Costellazioni satellitari per servizi di rete

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Poi c’e’ un’altra questioncella che esito ad introdurre alle 2 di notte, ma e’ molto importante.

Quella strategica e geopolitica.

Gli americani stanno dando fuori di matto perche’ le reti 5g stanno fondamentalmente per finire in mano ai cinesi. Vi ricordo che il computer e’ stato inventanto fondamentalmente per craccare i codici dei tedeschi, e il controllo delle reti di comunicazione e’ la vera intelligence da sempre, altro che James Bond.

Avere la rete totalmente sotto il controllo di aziende ed enti americani, fino all’utilizzatore finale, e poter evitare di passare dagli scatolotti della Huawei ha un’importanza strategica impagabile.

Pero’ come dicevo forse questa ulteriore cosa non la dovevo introdurre alle 2 di notte, almeno dovevo aspettare che venisse elaborata la terza fase del lutto per le lucette in cielo.

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@Raffaele_Di_Palma la questione é parecchio complessa, credo che noi non ne trarremmo particolare vantaggio. Bisogna vedere il mondo della finanza cosa ne pensa.

Altri dati sul peggior caso possibile di numero di satelliti.

Opinione impopolare in arrivo:

Non possiamo sperare di diventare a tutti gli effetti una spacefaring civilization e poi lamentarci degli effetti sulle osservazioni astronomiche da terra.

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Concordo con il tuo pensiero. Ormai lo streaming è il futuro

Qualche altra immagine:

Questo osservatore li ha stimati di magnitudine fra +2 e -2:

https://micro.wildernessvagabonds.com/2019/05/27/074647.html

https://micro.wildernessvagabonds.com/2019/05/27/074515.html

Messo a nota da Elon Musk il problema albedo al team di Starlink

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Buono a sapersi, almeno sappiamo che ci stanno lavorando sopra

La volontà di diventare una civiltà spacefaring non è necessariamente in contrasto con il rispetto per l’ambiente, come dimostra l’attenzione pluridecennale per la protezione planetaria.

Gli imprenditori del settore spaziale possono anche decidere autonomamente ciò che è meglio per il pianeta. Ma, come dimostra l’esperienza dell’industria del web e della tecnologia, in questo caso potrebbero non farsi molti amici. Ecco per esempio cosa pensa Carolyn Porco, che di spazio e di frontiere dell’esplorazione ne capisce qualcosa:

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Secondo me si dovrebbe costituire un organismo internazionale che decide e da le autorizzazioni a livello globale, del resto nel caso di Musk si tratta di un privato e quindi può essere autorizzato o no o autorizzato con certi vincoli…
Il problema è abbastanza pesante e globale da giustificare una regolamentazione per l’immediato e per il futuro.

Perfettamente d’accordo. Non vedo contraddizioni di principio tra l’ambire all’utilizzo della risorsa spaziale e il rispetto della natura. Spero vivamente che astronomi, astrofili e scienziati riescano a smuovere qualcosa, prima di dover combattere contro un nuovo tipo di inquinamento.

Sotto quale giurisdizione? Perché guarda che Musk prima di lanciare ha specificato l’intento dei suoi satelliti, la posizione e tante altre cose alle autorità statunitensi di competenza, le quali hanno concesso tutte le autorizzazioni del caso.

Secondo me la giurisdizione bisognerà inventarla. Starlink e soci sono un fatto nuovo, per semplici ragioni di scala; bisogna considerare il problema e mettere dei paletti.

L’ONU per esempio, che ha un ufficio spaziale credo proprio incentrato su queste problematiche, presieduto dalla nostra Simonetta di Pippo peraltro.

Certo forse serve anche un altro presidente alla Casa Bianca

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Anche se non trovo il link diretto alla affermazione sulle trasmissioni, sembra essere stato preso in considerazione anche il problema emissioni radio…

abbasando le emissioni in banda ku…

alzo le mani per ignoranza, non so quanto possa scremare la situazione futura (ragionando a costellazioni complete)

Esatto, le autorità USA hanno dato l’ok, ma se ne importano poco di quello che pensa il resto del mondo, essendo di parte. Cosí se l’Europa o la Cina o il Giappone o L’india o la Russia o tutti insieme vorranno fare le loro costellazioni, nessuno puó impedirlo.
L’Ente per lo spazio deve essere internazionale come già ce ne sono diverse.
Poi peró non so se impedire totalmente è la scelta giusta, ma regolamentare è sicuramente la strada da intraprendere.

Un’altra osservazione del treno di satelliti con dei flare fino alla magnitudine -2:

Musk ha detto di aver evitato apposta alcune frequenze in Ku per rispettare le bande di radioastronomia. Ma ci vorrebbero dati MOLTO più dettagliati su potenze, frequenze, tipi di modulazione, livello delle emissioni spurie, patterns delle antenne… cose molto specialistiche, per poter giudicare. Non è argomento semplice, anche perchè i sistemi radioastronomici sono molto diversi tra loro, e alcuni possono essere più suscettibili di altri (mi vengono in mente le schiere a sintesi di apertura come il VLA, come potenzialmente più vulnerabili)

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Comunque in qualche modo, oltre a tuttte le assicurazioni sulle misure per mitigare, l’ipotesi di utilizzare la piattaforma dei satelliti Starlink per fare costellazioni di telescopi, come era ovvio, in qualche modo e’ arrivata.

Anche in questo pero’ EM dovrebbe stare attento alle pubbliche relazioni, e questa volta andrebbe fatto dopo un minimo di dibattito insieme e non contro alla comunita’ scientifica e a chi si occupa di altri progetti. Cosa non facile. Se mettesse a rotta di collo nel fairing da 5.2 metri del F9 uno stack di 20 satelliti pieghevoli con specchi da 4 metri (non so se sia fattibile/sensato) per fare uno stunt non so se aiuterebbe a far dimenticare l’inquinamento luminoso…