Expedition 63 Mission Log

Un astronauta allo specchio, in EVA! Immagini fantastiche.

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Come ormai da prassi, il duo è in anticipo sui tempi.

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Missione compiuta. Rimpiazzate tutte le 48 batterie al nichel-idrogeno con 24 batterie agli ioni di litio.

https://twitter.com/nasa/status/1283800170392702977?s=21

In realtà lo scorso anno è andata in avaria una delle nuove batterie (destinata al segmento P4/4A), che quindi dovrà essere installata in una futura EVA.

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Si rientra.

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L’EVA di oggi è iniziata alle 11:10 UTC ed è durata 6 ore esatte.

Behnken e Cassidy limano 3 minuti alla EVA precedente ma non bastano per eguagliare Williams e Hoshide.

Hanno invece stabilito (non poteva essere altrimenti) il nuovo record di esperienza condensata in una singola EVA. Le loro 18 EVA complessive rappresentato qualcosa che fino ad oggi non si era mai visto nella storia dei voli spaziali.

Con questa sua nona EVA Behnken sale inoltre al terzo posto fra gli astronauti americani per numero di ore (55,68) passate all’esterno della ISS, dietro solo a Michael Lopez-Alegria e Peggy Whitson.

Cassidy aveva già effettuato una EVA il 16 luglio, la ormai celeberrima “seconda EVA di Luca Parmitano”.

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Nuovo tweet di @RikyUnreal

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Nella EVA di martedì prossimo, Behnken e Cassidy proveranno a rimuovere due H fixture, una delle quali non ha voluto saperne di lasciarsi rimuovere nella seconda EVA del duo.

Poi inizieranno a preparare Tranquility per l’arrivo dell’airlock di NanoRacks, previsto verso la fine dell’anno.

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Parco nazionale Monte León, Argentina.

Ecco il video della copertura completa dell’ EVA #59 del 16/07/2020

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Ecco qui la foto di gruppo aggiornata tratta dall’account Flickr di NASA Johnson

Imgur

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Tweet di @RikyUnreal

Un messaggio di ringraziamento espresso in maniera decisamente insolita.

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Il 15 luglio di 45 anni fa.

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Anche i più piccoli sono simbolicamente sulla ISS.

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Bob, Doug e la Endeavour rientreranno (con molta probabilità) il 2 agosto

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Caraibi.

17 luglio 2020

Oggi sono passati 45 anni da quando, per la prima volta, astronauti americani hanno stretto la mano a cosmonauti russi mentre orbitavano intorno alla Terra. Il 17 luglio 1975 l’equipaggio della navicella Apollo, comandata dall’astronauta NASA Tom Stafford, si è agganciato alla Sojuz guidata da Aleksej Leonov, il che rappresenta l’inizio della collaborazione internazionale nello spazio.

Nella giornata odierna Chris Cassidy (Comandante della Expedition 63) ha ricordato questo evento insieme ad Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner, chiamando gli alti rappresentanti degli Stati Uniti e della Russia. Il Programma test Apollo-Sojuz ha posto le basi per il progetto Shuttle-Mir e la Stazione Spaziale Internazionale.

Più tardi Chris Cassidy ha raggiunto i suoi colleghi della NASA, Bob Behnken e Doug Hurley, per preparare la passeggiata spaziale di martedì, durante la quale concluderanno la sostituzione delle batterie all’esterno del laboratorio orbitante. Bob e Chris monteranno sulla Struttura a Traliccio l’ultima batteria agli ioni di litio, portando finalmente a termine i lavori di aggiornamento iniziati 3 anni e mezzo fa. Ciò viene dopo la passeggiata spaziale di 6 ore condotta giovedì, quando i due astronauti hanno collocato al loro posto 3 nuove batterie agli ioni di litio.

Prima di far ritorno alla camera di equilibrio Quest, Chris e Bob avranno ancora un lavoro da fare. I due astronauti prepareranno il modulo Tranquillity (il Nodo-3) per l’installazione di una nuova camera di equilibrio costruita da NanoRacks, un partner commerciale della NASA. Una volta che sarà stata portata in orbita da una futura missione di fornimento di SpaceX, permetterà lo svolgimento di ricerche pubbliche e private all’esterno della Stazione.

Nel frattempo, a bordo della Stazione procedono i preziosi studi spaziali a beneficio delle persone sulla Terra, ma anche a quelle al di fuori di essa. Anatolij Ivanišin ha approfondito le conseguenze della microgravità sulla circolazione sanguigna e sulla percezione del dolore. Ivan Vagner ha preso le letture delle radiazioni e poi ha fatto delle ricerche su come gli equipaggi potranno pilotare le navicelle spaziali e i robot nelle prossime missioni nello spazio.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/07/17/spacewalk-preps-and-45-years-of-u-s-russian-space-cooperation-today/

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Fulmini sul Giappone.

Salt Lake City.

Los Angeles giorno e notte.

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