Costellazioni satellitari per servizi di rete

Per babbo natale tra 10 anni sarà dura…

Anche Apple vuole entrare nella mischia.

Fra poco non ci sarà più spazio!

Apple di quattrini ne ha.

Del resto Amazon e Google (che ha una partecipazione in SpaceX) erano gia’ della partita.

Apple credo sia per sistemi di emergenza/localizzazione/bassissimo bit rate

Per usare una costellazione LEO a banda larga serve un antenna paragonabile a quelle per il WiMAX ed in generale per FWA. Non è per comunicazioni mobili

La fisica ha dei limiti invalicabili

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2 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Il mercato dei servizi di deorbiting

Ho trovato questo podcast che focalizza su constellations e space economy

Io lo posto con il mio aggregatore, va da sé che lo trovate con i vostri preferiti.

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Il nuovo studio ESO valuta l’impatto delle costellazioni satellitari sulle osservazioni astronomiche

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Ogni giorno, i dati che vengono trasmessi dai satelliti corrispondono alla mole di 11 terabyte.

Il futuro è anche nella gestione di questo flusso di dati in maniera sicura per un mercato in espansione.

Qui se ne parla con un imprenditore che ha portato la sua esperienza maturata in Nortrop Grumman, al servizio di questa nuova società che gestisce per conto terzi (università o privati) tutta la parte di ricezione e consegna dati.

Sulla questione detriti. Alla domanda se l’aumento di satelliti potrebbe portare a problemi di sovraffollamento congestione, lui risponde “sarà il caso di preoccuparsene sono quando avverrà qualcosa”

Come oggi faceva notare @signaleleven in Podcast, le large constellation stanno ponendo un problema che è sotto gli occhi di tutti, ma non gestibile senza una regolamentazione universalmente riconosciuta. E questo forse davvero porterà a fasciarci la testa solo quando ce la saremo rotta.

Al momento regolamentazione più completa è quella della FCC americana. E rimasta invariata sulle policy di deorbiting degli ultimi 2 anni, ma
l’ultima versione redatta penalizza fortemente tutta la parte cubesats. A meno che non controllabili tramite thrusters.

Apre fortemente però alle costellazioni massive. (poi metterò anche il link)

Deriva in larga parte dal decalogo NASA, ma ovviamente adattato agli scenari di sfruttamento dello spazio futuri.

La gestione del traffico spaziale sta creando una nuova macchina che si prospetta essere elefantiaca.
La parte di satellite tracing e avoidance management al momento sembra sotto gestione della nuova Space Force.

Di sicuro questo non aiuta alla accettazione di una comunità di intenti da altre nazioni con accesso allo spazio…

L’unica cosa che consola (è questo consola si legge come rassegnati) è che al momento le costellazioni massive sono a solo appannaggio delle compagnie private USA.*

Ricollegando invece al discorso di @Monzi sullo sfruttamento delle risorse lunari, Artemis, ed i finanziamenti a Spacex:

Proprio in questi giorni la Cina ha mostrato al mondo (cosa che ha sempre centellinato) il suo nuovo razzo, con la sua nuova capsula ponendo l’accento sulle altitudini che verranno raggiunte e sulle sperimentazioni di nuovi concept (vedi lo scudo gonfiabile)

Due entità che si trovano in una situazione quantomeno particolare.

E se la soluzione a tutto, fosse nel coinvolgere tutti alla creazione del Lunar Gateway?

*Credo personalmente, sia giusto che i possessori di un sostanzioso numero di satelliti contribuisca anche alla ricerca per le tecniche di mitigazione non solo dei disturbi ottici.

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Continuo a pensare che una costellazione satellitare LEO a larga banda NON ha un business case positivo per applicazioni residenziali ma solo i militari la pagheranno

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Si prepara pure la prima costellazione cinese. È in corso la costruzione di una fabbrica di satelliti LEO per la diffusione del servizio internet che produrrà tra 300 e 500 satelliti l’anno:
http://www.spaceflightfans.cn/80622.html

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Potrebbe essere correlata a questo annuncio?

Chi lo sa, il contenuto è appena stato rimosso :slight_smile:
Nella tabella non c’è scritto niente, solo “elenco di…”. Vista la concomitanza dei due annunci però potrebbe essere.

Avevo letto stamane che indicava la distribuzione dei modelli di satellite su varie orbite.

Tutte in LEO composte sostanzialmente da 3 gruppi di satelliti di modello diverso

Numeri che andavano da 300 a 600 sat per orbita

Le altitudini non me le ricordo bene ma non sopra i 1000 chilometri.

La prox screenshotto (rumore di forchetta tra i denti)

Al tweet di risposta ci sono ancora queste schermate. Ma parlano di altri satelliti, non quelli che erano presenti nel link oramai bloccato.

Altro articolo sempre a riguardo della produzione

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Ad inizio novembre la FCC aveva autorizato la richiesta di Boeing di cosotruire una coatellazione di 132 satelliti in orbita circolare e altri 15 in orbita altamente inclinata, per un totale di 147.

Questo articolo contiene un po’ di info interessanti. In particolare negli USA Starlink starebbe dando i primissimi segni di saturazione, con una lieve riduzione della velocita’ (intesa come bitrate).

Questo spiega anche parte di quanto contenuto nel leak di qualche settimana fa: Starlink basato sui Falcon e’ un business model “debole” perche’ il costo di produzione medio per utente servito lanciando i satelliti con un vettore “piccolo” e non completamente riutilizzabile e’ ancora elevato. Il canone pagato dagli utenti serviti mediamente da un satellite deve coprirne i costi. I prezzi non possono essere alzati a volonta’ perche’ l’elasticita’ della domanda, dovuta alla concorrenza di altri canali, potrebbe far si che non ci sia abbastanza mercato e gia’ molti si lamentano dei 99 $/euro al mese.

Ovviamente per migliororare i conti potrebbero/dovrebbero allargare la copertura di mercato ad aree geografiche diverse dove non c’e’ saturazione e dove si sfrutterebbe capacita’ oggi inutilizzata dei satelliti gia’ lanciati. Il che dipende dal regolatore locale, perche’ ovviamente molti paesi che sarebbero grossi mercati, in primis Russia e Cina, non lo permetteranno mai. E anche in Europa qualcuno nicchia, ma da queste parti magari negoziando e con i dovuti paletti, e’ difficile vietare l’accesso al servizio ai cittadini.

In ogni caso la soluzione, stando a quel leak, e’ SS che permetterebbe di lanciare molti piu’ satelliti. Il che pero’ crea altri problemi. Personalmente continuo a ritenere uno spreco una densita’ di satelliti molto elevata che per motivi politici e di giurisdizione viene sfruttata per una piccola parte del mercato potenziale e della superficie terrestre, ma dalle altre parti riempie comunque il cielo con i conseguenti problemi di traffico.

Se ogni nazione o area economica si fa la sua costellazione con densita’ sufficiente avremmo molti strati sovrapposti inutilizzati per gran parte del tempo.

Il che mi convince sempre di piu’ che le orbite e le posizioni andranno prima o poi normate a livello internazionale, almeno per ottimizzare la capacita’ e la sicurezza del sistema.

A tendere io mi aspetterei meno satelliti indipendenti sostituiti da relativamente poche stazioni di telecomunicazione spaziali non abitate e non dedicate su cui possono essere montati, smontati e rimpiazzati periodicamente transponder di diversi operatori. Come le torri dei ponti radio terrestri, ma in orbita. Ovviamente questo e’ ancora prematuro dato che richiede anche una notevole capacita’ di assemblaggio e servizio in orbita, che siamo ben lontani dall’avere. Ma se siamo ancora da queste parti tra 20 anni accetto scommesse.

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I mercati dove può vendere connettività a quei prezzi si contano sulle dita di una mano. Rimango dell’idea che starlink viva ufficialmente su questo ma abbia i piedi sul cemento della difesa.

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Una rete senza (o con poche) stazioni di terra ad alta velocità e (relativamente) bassa latenza significa eserciti di droni

Però i test ASAT di Russia e Cina hanno fatto capire che è una rete fragile e chi è più indietro è disposto a rendere un orbita inutilizzabile pur di bloccare un avversario

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Gli articoli non sono molto ricchi di dettagli (eufemismo) ma il fatto che dicano che dara’ servizio a Europa e Africa suggerisce che sara’ basata su satelliti geostazionari. Il che significa latenze elevate, ma magari bitrate sufficienti.

Comunque attendiamo altri dettagli, per ora non ho trovato nulla.

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