Più che altro fossi in Nasa imporrei un test di refuelling e un viaggio verso la luna con corrispettivo atterraggio
Ora come ora provare il rientro atmosferico non serve nel breve e stanno pericolosamente finendo nel critical path di Artemis
Più che altro fossi in Nasa imporrei un test di refuelling e un viaggio verso la luna con corrispettivo atterraggio
Ora come ora provare il rientro atmosferico non serve nel breve e stanno pericolosamente finendo nel critical path di Artemis
L’ha imposto già.
Scusa non ti ho compreso
NASA ha già imposto un test di refuelling e un viaggio sulla Luna con atterraggio, come specificato nel contratto HLS.
Grazie per la risposta
Sono più che d’accordo con te. Va bene “Tiki Taka”, ma bisogna iniziare a tirare in porta!
Purtroppo, in questo caso, il paragone non è calzante.
Benché il Saturn V, ai suoi tempi, fosse un progetto innovativo ed in una scala mai tentata prima, era decismente ortodosso ed in linea con le realizzazioni del suo tempo.
Starship è, per dirla breve, un progetto completamente al difuori dagli schemi ed innovativo sotto molteplici aspetti (da quello della propulsione al metano a quello del materiale impiegato, da quello del controllo a quello dello staging, fino al recupero su rampa).
Ognuno di questi aspetti presenta delle incognite indipendenti da quello degli altri aspetti.
Il punto è che le incognite (ed i potenziali rischi associati) possono verificarsi ed interagire tra di loro.
Senza voler giustificare nessuno ma, in un progetto come Starship, il “punto di maturazione” è spostato molto più in là (in un ipotetico diagramma GANTT) rispetto a qualsasi cosa sia in giro ora.
Per cui bisogna attendersi ancora un certo numero di failures nei prossimi voli, fino a quando non saranno state mitigate tutte.
Già è tanto che non sia mai esploso sulla rampa (come successe al russo N1), anzi ha anche segnato dei punti come il recupero su rampa del Booster.
Anzi in questi dieci voli ha dimostrato molte cose: il fatto di poter esistere e volare (per niente scontato), la possibilità di effettuare voli suborbitali e rientri controllati, la possibilità di recuperare il booster ed anche di riutilizzarlo (proprio il B14).
Vi sembra poco?
senza polemiche Peppe, ma lo avevo detto…
Scusami ma, onestamente, non mi sono preso la briga di leggere tutto il thread, mi era saltato agli occhi il tuo commento…
SuperHeavy diciamo che sta funzionando, ovviamente con i dati a nostra disposizione.
Parte, immette in “orbita” Starship, ritorna alla rampa , viene catturato ed infine riutilizzato. Per ora una volta, ma c’è solo un razzo che finora ha fatto meglio: Falcon9.
Starship è una vera incognita.
Se non ricordo male, aveva già perso l’attitude control in un precedente volo.
Sono almeno tre voli che perde carburante dalla baia motori.
Stavolta non ha fatto boom, ma non è un bello spettacolo vedere quel plumen di gas disperso nello spazio.
Mi sa che devono lavorare molto su un bel pò di sistemi, a partire proprio dall’hot staging. Non vorrei fosse troppo stressante per la baia motori.
Il tutto abbondantemente IMHO
Paradossalmente si era comportata meglio la Starship V1 rispetto a questa V2…
Forse stanno tirando piu’ la corda, per arrivare alle performance e i requisiti richiesti devono rosicchiare i margini di progetto, e questo si paga in termini di affidabilita’.
Io continuo a pensare che basterebbe rivedere un po’ gli obiettivi rendendoli piu’ ragionevoli, perche’ anche solo i raptor, l’uso dell’inox e altre semplificazioni hanno cambiato molto il quadro, diventano economiche cose che prima non potevamo sognarci.
Insomma, se ridimensionano e rendono meno ambizioso il progetto e’ una rivoluzione lo stesso. O magari stanno testando il sistema a rottura e poi le versioni nominali saranno dimensionate adeguatamente in base all’esperienza raccolta.
C’e’ da sperare che EM avra’ meno distrazioni in futuro, perche’ io continuo a pensare che serva una sua maggiore attenzione per mandare avanti il progetto. Che si concentri su quello che sa fare bene.
Non dimentichiamo che la scelta dei materiali era nata sulla base di proiezioni di raffreddamento adiabatico, assenza di scudi ablativi etc per cui al di là del booster che è ormai un pezzo che ha raggiunto forse il 90% del suo massimo, la nave che vediamo oggi potrebbe essere la lontana cugina di un qualcosa che forse raggiungerà gli obiettivi, materiali compresi. Anche le problematiche di perdite non sono da sottovalutare in termini di compatibilità chimica e metodo costruttivo vs ossigeno criogenico, anche il miglior saldatore e il miglior metodo, dove si salda crea una variazione locale dei rapporti tra gli elementi ed una variazione anche piccola degli elementi come cromo e nickel rende il ferro molto più aggredibile.
Io l’ho fatta lunga ma volevo dire che anche come lanciatore con secondo stadio spendibile e booester recuperabile, il che sembra gia’ dimostrato comunque fattibilissimo, sarebbe una rivoluzione. Avrebbe il minimo costo mai visto nella storia per lanciatori pesanti. Ci si potrebbero fare un sacco di profili di missione interessanti. Insomma, qualcosa ci si fa anche se non riesce a far rientrare SS e a riutilizzararla velocemente.
Casualmente mi sono imbattuto in questo podcast di Limes, che approfondisce proprio questo aspetto. Giuseppe de Ruvo è uno studioso di filosofia e geopolitica, non so quale sia la sua competenza in campo spaziale, comunque secondo lui Musk, lasciando il suo incarico al governo, tornerà a concentrarsi su Spacex ma si lancerà anche nello sviluppo di robot umanoidi per la guerra.
Vorrei solo aggiungere un pò di ottimismo: lo scopo di questi lanci è avere dati, i tanti malfunzionamenti hanno restituito tanti dati, al contrario degli ultimi lanci che sono finiti troppo presto! quindi gli ingegneri hanno la base per evolvere la situazione in maniera positiva.
Impossibile fare il paragone con progetti di altre aziende che lavoravano in maniera diversa, Space X continua a lavorare in quella maniera “diversa” di “rompere per imparare” .
La mia opinione è che il progetto Starship sia troppo ambizioso e complesso per poter dare risultati pratici nel medio periodo.
Ovviamente la parte SuperHeavy è prodigiosa,e da questo punto di vista siamo non a buon punto,ma ad un punto ottimo.
Purtroppo,come si è ripetuto sul forum negli ultimi anni in decine di thread.l’Astronautica non funziona come su photoshop: non puoi prendere un SuperHeavy e mettergli sopra un altra cosa,senza riprogettare tutto ,devi prendere l’intero pacchetto.
In tutta sincerità io non credo che il sistema sarà pienamente operativo e manned prima degli anni 30,il che è troppo lontano per il ritorno alla luna e mi rende molto,ma mooolto, perplesso sulla saggezza della decisione presa dalla NASA nel selezionare Starship come lander lunare primario.
Personalmente ( lo so, siamo alla chiacchera da bar dello sport,ma permettetemi di esprimere una mia considerazione,per quel che vale ) io sono convinto che la cosa migliore per SpaceX sarebbe stato puntare sullo sviluppo del sistema Dragon-Falcon Heavy.
Dragon avrebbe potuto evolvere in una versione in grado di andare oltre il LEO (c’erano in proposito piani per una missione turistica in orbita lunare); poteva anche costituire una base per la costruzione di un lander lunare.
Se si fosse puntato in questa direzione avremmo potuto avere in tempi rapidi un sistema LOR (Lunar Orbit Rendezvous) basato su Dragon,sia in versione capsula che in versione LEM e su una versione evoluta del Falcon Heavy.
Naturalmente volendo salvare Orion e SLS, SpaceX poteva addirittura concentrarsi soltanto sulla parte Dragon/LEM e su una versione più performante del Falcon Heavy come suo lanciatore.
Non sarebbe poi stato molto lontano dalla (saggia) architettura che i Cinesi stanno programmando per mandare due Taikonauti sulla luna.
Nel frattempo gli studi su Starship come nuovo veicolo per gli anni 30 e 40 avrebbero potuto continuare,senza per forza dover puntare tutto e subito su un nuovo sistema così innovativo,difficile ed ambizioso.
Senza offesa ma Limes non è ritenuta una fonte attendibile in generale, in particolare per quanto riguarda argomenti di natura tecnologica.
Premesso che non sono un fan di Elon (anzi) mi sembra che Starship V1 sia andata molto vicino all’obiettivo. Magari con costi e compromessi nel profilo di missione . Ma vicino
Quello che penso invece è che non hanno ancora provato il refuelling e un atterraggio su suolo non preparato (qualcuno ha detto regolite lunare?)
A mio avviso dovrebbero sospendere i test del rientro atmosferico per concentrarsi su questo per non trascinare a fondo Artemis con loro
Non riescono ad avere ancora controllo della navetta al SECO, figurarsi provare refuelling e allunaggio. Gli RVac continuano ad autodanneggiarsi. Anche su IFT-9 si vedeva chiaramente il nozzle danneggiato e incandescente. Per non parlare delle perdite di propellente. Devono avere coraggio di fermarsi e fare un analisi piu’ approfondita dei problemi attuali della V2 e poi riprendere a volare. Anche perchè tutto il supposto vantaggio di questa architettura e la riusabilità rapida per poter rifornire multiple volte un lander per andare sulla Luna. Senza il successo dell’architettura per come è intesa, non si va da nessuna parte.