Le proposte e le analisi della Augustine nel meeting del 12 Agosto

Si è tenuto ieri sera l’ultimo incontro pubblico previsto per la Commissione per la Revisione del Programma Voli Umani della NASA, meglio conosciuta come “Augustine Committee”, dal nome del chairman incaricato di presiederla.
L’obiettivo del meeting pubblico, tenutosi a Washington, era quello di deliberare delle opzioni che la Commissione avrebbe portato come fattibili al Congresso e alla Casa Bianca entro fine mese.
L’incontro, durato ben oltre le previste quattro ore ha visto innanzitutto esporre da parte dei membri le ipotesi macroscopiche e le condizione valutate negli ultimi mesi dalla Commissione.
I primi quesiti hanno riguardato gli interrogativi più a breve termine, ovvero la data di pensionamento dello Space Shuttle e quella di dismissione e deorbiting della ISS.
Per quanto riguarda il primo, ovvero la chiusura del programma Space Shuttle, le ipotesi considerate sono state due, una chiusura nel primo quarto del 2011 con le missioni attualmente previste, oppure una proroga al programma sino al 2015-16 con un rateo di 1-2 missioni all’anno per il supporto alla ISS.
Attualmente la fine del programma è ufficialmente schedulato con la chiusura del FY2010 (settembre 2010), l’ipotesi, visto il rateo di lanci degli ultimi anni, è quella di allentare la pressione data dalla deadline dell’anno fiscale 2010, dilatando di alcuni mesi le ultime missioni attualmente previste. L’ipotesi, oltre che già altamente probabile per sempre possibili ritardi porterebbe solo ad un piccolo aumento dei costi senza alcuna influenza sul programma Constellation.
Estendere invece la vita operativa della navetta americana fino al 2015 è un’ipotesi ben più complessa, in quanto diverse linee di produzione sono già in dismissione, la pericolosità della navetta viene comunque presa in considerazione e i costi per tale programma sarebbero da inserire nel budget dei prossimi anni.
Il vantaggio è che sarebbe probabilmente il metodo più rapido e sicuro per ridurre al minimo il gap fra la navetta e i mezzi di nuova generazione, soprattutto o quasi esclusivamente se si decidesse di utilizzare in futuro un mezzo “Shuttle Derived” come un HLV o Jupiter permettendo una rapida transizione fra i programmi, sia per la forza lavoro sia per le infrastrutture.

Per quanto riguarda la ISS invece le date per la chiusura del programma in fase di valutazione erano il 2015 e il 2020. Qui l’opinione comune di tutti i membri è stata quella di non voler far deorbitare la ISS già nel 2015, vanificando così gran parte degli sforzi espressi per costruirla e troncando i rapporti politici con i partner del programma, tutti fortemente intenzionati a continuare le attività.
Vista la quasi unanimità verso tale decisione, tutte le ipotesi prese in considerazione che prevedessero un deorbiting della Stazione nel 2015 sono state scartate praticamente subito.
Il problema che ciò ha comportato è comunque quello che oltre il 2015 dovrà quindi continuare ad essere inserito nel budget anche il supporto finanziario e logistico alla Stazione Internazionale.

I successivi interrogativi esposti vertevano sulla scelta dei lanciatori previsti per le attività umane e cargo per l’attuazione dei programmi spaziali.
Sul piatto rimangono presenti diverse soluzioni, a partire da Ares I e V, passando per varie configurazioni di “Shuttle derived”, gli EELV commerciali in versione heavy e super heavy, una versione manned dell’Ares V definita “Lite” e altre iniziative private eventualmente implementabili soprattutto per la parte cargo.
Essendo attualmente il programma Constellation basato sul lanciatore Ares V, tutte le ipotesi alternative prese in considerazione portano a riferimento lanciatori più piccoli, per questo l’architettura di missione considerata nelle varie alternative è quasi sempre quella del “fuel depot”, ovvero del rifornimento in orbita, attraverso tug o piccole basi, per le missioni al di fuori della LEO.
Tale eventualità comporta un aumento delle fasi critiche di missione come maggiori lanci e maggiori docking/undocking, ma permette e lascia spazio ad iniziative private/commerciali per possibili “appalti” di tali attività di rifornimento al di fuori della attività direttamente governative.
Infine la domanda più importante, cosa fare oltre la LEO? Anche in questo caso le ipotesi valutate sono state diverse decine, si era partiti addirittura da 128 possibili profili di missione diversi.
Alla fine le opzioni considerate e portate in valutazione finale sono state 4, ovvero:

  • Esplorazione lunare in superficie con base permanente
  • Esplorazione lunare in superficie globalmente ma senza base permanente
  • Esplorazione “Deep Space” senza discese in superificie nelle prime fasi
  • Esplorazione da subito di Marte con attività in superficie

La prima ipotesi è quella dell’attuale programma Constellation con la realizzazione di un avamposto permanente e lo studio di tutti i sistemi di supporto attualmente previsti (habitat, rover pressurizzati, ISRU ecc.).

La seconda ipotesi invece consiste nel prevedere missioni in zone altamente diversificate della superficie lunare, utilizzando habitat mobili autonomi, potenzialmente rilocabili in remoto fra due missioni umane diverse, con permanenze variabili sulla superficie fra i 14 e i 180 giorni.

L’ipotesi di missioni “Deep Space” è invece legata alla volontà di effettuare nel più breve tempo possibile missioni al di fuori della LEO, entro la fine del prossimo decennio potrebbe essere possibile dapprima raggiungere la Luna con flyby e con inserimenti orbitali, successivamente i punti L1 e L2 Terra/Sole, e infine effettuare flyby con Marte entro il 2030.

Infine l’ultima ipotesi di missione è quella denominata “Mars first” ovvero il raggiungimento di Marte come primo obiettivo nell’arco di 20 anni passando per Luna e NEO esclusivamente come banchi prova per le tecnologie necessarie.

Dalle varie combinazioni possibili fra destinazioni, lanciatori, ISS, STS e costi sono stati formulati 12 possibili scenari diversi secondo quanto segue:

Ipotesi 1 - “Program of Record” - E’ l’attuale Constellation, chiusura STS nel 2011, ISS abbandonata nel 2015, Utilizzo di Ares I e V con Orion per missioni lunari sortie e di una base permanente ma con budget incrementato.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2015 - Abbandono ISS
2016 - Orion/Ares I
2021 - Sbarco Lunare

Ipotesi 2 - “Baseline Derived from Program of Record” - Come prima ma con budget corrispondente a quello previsto attualmente
2011 - Chiusura programma Shuttle
2015 - Abbandono ISS
2018 - Orion/Ares I
2028 - Sbarco Lunare

Ipotesi 3a - “ISS focused, Ares I” - Attuale Constellation ma con vita operativa della ISS estesa al 2020 e utilizzo di Ares I.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2020 - Abbandono ISS

Ipotesi 3b - “ISS focused, Commercial Crew” - Attuale Constellation ma con vita operativa della ISS estesa al 2020 e utilizzo di lanciatori commerciali per l’equipaggio.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2016 - Lanciatori commerciali manned
2020 - Abbandono ISS
2023 o 2028 a seconda del budget - Ares V/Orion
dopo il 2030 - Sbarco lunare

Ipotesi 4 - “Dash out of LEO” - Shuttle al 2011 e ISS al 2015, utilizzo di Ares V Lite per missioni al di fuori della LEO e vettori commerciali per l’orbita terrestre e NEO, Punti di lagrange, flyby di Marte e orbita lunare come obiettivi finali.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2016 - Abbandono ISS
2028 - Capacità extra-LEO

Ipotesi 5 - “Shuttle Systems” - Shuttle al 2015, ISS al 2020, utilizzo di lanciatori “shuttle derived” e commerciali per l’equipaggio con obiettivo finale missioni sortie e base permanente sulla Luna
2015 - Chiusura programma Shuttle
2020 - Abbandono ISS

Ipotesi 6 - “Deep Space” - Shuttle al 2011, ISS al 2020, utilizzo di Ares V Lite più rifornimenti intermedi, vettori commerciali per l’orbita terrestre, e NEO, Punti di lagrange, flyby di Marte e orbita lunare come obiettivi finali.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2016 - Lanciatori commerciali manned
2020 - Abbandono ISS
2023 - Ares V/Orion
2023 o 2025 - Missioni Punti di Lagrange
2027 o 2030 - Missioni verso NEO
2029 o 2034 - Flyby di Marte
2030 o 2035 - Sbarco Lunare

Ipotesi 7 - “Deep Space, EELV” - Come la precedente ma con l’utilizzo di vettori EELV anzichè Ares V Lite.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2016 - Lanciatori commerciali manned
2020 - Abbandono ISS
2021 - EELV/Orion
2024 - Missioni Punti di Lagrange
2026 - Missioni verso NEO
2028 - Flyby di Marte
2029 - Sbarco Lunare

Ipotesi 7b - “Deep Space, Shuttle” - Come le due precedenti ma con l’utilizzo di “shuttle derived” anzichè Ares V Lite o EELV.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2016 - Lanciatori commerciali manned
2020 - Abbandono ISS
2021 - HLV/Orion
2025 - Missioni Punti di Lagrange
2027 - Missioni verso NEO
2029 - Flyby di Marte
2030 - Sbarco Lunare

Ipotesi 8 - “Lunar Global” - Shuttle al 2011, ISS al 2020, vettori commerciali per l’equipaggio in LEO ed esplorazione lunare globale senza avamposto permanente con lanciatore Ares V Lite.
2011 - Chiusura programma Shuttle
2020 - Abbandono ISS
2025 - Ares V/Orion
2030 - Sbarco Lunare

Ipotesi 9 - “Lunar Global, EELV” - Come la precedente ma utilizzando gli EELV anzichè Ares V Lite.

Ipotesi 10 - “Mars first” - Shuttle al 2011, ISS al 2020, utilizzo di Ares V più rifornimenti in orbita per raggiungere il prima possibile Marte attraverso missioni di collaudo lunari.

Valutando le singole opzioni esposte in base ai criteri qui sotto citati si è arrivati ad una lista di proposte che verranno presentate entro fine mese al Congresso, il quale insieme al Presidente Obama e al Direttore Bolden individueranno, fra quelle presentate o con ulteriori scenari, come indirizzare i programmi umani Americani almeno per il prossimo decennio.
I criteri presi in considerazione e valutati, per ora tutti con lo stesso peso relativo, sono i seguenti:

  • Possibilità di esplorazione
  • Conoscenze Scientifiche acquisibili
  • Innovazione Tecnologica
  • Espansione della capacità di civilizzazione dell’uomo
  • Ricadute Economiche
  • Partnership internazionali
  • Coinvolgimento del pubblico
  • Sicurezza e successo di missione
  • Costi complessivi
  • Rischi programmatici
  • Sostenibilità programmatica
  • Impatto sulle capacità specifiche della forza lavoro
  • Impatto sull’occupazione

Sono quindi state mantenute le ipotesi di scenario numero 5, 6, 7 e 7b, mantenuta con riserva in attesa di un’analisi dettagliata del budget la 3b e mantenuta solamente come riferimento ma senza possibilità di attuazione la 2.
Per quanto riguarda la 10 è stato sentimento comune considerare il raggiungimento di Marte come obiettivo comune di tutte le ipotesi considerate e come obiettivo da tenere qualsiasi sia la decisione finale.

Bene. Al solito impeccabile l’esposizione di Albyz. Complimenti.
Negli ultimi mesi non mi sono perso una singola evoluzione del programma manned americano, grazie al forum.
Certo è che, con grande tristezza, spero mi regga la salute… perché ho 43 anni e l’ipotesi concreta di veder sbarcare ancora uomini sulla Luna si allontana anno dopo anno.
Era ‘ieri’ che si parlava del 2018, no ?
Capisco che questo mondo abbia altre priorità al momento, ma viene quasi da sperare ‘accada’ qualcosa che dia nuova linfa, nuovi stimoli… e che non sia un’altra guerra fredda, naturalmente.
Come Albyz ci ricorda sempre: nessuna illazione, solo fatti.
Ed i ‘fatti’, via via che si susseguono, mi piacciono sempre di meno.
Dicevi dell’opzione ‘Prima Marte’ (secondo me assurda, allo stato attuale delle cose): prima… quando ?
Grazie, e scusate lo ‘sfogo’.

Salute e Latinum per tutti !

Un ventennio.

Un’altra idea che si sta facendo avanti in questi giorni è che si stia giocando “d’azzardo” da parte della commissione, si sta montando un grande bluff per mettere il Congresso in un angolo dimostrando che senza un aumento di budget non si va da nessuna parte e che le alternative, cui la commissione era chiamata a individuare, non sono realizzabili nemmeno esse con l’attuale budget (tutte le proposte rimaste comportano un incremento di budget), e il non tornare sulla Luna è quasi certo possa essere un suicidio politico da parte di chiunque…

mi associo io di anni ne ho 39 e le date che ho visto mi preoccupano un attimino perchè il 2030 o dintorni è abbastanza lontano. nel mio caso ci metto un tt per la mia salute

Ho seguito (grazie a voi del forum) il lavoro della commissione e anch’io ho avuto l’impressione di Albyz…
Mi è sembrato il giochetto che nel vecchio film “War Game” veniva fatto fare al computer: gioca da solo, valuta tutte le possibilità e scegli quella che ti porta alla vittoria → risultato nessuna e quindi il computer sceglieva di non giocare!
Qui mi sembra la stessa cosa…la commissione sembra stia dicendo al congresso: guarda io ho considerato tutte le possibilità “possibili” (ne ho viste veramente tante, in tutte le combinazioni) ma il risultato non si raggiunge mai con questi soldi!
Ergo o la NASA riceve più soldi o ci scordiamo un programma spaziale con questi tempi e con questi obiettivi!

Considerando quanto espresso anche da altri…

Ho 47 anni, venti anni per marte; quindi avrò 67 anni … TT :wink:

io ne ho 35 ma la sostanza non cambia molto ,se i piani sono questi siamo freschi :star_struck:

Ti dirò, leggendo qualche forum oltreoceano, cercando in thread che non fossero proprio chiacchiere da bar… be, quà e là emerge questa ipotesi.
Vedremo.

Forse e più una speranza che altro ,e spero anche io che sia cosi,ma non ci conterei molto visto la natura della commissione.

PS:forse non e un bluff ,forse ci vuole veramente un aumento di budget per fare qualcosa .

Quello che mi fa più impressione di tutta la faccenda, è che mentre si stanno vagliando tutte queste ipotesi, contemporaneamente nel VAB stiamo assistendo allo stacking di Ares I-X: in pratica si sta lavorando alacremente a qualcosa che magari non avrà nessun seguito.

E allora mi chiedo dove finirà quel razzo… Lanciato per un test che si rivelerà inutile? Lasciato a terra e posizionato permanentemente nel Rocket-Garden del KSC per i turisti?

Non fraintendetemi, non voglio fare il disfattista, ci mancherebbe, però, ogni giorno che passa, mi rendo conto che sembra non interessarmi più di vedere ancora un uomo sulla Luna, o su Marte, o su un Asteroide, o in L1/L2, o qualche lancio in più dello Shuttle… ma ora, ciò che veramente mi preme è che si prenda una decisione al più presto possibile.

Qualsiasi cosa va bene, l’importate è che si siano dei paletti e degli obiettivi ben chiari per potere portare un progetto dall’inizio alla fine.

Ne approfitto anche io per ringraziare Alby.
Raccapezzarsi in tutte queste ipotesi e scenari non è facilissimo, ma grazie a thread chiari e riassuntivi come questo, riesco a ritrovare la bussola.

Mah, io sono sempre più perplesso. Effettivamente sembra proprio che la commissione voglia dare al congresso il messaggio che con questo budget non si va da nessuna parte, al massimo si rimane in LEO altri 40 anni. Mi stupisce però il poco supporti che hanno i razzi previsti dall’ESAS, Ares I e V, e il credito di cui godono gli shuttle derived e il Direct. Questi sistemi, nonostante le loro promesse di semplicità ed economicità esistono solo sulla carta (non mi risulta che ci sia stato costruito anche solo un modellino per la galleria del vento) e scartare i veicoli in avanzata fase di progettazione in favore di questi razzi di carta mi sembra più un azzardo per tirare a campare che un programma serio. Diverso è il discorso degli EELV (che esistono, volano e vanno manratizzati), ma con cui non si va oltre la LEO senza un heavy-lift come Ares V. L’ipotesi dei rifornimenti in volo mi sembra ancora abbastanza fantascientifica, e più si complica il progetto più si rischia di incappare in problemi che ritardano tutto il programma.
Qualcuno poi mi spiega perchè tutto questo entusiasmo per le missioni nei punti di Lagrenge? Non capisco molto quale sarebbe l’utilità scientifica, nè cosa possa fare di più un equipaggio umano rispetto ad una molto più economica sonda automatica. Se ci si vuole preparare per Marte, la palestra ideale è la Luna, con un suolo, la gravità la polvere e tutti gli annessi e connessi. In L1/L2 non c’è niente di tutto questo, e se si vuole stare 2 anni in migrogravità per simulare la missione su Marte c’è la ISS. L’unica cosa che le manca sono le radiazioni dell’ambiente interplanetario, ma a questo penso si possa porre rimedio in altro modo.
Diverso sarebbe la missione verso un NEO, quì un equipaggio umano potrebbe fare molto e la spedizione avrebbe ritorni scientifici preziosissimi. Però siccome l’obiettivo finale, come rimarcato dalla commissione, è Marte, scartare o rimandare le missioni di lunga durata sulla Luna sarebbe come se uno scalatore che non ha mai scalato niente e che abita ai piedi delle Alpi dicesse: “Beh, per risparmiare tempo e soldi salto le Alpi e scalo direttamente l’Everest”. Senza considerare il mancato ritorno scientifico (anche in termini di esperienza ISRU, con cui ora siamo a zero) che arriverebbe dalla Luna.
Mah, io sinceramente da questa commissione mi aspettavo qualcosa di meglio, e contavo che un giorno avrei visto un uomo sulla Luna. Ora non sono più tanto convinto che lo vedremo, nè sulla Luna, nè tantomeno su un Neo o Marte. :point_up:

Concordo in parte con Spock, poi voglio aggiungere: ma il Congresso ha bisogno di una commissione per sapere che i fondi della NASA sono quello che sono se è da anni, no, decenni che lo si dice? Ma fin ora il Congresso era negli USA o dove?

Ragazzi cerchiamo di ragionare.

La Luna era un obiettivo esclusivamente politico di Bush & Co., un paravento per mascherare i problemi (e le schifezze) degli USA in Irak ed Iran.
Se così non fosse lo stesso Bush avrebbe stanziato ben altri soldi in un programma, il Constellation, partito con ambizioni interplanetarie e decurtatosi via via per strada.

Obama ha, evidentemente, altri obiettivi politici ed industriali.
La commissione, a mio avviso, ha lo scopo di disabilitare il precedente piano dell’amministrazione Bush.
L’operazione è stata condotta tramite un panel di esperti proprio per non dare l’idea di un atto di forza.

Bisogna capire quanto lo Spazio interessa davvero ad Obama e quali sono le reali intenzioni della sua amministrazione.
A mio avviso mi sembra di percepire una certa “continuity” LEOcentrica con l’amministrazione Clinton, in quest’ottica hanno perfettamente senso le proposte di estendere, al massimo possibile, la vita operativa di ISS e Shuttle.

Vedremo…

Non so… come ho detto l’impressione che ho avuto io è diversa… il parere sullo shuttle dei membri della commissione era quasi unanime nel chiuderlo quanto prima e solo all’ultimo si è deciso di tenere almeno un’ipotesi al 2015. Per la ISS il parere è stato unanime al 2020 e questo penso sia uno dei pochi punti chiari… mentre per il resto a me sembravano tutti intenzionati a forzare la mano per andare in ogni caso oltre la LEO, ovunque ma fuori dalla LEO… che sia per motivi politici, di immagine o di altro, ma che non si voglia rimanere in LEO mi sembrava abbastanza opinione comune, e a questa è importante collegare la forte volontà di affidarsi a mezzi commerciali soprattuto per la LEO… significherebbe o abbandonare completamente un programma manned governativo o concentrare gli sforzi oltre la LEO…
Vedremo…

hai ripetuto talmente tante volte leo, che mi si stavano intrecando gli occhi!

cmq, ho capito e concordo :slight_smile:

Anch’io come Ricky in questo momento ho una certa necessità di punti fermi…vorrei veramente vedere un bel programma definito e sicuro (dal punto di vista della realizzazione) non importa se decurtato! Ad un certo punto bisogna essere realisti e se i soldi e la volontà politica non ci sono…beh, meglio poco che continui squilli di trombe su progetti faraonici che poi si insabbiano…io sono ancora scottato da Hermes…

Se è così come paravento è servito ben a poco, perchè le schifezze sono saltate fuori lo stesso. Penso che se avessero voluto creare un paravento avrebbero scelto qualcosa di più roboante del programma spaziale, anche perchè è da 40 anni che la Luna non si conquista più le prime pagine dei giornali.

Io trovo che la volontà di estendere la vita della ISS sia l’unica cosa sensata che è uscita da questa commissione. Ci sono motivi scientifici e di opportunità politica (nonchè di immagine) per mantenerla in vita, quindi credo che questa decisione fosse tanto giusta quanto obbligata. Per il resto, penso che abbia ragione Albyz, forse lo scopo della commissione è proprio quello di mostrare al congresso che si deve andare oltre la LEO, ma che per fare questo servono più soldi.

Ancora una volta sono sostanzialmente d’accordo con Archipeppe nel ragionare politicamente più ad ampio spettro, per non guardare solo lo spazio come cosa a sè. La guerra in Irak inizia nel Marzo 2003, e in giugno Bush dichiara il famoso Mission Accomplished. In realtà vedremo poi che la mssione era tutt’altro che accomplished, e i costi della guerra sono effettivamente lievitati nell’anno successivo.
La vision for space exploration è del Gennaio 2004, e ancora gli USA non avevano ben realizzato quanto si sarebbero impantanati in Irak. Alla fine le due guerre (Irak e Afghanistan) gli sono costate un patrimonio (intorno al migliaio di miliardi di dollari, per non parlare della spesa in vite umane). Questi costi inevitabilmente hanno tolto fondi alle altre organizzazioni, e NASA ha dovuto andare avanti con budget invariato…

Obama è uomo di Chicago. Determinante nella sua elezione è stato William Daley, fratello del sindaco di Chicago e membro importante del consiglio di amministrazione della Boeing, che ha gli Headquarters a Chicago.
Non si può pensare che Obama non abbia lo sviluppo dell’aerospazio tra i suoi punti fermi…

Però Obama ha preso gli USA in un momento di crisi profonda, e sta affrontando i vari problemi uno alla volta. Per prima cosa si è occupato di risolvere la crisi della finanza, poi è stato la volta della crisi dell’auto. Adesso si sta occupando del sistema sanitario. Risolto anche questo problema (davvero molto complesso), forse sarà la volta dell’aerospaziale.

Vista la situazione complessiva, non ci si può aspettare che il governo si occupi di risolvere anche la questione dell’aerospaziale. Teniamo presente che l’assistenza sanitaria agli anziani costa agli USA circa 450 miliardi di dollari l’anno (e stiamo considerando solo l’assistenza agli anziani!!!). Le opzioni proposte da Sally Ride avevano un aumento di budget di 3 miliardi. Stiamo parlando di ordini di grandezza differenti…

Per questi motivi io vedo molto improbabile una decisione sui risultati della commissione Augustine a breve termine. Basta leggere i quotidiani USA. C’è stato un articolo sul New York Times, poi nient’altro. Si fa una faticaccia a trovare in rete qualche articolo sui risultati della commissione… Mi sembra tanto che politicamente al momento si stiano scannando su altre cose… lo spazio verrà affrontato, ma dopo…

Vorrei segnalare questo articolo di space.com su una valutazione della Nasa dei costi che comporterebbe il passaggio da Ares I a Delta IV manned rilasciato qualche giorno prima della riunione del 12:
http://www.space.com/news/090812-ares1-rocket-questions.html

e anche questo, sempre di space.com, sull’intervista di Augustine a fine riunione, dove si parla esplicitamente di 28 miliardi di dollari all’anno in meno rispetto a quelli previsti nel 2005:
http://www.space.com/news/090812-nasa-spaceflight-options-refined.html