Infrastruttura lunare LOOP e EAGLE-C

Come promesso, allego una serie di slides (tratte dalla presentazione ufficiale) relative al LOOP (Lunar Orbital Operations Platform) ed alla versione da carico dell’EAGLE, denominata EAGLE-C, nonché all’Outpost lunare ricavato da due EAGLE appositamente modificati.

ancora altre slides…

Ancora altre slides…

A mio giudizio, per quel che può valere, P E R F E T T O !
Un paio di domande, il LOOP quanti lanci avrà bisogno per essere costruito? verrà assemblato in orbita lunare o prima in LEO e poi tutto insieme trasferito? Ogni blocco avrà bisogno di un sistema di guida autonomo o si prevede una sorta di “rimorchiata” fino all’assemblaggio?

Per quanto riguarda l’EAGLE, beh veramente geniale lo “sdoppiamento”, come era geniale l’utilizzo del mplm sul LOOP del resto. Per la versione maggiorata dell’EAGLE si prevede l’utilizzo degli stessi propulsori che aveva l’originale?

Basta con le domande… :smiley:

Complimenti ancora per la genialità del progetto!

Innanzitutto grazie per l’apprezzamento del progetto.

Cercherò di rispondere a tutte le tue domande, molto pertinenti, circa il LOOP ed il Lunar Outpost:

  1. Il LOOP è composto da (almeno) quattro componenti fondamentali e quindi necessiterà di quattro lanci. Sarà necessario un vettore (sempre Angara) più potente perché ogni componente deve essere agganciato direttamente al Lunar Tug, visto che nessuno di loro ha capacità di volo indipendenti (considerando che il loro vettore originale era lo Space Shuttle).

  2. L’assemblaggio del LOOP avverrà in LLO (o in L1 qualora fosse richiesto questo sito).

  3. Ogni componente non pesa più di 14.000 kg, e quindi rientra nelle capacità di carico (per la “tratta” LEO-LLO) del Lunar Tug, il quale si occupa anche della guida grazie al proprio sistema inerziale ed al proprio sistema di controllo dell’assetto.

  4. Dato che il peso complessivo del Lunar Outpost è circa il doppio di un EAGLE (cosa naturale del resto), saranno sicuramente necessari dei motori più potenti. Per ragioni di tempo, nei disegni sono stati lasciati i propulsori originali, dato che importava più mostrare la validità del concetto (e della modularità del sistema) che altro.

Ancora complimenti per questa “visione” ad archipeppe e colleghi.
Ribadisco che l’intero progetto, a mio modesto parere, sembra il più realistico e realizzabile tra quelli visti finora.
Sono ancora convinto che uno dei punti chiave sarà la questione “Vettore” cioè numero/costo dei lanci necessari.
Comunque vada, Grazie Archipeppe! Ci fai sognare!

Ciao, Fabio

Come promesso, allego una serie di slides (tratte dalla presentazione ufficiale) relative al LOOP (Lunar Orbital Operations Platform) ed alla versione da carico dell'EAGLE, denominata EAGLE-C, nonché all'Outpost lunare ricavato da due EAGLE appositamente modificati.

Interessante. Essendo un “armchair rocket scientist” mi sembra un sistema molto avanzato. Quindi ho alcune curiosità sul vostro gruppo. E` interamente italiano? Avete avuto difficoltà a trovare ingegneri competenti per lavorare a questo progetto? L’università italiana li prepara adeguatamente?

Paolo Amoroso

Fantastico Archipeppe!!!L’idea del LOOP mi piace un sacco,ma mi preoccupa un po’ l’aumento dei costi che potrebbe portare (se li porta),forse la chiave per una base lunare più della base stessa è proprio il LOOP infatti è inutile far tornare il lander in leo e inoltre sarebbe una struttura che “costringe” a nn abbandonare l’idea di una base lunare seria in fondo ,adesso, tornare sulla luna vuol dire rimanerci. Anche se la base lunare “si rompesse” ci sarebbe sempre il loop ad aspettare un nuovo equipaggio e/o nuove attrezzature.

Non credo che si possa prescindere da un avamposto in orbita lunare se si vuol costruire una base sulla luna.Certo i costi del progetto sono quelli che mi rendono timoroso circa una sua possibile realizzazione pratica.Tuttavia la strada è tracciata,e d’ora in poi tutti gli studi futuri sull’esplorazione della luna non potranno non tener conto di una così brillante architettura.P.S. Archipeppe,avrei qualche domanda: http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=1831

Le risposte alle domande di Carmelo sono presenti qui:

http://www.forumastronautico.it/index.php?msg=9694#9694

Interessante. Essendo un "armchair rocket scientist" mi sembra un sistema molto avanzato. Quindi ho alcune curiosità sul vostro gruppo. E` interamente italiano? Avete avuto difficoltà a trovare ingegneri competenti per lavorare a questo progetto? L'università italiana li prepara adeguatamente? Paolo Amoroso

Dunque:

  1. Il team è interamente italiano.

  2. Assolutamente no. Sia la nostra industria nazionale sia centri di ricerca come il CIRA ed il MARS hanno a disposizione personale di prim’ordine.

  3. L’università italiana, in tal senso, è una di quelle che “sforna” tra i migliori ingegneri del mondo. L’unico neo è rappresentato dal fatto che la preparazione è troppo sbilanciata in senso teorico. Per rendere pienamente “operativo” un neolaureato, una società operante nel settore, impiega mediamente dai 6 mesi ad 1 anno.

Naturalmente tali problematiche non afferiscono al personale componente l’Exploration Team visto che si tratta di professionisti che operano da molti anni nel settore.

Archipeppe… che dire… FANTASTICO!!!
L’idea di ri-utilizzare molto del materiale già costruito per la ISS (i pannelli solari, la Truss, il MPLM ed il Nodo) per costruire il LOOP è GENIALE!!! (oltre che logico per non sprecare materiale già testato in orbita terrestre).
Ho soltanto alcuni dubbi per quanto riguarda proprio il piazzare una Space Station in orbita lunare… dovranno essere aumentate le protezioni per i micrometeoriti? E per le radiazioni?
Insomma l’idea DOVRA’ essere considerata sia da NASA che ESA se vogliano DAVVERO tornare sulla Luna per rimanerci!
Estendi i vomplimenti a tutto il team… ci fate sognare… (ed oggi non è, purtroppo, così facile…).
Tifiamo tutti per voi!!! :grinning: :grinning: :grinning: :grinning:

Ti faccio ancora una domanda, un po’ provocatoria forse, voi giustamente avete presentato il progetto a NASA ed ESA, ma secondo te i tempi non sono ancora abbastanza maturi per unire gli sforzi e realizzare questo o un progetto simile INSIEME? Se l’obiettivo di entrambe è il medesimo, e se entrambe farebbero fatica a sostenerlo individualmente, perchè non provare a parlarsi, magari partendo da voi ( lo so non sarebbe un vostro compito, ma era una domanda provocatoria… :slight_smile: ) che siete svincolati da enrambe? E’ forse ancora troppo presto “ideologicamente”?

Carissimo archipeppe,
innazitutto doverosi ringraziamenti per l’ennesima anteprima commentata che hai voluto regalare al ns. forum. :smiley:

Il progetto è davvero affascinante, e la fantasia galoppa galoppa!!

Senza voler fare quello che rompe troppo, dopo un’analisi superficiale di quanto hai inviato mi è sorta una domanda… spontanea :grinning:

Considerato che buona parte dei componenti del LOOP è di derivazione ISS lato USA, come avete pensato di condurre l’assemblaggio in LLO?
Intendo dire che, visto che come sappiamo per ora gli Stati Uniti non hanno mai sviluppato una tecnica di assemblaggio semi automatico paragonabile a quella dei Russi (i cui moduli sono auto-assemblanti fin dai tempi della MIR), si dovrà sviluppare un mezzo in grado di permettere operazioni di costruzione (magari con un clone del Canadarm o del braccio europeo ERA), oltre che l’accesso allo spazio da parte di astronauti in EVA.

Certo, se nel team entrassero anche i Russi, oltre ai lanciatori Angara, potremmo mutuare anche qualche loro tecnologia importante :wink:

Comunque, ancora complimenti!!!

P.S.
Potremmo preparare una sezione in inglese in modo che le slide possano essere lette e commentate anche da qualche amico appassionato d’oltre oceano?
Mi offro come traduttore :smiley: :smiley: :smiley:

Considerato che buona parte dei componenti del LOOP è di derivazione ISS lato USA, come avete pensato di condurre l'assemblaggio in LLO? Intendo dire che, visto che come sappiamo per ora gli Stati Uniti non hanno mai sviluppato una tecnica di assemblaggio semi automatico paragonabile a quella dei Russi (i cui moduli sono auto-assemblanti fin dai tempi della MIR), si dovrà sviluppare un mezzo in grado di permettere operazioni di costruzione (magari con un clone del Canadarm o del braccio europeo ERA), oltre che l'accesso allo spazio da parte di astronauti in EVA. Potremmo preparare una sezione in inglese in modo che le slide possano essere lette e commentate anche da qualche amico appassionato d'oltre oceano? Mi offro come traduttore :smiley: :smiley: :smiley:

Per l’assemblaggio del LOOP bisogna prevedere la permanenza di un ARIES A con un equipaggio di “operai”, magari supportato da un modulo logistico (che potrebbe essere ricavato da un ATV).

Per quanto riguarda l’assemblaggio dei vari componenti il primo modulo dovrebbe essere la Truss, seguita dal nodo. Il quale (anche se non rappresentato dai disegni) dovrebbe avere a disposizione un braccio robotico (magari sviluppato dagli europei) che avrebbe la duplice funzione di servire per l’assemblaggio e di essere utilizzato per la procedura di docking.

Infatti il portello di docking “attivo” dovrebbe essere quello assiale al LOOP (-Z), mentre i portelli normali all’asse principale dovrebbero essere passivi. Il che significa che ogni nuovo veicolo che attracca al LOOP lo fa attraverso il portello assiale, successivamente il braccio robotico lo ruota di 90° e lo trasla fino al portello libero al livello superiore.
Una procedura analoga era stata implementata sulla Mir e prevedeva l’impiego del braccio automatico Lyappa.

Per quanto riguarda la traduzione in inglese mi sembra un’ottima idea e ti ringrazio (fin da ora) per la tua disponibilità a tradurre il tutto (che fatica…).

A proposito…dato che il buon Carmelo si era fatto “ambasciatore” del progetto ARIES presso il forum “nasaspacewatch” potrebbe (se è disponibile) aggiornare i nostri amici americani sull’attuale evoluzione dello scenario…sopratutto quelli che non erano d’accordo… :wink: :smiley:

A proposito....dato che il buon Carmelo si era fatto "ambasciatore" del progetto ARIES presso il forum "nasaspacewatch" potrebbe (se è disponibile) aggiornare i nostri amici americani sull'attuale evoluzione dello scenario.....sopratutto quelli che non erano d'accordo... :wink: :smiley:

Già! Vorrei sentirli “rosicare” … :grinning:

A proposito....dato che il buon Carmelo si era fatto "ambasciatore" del progetto ARIES presso il forum "nasaspacewatch" potrebbe (se è disponibile) aggiornare i nostri amici americani sull'attuale evoluzione dello scenario.....sopratutto quelli che non erano d'accordo... :wink: :smiley:

Già! Vorrei sentirli “rosicare” … :grinning:


Lo farò al più presto,ma già vi anticipo che con ogni probabilità il thread sarà ignorato.C’è da farsi cascare le braccia! nei forum Americani sono capaci di dedicare decine di post a questioni come “Are you for or against the CLV “Stick” ,poi quando uno inserisce un argomento veramente interessante si limitano a due commenti,cretini per giunta.Volete un esempio? “By the time this sucker and the CEV get to the Moon, there’ll be McDonald’s waiting for them. So solly, astlonuts”,ed ancora “This is getting ridiculous. How many more paper studies is ESA going to fund and cancel before we actually start a european manned space program”? “why does ESA want to go to the Moon? A new space race?Europe against the US”?
sounds silly”. l’unico commento vagamente sensato è stato:“Wow! The Eagle lander looks just like the one in Space 1999! But then why does the Eagle have what looks like a CEV capsule at the front if it’s not re-entering” ? Ragazzi,e poi chiamano sciovinisti i Francesi!

Carmelo,
diciamo che la “grandeour” americana deriva comunque dal più completo e produttivo programma di esplorazione dello spazio, con equipaggio e non.
Certo, le missioni scientifiche dell’ESA nulla hanno da invidiare a quelle a stelle e strisce, per quanto il bilancio annuale NASA sia davvero iperbolico.

Insomma, è sempre difficile riuscire ad essere obiettivi, e magari questo “fare la voce grossa” degli amici statiunitensi serve anche a “darsi coraggio” in questo periodo di vacche magre.

Cmq, senza arrivare a dibattiti che facciano infervorare l’admin di nasaspaceflight (che mi pare un tantino meno tollerante e liberale dello scrivente :wink: ) si potrebbe anche ribattere a qualcosa, seppur con toni di grande serenità e scanzonati.
E’ anche vero che il forum non si chiama “astronautics” bensì “nasaspaceflight”, il che mi pare la dica lunga su quale sia il centro dei loro dibattiti: le missioni dell’ente spaziale statiunitense. Insomma, un piccolo grande mondo piuttosto autoreferenziale.

Se te la senti di mettere dei posts sul progetto Moonlight va benissimo, ma non ti scoraggiare se non ti dovessero rispondere :smiley:

Scoraggiarmi io? 8) Inserito post su ARIES e MOONLIGHT.