases/ExoMars_suspended

Ci sono due articoli di Aviation Week sui problemi di fornitura delle materie prime, in particolare del titanio, di cui la Russia è uno dei principali produttori (ricordo che ai tempi dell’SR-71 il titanio veniva acquistato dalla Russia triangolandolo in maniera da non far capire che l’utilizzatore finale era Lookheed).
Sono dietro paywall, ma bastano i titoli

Sembra che le EVA dedicate al completamento di Nauka siano per ora salve.

Confermata anche quella che coinvolge Samantha Cristoforetti

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Qualcuno ha avuto il tempo di guarda la conferenza stampa di ESA?

Si’. Non ci sono dettagli particolari rispetto a quanto scritto nel comunicato stampa uscito oggi dopo pranzo, tranne che la prima opportunità credibile per un lancio di Exomars Rover sarà il 2026.

Interessante anche la parte di domande dai giornalisti, dove Aschbacher ha mostrato di ignorare completamente (e giustamente) le provocazioni di Rogozin, attenendosi ai soli fatti.

Ci sono poi altri dettagli, che c’entrano poco con la crisi ucraina, come l’approvazione della costruzione di due ulteriori service module per Orion/SLS.

A momenti il video registrato della conferenza stampa uscirà sul canale YT di ESA.

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Parlando di Rogozin, ecco la lettera inviata oggi da Aschbacher ai vertici di Roskosmos, che hanno promesso di lanciare da soli una replica della piattaforma su Marte, con Angara, tra qualche anno.

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Ci sono conferme che le industrie spaziali ucraine non sono state bersaglio di bombardamenti.

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Io video della 306ma ministeriale ESA

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