L’ USV del CIRA pronto alla prima missione
a prima missione della navicella spaziale italiana senza pilota (USV) progettata e realizzata dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali è entrata nella fase operativa. Nell’aeroporto di Tortolì, nei pressi del Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ), in Sardegna, è tutto pronto per il lancio del laboratorio volante, presentato lo scorso 27 aprile 2006 alla comunità aerospaziale nazionale ed internazionale e per il quale l’estate scorsa era già stata aperta una prima finestra di lancio dalla base di Trapani. Allora il volo programmato non fu effettuato per la mancata realizzazione delle condizioni meteo necessarie.
Adesso in Sardegna è davvero tutto pronto ed ogni momento è buono per il gonfiaggio del pallone stratosferico che dovrà portare il velivolo, privo di propulsore ad una quota di 20 km. Un’ ascesa di circa un’ora e mezzo che porterà l’ USV, ovvero il veicolo spaziale senza pilota, alla quota di sgancio dalla quale sarà lasciato cadere ad una velocità massima di Mach 1,05. La discesa durerà complessivamente 70 secondi e, ad una quota compresa tra i 16 e i 10 km, sarà effettuata la fase sperimentale, ovvero un manovra di richiamata transonica gestita in maniera completamente autonoma dal computer di bordo con l’acquisizione di molti dati scientifici di carattere aerodinamico ed aerostrutturale. Terminata la caduta libera e la fase sperimentale, un sistema di paracadute a tre stadi, infine, consentirà l’ammaraggio ed il recupero del velivolo.
Lo scopo della missione è simulare la parte finale del rientro in atmosfera di una navicella spaziale e la funzione dell’ USV sarà quello di laboratorio in grado di raccogliere i dati e di modello di architettura per un veicolo spaziale in grado di fornire soluzioni e dati indispensabili per progettare gli space shuttle del futuro. Data la complessità della missione e delle relative attività a terra per la preparazione del lancio, si è reso necessario inibire la presenza dall’ aerea di lancio del personale non addetto alle operazioni.
La messa a punto di questa prima missione ha visto il coinvolgimento massiccio di enti governativi come l’Agenzia Spaziale Italiana, il CNR, l’Aeronautica Militare, la Marina Militare, l’ENAC/ENAV, la Capitaneria di Porto e l’ESA. A livello industriale, hanno partecipato alla realizzazione del prototipo e al sistema di supporto della missione Alcatel Alenia Spazio Italia, Carlo Gavazzi Space, Vitrociset, Space Software Italia, Techno System., ISL, DEMA e Marotta.
Concepito nel 2000 e avviato nel 2002, il programma USV del CIRA è giunto al “Pronti al Volo” per la prima missione in quattro anni. A questa missione ne seguiranno altre che serviranno a testare le nuove tecnologie necessarie allo sviluppo della nuova generazione di mezzi di trasporto spaziale. Intanto, è già allo studio un secondo tipo di velivolo più complesso, che, con la stressa funzione di laboratorio sperimentale effettuerà voli suborbitali ed orbitali eseguendo dei veri e propri rientri nell’atmosfera. La realizzazione del prototipo di USV e la preparazione dell’imminente missione ha richiesto l’impegno e la dedizione di oltre 100 tecnici, il cui lavoro è stato coordinato dall’Ufficio Programmi Spaziali del CIRA guidato da Gennaro Russo.
da dedalonews