In occasione del Natale ortodosso, che in Russia si celebra oggi, il Centro Controllo Missione di Mosca ha organizzato un concerto di musica sacra appositamente per i tre astronauti.
Dragon è tornato sulla Terra ammarando nell’Oceano Pacifico domenica notte portando esperimenti critici e hardware della ISS. Quattro veicoli rimangono attraccati alla ISS compresa la nave cargo Cygnus.
Oggi, i tre membri della Expedition 58 hanno lavorato su una vasta gamma di esperimenti per migliorare la vita a Terra e nello spazio. Hanno inoltre lavorato sul sistema di supporto vitale ed hanno aggiornato l’hardware dei computer.
David Saint-Jacques ha aperto il Combustion Integrated Rack e rimpiazzato dei dispositivi ottici all’interno del flame and soot research device. Successivamente ha sostituito un sensore di idrogeno all’interno del sistema di generazione dell’ossigeno prima di aver ispezionato e pulito alcune delle sue parti.
Oleg Kononenko ha predisposto i satelliti SPHERES all’interno del modulo giapponese Kibo. Studenti delle scuole superiori hanno scritto degli algoritmi e li hanno sottoposti per una competizione di controllo degli SPHERES.
L’Expedition 58 ha iniziato la giornata di martedì con una simulazione di emergenza prima di dividersi per effettuare ricerche scientifiche e manutenzione hardware.
I tre astronauti a bordo hanno simulato un’emergenza coordinati con i centri di controllo di Houston e Mosca.
Kononenko invece ha lavorato sul Electromagnetic Levitator che espone i materiali a temperature estremamente alte per indagare le loro proprietĂ termo-fisiche in microgravitĂ . PiĂą tardi ha effettuato della manutenzione di routine sul sistema di supporto vitale del segmento russo.
Oggi Anne McClain ha lavorato ad uno studio di come i fluidi corporei degli astronauti si spostano dal basso verso l’alto e come varia la pressione nella testa e negli occhi durante il volo spaziale. Ha inoltre raccolto alcuni campioni del suo sangue per questo tipo di esperimenti di lunga durata e li ha poi riposti nel freezer.
McClain ha inoltre riposizionato un computer portatile dal modulo Harmony al modulo Columbus.
David Saint-Jacques ha invece effettuato delle misurazioni della sua pressione sanguigna tramite il nuovo Bio-Monitor fornito dall’agenzia spaziale canadese. Questo sistema indossabile monitora in tempo reale i dati fisiologici degli astronauti con un impatto minimo sulle attività dell’equipaggio.
Saint-Jacques ha poi passato il pomeriggio sostituendo alcuni pezzi della toilette situata nel modulo Tranquility.
Oleg Kononenko ha effettuato alcune manutenzioni nel modulo Zvezda ed ha ispezionato e fotografato i finestrini dei moduli russi. Ha poi concluso la giornata conducendo un paio di studi riguardanti l’osservazione terrestre fotografando fenomeni naturali ed artificiali.
Anne McClain e David Saint-Jacques hanno lavorato tutta la mattina allo studio riguardante lo spostamento dei fluidi nel corpo degli astronauti. Hanno effettuato delle scansioni oculari tramite una serie di dispositivi che misurano i cambiamenti di pressione negli occhi causate dallo spostamento dei fluidi in ambiente di microgravitĂ .
McClain ha poi passato il pomeriggio connettendo cavi e installando varie parti sul Multi-Purpose Small Payload Rack (MSPR) che contiene piccoli esperimenti nel modulo Kibo.
Saint-Jacques ha sostituito dei dispositivi elettronici nell’incubatore Kubik che permette di effettuare ricerche su semi, cellule e piccoli animali nel laboratorio Columbus.
Oleg Kononenko si è occupato della manutenzione del supporto vitale e altri sistemi nel segmento russo. Poi si è occupato delle interazioni fra i membri di equipaggio della ISS di tutto il mondo e come questi imparano a vivere assieme nello spazio.
SlingShot verrĂ effettivamente utilizzato il prossimo febbraio per rilasciare alcuni satelliti dopo che Cygnus avrĂ lasciato la ISS e sarĂ a distanza di sicurezza.
McClain ha poi trasferito nel modulo Zvezda l’hardware per l’esperimento Fluid Shift, dove proseguirà lo studio sulla migrazione dei fluidi corporei.
Successivamente ha lavorato nel modulo Columbus installando un dispositivo che misura la quantità di luce che “nutre” le piante all’interno di Veggie, l’esperimento botanico a bordo della ISS.
David Saint-Jacques ha aperto il Combustion Integrated Rack e configurato dell’hardware al suo interno in vista dell’esperimento Advanced Combustion in Microgravity Experiments che studierà cinque diversi tipi di combustioni gassose. Successivamente ha compilato un questionario elettronico chiamato Behavioral Core Measures che mira a studiare l’aspetto psicologico dovuto alla lunga separazione da famigliari e amici, dalla perdita del ciclo naturale giorno-notte e molti altri fattori legati al volo spaziale sulla ISS.
Oleg Kononenko ha trasferito nella Progress 70P (MS-09) agganciata a Pirs liquidi e materiali di scarto in vista dello sgancio che avverrĂ il 25 gennaio.
La Progress 71P (MS-10), agganciata a Zvezda, ha acceso brevemente i suoi motori alle 18:01 GMT per alzare l’orbita della Stazione in vista dei prossimi arrivi cargo e del prossimo equipaggio in febbraio.
I tre astronauti si sono riuniti nel modulo Zvezda dove nel corso della giornata hanno utilizzato una speciale tuta che rimanda in basso i fluidi corporei che in assenza di peso tendono a salire verso l’alto.
Anne McClain ha indossato la Lower Body Negative Pressure suit, che mantiene i fluidi nella parte bassa del corpo, con David Saint-Jacques che le controllava la pressione di testa e occhi utilizzando svariati dispositivi biomedici.
Oleg Kononenko ha invece assistito i due colleghi aiutato dagli specialisti a Terra.
McClain e Saint-Jacques hanno ulteriormente lavorato assieme prima di pranzo per preparare Cygnus alla partenza, prevista il 12 febbraio. I due astronauti hanno ripassato le procedure di imballaggio e stivaggio a bordo della nave cargo.
Oggi Anne McClain e David Saint-Jacques sono entrati nel modulo BEAM per riporre al suo interno svariate apparecchiature.
Nel pomeriggio assieme a Kononenko hanno ripassato alcune procedure mediche di emergenza.
Sempre nel pomeriggio il Commercial Crew Program ha annunciato che Michael Fincke rimpiazzerĂ Eric Boe nel primo volo con equipaggio della CST-100 Starliner. Boe ricoprirĂ il ruolo di assistente capo del commercial crew office al Johnson Space Center di Houston.
Il 6 settembre dello scorso anno il braccio robotico Canadarm 2 fu utilizzato per verificare la presenza di crateri da impatto sul modulo Columbus. Ora è stato completato un secondo controllo dei pannelli che ricoprono il modulo europeo.
La richiesta di effettuare questi controlli è arrivata da un team di scienziati europei fra i quali c’è Detlef Koschny, un esperto del Planetary Defence Office dell’ESA.
Columbus è stato lanciato nel febbraio 2008 ma fino allo scorso settembre non era mai stata controllata la presenza di danneggiamenti esterni causati da impatti. Una prima analisi dei dati ha mostrato centinaia di piccoli crateri da impatto, prodotti da particelle con dimensioni inferiori al millimetro.
Questo studio permetterĂ di caratterizzare meglio la densitĂ delle particelle rappresentate dai detriti spaziali in rapporto a quelle costituite da micrometeoriti. VerrĂ inoltre utilizzato dallo Space Debris Office di ESA per la validazione dei modelli che descrivono il rischio di impatti in orbita, come il Meteoroid and Space Debris Terrestrial Environment Reference (MASTER).
Oggi alle 13.55 (ora italiana) la Progress MS-09 [EDIT: Grazie Lupin ] (o P 70) si è staccata dalla ISS (ovviamente senza portarsi via il modulo Pirs - Nota per chi segue Nauka)
McClain ha inoltre sostituito dei componenti nel Actiwatch Spectrum, un dispositivo indossabile che analizza la qualità del sonno, l’iperattività e altre routine quotidiane.
Saint-Jacques ha invece attivato una nuova stampante 3D chiamata Refabricator che utilizza plastica di riciclo.
Oleg Kononenko ha monitorato il distacco della Progress 70P (MS-09) e fotografato la navicella in allontanamento. Ha inoltre effettuato alcune verifiche sui Laptop russi e partecipato a uno studio che esplora come gli astronauti russi si adattano ad eseguire compiti spaziali complessi.