Il problema è che con quella incertezza riguardo l’orbita finale, e con quel poco che riusciremmo a deviare la traiettoria, che succede se poi impatta su Mumbai e uccide 15 milioni di persone, perché l’hai spostato di quei 1000 km giusti giusti per farlo andare a sbattere un po’ più in là di dove sarebbe caduto?
Per me dovremmo fare una missione solo se fossimo sicuri al 100% che diminuiamo le probabilità di impatto e non le aumentiamo. E con tutte le incertezze che ci sono (orbita impossibile da determinare esattamente, dimensioni incerte, densità incerta, etc) e con quel poco di energia con cui riusciremmo ad impattarlo non credo sia possibile. IMVHO è meglio non toccarlo e sperare che vada bene, e semmai preparare piani di evacuazione per le città potenzialmente in pericolo, visto che sapremo dove va a finire con qualche giorno di anticipo
E se proprio dobbiamo imparare qualcosa, lo farei su qualche asteroide non in rotta di collisione…
Potrebbe essere anche un’occasione per far lavorare insieme i governi del mondo: se per il cambiamento climatico vale il principio della rana bollita, forse un impatto asteroidale in diretta social potrebbe attivare una reazione.
Bando alle ciance, sono stati osservati gli spettri dell’asteroide e sono compatibili con il tipo spettrale S o L.
Il periodo di rotazione è di 0,3245 ± 0,0002 h, che corrisponde a 19,47 ± 0,01 minuti.
Si è riusciti anche a dedurre che l’elongazione equatoriale (rapporto a/b) di 2024 YR4 è di circa 1,47.
Siccome si sta lavorando solo su curve di luce, l’orientamento dei poli è sconosciuto.
Già stiamo imparando qualcosa con gli altri asteroidi, c’è stato DART e al momento ci sono 3 missioni di difesa planetaria in corso.
Questo nel 2028 sarà garantito con il nuovo arco di osservazione. Su quello che c’è ora proverò a fare calcoli più seri e approfonditi personalmente, ci metterò qualche mese, e se ci riuscirò riporterò qui i dati.
È più facile calcolare una traiettoria che convincere un milione di persone a spostarsi.
Nel problema dei 3 corpi no… e qui stiamo parlando di un problema di N corpi, in cui il corpo che ci interessa ha una massa e densità ignota.
Ci sarà sempre una grande percentuale di incertezza, soprattutto riguardo al punto di caduta. Se le previsioni ci dicono che il rischio di impatto è prossimo a zero, ok. Ma se la probabilità di impatto rimane, non so quando saremo in grado di sapere dove cade esattamente. Probabilmente solo pochi giorni prima. E se invece che nel pacifico qualche grado di latitudine più a Ovest, cambia completamente il risultato.
Come facciamo a prenderci la responsabilità di una missione che lo sposta di 2 mm/s, con tutte queste incertezze?
No, no, davvero, perché affermi questo?
L’incertezza al massimo ce l’avrai con i rientri dall’orbita bassa, ma nelle orbite eliocentriche avrai un centinaio di km al massimo, specialmente con quella massa dell’asteroide. Qui c’è uno scontro ad alta velocità, non un decadimento lento per l’atmosfera che non si sa quanto fa attrito.
Per le sonde artificiali, addirittura, dove posizione e velocità le sai di preciso, l’incertezza in un’orbita intera è del centesimo di secondo, se non sbaglio. Per questo ti dico che col secondo arco tutta questa incertezza svanisce.
Nel problema a 3 corpi pure è deterministico. Nei calcoli fatti ci hanno messo pure dentro la gravità di Plutone per calcolare l’orbita. L’incertezza non è nella matematica, è nelle caratteristiche dell’asteroide che ancora non sono note con precisione.
Se hai qualche evidenza di incertezze nelle orbite eliocentriche così grandi, condividi pure, ma veramente, non stiamo parlando di un secondo stadio che gira tutta la Terra prima di cadere.
Le mie nozioni di meccanica orbitale sono molto arrugginite, ma che io ricordi non ci sono soluzioni esatte, sono sempre soluzioni approssimate con il calcolo numerico e con semplificazioni, con soluzioni valide solo nel breve periodo, dopodiché diventa imprevedibile.
Però hai ragione che non ci sará l’incertezza dell’atmosfera terrestre, quindi probabilmente appena lo vedremo arrivare nel 2032 sapremo esattamente dove andrà a sbattere e quando. Ma non credo che possiamo ottenere una soluzione precisa dell’orbita del 2032 basandoci solo sulle osservazioni attuali e su quelle del 2028.
E il punto che sto cercando di dire, è che la nostra perturbazione con una missione che impatta 3-4 anni prima sarà talmente piccola da non riuscire a risolvere sicuramente il problema. Il nostro apporto sarà di un ordine di grandezza simile alle perturbazioni esterne e alle incertezze dovute all’approssimazione, quindi come faremmo a essere sicuri che lo allontaniamo del tutto e che invece non lo avviciniamo?
PS: ribadisco che le mie nozioni sono molto arrugginite, quindi sarei molto contento di essere smentito se sto scrivendo cavolate
Il profilo di missione calcolato per un incontro con l’asteroide ha solo pochi decimali di energia caratteristica C3, il che vuol dire che un Falcon Heavy potrebbe portare una sonda impattante da 15 tonnellate, contro le 0,6 tonnellate di DART, quindi si può colpire con forza.
Ricordiamolo che la probabilità aumenta nel tempo, col passare delle osservazioni, fino a diventare improvvisamente o 0 o 1. (Mi pare ne avessi parlato proprio tu qualche anno fa’).
Sì: man mano che si restringe il fascio di traiettorie la probabilità aumenta finchè la Terra è dentro al fascio. Se ne esce, appena lo fa la probabilità di impatto piomba a zero. E’ vero che alcune persone traggono in qualche modo un senso di sollievo a sentirselo dire.
Comunque, sembra che 2024 YR4 sia stato cercato in vecchie osservazioni fatte il 2016 e non è stato trovato. Questo precluderebbe un gran numero di orbite non impattanti. Siccome queste “osservazioni negative” non sono al momento tenute in conto nei calcoli, se questo si rivelasse corretto, vedremo la probabilità salire anche fino al 6%. E poi si vedrà se e per quanto continuerà a salire.
La fonte è la solita, la discussione su groups.io postata da Vespiacic all’inizio.
E c’è subito la prima occultazione in settimana entrante. https://x.com/AllPlanets/status/1885509351714234425?t=zuxAY19qN70YcQ2t1xiGQQ&s=19
I dati sono imprecisi perché ancora il tracciamento non è perfetto, ma se lo beccano con questa occultazione sapremo il destino di 2024yr4, se continuerà a sopravvivere o se verrà urtato da un corpo celeste gigantesco che lo distruggerà.
He he, mi piace questo capovolgimento di prospettiva!
Interessante il post si X, si propone di allineare centinaia di telescopi amatoriali (viene citata una specifica casa produttrice di telescopi digitali) per identificare esattamente dove avviene l’occulatzione, e capire con precisione la posizione di 2024 YR4. Davvero interessante seguire gli sviluppi a riguardo di questo NEA.