Spezzo una lancia a favore di questa figura professionale che ho incontrato in diversi settori produttivi. Saldare per 8 ore al giorno, sia al banco che in opera e avendo tutti i dispositivi di protezione individuale adeguati, significa arrivare comunque a fine giornata con gli occhi che lacrimano e problemi di respirazione. Non tutti accettano queste condizioni, quelli che ho conosciuto io erano tutti ex detenuti.
Con tutto il rispetto per chi salda manualmente… Nel settore aerospaziale, a meno di casi particolari (vedi repairs), si salda in automatico, VPPAW o FSW.
Semi-OT
Io penso che sia meramente una questione di soldi
In Italia come nel resto del mondo c’è carenza di manodopera specializzata per un semplice motivo
Esiste manodopera specializzata in Asia che costa meno della metà
= tanti lavori si fanno la
Certamente molte aziende (e anche governi) vorrebbero fare reshoring per sicurezza sia geopolitica (ed Cina che invade Taiwan) che economica (qualcuno ha detto Houti che bloccano merci?)
Ma non rimettendoci i soldi e perdendo competitività sui prodotti
Per cui, soprattutto d’estate, si legge (insieme a “bere molto” e “evitare di uscire nelle ore più calde”) che “mancano X-mila professionisti soprattutto tecnici nel settore Y”
Nessuno scrive mai che li si cerca per poi pagarli poco
Per questo i ragazzi (giustamente) vogliono fare lavori da white collar che poi sfociano in carriere dirigenziali o quantomeno commerciali
Perché sono posti dove mediamente si viene ancora pagati bene
PS Non cominciate “ma mio cugino…ma l’azienda Z pagherebbe bene…”
Ho scritto “mediamente”
PPS https://www.wsj.com/lifestyle/careers/gen-z-trades-jobs-plumbing-welding-a76b5e43
Non sono d’accordo, i tecnici specializzati non sono professioni che vengono pagate poco.
In Italia si paga poco in generale, questo si, ma i suddetti tecnici vengono pagati proporzionalmente bene.
Ad ogni modo questi profili tecnici mancano a livello globale! Non è direttamente correlato allo stipendio!
Non funziona così
Per avere tecnici specializzati in saldature super professionali devi avere molta gente che fa gli istituti tecnici ad alto livello e poi prendi la fascia top
Io stesso mi sono diplomato all’istituto tecnico 60/60 con lode (due in tutto l’istituto) nel 1990 e sono andato dritto ad ingegneria circondato da liceali (e comunque 110/110 lode) e sono finito in una multinazionale …ruolo hq e poi nel commerciale
Non puoi pensare di avere saldatori eccellenti se non hai masse di persone che si iscrivono all’istituto tecnico pensando che se sono bravi NON vanno ad ingegneria perché sono sicuri di fare un buon lavoro e ben pagato
Per esprimere ruoli top devi costruire una scuola superiore top e devi prendere i ragazzi e non farli attrarre dall’università e dal ruolo white collar. In maniera SISTEMATICA
Poi certo, il saldatore di Thales Alenia sarà pagato di più di una piccola “boita canavesana” ma devi avercene .
Musk (che sopporto poco) ha scelto la strategia vincente in questa società. Ha contemporaneamente “semplificato” i design (saldatura in acciaio invece che alluminio aero) ed ha usato un approccio “try & error” Che ha fatto imparare “sul campo” a tanti tecnici. Quindi se non li aveva già formati di fatto se li è formati da solo.
Tutto coerente, ma gli studenti che fanno i tecnici lo fanno come seconda scelta, il livello degli istituti è mediamente basso e i diplomati che ne escono non sono minimamente pronti al mondo del lavoro.
È un problema di sistema. Siamo d’accordo.
Esatto. Sta diventando OT ma completo il concetto
Se non ci si metterà lo stato iniettando tanti soldi nel sistema scolastico non esisteranno privati che, come in passato, finanziavano i laboratori degli istituti tecnici perché un azienda che può comprare in Asia non ha un interesse di breve termine nel formare questi ragazzi. E poi dovrebbero mettere fortissimi dazi per rendere economico riassumere a stipendi occidentali questi tecnici.
La riprova numero 1: Apple quando dice che, oltre gli aspetti di stipendio, negli Stati Uniti non ci sono i tecnici (e di conseguenza i subappaltatori) per fare un computer come il Mac Pro
Mac Pro…un prodotto di cui ne vendono migliaia all’anno…super caro (quindi no problemi a pagare stipendi ai tecnici)… che potrebbero visto i volumi fare quasi artigianalmente
Cioè questi (Apple) avevano UN solo subappaltatore in tutti gli USA che raggiungeva la produzione di 1000 viti al giorno…di che stiamo parlando?
FYI hanno smesso e adesso viene fatto in Thailandia…
Non ne usciamo se non ci pensa (per motivi di sicurezza nazionale) la politica
In base a cosa un ragazzo che non si sente di diventare ingenere o filosofo sceglierebbe un istituto professionale come seconda scelta? C’è pieno il mondo di ragazzi che preferiscono usare le mani, purtroppo i danni fatti dalla monocultura della laurea necessaria hanno rovinato le professioni manuali. Dalle mie parti la maggior parte delle pmi sono state fatte da operatori della meccatronica che spesso non avevano titoloni ma sapevano fare ed innovare, in un momento in cui la scuola li preparava in maniera opportuna
È un problema strutturale ma anche culturale, in tantissimi pensano “mio figlio non deve fare la fatica che ho fatto io”… "carrozziere? Tornitore? Elettrotecnico? Mio figlio sarà I N G E G N E R E " … ed è una cosa a livello di Sistema, basti vedere come si spinga tantissimo sulle lauree, sul come sia importante avere tanti laureati, di come senza laurea puoi fare al massimo il manovale…
Il risultato? Gli Istituti professionali sono visti come un parcheggio per chi non ha voglia di studiare (o di insegnare) e non insegnano nulla di utile … quelli tecnici son messi poco meglio e se vuoi imparare veramente qualcosa devi poi sbatterti all’università…
L’unico modo per imparare un mestiere è avere la fortuna di entrare in un’azienda che ha voglia, competenze e capacità per formarti e farti crescere, e sono sempre meno…
Rileggendo mi sono espresso male.
Intendo dire che l’istituto tecnico è visto a livello sociale come una scuola di secondo livello, per chi non ha le capacità di affrontare un liceo.
Ancor peggio il professionale è visto ancor peggio.
Io stesso esco dall’ ITIS, ma come scrive robygun
E io ho avuto questa fortuna, poi ho fatto ingegneria e la mia carriera ha beneficiato tantissimo da questo background puramente tecnico.
Il che spiega in parte la questione meno OT.
E’ sempre successo che per inseririsi i lavoratori all’inizio accettano condizioni meno favorevoli (sia remunerazione che anche trattamento o maltrattamento…) a patto che poi mi formo, acquisisco know how e lo uso per poi cercare un lavoro piu’ confortevole e adatto per starci tutta la vita facendosi una famiglia con la speranza di vedere i figli quando torno a casa alla sera. Quanti ragazzi sono negli studi legali, nelle piccole testate, negli aziende di grafica, sottopagati e sfruttati con la speranza di farsi un curriculum e poi trovare un lavoro migliore? Non lo fanno solo le piccole aziende, anche aziende piu’ grosse e famose, sulla breccia ma non comode. Non solo quelle di EM, e’ sempre successo.
Durante la presidenza in fase di conclusione Biden ha avuto modo di indicare piu’ volte i progressi e i grandi successi dell’industria automobilistica USA citando Ford, GM ma non Tesla… facendo andare in bestia questi ultimi. Effettivamente e’ un’enormita’ ma posso capire che chi ha una certa visione non posso accettare certi modelli di aziende. Ma e’ sempre una enormita’. Gli interessati hanno anche spiegato. Gli Americani sono meno ipocriti e quelli di una parte dicono chiaramente che le aziende unionized vanno bene e quelle non unionized no, e altri viceversa. Le tensioni politiche tra i noti protagonisti (Biden e Musk) sono nate anche da questo.
Ora Boeing probabilmente sconta di essere una societa’ unionized, con personale meno assatanato e con piu’ garanzie, ma anche meno motivato… e al tempo stesso ha probabilmente perso l’aura che aveva in passato. Quindi e’ meno attrattiva nei confronti di giovani assatanati e, verosimilmente, motivati. Le cattive decisioni su privilegiare utili e quotazioni a breve invece che investire sul futuro hanno probabilmente dato una botta terribile alla motivazione del personale e all’attrattivita’ e immagine aziendale. Personale poco motivato, la perdita dell’aura e dell’obiettivo condiviso e forse anche un clima meno severo nei contronti di chi sbaglia, perche’ sei una azienda unionized e bonacciona, e’ un brutto mix.
Intendiamoci. Ci sono aziende che trattano bene i dipendenti ma in cui tutta la catena gerarchica fino alla proprieta’ hanno una tensione etica del lavoro e una motivazione che li porta a prendersi a cuore, uno per uno nessuno escluso, i problemi. E questa forse e’ la soluzione migliore, io capo ti tratto bene ma ti dimostro che mi sbatto e do l’esempio per fare le cose bene. Fino al vertice. Spesso aziende cosi’ sono anche particolarmente generose e illuminate. Esempi italiani di anni fa… Olivetti degli inizi, ENI di Mattei… cose cosi’.
Ora cosa potrebbero fare per far tornare la Boeing ad essere cosi’? Considetato che l’azienda come la conosciamo oggi e’ l’aggregazione di tante realta’ diverse, obiettivi aziendali diversi che interessavano a persone che magari non lavorano piu’ li, o magari se ci sono sono frustrate da come sono state riorganizzate. Non e’ solo Boeing in qusta situazione.
Checche’ se ne dica ricordo a tutti che non e’ solo per EM e SpaceX che Boeing e’ in crisi, perche’ la Boeing ultimamamente le legnate se l’e’ autoinflitte e le ha prese anche da Airbus,non e’ vero che l’Europa e’ peggio. Il problema e’ diffuso su entrtambi i lati dello stagno, in modi diversi. Ma il fatto che si conti sulla protezione a oltranza dei governi e del proprio mercato aggrava il problema. E lo fanno in tutto l’occidente.
Una differenza e’ che negli USA permetto a realta’ alternative di nascere, e’ questo che li salva… perche’ in Europa anche realta’ molto protette a volte lavorano bene. Bisognerebbe capire perche’ e studiare questi casi.
Quoto gli interventi precedenti sulla scarsità della scuola secondaria. E infatti si sono inventati gli ITS (Istituti Tecnici Superiori) che con un biennio di materie essenzialmente pratiche colmano (in parte) l’enorme buco di insegnamento negli ITIS.
I soldi
ovvero la prospettiva economica media del blue collar rispetto al white collar in generale in occidente. Non che in Asia sia diverso ma li c’è una condizione sociale molto più competitiva e il tecnico specializzato, seppur pagato “poco” è sempre pagato “molto” rispetto a lavorare in campagna…
A mia avviso è vero solo in parte. La situazione economica è quella che conta.
e l’articolo del WSJ che ho citato sopra e che rimetto qui lo dimostra anche numericamente. Se il lavoro paga sarà attrattivo. Peraltro in un contesto come quello USA dove andare a scuola costa tanto. Qui costa poco mentre fare il tecnico tendenzialmente ti fa guadagnare in media poco.
https://www.wsj.com/lifestyle/careers/gen-z-trades-jobs-plumbing-welding-a76b5e43
Sono d’accordo (e non hai idea di quanto mi dolga dare ragione a Musk )
ma veramente? buona parte dei colleghi laureati non è che abbia fatto fortuna, mentre buona parte degli amici operai ha stipendi allineati se non migliori rispetto ai laureati. Se parliamo di manovalanza di importazione per andare nei campi no, ma nel campo della manifattura qui la situazione non è male, al contrario di molte situazioni dove tecnici progettisti sono assunti a partita iva a cifre imbarazzanti. Da quel che sento attualmente i programmatori sono profili ricercati e quelli bravi possono anche battere cassa, ma nel settore dell’ingegneria o sei veramente un top player con una testa così e disposto a trasferirti dove ti chiamano e rinunciare a vivere oppure pane e acqua e camminare.
le statistiche basate sulle amicizie non hanno molto valore “statistico”
Il differenziale è visibile a tutti se il “quadro medio” guadagna il doppio dell’”operaio medio”
no aspetta, un quadro è un ingegnere su…100? Stiamo parlando delle masse mica dei posti di comando. Perché se vuoi un paragone, allora prendiamo i proprietari delle aziende non laureati, ed i risultati cambiano.
Impiegati vs operai, se sali di categoria ovvio che sparigli le carte
Rientro in OT
Queste sono statistiche di dipendenti e ti posso assicurare che spessissimo i quadri sono ingegneri (io sono quadro, ingegnere, perito, che lavora in azienda di tecnologia)
La massima aspirazione di un tecnico diplomato in una media/grande azienda è essere il caporeparto
Quella di un laureato il dirigente
Vedi i numeri e ti spieghi come mai mancano tecnici specializzati in Italia e anche nel resto del mondo occidentale
Inversione solo in USA dove per studiare spesso devi fare dei debiti mentre grazie al reshoring (incentivato dalla politica per motivi strategici) i lavori blue collar cominciano a tornare di moda
Alla fine questi CEO fanno quello per cui sono pagati: far guadagnare tanto gli azionisti per qualche anno. Accrescono il loro prestigio, quindi dopo qualche anno passano ad una nuova azienda, giusto il tempo di evitare che l’azienda affondi. In questo modo il loro curriculum resterà immacolato e se l’azienda fallisce, colpa degli altri.
Boeing è un azienda troppo grossa per farla affondare subito. Ma una più piccola?
Comincio a pensare che Starliner sia stato solo un modo per prendere soldi governativi ed intanto tirarla per le lunghe, tanto sarà un problema per i CEO che arrivano dopo.
Un giorno al Re Sole fu chiesto: Maestà, spendete troppo, come farà vostro figlio?
Risposta del Re: problemi suoi.
C’è qualcuno che ha studiato economia e che viene qui a difendere a spada tratta la filosofia di Boeing facendoci notare i vantaggi di tale pratica?
La maggior parte delle PMI sono ormai PMI di terza generazione, nate nel periodo del boom economico, la cui crescita è stata agevolata da una moneta debole che rendeva appettibile il prodotto esportato e da una politica economica che colpiva l’importazione di molti prodotti. Pensate perché MIVAR scoppi dopo Maastricht. Per non parlare dell’export della componentistica automobilistica, che segna un boom all’uscita dell’Italia dal serpentone ECU, per poi flettere.
Tornando in tema: non è stato difficile per le PMI nascere nel periodo del boom, indipendentemente dal livello di formazione. Oggi la maggior parte delle piccole (ma spesso quasi medie) industrie hanno un capitale sociale ridicolo, ci credo che quando il proprietario chiede un prestito venga preso a calci dal direttore di filiale.
La stessa motivazione spinge molti studenti al dottorato. In azienda prenderebbero forse qualche €uro in più, ma passerebbero il tempo a riempire fogli XLS. Per carità, l’inserimento dati è un lavoro che a molti piace e poi può condurre a qualche posizione nel commerciale o nell’ufficio personale. Giusto, oggi si chiama HR.