Si esatto, pochi attimi dopo.
La CAPU del motore n.2 ĂŠ stata quella problematica. Il core stage ha ricevuto i dati dello spegnimento della CAPU non funzionante ed ha trasferito il sistema idraulico (TVC) del motore 2 alle altre 3 CAPU dei motori rimanenti (in caso di un fallimento come nel test, le altre 3 possono tranquillamente gestire anche un motore in piĂš)
CAPU: Core stage Auxiliary Power Units
Non credo Ema. Io ho capito che quello che dici tu succederebbe nel caso una anomalia simile si presentasse in volo; in questo caso invece la procedura è stata spegnere tutto e bona.
O ho perso un pezzo?
Il sistema idraulico del TVC può subire lo spegnimento di una CAPU, solamente che il GR8 non prevedeva questo avvenimento. Il core stage ha passato con successo il TVC del motore n.2 alle altre 3 CAPU online senza alcun problema. Purtroppo però questo non era previsto. Questo ĂŠ quello che ho inteso per âpre-set test limitsâ.
Se la stesso problema fosse avvenuto in volo, la altre 3 CAPU sarebbero state in grado di gestire il TVC del motore in causa.
CAPU motore n.2 fallisceâ>Core stage passa il controllo del TVC alle altre 3 CAPUâ>Il core stage spegne i motori poichĂŠ il test prevedeva di avere tutte e 4 le CAPU attive.
NASA terrĂ una videoconferenza 2021-01-19T22:30:00Z per disutere dellâHFT di SLS. Lâaudio, come al solito, sarĂ disponibile qui e parteciperanno
- Jim Bridenstine, Amministratore NASA
- Kathy Lueders, amministratrice associata NASA per il Direttorato per lâesplorazione umana e le operazion di missione
- John Honeycutt, program manager di SLS, Marshall
- Julie Bassler, SLS stages manager, Marshall
- Ryan McKibben, conduttore del Green Run, Stennis
- John Shannon, vice president e program manager di SLS, Boeing
- Jeff Zotti, direttore del programma RS-25, Aerojet Rocketdyne
La mia traduzione (rapida, sorry) della pagina del blog di NASA (grassetti miei).
Il team âGreen Runâ del razzo SLS ha esaminato una grande quantitĂ di dati e completato delle ispezioni preliminari che hanno trovato lâhardware del razzo in condizioni eccellenti, in seguito al test che ha visto lâaccensione di tutti i motori alle 23.37 CET presso lo Stennis Space Center di Bay St. Louis, Mississippi. Dopo aver analizzato i dati preliminari, il team ha concluso che lo spegnimento avvenuto dopo 67,2 secondi di accensione il 16 gennaio è stato causato da parametri di test intenzionalmente conservativi, allo scopo di assicurare la sicurezza del core stage durante la prova.
I valori di questi parametri pre-programmati sono stati ideati specificamente per le prove a terra dellâhardware che porterĂ in volo la missione Artemis I, per assicurarsi che il sistema di controllo del vettore di spinta (TVC - Thrust Vector Control) muova i propulsori in sicurezza. Ogni motore ha un sistema di controllo del vettore di spinta lo orienta, e ogni motore ha due attuatori che generano la forza necessaria per tali movimenti. Gli attuatori del sistema TVC sono alimentati da unitĂ chiamate CAPU (Core stage Auxiliary Power Units - UnitĂ di potenza ausiliaria del Core Stage). Come pianificato, il sistema TVC ha orientato i motori per simulare il modo in cui la spinta sarĂ indirizzata durante lâascesa del razzo.
Durante questi movimenti, il sistema idraulico associato con la CAPU del Motore 2, matricola E2065, ha superato i limiti preimpostati per il test. Esattamente come sono stati programmati a fare, i computer di volo hanno immediatamente fermato la prova. Il programma che ha posto fine al test è specifico per le prove a terra, quando il core stage si trova saldamente ancorato allo stand B-2 dello Stennis. Se questo stesso scenario fosse occorso durante un vero lancio, il razzo avrebbe continuato a volare usando la potenza disponibile delle rimanenti CAPU per fornire energia al sistema TVC di tutti i motori.
Il test ha dimostrato la capacità di spegnere una delle CAPU e di trasferire la potenza proveniente dalle CAPU rimanenti. Il test di orientamento dei propulsori (gimbaling) che ha portato allo spegnimento della CAPU è stato un caso di stress sul sistema indotto volutamente, per dar prova delle capacità del sistema. I dati sono in corso di valutazione come parte del processo di finalizzazione dei valori preimpostati dei limiti da adottare durante i test, prima del prossimo utilizzo del core stage.
Nel corso dellâaccensione, tutti e quattro i motori hanno funzionato come da attese. Anche se il test prevedeva lâaccensione dei quattro motori per otto minuti, il team ha comunque centrato vari obiettivi nel corso della breve fase propulsa. Ă stata di fatto ripetuta la wet dress reharsal, riempiendo di nuovo i serbaoti con 700.000 galloni (2.649.789 litri) di propellenti tramite procedure modificate per assicurare la messa in temperatura corretta dei propulsori e si è completato il countdown. I serbatoi sono stati portati in pressione nel modo corretto e per la prima volta si sono accesi i propulsori.
I motori hanno raggiunto la potenza prevista del 109% producendo 1,6 milioni di libbre di spinta (725.748 kg), esattamente come faranno durante il lancio di Artemis I.
I dati iniziali indicano che il sensore i cui valori segnalavano un MCF (Major Component Failure - Guasto grave di un componente), ricevuti 1,5 secondi dopo lâaccensione dei motori, non erano legati alle circostanze che hanno portato allo spegnimento anticipato. Erano invece dovuti alla perdita di uno dei rami ridondanti nellâelettronica del motore 4, avvenuta prima dello specifico T-0 di tale motore. I propulsori infatti si accendono a 120 millisecondi lâuno dallâaltro.
Le condizioni del test di accensione erano state impostate in modo tale che, in questa circostanza particolare, il test potesse continuare comunque, in quanto il sistema dispone di una ridondanza sufficiente per garantire il funzionamento in sicurezza dei motori.
Il team ha in programma di studiare e risolvere il problema allâelettronica del motore 4 prima del prossimo utilizzo del core stage.
Gli ingegneri continuano anche a studiare il âflashâ che è stato visto attorno ai motori. Un esame visuale delle coperte termiche che circondano i propulsori ha rivelato segni di bruciature esterne, comunque previste in quanto molto vicine agli esausti dei motori e delle CAPU. I sensori hanno indicato che le temperature nella zona motori del core stage erano normali. Le ispezioni confermano che le coperte termiche hanno fatto il loro lavoro, proteggendo il razzo dallâestremo calore generato dagli esausti di motori e CAPU.
Lâanalisi dei dati prosegue, per aiutare il team a capire se un secondo test di accensione sia necessario. Il team è in grado di apportare i necessari aggiustamenti al sistema TVC e ai relativi parametri di controllo, al fine di prevenire un nuovo spegnimento automatico nel caso si decidesse di procedere ad un nuovo test, mentre lo stadio si trova ancora montato sullo stand B-2.
- Edit: eliminati errori e aggiustata un poâ la leggibilitĂ -
Un passaggio significativo sulle sorti di un prossimo HFT: il core stage può essere riempito solo 9 volte al massimo. Dal momento che tre sono state giĂ spese (2 WDR e lâHFT), va considerato che almeno un caricamento verrĂ eseguito al KSC per verificare che tutto funzioni. Gli altri 5 tentativi devono poter inclidere eventuali delay per meteo o abort, per cui rieffettuando un HFT rimarrebbero solo altri 4 riempimenti. La valutazione dovrĂ essere veramente ponderata.
Qualcuno sa da dove provenga questo limite? Suppongo che abbia a che fare con le temperature bassissime dellâidrogeno e dei cicli di raffreddamento/riscaldamento, è corretto?
Anche lo ET dello Shuttle aveva lo stesso limite?
SĂŹ, però raggiungeva i 13 caricamenti e successivamente sarebbe stata nevessaria unâanalisi approfondita. Ma non si è mai arrivati a cosĂŹ tanto.
Il limite deriva dallo stress termico e lâusura dei consumabili.
In questo tweet scrivono che SLS può essere caricato e pressurizzato 22 volte.
Ho capito giusto?.. non me la cavo bene con lâinglese (purtroppoâŚ).
Sono informazioni contrastanti o mi son perso io qualche pezzo?
Si corretto! Traducendo e sintetizzando il blog di NASA, ecco che vengono fuori il ânumeri 9 e 13â citati da @mattodeg.
Questo è confortante e sono lieto di essere stato troppo pessimista!
NASA conferma che ci sarĂ un secondo HFT a febbraio.
Dal comunicato si evince che prosegue lâaalisi dei dati del primo test, si continua il refurbishment dei motori e si riparano piccole parti del thermal protection system. I team stanno agiornando il limiti oltre i quali il sistema attivi i propri meccanismi di protezione e il cablagio difettoso che ha causato lâMCF al motore 4 è giĂ stato sostituito, anche se non ha contribuito allo spegnimento anticipato dei motori nè ha influenzato le performance del motore, rimaste al 109%.
Dopo il secondo HFT servirĂ un mese per ricondizionare il core stage e i motori. Successivamente la chiatta Pegasus porterĂ il CS al KSC dove verrĂ assemblato con le altre parti di SLS e con la capsula Orion. Il volo di Artemis 1 rimane programmato per il tardo anno.
La notizia viene riportata anche su NSF con un articolo a firma di Philip Sloss:
Abbiamo anche la data: la settimana del 2021-02-20T23:00:00Z
Credo che stavolta mirino a 4 minuti, ma non sono molto concentrata. Mikulka sta facendo il live tweet della con.